Doping tra gli amatori (parte 2)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

scasedda

Cronoman
21 Agosto 2009
747
79
alto piemonte ma sono sardo
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Bianchi Oltre
bisogna ammettere in ogni caso che i giornalisti sembrano ben informati.
Interessante il discorso di Facebook:
[url]http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/422020/[/URL]
Sono bene informati perché le notizie le ricevono direttamente dagli uffici giudiziari, anche se ciò non si potrebbe. Tuttavia non vuole dire che quello che fuoriesce dalle Procure sia da considerarsi vangelo.
Sul TG3 Piemonte è stata fornita la notizia che gli arrestati avrebbero ammesso le loro colpe ed io mi sono limitato a scriverlo. Poi se siano colpevoli o meno sarà il processo a stabilirlo. Io personalmente ritengo che in questa vicenda la carcerazione sia stata una misura eccessiva. Bastava denunciarli e mandarli a processo.
Sono d'accordo sul fatto che la giustizia in Italia non funziona assolutamente. Lo dico con cognizione di causa visto che anch'io sono un addetto ai lavori. Saluti e buone pedalate a tutti
 

lufrenk

Maglia Amarillo
22 Settembre 2007
8.755
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in un angolo della liguria
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super6 evohm
Sono bene informati perché le notizie le ricevono direttamente dagli uffici giudiziari, anche se ciò non si potrebbe. Tuttavia non vuole dire che quello che fuoriesce dalle Procure sia da considerarsi vangelo.
Sul TG3 Piemonte è stata fornita la notizia che gli arrestati avrebbero ammesso le loro colpe ed io mi sono limitato a scriverlo. Poi se siano colpevoli o meno sarà il processo a stabilirlo. Io personalmente ritengo che in questa vicenda la carcerazione sia stata una misura eccessiva. Bastava denunciarli e mandarli a processo.
Sono d'accordo sul fatto che la giustizia in Italia non funziona assolutamente. Lo dico con cognizione di causa visto che anch'io sono un addetto ai lavori. Saluti e buone pedalate a tutti

comincio ad essere preoccupato...mi sembra ci siano un po troppi addetti ai lavori.......:mrgreen:...a parte gli scherzi,non riesco a credere che ci sia un esagerazione...mi pare si stia parlando di furto,detenzione e spaccio di stupefacenti(mi pare che il nandrolone è stato da poco inserito nelle sostanze) e per cosa????mi domando per cosa.....non penso ci sia una grossa differenza con gli spacciatori di eroina(a parte che forse non la rubano)
 

Kosmic

Pedivella
16 Giugno 2010
344
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Su quel gran pezzo dell' EMILIA
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SCOTT Addict R3
Tristissima rassegna stampa sugli eventi di Torino :wacko: :ueh:

Dalla Stampa.it
Confessano i dopati del ciclismo

Prime ammissioni davanti al gipdi bodybuilder e patiti delle due ruote a caccia di “bombe serie” per “spaccare le spiagge” e volare tanto che “le gambe non si controllano più”. Anchele bici “drogate” per aumentare la resa

alberto gaino - torino


Gli otto ciclodopati o body builder dai muscoli troppo gonfi in carcere da venerdì hanno confessato, chi più, chi meno, la loro consuetudine con l’eritropoietina, l’ormone delle crescita, testosterone e quant’altro la farmacia di siti online greci, cinesi e serbi offriva su Internet, senza dover presentare ricette mediche e a prezzi scontati.

Nelle conversazioni registrate dai carabinieri del Nas, erano tutti giganti del ciclismo gentleman, ma chi li ha visti ieri, riuniti nell’aula 40 del Palagiustizia, ad aspettare il proprio interrogatorio, li descrive come un branco di tossici, «il fisico all’osso, i lineamenti accentuati dall’abuso di anabolizzanti». Il gip Giuseppe Salerno chiede: «Si sottoponeva a controlli specifici?». Ottiene risposte vaghe. Tutt’al più, provvedeva l’infermiere e ciclodopato Silvio Schiari, a sottoporre alcuni a saltuari test del sangue e dell’ematocrito, in funzione semmai dei controlli antidoping. Schiari che viene intercettato con tal Margaroli a dire: «E’ messo male Ric.. ma veramente questo qua lo devono prendere e portare dallo psicologo per farsi vedere». L’altro: «Si è fatto una trasfusione da sé».

L’infermiere: «Una trasfusione casalinga di sangue ed è andato in blocco renale. Fuori di testa e, oltretutto, si è fatto quagliare di nuovo come un cretino.. Che lo buttino in galera». I due ciclodopati «inquadrano» così il caso di Riccardo Riccò, ex grande promessa del ciclismo professionistico che ha rischiato la vita con il doping. Eppure l’infermiere professionale dell’emodinamica del Mauriziano che ruba i farmaci destinati ai pazienti oncologici passa per un quasi medico nel suo giro. Somministra epo e anabolizzanti all’imprenditore Marco Ceresa. Che ha altri due fornitori delle sostanze e valuta pure il doping tecnico, tentato di far applicare alla sua bici da crono un accorgimento tecnologico.

Gli si assicura: «Vale il 27% extra di resa». Si passa dallo slogan «la bici va da sola» all’entusiastica constatazione che le «gambe non si controllano più». Doriano Cinato, uno del giro dei ciclodopati finiti in carcere, avverte un aspirante neofita del doping che «ci vogliono almeno 1200 euro», per cominciare, 4500 l’anno, sino a 9000 per un semestre di ormone della crescita. L’altro fa una valutazione economica e desiste. Nemmeno una mezza considerazione per i rischi che corre la salute di un uomo sano con l’abuso di farmaci come l’eritropoietina, farmaco moltiplicatore dei globuli rossi che rende il sangue più denso. Questi «veterani» della bici che progettano di allenarsi una settimana alle Canarie, lo scorso gennaio, per «provar a stare dietro ad Ivan Basso», in training su quelle strade, non sembrano tener conto dei pericoli. Le loro cautele: «Farsi di diuretici da mattino a sera per diluire le tracce dell’epo e perder peso, poi, prima di inforcare la bici, riempirsi di cardioaspirine per non scoppiare».

C’erano quelli, nel giro cicloamatoriale, che frequentavano il garage di Bientinesi Roberto, classe 1939, veterano doc della Miccoli Sport (il team dei superdotati rivelatisi superdopati) in via Asinari. Dove il pensionato, in società con Angelo Papa, arrotondava il bilancio somministrando pesanti «cicli di terapia». Il giro del doping era una catena di Sant’Antonio labirintica: Papa era in contatto con un infermiere di Eboli, Campania, e Bientinesi con Ceresa a Domenico Miccoli. Poi c’erano Schiari che si avvaleva pure della convivente personal trainer alla Fitness First di corso Siracusa. Ma Ceresa aveva per fornitore anche Guido Papini, il personale trainer del culturista Gianfry Fiume. A sua volta «pusher» di qualcun altro. E il preparatore atletico Posca da Pavia era telefonicamente onnipresente con le sue «prescrizioni».

Le prime conseguenze: la dipendenza culturale (Francesca a Fiume: «Hai trovato le bombe serie? Ti prego, quest’anno devo spaccare le spiagge») e fisica, con l’astinenza da testovis e altro. Di fronte al gip e al pm Gianfranco Colace non c’è un indagato che realizzi il pericolo per la salute, ciò che conta è tornare a casa, magari ai domiciliari. Come tutti gli avvocati (Andrea Galasso, Pacciani, Peila, Bellina, Gallicchio, Gatti) chiedono. Il giudice si è preso un paio di giorni per decidere.
 

Kosmic

Pedivella
16 Giugno 2010
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SCOTT Addict R3
Da Torinotoday.it

Inchiesta doping a Torino, gli interrogatori shock dei ciclisti: "Mi dopavo per andare più forte"
„Doping, gli interrogatori shock: "Mi dopavo per andare più forte"


Inchiesta doping a Torino, gli interrogatori shock dei ciclisti: "Mi dopavo per andare più forte"
„Doping e sport amatoriale, un binomio portato drammaticamente alla luce dall'inchiesta di Torino."Non volevo essere da meno degli altri": questo il senso delle parole pronunciate davanti al giudice da uno dei ciclisti dilettanti arrestati in un'inchiesta sulla diffusione del doping nello sport amatoriale. Solo alcune delle otto persone finite in carcere sono comparse a Palazzo di Giustizia per l'interrogatorio di garanzia: quasi tutti hanno ammesso gli episodi contestati.

Il gip Giuseppe Salerno e il pm Gianfranco Colace si sono trovati davanti a racconti che illustrano un'abitudine molto diffusa tra i pedalatori della domenica: "Mi dopavo perché così andavo più forte", ha spiegato uno degli indagati, operaio in una ditta di telefonia. Ad essere falcidiata dalla raffica di ordinanze di custodia cautelare è la Miccoli, squadra amatoriale tra le più competitive e conosciute del Piemonte. In manette è finito anche l'imprenditore torinese Marco C., ciclista lui stesso oltre che sponsor del team: "Sono finito in questo giro e mi sono fatto prendere dalla voglia di vincere. Ma non ho mai venduto sostanze a nessuno".

Sarebbe tuttavia ingiusto e scorretto parlare di "sistema Miccoli": una delle persone interrogate, ad esempio, ha confermato di avere iniziato con il doping molto prima di essere tesserato per la squadra. I corridori si sottoponevano a veri e propri cicli di Epo, ognuno dei quali costava dai 500 ai 600 euro. Servivano per non sentire la fatica durante l'allenamento - aumentando così la quantità di chilometri percorsi - e per accelerare i tempi di recupero. Tra gli arrestati c'é chi ha detto che riusciva a coprire, nel corso di un anno, 18 mila chilometri, e chi ha spiegato che per comprare i medicinali vietati arrivava a spendere tremila euro.


Da Sport-oggi.it
Doping: inchiesta Torino, Epo al 57% in uno degli arrestati


(AGI) - Torino, 26 set. - In uno degli arrestati nell’inchiesta sullo smercio di farmaci e sostanze dopanti ‘Little Dog’, condotta dalla Procura di Torino, le analisi del sangue avevano evidenziato un valore di ematocrito pari al 57%: una percentuale elevatissima (il 52% fu il valore riscontrato nel sangue di Marco Pantani dopo la tappa di Madonna di Campiglio che gli costo’ l’esclusione dal Giro d’Italia del 1999), ma soprattutto un valore pericolosissimo per i rischi che ne derivano per la salute. E’ quanto trapela dagli interrogatori di garanzia dei giorni scorsi per i sette arrestati torinesi, per i quali il Gip ha oggi confermato le misure cautelari, rifiutando le richieste di revoca o di concessione dei domiciliari avanzate dagli avvocati, motivandolo con il pericolo di “reiterazione del reato”. L’inchiesta ha fatto emergere come le persone coinvolte abbiano cercato con ogni mezzo di ottenere le sostanze per il miglioramento delle prestazioni atletiche (i Nas hanno sequestrato anabolizzanti, nandrolone, Epo, ormone della crescita Gh): attraverso gli acquisti on line oppure attraverso la sottrazione dalle strutture ospedaliere da parte di infermieri. E sarebbe stato proprio un infermiere a eseguire le analisi del sangue sull’atleta con il valore di eritropoietina al 57%, e a tranquillizzarlo sostenendo che non si trattava di una percentuale particolarmente preoccupante. Un quadro ritenuto sconcertante dagli investigatori, dal momento che la diffusione delle sostanze avveniva a livello per lo piu’ dilettantistico. “Cosi’ fan tutti”, avrebbero risposto alcuni degli indagati sul motivo dell’assunzione nonostante i rischi per la salute. (AGI)
 

truffa.danilo

Novellino
5 Agosto 2011
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PAVIA
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colnago
La magistratura farà il suo corso, molto probabilmente, come si è verificato in casi precedenti, alla fine forse qualcuno pagherà ma non si risolverà il problema del doping.
Ma non credo che sia quello del doping il problema da risolvere nel ciclismo amatoriale.
Sono anni che faccio l'amatore e ultimamente ho notato due fenomeni dilaganti, uno tecnico legato alla diminuzione del livello tattico delle gare, uno umano legato al comportamento di alcuni soggetti.
Il nostro sport non è fatto di forza e intelligenza, ma ultimamente mi sembra che le gare si risolvano solo con la forza, a calci sui pedali alla fine se ne vanno sempre gli stessi e pochi di quelli denotano lo stile del corridore!
Ho notato, poi, in alcuni dei suddetti, un desiderio prepotente e alquanto patetico di ritagliarsi un'immagine da campione oppure hanno atteggiamenti discutibili per maleducazione ed alcune volte anche pericolosi per gli altri.
Oltre che a domandarmi come mai il ciclismo italiano, tranne che in pochi casi, non è riuscito a scoprire questi fenomeni nella loro gioventù (dov'erano?) mi chiedo anche a cosa servano al nostro movimento "amatoriale".
Binda fu pagato per non partecipare al Giro d'Italia perchè troppo superiore, noi massa di brocchi vorremmo pagare 10 euro a gara perchè si rimanga "amatori".
La soluzione? semplice, dopo la quinta vittoria in purgatorio a fare i cicloturisti fino all'anno dopo!
 

ascia69

Apprendista Velocista
1 Ottobre 2007
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Umbro, Genovese d'adozione
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RIDLEY ORION, Vitus Chrono Simoncini cx
sono addetto ai lavori pure io e, non so a te, ma a me capita spesso (fin troppo spesso) di vedere misure cautelari applicate a miei clienti senza che ne sussistano le esigenze.

Senza poi contare le persone che, pur non destinatarie di misure cautelari, si trovano indagate e spesso sputtanate (o con la vita rovinata) senza c'entrare un bel nulla

e non sono io a dire che non c'entrano nulla ma i giudici che in primo o secondo grado o in cassazione assolvono, spesso con formula piena, gli imputati per non parlare poi delle volte che lo stesso PM dopo aver indagato persone che non c'entrano nulla chiede l'archiviazione

che il nostro paese sia un paese garantista è poi un'altra leggenda... il paese appare garantista perchè la giustizia non funziona ed è lenta e perchè noi Italiani abbiamo il bel vizio di lamentarci di quello che succede in Italia senza poi avere mai le palle per darci da fare a cambiare qualcosa o perchè qualcuno ci rincoglionisce dicendoci che questo o quello va male per poi coltivare i suoi interessi

basta pensare al classico luogo comune de "chi ammazza uno dopo due giorni è fuori" oppure "contro quelli che ubriachi investono la vecchietta non si fa nulla"

per il resto in Italia nella fase delle indagini il PM ha potere assoluto e dififcilmente il GIP rifiuta l'ordinanza applicativa della misura cautelare

non voglio dire che le indagini per il doping non siano fondate o cosa... dico solo che sarebbe meglio astenersi dal condannare la gente per il contenuto di un comunicato stampa diramato ai giornali dalle procure o addirittura sulla base del contenuto di articoli scritti dai giornalisti sulla base di voci
Guarda penso che il nostro ambiente sia in piccolo uno spaccato della società italiana, dove l'onesto è visto come un pirla e il furbo, quello che non paga le tasse, un ganzo....non venirmi a parlare di magistratura giustizialista perchè penso che l'illegalità in Italia sia ormai diventato sistema....qualcuno poi diceva che la carcerazione sia eccessiva, però qui siamo secondo me di fronte a fatti che travalicano il doping....se un cinquantenne frustrato si dopa per vedersi in classifica per autocompiacersi(sfigato), personalmente non me ne può fregare di meno....se si mette a spacciarlo il discorso cambia...comunque il tempo è sempre galantuomo vedremo se ci troviamo di fronte ad un magistrato che ha manie di protagonismo oppure se ci sarà veramente della carne al fuoco....
 

Perseo_navy

Apprendista Scalatore
26 Dicembre 2008
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Pinarello FP3 e Rose CGF
Guarda penso che il nostro ambiente sia in piccolo uno spaccato della società italiana, dove l'onesto è visto come un pirla e il furbo, quello che non paga le tasse, un ganzo....non venirmi a parlare di magistratura giustizialista perchè penso che l'illegalità in Italia sia ormai diventato sistema....qualcuno poi diceva che la carcerazione sia eccessiva, però qui siamo secondo me di fronte a fatti che travalicano il doping....se un cinquantenne frustrato si dopa per vedersi in classifica per autocompiacersi(sfigato), personalmente non me ne può fregare di meno....se si mette a spacciarlo il discorso cambia...comunque il tempo è sempre galantuomo vedremo se ci troviamo di fronte ad un magistrato che ha manie di protagonismo oppure se ci sarà veramente della carne al fuoco....


o-oo-o condivido il tuo giudizio in pieno
 

Johan

Apprendista Cronoman
9 Dicembre 2005
3.135
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Asti
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mi giran le palle, che chi si dopa oltre a ciularmi la vittoria, nel caso le sostanze assunte gli creino problemi di salute debba andare in ospedale a MIE spese!!

dovrebbero strappargli il tesserino sanitario, a chi si dopa, in futuro avrai problemi di salute??? cazz i vostri!
 
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crava

Pedivella
26 Febbraio 2007
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Trofarello (TO)
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Colnago M10
dovrebbero strappargli il tesserino sanitario, a chi si dopa, in futuro avrai problemi di salute??? cazz i vostri!

Infatti è la soluzione a tutti i mali: doping libero, dopo però aver firmato una liberatoria che le spese mediche (qualsiasi esse siano), saranno sostenute dal soggetto e non dallo stato... :-x

E cmq che il giornalista di ciclismo ne sappia poco, lo si capisce dallo stupore nel proclamare che "riusciva a coprire, nel corso di un anno, 18 mila chilometri"... :mrgreen:
 

simotrent81

Pedivella
13 Novembre 2007
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Torino
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Specialized Roubaix Sl3
Infatti è la soluzione a tutti i mali: doping libero, dopo però aver firmato una liberatoria che le spese mediche (qualsiasi esse siano), saranno sostenute dal soggetto e non dallo stato... :-x

E cmq che il giornalista di ciclismo ne sappia poco, lo si capisce dallo stupore nel proclamare che "riusciva a coprire, nel corso di un anno, 18 mila chilometri"... :mrgreen:

Intanto quantomeno per una questione morale trovo assurdo poter associare lo sport al doping, per di piu' legalizzato e con l'aggravante dell'ambito amatoriale.
Immagina che frustrazione per un atleta pulito correre contro "cariconi" tollerati dalla legge.
Poi altra cosa, 18000 km all'anno sono fattibili anche senza bombe e' vero ma per un amatore con tutti gli impegni del caso (lavoro, famiglia, casa..) sono una distanza considerevole che in pochi riescono a coprire. Non diamo troppe cose per scontate come fossimo tutti dei semi professionisti del pedale....:mrgreen:
 

championcip

Gregario
5 Settembre 2007
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Alto Pavese
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BMC Promachine SLC01, Specy Tarmac Comp, Maxxy Speed
La magistratura farà il suo corso, molto probabilmente, come si è verificato in casi precedenti, alla fine forse qualcuno pagherà ma non si risolverà il problema del doping.
Ma non credo che sia quello del doping il problema da risolvere nel ciclismo amatoriale.
Sono anni che faccio l'amatore e ultimamente ho notato due fenomeni dilaganti, uno tecnico legato alla diminuzione del livello tattico delle gare, uno umano legato al comportamento di alcuni soggetti.
Il nostro sport non è fatto di forza e intelligenza, ma ultimamente mi sembra che le gare si risolvano solo con la forza, a calci sui pedali alla fine se ne vanno sempre gli stessi e pochi di quelli denotano lo stile del corridore!
Ho notato, poi, in alcuni dei suddetti, un desiderio prepotente e alquanto patetico di ritagliarsi un'immagine da campione oppure hanno atteggiamenti discutibili per maleducazione ed alcune volte anche pericolosi per gli altri.
Oltre che a domandarmi come mai il ciclismo italiano, tranne che in pochi casi, non è riuscito a scoprire questi fenomeni nella loro gioventù (dov'erano?) mi chiedo anche a cosa servano al nostro movimento "amatoriale".
Binda fu pagato per non partecipare al Giro d'Italia perchè troppo superiore, noi massa di brocchi vorremmo pagare 10 euro a gara perchè si rimanga "amatori".
La soluzione? semplice, dopo la quinta vittoria in purgatorio a fare i cicloturisti fino all'anno dopo!

Condivido a pieno il tuo ragionamento. Credo poi che il sistema vada riformato, non possono esistere tutti questi enti di promozione sportiva. L'unico ente dovrebbe essere la federazione italiana di ciclismo e basta. Tutti questi enti portano soltanto anarchia e disordine.
Poi, si legge di cicloamatori che staccano il gruppo con facilità estrema e ho visto con i miei occhi ciclisti involarsi al traguardo facendo 3/4 giri pari a 30/40 km da soli senza problemi. Arrivati al traguardo sorseggiare una coca cola come se avessero fatto una passeggiata in paese... basta questa ipocrisia, tutti sanno chi sono i personaggi "discutibili". Per quanto mi riguarda quando vedo questi personaggi non m'iscrivo alla gara. Facessero così tutti credo che incomincerebbero a combattere il doping seriamente.
 

fischer

Pignone
3 Ottobre 2007
292
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Sono pienamente in accordo con "Truffa.danilo", 5 vittorie e a casa, vogliamo fare anche 10. Via ex professionisti, chi viene beccato squalifica a vita.
Più serietà da parte delle società nel non pagare le vittorie 100 - 200 - 300 euro.
Più attenzione da parte della FCI che ha praticamente dimenticato il ciclismo amatoriale a scapito di un' Udace o altri enti meno attenti a certe problematiche.
 

sepica

Ammiraglia
10 Agosto 2004
20.568
2.606
Roma Eur
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BMC slr01 TREK Madone
Sono pienamente in accordo con "Truffa.danilo", 5 vittorie e a casa, vogliamo fare anche 10. Via ex professionisti, chi viene beccato squalifica a vita.
Più serietà da parte delle società nel non pagare le vittorie 100 - 200 - 300 euro.
Più attenzione da parte della FCI che ha praticamente dimenticato il ciclismo amatoriale a scapito di un' Udace o altri enti meno attenti a certe problematiche.
e' un ragionamento che mi e' sempre balenato in testa.....ma mi e' sempre balenato perchè io non vinco ! se vincessimo faremo tutt'altro discorso.

Ipotizzando la buona fede di tutti perche mai dovrei essere escluso io che vinco ??w a che titolo dovrei essere scippato della vittoria? sono forte ho diritto a vincere.

Si potrebbe fare come nell'ippica o in alcune manifesazioni motoristiche di applicare un handicap, ma vedo la cosa poco fattibile.
 

(Ale74)

Maglia Amarillo
17 Agosto 2010
8.430
246
Qua
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Bici
sì -il carbonio è tornato ed è pure andato... ora rimetto in pista l'alluminio....
La magistratura farà il suo corso, molto probabilmente, come si è verificato in casi precedenti, alla fine forse qualcuno pagherà ma non si risolverà il problema del doping.
Ma non credo che sia quello del doping il problema da risolvere nel ciclismo amatoriale.
Sono anni che faccio l'amatore e ultimamente ho notato due fenomeni dilaganti, uno tecnico legato alla diminuzione del livello tattico delle gare, uno umano legato al comportamento di alcuni soggetti.
Il nostro sport non è fatto di forza e intelligenza, ma ultimamente mi sembra che le gare si risolvano solo con la forza, a calci sui pedali alla fine se ne vanno sempre gli stessi e pochi di quelli denotano lo stile del corridore!
Ho notato, poi, in alcuni dei suddetti, un desiderio prepotente e alquanto patetico di ritagliarsi un'immagine da campione oppure hanno atteggiamenti discutibili per maleducazione ed alcune volte anche pericolosi per gli altri.
Oltre che a domandarmi come mai il ciclismo italiano, tranne che in pochi casi, non è riuscito a scoprire questi fenomeni nella loro gioventù (dov'erano?) mi chiedo anche a cosa servano al nostro movimento "amatoriale".
Binda fu pagato per non partecipare al Giro d'Italia perchè troppo superiore, noi massa di brocchi vorremmo pagare 10 euro a gara perchè si rimanga "amatori".
La soluzione? semplice, dopo la quinta vittoria in purgatorio a fare i cicloturisti fino all'anno dopo!
Perchè?
Significa forse che sotto le 5 vittorie uno non si dopa mentre da 5 in su sì?
Concordo con quanto dici in merito al movimento.
Ricordo ancora quando da allievo andavo a vedere gli amatori e ricordo gare esasperate ma non fino a questo punto (oggi sono amatore), vedo gambe che io da dilettante non ho mai avuto, vedo gente tirata come un professionista ;nonzo%.
Chiedo (a tutti) "ha senso una cosa simile?"
 

(Ale74)

Maglia Amarillo
17 Agosto 2010
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sì -il carbonio è tornato ed è pure andato... ora rimetto in pista l'alluminio....
e' un ragionamento che mi e' sempre balenato in testa.....ma mi e' sempre balenato perchè io non vinco ! se vincessimo faremo tutt'altro discorso.

Ipotizzando la buona fede di tutti perche mai dovrei essere escluso io che vinco ??w a che titolo dovrei essere scippato della vittoria? sono forte ho diritto a vincere.

Si potrebbe fare come nell'ippica o in alcune manifesazioni motoristiche di applicare un handicap, ma vedo la cosa poco fattibile.
Sarebbe lo stesso discorso delle 5 o 10 vittorie e poi a casa.
Come dici tu "perchè io pulito che vado forte devo essere penalizzato?"
 

(Ale74)

Maglia Amarillo
17 Agosto 2010
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sì -il carbonio è tornato ed è pure andato... ora rimetto in pista l'alluminio....
[url]http://www.torinotoday.it/cronaca/inchiesta-doping-torino-ciclisti-epo-miccoli.html[/URL]
a me sembra il solito articolo di giornalisti incompetenti che scrivono solo per creare stupore,si afferma che tra gli indagati c'era chi arrivava a percorrere 18000 km, distanza che qualunque ciclista che si allena sa benissimo non essere nulla di eclatante,questo la dice lunga sulla preparazione di chi scrive

Ciclista che fa solo quello vorrai dire.
Ne conosco veramente pochi di amatori che coprono distanze simili lavorando e con tutti gli impegni di una famiglia.
Personalmente posso dirti che quest'anno dovrei chiudere tra 10 e 11.000 km ma non senza fatica.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.