Questa storia di tirare per il merdesissimo posto e poi subire "scatti" da dei cretini mai visti nei km precedenti mi capita regolarmente tutti gli anni a Cesenatico.
Nelle altre che faccio di solito no, ma perché il terreno non si presta, non credo che i cretini ci siano solo a Cesenatico.
Quest'anno tiravamo in tre, un baldo giovane dalla nera che spingeva per stare nelle 7:30 ed io ed un altro povero vecchio come me dalla blu che "spingevano", si fa per dire, per stare sotto le 8 ore.
Come sempre sugli ultimi due cavalcavia sono partiti quelli che stavano a ruota già da Borghi più altri aggiuntisi a Savignano, questo per fare la volata davanti ed invece che arrivare merdesimi, arrivare merdesimi - 3...
Certo, non è che mi strappi i capelli, ma indifferente non mi lascia, non è una regola scritta ma le balle girano lo stesso.
Come non mi lasciano indifferente quelli che godono di assistenze volanti personalizzate, quelli che hanno gli scooter che tirano (che io non vedo trovandomi troppo dietro), più in generale quelli che non seguono le regole, sia scritte che non.
Seguire le regole dovrebbe essere la norma, non seguirle, almeno quelle scritte, dovrebbe far incorrere in sanzioni, ma le sanzioni per lo più latitano e quindi spesso quelli che seguono le regole passano per fessi e gli altri per furbi.
Se lo stato di cose è questo, significa che questo è grosso modo il punto di equilibrio raggiungibile in queste manifestazioni, difficile ottenere qualcosa di molto diverso, se ci pare troppo possiamo solo non partecipare.
Circa le dinamiche di gara e la diatriba corto si corto no ecc, direi che trattandosi di manifestazioni con partecipazione molto ampia vada da sé che i punti di vista siano necessariamente i più disparati.
Bisogna sforzarsi di non considerare solo il proprio come legittimo, perché quello che ci appare logico ed evidente dal nostro punto di osservazione può apparire assurdo ed incomprensibile da un altro punto di vista.
Basterebbe che quelli forti bazzicassero per una parte di gara nelle retrovie e viceversa per rendersi conto che non si tratta soltanto di dinamiche di gara diverse, ma proprio di sport diversi, la stessa conformazione fisica di quelli che impiegano 6 ore è completamente diversa da quella di coloro i quali ne impiegano 10, è evidente quindi che abitudini, necessità, atteggiamenti, obiettivi ed aspirazioni degli uni e degli altri debbano per forza essere divergenti.
Per un certo gruppo è assurdo che si possa dover fare a piedi la parte finale del Gorolo, per un altro lo è altrettanto che lì si possa salire a venti all'ora…
Tali diverse esigenze vanno mediate, penso sia quello che cercano di fare le organizzazioni, ogni mediazione impone livelli non ottimali per qualcuno, bisogna accontentarsi.
Tutti i partecipanti sono utili alla manifestazione, quindi tutti devono cercare di apprezzare la presenza degli altri, certo considerando che quelli forti sono meno di 100 quelli bravi, forse, un migliaio, gli altri 11000 in rapporto sono scamorze, ma sono necessari, senza quei mille la manifestazione esisterebbe ugualmente, senza quegli 11000 probabilmente no.
Ciò detto la tolleranza aiuta ad apprezzare tutto quello che di buono c'è ed a sopportare il resto, compresi i cretini, per elevare il livello generale l'unica cosa concreta che possiamo fare è quella di resistere alla tentazione di fare i cretini a nostra volta.
In campana che a Cesenatico la prossima è la 50esima, se a novembre non avete una linea più che hot-fast facilmente si rimane a piedi, prevedo il delirio.