I pro vengono scimmiottati un po' ovunque e non solo in Italia. Diciamo che da altre parti si è un po' meno "conservatori". Negli USA i dischi sulle bdc si vedevano già 5-6 anni fa in abbondanza.Il problema è tutto lì. Se i Cannondale (una squadra a caso) hanno il QR col 135mm dietro sulla Supersix e un altro il PP col 142 e un altro 140+140 di diametro, mentre un altro 160+160 o ancora 160+140 o 140+160, ecco che le ruote di ricambio da tenere a portata per tutte le squadre da parte dell'assistenza neutra diviene problematica, così come è problematico, anche avendole tutte, capire al volo in quel momento quale serve e prenderla in mezzo a quel casino di ruote. Nel momento che ci sarà uno standard di aggancio (suppongo pp 142), un diametro standard dei dischi (ad esempio 160 avanti e 140 dietro) e un sistema unico frenante (disc) ecco che la modalità di cambio ruote non è un problema, la velocità come dimostrato nemmeno, il peso è l'ultimo dei loro problemi, il costo anche e solo in quel momento forse faranno il passaggio in massa. Se ciò non è avvenuto è probabilmente anche perchè ai produttori, come dice Ser Pecora, gliene frega relativamente dei prò, essendo che il mercato mondiale non è l'Italia, ove il 90% dei consumatori scimmiottano i prò (o i granfondisti "forti").
Il problema è che proprio le gare nelle quali sarebbero più utili i dischi sono quelle dove più di tutti ti serve un cambio ruote neutro che, come hai ben detto tu, allo stato attuale è impossibile.