Freni a disco: pregi e difetti (Parte 4)

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golias

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L'unico valore reale è quello riconosciuto dal mercato, si tratti di oro o di biciclette.
Errato.. l'oro non lo trovi per strada lo devi estrarre e lavorare e questo determina il suo valore reale, che poi qualcuno ci speculi perchè è oramai una prassi consolidata è tutt'altra musica e questo vale per qualsiasi cosa che non esiste in natura.
Il mercato determina la domanda la quale fa oscillare il prezzo ma sono cose elementari.. pare strano che le si debbano scrivere ;nonzo% :roll:
 
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Mini4wdking

via col vento
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Il petrolio lo devi estrarre ad un certo costo, quindi secondo te ha un valore intrinseco per questo. Bene. Nel 1800 nessuno lo estraeva. Se avesse un valore intrinseco lo si sarebbe estratto per diventarne proprietari.... In realtà quello che usciva da solo veniva considerato un fastidio di cui liberarsene. Perché? Perché non aveva utilità, ossia nessuno lo voleva comprare, non c'era mercato perché non si sapeva come utilizzare. Non c'era domanda. Quindi non c'era utilità né prezzo. Quindi il suo valore era nullo, e non intrinsecamente positivo.
Quando c'è stata domanda, che si è imparato come usarlo, ha avuto una utilità e quindi gente era disposta a compratelo. E quindi si forma un prezzo. E tutto il petrolio estraibile con costi inferiori al prezzo FORMATO DAL MERCATO, non suo intrinseco, che non esiste, è stato estratto.

Hai confuso causa con effetto.
Mercato fissa il prezzo, quindi si estrae il bene fino a che estrarlo costa come il prezzo.
Non come dici tu, che siccome il costo di estrazione è tot, il valore diventa quindi uguale al costo di estrazione, allora la gente è disposta a comprarlo a quel prezzo...


Altro esempio, più eclatante. Una banconota. Il suo costo di produzione è carta, inchiostro, più lavorazione... Ma sappiamo bene che invece il suo valore è ben diverso, ed è quello che è dato dal mercato, ossia un numero pari a quello che può comprare, che è il numero scritto sopra, come valuta nazionale, oppure un numero pari a questo x il cambio (che non è altro che il prezzo in valuta estera di una banconota nazionale) se acquistata in valuta estera e quindi in questo caso variabile e dato dal mercato in modo del tutto simile a quello di tutti gli altri beni, ossia MERCATO e non costo di produzione/estrazione.

Chiusa la parentesi.
 
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golias

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E tutto il petrolio estraibile con costi inferiori al prezzo FORMATO DAL MERCATO, non suo intrinseco, che non esiste, è stato estratto.
A parte che non tutto il petrolio è stato estratto.. che ci trovi di diverso da quello che ho scritto:


Magari supposto (oggi quasi nella maggior parte dei casi) il che non significa che sia reale come lo è la cifra che si esborsa.
Il mercato, supponendone un consumo, ne fa il prezzo o vuoi dirmi che il prezzo del petrolio è al suo prezzo reale di estrazione compreso eventuale guadagno di chi opera per estrarlo ?
Il mercato fa il prezzo di un bene di consumo ma questo bene non è (almeno nella stragrande maggioranza dei casi) esente da costi che ne determinano un prezzo di partenza (reale !)
Coltiveresti tu pomodori che ti costano 10 euro a quintale tra piantine>piantagione-cura-raccolto per venderli a 5 centesimi di euro al kg ?
speculazione.. mai sentito parlare ?
 

sembola

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Errato.. l'oro non lo trovi per strada lo devi estrarre e lavorare e questo determina il suo valore reale, che poi qualcuno ci speculi perchè è oramai una prassi consolidata è tutt'altra musica e questo vale per qualsiasi cosa che non esiste in natura.
Il mercato determina la domanda la quale fa oscillare il prezzo ma sono cose elementari.. pare strano che le si debbano scrivere ;nonzo% :roll:
Ah, perché le biciclette o gli IPhone si trovano per terra invece?

Ripeto, stain usando un concetto che non esiste. A meno che con "valore reale" tu non voglia intendere il costo di produzione industriale, senza considerare quelli di trasporto o di commercializzazione. Ma è un costo, non un valore, il costo esuste di per sé, il valore non esiste senza domanda o mercato.
 
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Il DOT 5 non è igroscopico. Un po' gommoso già di suo, ma non igroscopico. Da non confondere con il DOT 5.1 che è igroscopico.
Corretto.
Nei liquidi a base glicolica, dot alti determinano temperatura di ebollizione più alta e maggiori proprietà igroscopiche.
Più il dot è elevato, maggiore sarà la frequenza del suo ricambio per via dell'assorbimento dell'umidità che ne abbassa il punto di ebollizione compromettendone le proprietà.
Usare ad esempio un 5.1 e cambiarlo dopo due anni, significa ritrovarsi con le capacità di un dot 3 spendendo più soldi.
 
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E torno al punto di partenza allora.. bici di certi brand e iPhone hanno un prezzo supposto.. che poi trovino "estimatori" che li pagano sappiamo bene tutti perchè ;-)
Non è questo il punto.

Quanto al prezzo, non ce n'è uno "supposto" ed uno "reale". Ce n'è uno domandato dal venditore ed uno offerto dal compratore, se coincidono avviene lo scambio, se no il bene resta invenduto, si tratti di oro, di bici o di IPhone.

È una pura e semplice questione fattuale, senza alcun tipo di giudizio morale sulla questione. Anche perché sarebbe dura fare le bucce morali agli "estimatori" quando si posseggono bici che costano più del reddito pro capite di una grossa fetta della popolazione mondiale.
 

longjnes

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Il mercato determina la domanda la quale fa oscillare il prezzo ma sono cose elementari.. pare strano che le si debbano scrivere ;nonzo% :roll:
OT
anche il petrolio ha un suo costo di estrazione, però mi pare qualche mese fa in piena emergenza covid andò per qualche giorno sottozero nei mercati. in pratica ti pagavano per prenderlo che non sapevano dove metterlo.
se non ricordo male il "fair value" o valore reale di un qualcosa che sia un asset materiale tangibile o meno tangibile( come ad esempio un azienda) è quello che puoi ottenere vendendolo (somma di magazzino, immobili, cash, debiti). ma nel concetto di vendita appunto ci si rimette al valore che riconosce il mercato.
fine OT
ma perche siamo finiti qua? si sta cercando il fair value dei dischi? sono 200gr di acciaio, pochi centesimi :mrgreen:
 
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longjnes

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Non è questo il punto.

Quanto al prezzo, non ce n'è uno "supposto" ed uno "reale". Ce n'è uno domandato dal venditore ed uno offerto dal compratore, se coincidono avviene lo scambio, se no il bene resta invenduto, si tratti di oro, di bici o di IPhone.

È una pura e semplice questione fattuale, senza alcun tipo di giudizio morale sulla questione. Anche perché sarebbe dura fare le bucce morali agli "estimatori" quando si posseggono bici che costano più del reddito pro capite di una grossa fetta della popolazione mondiale.
per essere completi ci sono anche casi dove il prezzo è imposto dal produttore secondo precise policy e vincoli dati ai venditori (alcuni anche sulle bici)
in questo caso l'equilibrio tra moda mercato e prezzo determinano i volumi di vendita. e i magazzini potrebbero svuotarsi come rimanere pieni.
alcuni poi distrugono l'invenduto per salvaguardare il prezzo (es il tartufo bianco di alba :mrgreen:, tanto per parlare di una cosa buona) altri ci fanno i saldi o promo.
insomma ci sono varie politiche ma è indubbio che il mercato ha comunque le sue leggi.
 

sembola

Velocista
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Vorrei ricordarvi che la discussione dovrebbe trattare dei pregi/difetti del sistema frenante a disco su bdc :offtopic: :offtopic: :offtopic: :offtopic: :offtopic: :offtopic:
bisognerebbe dirlo a chi periodicamente (ed ossessivamente) tira fuori l'argomento del marketing per denigrare l'una o l'altra soluzione. Dimenticando (o ignorando deliberatamente) che il marketing è dietro anche dietro alla sua bici...
 

flex

Pignone
22 Gennaio 2008
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TCR Adv 2
A mio parere entrambi i sistemi frenanti hanno motivi per essere preferiti uno sull'altro e sta all'utilizzatore scegliere quello che preferisce, senza guerre di religione che fanno solo confusione.
Lunga vita ai rim e buon futuro ai dischi.
 
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