Ognuno la pensi come vuole, ma io ho solo detto la mia idea personale e perché non vorrei mai più vedere le scene orribili che ho visto coi miei occhi, ma vorrei che ci fossero più persone che si fermano a chiedere i soccorsi od aiutare se ne sono capaci anziché tirare dritto (e mi riferisco anche a ben altro che le gare, ma la vita normale ed in strada) e su questo penso che siamo tutti d'accordo!!!
Ripeto smettetela di concentrarvi sui miei post quando invece siamo in vari a dire la stessa cosa: se possibile ci si ferma o si chiede e se si può si fanno tornare le gare a livelli più amatoriali (e diminuire i dopati) ed ognuno è libero di fare tutti i risultati e classifiche che vuole, mica sono sbagliati i due modi diversi di vedere la gara!
Per me e ripeto per me quindi non sentitevi accusati, una gara è entrambe le cose: divertimento ed obiettivo personale ma non per confrontarlo con le prestazioni altrui ma con le mie per vedere se miglioro o meno ed intanto se sono là con un amico/amica mi fermo pure al ristoro a chiaccherare qualche minuto e poi ripartire!
Buone pedalate a tutti... pace e bene, dicevano...
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Gli episodi che sfortunatamente ti hanno colpito, sono da stigmatizzare in toto.
Quando c'è la possibilità di fermarsi e prestare aiuto o chiedere aiuto al posto del malcapitato, è obbligo morale farlo. Ma non era l'oggetto del contendere.
Il Paladino era in altra situazione. Solo che la discussione ha preso una deriva diversa.
Io è anni che partecipo a questi eventi, ho conosciuto diversi amici che rivedo volentieri in gruppo e provengono da diverse zone d'Italia, alcuni sono anche utenti del forum. Pur stando nei primi grupponi (quindi esclusi i veri motori), l'aria che si respira è comunque buona, ci si aiuta a vicenda nei momenti di crisi, si fanno 2 parole quando la velocità lo consente, si informa il gruppo di eventuali difficoltà non conosciute ai più, non siamo proprio degli infoiati dall'agonismo.
Una cosa posso solo dire, magari è solo una speranza, ma lentamente si sta cominciando a tornare verso quel movimento che avevo conosciuto ai miei esordi.
Il picco massimo di bruttura lo abbiamo oltrepassato; in questo io ho fede. Ce la faremo a rivedere quelle gare, magari ci vorranno 20 anni ma ... ci arriveremo. Magari bisognerà essere un poco più selettivi nello scegliere le manifestazioni, escludendo alcune zone off limits dell'italico stivale, dove la possibilità di redenzione di un'importante quota del gruppo la ritengo pari a quella della vincita della Champions League da parte della squadra del mio paese, ma ci arriveremo.
Comunque pregherei di calmare gli animi: si discute e non c'é motivo di inalberarsi e sentirsi presi di mira. Suvvia, un po' di savoir-faire (l'ho scritto correttamente solo perchè ho controllato su Wikipedia
sarò sincero, io non sono cosi altruista come te, e le cose per obbligo mi piacciono poco.Condivido in pieno ciò che hai scritto!
Anzi si possono anche creare soste obbligatorie ai ristori nelle Gran Fondo per fare diventare più "amatoriali" le gare e più simili alle CicloTuristiche dove ciò che conta è solo divertirsi, stare in compagnia e confrontare la propria prestazione personale e non quella degli altri contro la propria
Nel mio caso il "Minimo indispensabile" ce l'ho sempre, ma è capitato che lo avessi utilizzato tutto.
Comprendo che se sei solo preferisci tenerti la camera di scorta, ma un gruppo di una decina di ciclisti appartenenti alla stessa società, vuoi che non ne avessero a sufficenza?
Un po' di altruismo, senza sacrificarsi, non guasterebbe...
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