Federciclo ha infatti annunciato che, dopo una riunione di esperti della scorsa settimana a Ginevra, aprirà dei proFederciclo ha infatti annunciato che, dopo una riunione di esperti della scorsa settimana a Ginevra, aprirà dei procedimenti disciplinari nei confronti di un certo numero di corridori dopo aver scoperto dei dati sospetti nei loro passaporti biologici. "I corridori saranno informati all'inizio della prossima settimana - conferma McQuaid, che non precisa il numero di atleti coinvolti - Dopo informeremo le loro squadre e le loro federazioni nazionali. Forniremo i nomi e avvieremo i procedimenti disciplinari". Si profilano all'orizzonte, dunque, le prime sanzioni nell'ambito del progetto del passaporto biologico avviato nell'ottobre 2007 anche se "non ci saranno sospensioni provvisorie, toccherà ai team decidere cosa fare". Già lunedì, però, si potrebbero conoscere i nomi dei ciclisti sotto esame e "gli organizzatori delle corse potrebbero anche scegliere di escluderli dalle loro prove ma qualsiasi contenzioso dovrà essere risolto davanti al Tas". Che il nuovo sistema adottato dall'Uci funzioni, comunque, lo dimostra il recente caso di Antoni Colom, corridore del team Katusha trovato positivo all'Epo in un controllo a sorpresa effettuato proprio sulla base di alcuni valori anormali rispetto a quelli del suo passaporto biologicocedimenti disciplinari nei confronti di un certo numero di corridori dopo aver scoperto dei dati sospetti nei loro passaporti biologici. "I corridori saranno informati all'inizio della prossima settimana - conferma McQuaid, che non precisa il numero di atleti coinvolti - Dopo informeremo le loro squadre e le loro federazioni nazionali. Forniremo i nomi e avvieremo i procedimenti disciplinari". Si profilano all'orizzonte, dunque, le prime sanzioni nell'ambito del progetto del passaporto biologico avviato nell'ottobre 2007 anche se "non ci saranno sospensioni provvisorie, toccherà ai team decidere cosa fare". Già lunedì, però, si potrebbero conoscere i nomi dei ciclisti sotto esame e "gli organizzatori delle corse potrebbero anche scegliere di escluderli dalle loro prove ma qualsiasi contenzioso dovrà essere risolto davanti al Tas". Che il nuovo sistema adottato dall'Uci funzioni, comunque, lo dimostra il recente caso di Antoni Colom, corridore del team Katusha trovato positivo all'Epo in un controllo a sorpresa effettuato proprio sulla base di alcuni valori anormali rispetto a quelli del suo passaporto biologico