Quoto questa mia frase precedente., quando cambiai le pastiglie si trattava di un'inversione tra anteriore e posteriore, a spessori quasi pari.
Ma cambiare le pastiglie consumate a fondo è un'altra storia. Togliendo le vecchie, fortemente assottigliate, i pistoncini non si aprono più a sufficienza per offrire lo spazio alle nuove, ben più spesse.
Quindi si deve recuperare lo spazio, spessorando e/o facendo leva progressivamente tra i pistoncini, avendo anche cura di non danneggiarli o farli rientrare storti. Nel forum gemello MTB si suggeriva di lasciare lo spessore in posizione per alcune ore. Quindi non è lavoro che si faccia in due minuti e poi via, tocca pure avere la bici mezza smontata in giro.
Concludendo, se i km percorsi in discesa mi fanno apprezzare ogni giorno di più di più i dischi, il tempo impiegato a metterci mano mi da sempre più noia, poichè da sempre ho apprezzato di più le cose che "vanno sempre".
Aggiungo un paio di cose, una piccola caduta che mi è costata escoriazioni varie e gran botta al costato, mi è costata anche un rotore, piegato ad S e non recuperabile. Anche fare gli ultimi 20km del giro con la bici così frenata, oltre che con gli ovvi dolori, è stato faticoso assai Non voglio attribuirlo interamente ai dischi, sia chiaro, ma credo, ripeto credo, che la stessa caduta con i freni tradizionali non avrebbe avuto lo stesso risultato. Anche in termini economici.
Sempre in materia di manutenzione ieri ho usato per la prima volta il brake cleaner della
muc off. Preferisco mille volte il tunap, che è decisamente meno aggressivo al naso e sulle mani ed evapora molto più rapidamente.