dimagrire si può, andando piano

stambecco

Maglia Gialla
14 Giugno 2005
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si
Camoscio delle Dolomiti ha scritto:
Ah.. attività fondamentale.. Lunghe passeggiate
Non c'è di meglio per attivare il metabolismo dei grassi.. io ora me ne vado 3 ore a passeggiare (anche se qui nn ci sono boschi ma mi tocca farlo in mezzo alle grandi metropoli dell'hinterland romano con la gente che mi guarda manco fossi un alieno :))): :smile: )
Ciao!

anche io faccio camminate, tutti i giorni per andare al lavoro e tornare sono circa 25 minuti al mattino e 25 alla sera. da qualche anno ho preso questa piacevole abitudine poichè ho la fortuna di camminare lungo piste pedonali e ciclabili che si snodano dentro giardini :== e quindi lontano da smog e rumori. non sò se fà dimagrire o meno, quello che posso dire è che ora vado sempre a piedi e le rarissime volte in cui sono obbligato a prendere l'auto sento una grande differenza quando arrivo in ufficio, una sensazione di pesantezza e ingolfamento fisico che quando arrivo a piedi non ho mai perchè mi sono "slegato" .
aggiungo anche che camminare è uno splendido momento di relax in cui i pensieri fluiscono liberamente e puoi veramente "uscire dal mondo" pensare a tutto o a nulla :-) senza pericoli derivanti dalla disattenzione :scassat:
invito chiunque ne abbia la possibilità a provare, dopo circa un mesetto che hai preso il ritmo non riuscirai a farne a meno...tra l'altro a piedi impiego solo 10 minuti in più che in macchina :ronf: .....
 

sepica

Ammiraglia
10 Agosto 2004
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bolivar ha scritto:
@IL CICLISTA DELLA TERRA D

Andare piano o sottosoglia non è propiamente la stessa cosa.
Il tuo discorso, peraltro giusto, riguarda il regime anaerobico lattacido, che è
un pò diverso da quello che stavamo discutendo.

straquoto
 
Sempre parlando di consumo grassi...ci siamo mai chiesti perchè l'atleta in forma è magrissimo, anche se nel periodo in forma (gare) viaggia sempre a Fc non del tutto lipolitiche? Come mai, la percentuale di graso scende quando si alza il ritmo, e non scende maggiormente quando si fa fondo e ci si allena con una percentuale di combustibile data dal 80%-90% di derivazione dai grassi?
Il fatto è che la quantità di grassi consumata in ore di fondo, è relativa se paragonata a un dimagrimento effettivo, dato perlopiù da un innalzamento metabolico...il fondo tra l'altro serve soprattutto a modificare gli interventi delle M-Ldh piuttosto che le H-ldh., ovvero a far si che il nostro organismo, in fasi di lavoro elevate - impegnative - prolungate, usi sempre più le fibre ossidative piuttosto che le glicolitiche, a tutto vantaggio dello smaltimento rapido di ioni lattato + idrogeno, con conseguente ritardo dell'affaticamento ed intossicazione della fibra stessa.
Poi c'è da considerare il Colon, la produzione di macrofagi, trascurabile in allenamenti brevi, ma non assolutamente trascurabile nelle lunghe distanze....
Per finire, la frequenza lipolitica andrebbe calcolata sul Vo2 max e non sulla frequenza cardiaca......anche se poi è la Fc il metodo di misurea effettivo che si può mettere in pratica.

Kurtz
 
ciclettico ha scritto:
Bolivar, anche se siamo contro la "realtà", sono d'accordo con te.
Più aumenta il deficit calorico, più vengono demolite le riserve, più si dimagrisce.
Il fatto è che il presunto "trasferimento" energetico fra grassi e carboidrati forse non è possibile, ma in realtà non è richiesto. Il dimagrimento non avviene durante l'attività fisica, ma durante il resto del giorno. Se in un giorno qualsiasi si è consumato energia per 2500 calorie e se ne assumono con il cibo solo 2000, il resto è grasso che cola. Un altro motivo per cui bisogna alzare la velocità almeno a tratti è che le pulsazioni, per il resto della giornata saranno più alte (es. 75 invece di 50) che se si fa solo attività a bassa intensità, il che fa aumentare il consumo calorico.
Un altro ancora è quello che, aumentando la velocità, diminuisce sì la % di grassi utilizzati a scopo energetico ma, per effetto del fatto che il consumo complessivo aumenta di parecchio, aumenta anche la quantità assoluta di grasso utilizzato.
Ovviamente questo non significa ogni allenamento a scopo dimagrimento debba essere fatto a tutta, per vari motivi e tutti ovvi. Però sarà più efficace facendo diversi tratti a ritmo allegro, piuttosto che tenendo un ritmo basso e costante.
Riguardo alla fame che viene e al suo rapporto con l'intensità, è un fatto individuale; a me per esempio viene comunque.
Su cyclingnews.com si trovano un sacco di articoli che parlano di questa roba, e molti sono decisamente convincenti. Queste considerazioni sono tratte da lì.
Poi siccome si sa che la dietologia come disciplina è appena più evoluta dell'astrologia, ma molto più diffusa di questa sulle riviste, tutto si può dire, e il suo contrario, senza poter essere smentiti del tutto.

In effetti, Ciclettico, convengo su ciò che riporti . Il dimagrimento, non è assolutamente (o in parte ) dato dalla quantità di grasso usato nel tempo di pratica dell'attività sportiva, ma bensì da quanto l'attività stessa, nonchè, la sequenza delle attività nei giorni e nei mesi, riescono a far innalzare il nostro consumo metabolico giornaliero. Che l'allenamento lipolitico abbia delle capacità dirette sulla perdita di peso e grasso, è un classico luogo comune. Basta, per l'appunto, ricercare come avvengono gli adattamenti metabolici su un qualsiasi testo di Antropobiologia o di biochimica, e da li si capisce che un singolo evento, non può influire sul nostro stato metabolico o sulle nostre riserve di grasso. Se così fosse, la nostra razza si sarebbe già estinta all'avvento delle prime glaciazioni. Se siamo riusciti ad adattarci, è grazie all'astuzia del nostro codice genetico, che ancor oggi conserviamo. E non sono certo 2 ore di allenamento a Fc = 65% che possono cambiarlo. Il funzionamento dei meccanismi ossidativi nonchè di quelli glicolitici lattacidi, è stato inventato da madre natura per prmettere alla razza umana di effettuare grandi spostamenti di nomadismo, in condizioni climatiche anche impervie. Se in quelle condizioni, marciando al 65% della Fc di soglia, l'homo sapiens o il Cromagnon fosse giornalmente dimagrito ad ogni spostamento, che fine avrebbe fatto la razza umana?

Stefano.

Avrete capito che non sono io a sapere tutte queste cose, ma il mio amico Stefano (Kurtz) appena registrato; che si presenterà appena fastweb gli
manderà il riscontro.

Andrea
 

Guest
scusa folin ma qui non si parla di un "singolo" evento, ma di periodi di allenamento mirati in cui vengono inserite anche 5 sedute a settimana di fondo x macrocicli di 1 mese (anche di piu per chi prepara un giro a tappe)
Quindi non parlerei di luogo comune.. Nessuno sta dicendo che con un giorno che fai fondo perdi X kg, ci mancherebbe.. però a lungo andare viene svegliato e stimolato il metabolismo dei grassi, e questo è un dato di fatto.
Ciao
 

bolivar

Velocista
30 Settembre 2004
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24
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folinhouse ha scritto:
Sempre parlando di consumo grassi...ci siamo mai chiesti perchè l'atleta in forma è magrissimo, anche se nel periodo in forma (gare) viaggia sempre a Fc non del tutto lipolitiche? Come mai, la percentuale di graso scende quando si alza il ritmo, e non scende maggiormente quando si fa fondo e ci si allena con una percentuale di combustibile data dal 80%-90% di derivazione dai grassi?
Il fatto è che la quantità di grassi consumata in ore di fondo, è relativa se paragonata a un dimagrimento effettivo, dato perlopiù da un innalzamento metabolico...
Kurtz

Ed aggiungerei alla quantità di Kcal totali consumate..

Per il resto quoto.
 
Camoscio delle Dolomiti ha scritto:
scusa folin ma qui non si parla di un "singolo" evento, ma di periodi di allenamento mirati in cui vengono inserite anche 5 sedute a settimana di fondo x macrocicli di 1 mese (anche di piu per chi prepara un giro a tappe)
Quindi non parlerei di luogo comune.. Nessuno sta dicendo che con un giorno che fai fondo perdi X kg, ci mancherebbe.. però a lungo andare viene svegliato e stimolato il metabolismo dei grassi, e questo è un dato di fatto.
Ciao



Convengo con quello che affermi. Ma il concetto è che un singolo evento non ha potere sulla quantità di grasso corporeo. é giusto quello che affermi, ovvero, la sequenza degli eventi, dà un segnale al nostro controllo o equilibrio ormonale, al fine di alzare il metabolismo, spostando la capacità di consumo di ossigeno, quindi il consumo metabolico pro - cellulare.
Quello che intendo io è che la quantità di grasso consumata in una singola seduta, non ha effetti sul dimagrimento effettivo e l'effettiva perdita di peso corporeo. Si dimagrisce per innalzamento del metabolismo, ovvero, sale la quantità di grasso ed ossigeno consumata in ogni secondo di ogni giorno della nostra vita nel periodo di miglior forma fisica.

Stefano Ceccon
 

Guest
folinhouse ha scritto:
Camoscio delle Dolomiti ha scritto:
scusa folin ma qui non si parla di un "singolo" evento, ma di periodi di allenamento mirati in cui vengono inserite anche 5 sedute a settimana di fondo x macrocicli di 1 mese (anche di piu per chi prepara un giro a tappe)
Quindi non parlerei di luogo comune.. Nessuno sta dicendo che con un giorno che fai fondo perdi X kg, ci mancherebbe.. però a lungo andare viene svegliato e stimolato il metabolismo dei grassi, e questo è un dato di fatto.
Ciao



Convengo con quello che affermi. Ma il concetto è che un singolo evento non ha potere sulla quantità di grasso corporeo. é giusto quello che affermi, ovvero, la sequenza degli eventi, dà un segnale al nostro controllo o equilibrio ormonale, al fine di alzare il metabolismo, spostando la capacità di consumo di ossigeno, quindi il consumo metabolico pro - cellulare.
Quello che intendo io è che la quantità di grasso consumata in una singola seduta, non ha effetti sul dimagrimento effettivo e l'effettiva perdita di peso corporeo. Si dimagrisce per innalzamento del metabolismo, ovvero, sale la quantità di grasso ed ossigeno consumata in ogni secondo di ogni giorno della nostra vita nel periodo di miglior forma fisica.

Stefano Ceccon

Quello che tu dici è giustissimo, ma spero siano cose "scontate"
Lungi da me l'idea di pensare che con una singola seduta si stimola il metabolismo e il grasso svanisce..
Pensavo fosse scontato che, comunque, è l'utilizzo di più sedute, pianificate con una certa logica, ad avere gli effetti sul metabolismo incrementandolo.
E' altresì vero ciò che affermi, che a certi livelli, comunque, il metabolismo viene talmente innalzato che il dimagrimento avviene sia che ci si alleni facendo sedute di fondo che sedute a frequenze più elevate. Ma parliamo di atleti professionisti o quasi, e di chilometraggi elevati. Supponendo che tali soggetti non abbiano problemi di dimagrimento e puntino l'allenamento sul miglioramento delle capacità fisiche (poi è ovvio che a un corridore sovrappeso, magari in inverno, verrà prescritto di fare qualche bella seduta di fondo lento..)
Qui si parlava, piu che altro, di gente che ha a disposizione poco tempo per allenarsi o che comunque lo fa con spirito amatoriale e per star bene con il proprio corpo. In questo caso, secondo me, ha poco senso uscire 3 volte a settimana alla morte: se si cerca il dimagrimento meglio blande attività prolungate nel tempo come, appunto, camminata a piedi, qualche bella uscita in bici godendo il panorama, nuoto e così via..Molti, erroneamente, per dimagrire fanno diete da fame e poi li vedi correre per mezzora al giorno a manetta.. Non è il modo migliore, almeno io la penso così

Ciao!!
o-o
 
Ho trovato questo articolo di Michele Ferrari:

http://www.53x12.com/do/show?page=article&id=50

The Lipid Power
By: Michele Ferrari
Published: 9 Jan 2005

Whast does lipid power mean? How useful can it be to cyclists?



When pedaling at a slow pace, for example when cruising at 26-30 km/h on a flat course (corresponding to a Lento Intensity in 53x12.com programs), the tendency is to utilize a mixture of roughly 50% sugars and 50% fats as fuel for the activity.

By speeding up a little, the percentage of utilized fats decreases and further drops down as we progressively increase the intensity, reaching minimal levels at anaerobic threshold.

In fact, laboratory research widely documented that for efforts involving lactic acid concentrations close to 4 mM/L, the energetic source is 100% carbohydrates. The same happens for intensities higher than anaerobic threshold values.

The lipid power is the absolute quantity of fats that muscles utilize as fuel for activity expressed in g/min.

If, instead of the percentage of utilized fats, we consider the absolute quantity of fats consumed per minute (the lipid power), we find that the higher value corresponds to intensities equal to 80-90% of the anaerobic threshold (within the range of Medio pace).
Such intensities generally correspond to lactic acid concentrations close to 2 mM/L.




Every cyclist should have the interest in improving his own lipid power: increasing fats consumption at medium intensities allows the rider to spare precious glycogen stores, saving them for the highest efforts or the final part of the race.
The maximum lipid power in well-trained athletes can reach values of 0.7-0.8 g/min, equal to 380-400 Kcal/hour.

Medium intensities are therefore crucial for a cyclist’s training, especially when focused on long endurance sessions, being the most effective in improving the muscular capacity to utilize fat amounts per minute.

Such intensities should be calibrated on the personal capabilities of the athlete, pointing out the great importance in checking lactate values at different intensities of effort through proper testing protocols.
 

bolivar

Velocista
30 Settembre 2004
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Ma..... perchè lo posti in inglese? questo è un forum Italiano.

"Quando un ciclista pedala lentamente, per esempio in pianura a 26-30 km/h (solitamente nel range del Lento, secondo i programmi di allenamento di 53x12.com), viene utilizzato come carburante una miscela composta grossomodo al 50% da zuccheri e al 50% da grassi.

Ad una velocità leggermente più elevata, la percentuale dei grassi è già più bassa e scende ulteriormente man mano che aumenta l’ intensità, fino a raggiungere percentuali minime in corrispondenza della “soglia anaerobica”.

Test di laboratorio hanno infatti ampiamente documentato che per intensità di sforzo che comportino concentrazioni di acido lattico prossime a 4 mM/L, la fonte energetica è rappresentata al 100% da carboidrati. Lo stesso accade ad intensità superiori a quelle di soglia.

La cosiddetta potenza lipidica è la quantità assoluta di grassi, espressa in g/min, che i muscoli utilizzano come combustibile.

Se invece della percentuale di grassi utilizzati si fa riferimento alla quantità assoluta di lipidi consumati ogni minuto (cioè alla potenza lipidica), si scopre che il valore più alto si reggiunge per intensità di sforzo pari all’ 80-90% della soglia anaerobica (nel range del ritmo Medio come suggerito nei programmi di allenamento).
Queste intensità corrispondono nella norma a concentrazioni di acido lattico di circa 2 mM/L.
Ogni ciclista ha interesse ad aumentare la propria potenza lipidica: incrementando il consumo di grassi alle intensità intermedie si risparmierà glicogeno, riservandolo per gli sforzi più intensi o per il finale di gara.
La massima potenza lipidica di atleti ben allenati può raggiungere 0.7-0.8 g/min pari a 380-400 Kcal/ora.

Sono cruciali dunque in allenamento quelle intensità a ritmo medio, specie se inserite in allenamenti lunghi, che sono le più efficaci per aumentare la capacità dei muscoli di utilizzare quantità di grassi per ogni minuto.

Queste devono essere calibrate sulle capacità del soggetto, da qui l’ importanza di effettuare test con la misurazione del lattato a varie intensità di sforzo. "