Gf alpi liguri 2021

matthewbene

via col vento
10 Dicembre 2020
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Soiano al lago
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In quel momento la strada era chiusa, perché era passata la macchina di inizio corsa e, lo ricordo per chi non fosse pratico, da quel momento nessuno - se non autorizzato - può circolare sulla strada. E rimane chiusa fino alla macchina di fine corsa, che di solito è a mezzora.
Quello che vedi tu che la strada è aperta, vale per coloro che si ritrovano oltre la macchina di fine corsa. Che poi agli incroci e ai bivi ai corridori venga data la precedenza è un altro fatto, un di più, per il quale non c'è alcun diritto.
Quindi, il ragazzo è entrato in un campo di gara e ne pagherà le conseguenze.
Fammi aggiungere che se poteva aver ragione nel caso si trovasse in un paesino sperduto dell'entroterra ligure potrei anche dargli una scusante, ma lui si è immesso a cento metri dal traguardo, con transenne, arco, linea del traguardo, magari altoparlanti, pubblico in attesa. Prima di partire vuoi informarti se la strada è aperta?
Detto ciò, ma qui non sono in grado di esprimere un giudizio perché non c'ero, bisogna vedere il contesto in quel particolare momento. C'era un ASA? Se c'era e il ragazzo ha rotto il posto di blocco è doppiamente colpevole. Se l'ASA non c'era è stata una mancanza grave dell'organizzazione.

Concludo: anche a me è capitato di fare l'ASA, in posti dove c'era una stradina e mi è capitato più volte di battibeccare con persone che volevano uscire. La maggioranza seguiva le mie istruzioni e aspettava che la strada riaprisse (il più delle volte si lamentavano di non sapere della gara. Al che rispondevo che avevamo distribuito sui cancelli delle case e sui parabrezza delle macchine l'informazione e gli orari della gara). C'era una minoranza che voleva passare a tutti i costi. Io tranquillamente dicevo: «Vuoi passare? Benissimo. Ho il numero di targa, come ti muovi avverto la polizia.» Non fiatava più nessuno.
nel codice della strada è riportato il dovere di osservare indicazioni del genere? se questo esce di casa e la macchina di inizio corsa è passata lui che ne sa? credo che l'unica determinante per l'assegnazione di colpe sia la cartellonistica nei pressi della sua abitazione e lungo il tragitto fatto, il sue eventuale ignorare cartelli e indicazioni evidenti lo porrebbe nel torto. l'assenza di questi ultimi/la presenza non sufficientemente visibile al contrario rimanderebbe la palla nelle mani dell'organizzazione.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Beh, se è andata come si narra, (uscito, lo hanno fermato, poi, mentre arrivavano i corridori, lo hanno fatto spostare) ci vedo tante scusanti...
Poi capisco che tanti si stupiscono del fatto che non sia ancora stato messo al rogo sulla pubblica piazza
Rimane il fatto che quando sei alla guida tu sei il responsabile. Faccio un esempio personale che capita a tutti: siamo ad un incrocio e un genitore/amico/passeggero ti dice: «Vai, che di qua non viene nessuno.» Se non ho la visuale libera non mi muovo. Perché se poi il genitore/amico/passeggero mi dice: «Scusa, ho sbagliato, non ho visto che arrivava...» non posso andare a dire «Ma lui mi ha detto che la strada era libera.». La responsabilità, alla fine, è sempre mia.
 

GhidoRen

Apprendista Passista
7 Febbraio 2020
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Una strada viene chiusa da parte di un ente autorizzato (tipo comune, provincia, prefettura ecc...), requisito minimo per poter svolgere una competizione ciclistica.
Detto ciò le colpe sono da entrambi le parti:
L'autista perché ha causato l'incidente (ovvio);
L'organizzazione perché non ha posto in essere tutti gli accorgimenti per evitare che accadesse (evidente).
Le attenuanti (o meglio scuse), da entrambi le parti, hanno poca sostanza
 
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jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
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Beh, se è andata come si narra, (uscito, lo hanno fermato, poi, mentre arrivavano i corridori, lo hanno fatto spostare) ci vedo tante scusanti...
Poi capisco che tanti si stupiscono del fatto che non sia ancora stato messo al rogo sulla pubblica piazza
Se tu eri uno dei ciclisti investiti,saresti cosi tollerante verso l'automobilista??non credo.......se poi vogliamo dare le colpe ad altri diamole,ma era ben chiaro che in quella strada ci fosse una manifestazione,per lo meno bisognava capire se si poteva uscire o meno,se poi lui ha chiesto ad uno dell'organizzazione ha detto fai pure,stanno arrivando,ma non ci sono problemi basta che esci ad agio non dovresti ammazzare nessuno....allora si......la colpa sarebbe divisa a meta',dell'automobilista che comunque rimane senza cervello e della persona dello staff organizzativo che e' meglio se sta a casa a girarsi i pollici
 
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never give up!

max_good
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krypton xroad - 0 slr
Se tu eri uno dei ciclisti investiti,saresti cosi tollerante verso l'automobilista??non credo.......se poi vogliamo dare le colpe ad altri diamole,ma era ben chiaro che in quella strada ci fosse una manifestazione,per lo meno bisognava capire se si poteva uscire o meno,se poi lui ha chiesto ad uno dell'organizzazione ha detto fai pure,stanno arrivando,ma non ci sono problemi basta che esci ad agio non dovresti ammazzare nessuno....allora si......la colpa sarebbe divisa a meta',dell'automobilista che comunque rimane senza cervello e della persona dello staff organizzativo che e' meglio se sta a casa a girarsi i pollici
Non ho detto che non ha responsabilità, ma che se le cose sono andate come si narra, ha delle attenuanti. Il responsabile della sicurezza è assolutamente l'organizzazione. Poi siete liberi di continuare a premiarli iscrivendovi alle loro manifestazioni...
 

Shinkansen

Xeneize
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nel codice della strada è riportato il dovere di osservare indicazioni del genere? se questo esce di casa e la macchina di inizio corsa è passata lui che ne sa? credo che l'unica determinante per l'assegnazione di colpe sia la cartellonistica nei pressi della sua abitazione e lungo il tragitto fatto, il sue eventuale ignorare cartelli e indicazioni evidenti lo porrebbe nel torto. l'assenza di questi ultimi/la presenza non sufficientemente visibile al contrario rimanderebbe la palla nelle mani dell'organizzazione.
Infatti ho detto che non avendo elementi per giudicare mi astenevo dal giudizio, ma che comunque bisognava verificare se il ragazzo avesse rotto il posto di blocco o meno. Se il ragazzo l'ha fatto la responsabilità è tutta sua, in caso contrario il comitato organizzatore è responsabile di mancata osservanza della sicurezza. Saranno le indagini a stabilirlo. In ogni caso non vorrei essere nei panni degli organizzatori.
 

jan80

Ammiraglia
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Non ho detto che non ha responsabilità, ma che se le cose sono andate come si narra, ha delle attenuanti. Il responsabile della sicurezza è assolutamente l'organizzazione. Poi siete liberi di continuare a premiarli iscrivendovi alle loro manifestazioni...
no calma,anche per me organizzazione ha le sue belle colpe.......non puo' essere normale che ci sia nella volata finale una macchina che esce di casa a 10mt dal traguardo,se la pensi cosi sono d'accordo anche io
 
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Bullxr4

Pedivella
8 Settembre 2018
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Be ormai ci si può aspettare di tutto....
A Giugno a una corsa agonistica di una certa rilevanza, un vigile urbano ha fatto immettere un'auto sul percorso di gara (fortunatamente nella stessa direzione dei corridori) tra la fuga e il gruppo che distavano solamente 2 minuti!
Al mio richiamo mi ha raccontato come lei è quarant'anni che presidia incroci a corse ciclistiche e sa come si fa, oltre al fatto che "tanto poi la fermano al prossimo incrocio...".
Potete ben capire che se non si può star tranquilli li, figuratevi in una gf...
Purtroppo a volte l'ignoranza regna sovrana...
 

GhidoRen

Apprendista Passista
7 Febbraio 2020
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Be ormai ci si può aspettare di tutto....
A Giugno a una corsa agonistica di una certa rilevanza, un vigile urbano ha fatto immettere un'auto sul percorso di gara (fortunatamente nella stessa direzione dei corridori) tra la fuga e il gruppo che distavano solamente 2 minuti!
Al mio richiamo mi ha raccontato come lei è quarant'anni che presidia incroci a corse ciclistiche e sa come si fa, oltre al fatto che "tanto poi la fermano al prossimo incrocio...".
Potete ben capire che se non si può star tranquilli li, figuratevi in una gf...
Purtroppo a volte l'ignoranza regna sovrana...
Qui è evidente un annoso problema:
Perché rispettare le regole, o meglio perché farle?

Capisco quello che vuoi dire e condivido in generale il tuo pensiero
 

Shinkansen

Xeneize
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Colnago 50 Anniversary
In molti ricorderanno l'episodio alla gf del diavolo di 2 anni fa. Ricordo benissimo in questo forum in molti a dare la colpa all'automobilista che era entrata nel percorso tra le staffetta di inizio e fine. in barba alla ordinanza prefettizia (che boiata!) e alla rava e alla fava.
sotto un sunto della piega che ha preso quella vicenda
traetene le conclusioni.

Puoi chiamare boiata l'ordinanza prefettizia, ma sappi che senza quella le gare non si fanno. Nemmeno il Giro si fa, tanto per capirci.
Il comitato organizzatore è sempre responsabile per ciò che succede all'interno del campo di gara. Per questo organizzare una granfondo non solo è faticoso, ma è molto dispendioso, perché bisogna reclutare un sacco di persone - e molte vanno pagate - per presidiare tutti gli accessi, oltre che avvisare tutte le persone lungo il percorso che il giorno tale ci sarà la tal gara. Poi, trovi il sindaco del paesino sperduto che non vede l'ora di aiutarti e trovi quello che ti vede come una rottura di balle.
100 chilometri in una gara possono sembrare poca roba, ma se li guardi dal punto di vista organizzativo ti rendi conto che sono moltissimi. Decine e decine di punti pericolosi di cui tenere conto.
L'unico caso in cui il comitato organizzatore non è responsabile è se qualcuno, nonostante hai presidiato un varco, hai fermato le persone, queste ultime decidono di ignorare i tuoi ordini. I comitati organizzatori, alla fine, sono sempre dei privati cittadini e di fronte a certe situazioni più di tanto non puoi fare.
 

Maverik89

Apprendista Scalatore
15 Dicembre 2009
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lsdb 666 road XCr
Rimane il fatto che quando sei alla guida tu sei il responsabile. Faccio un esempio personale che capita a tutti: siamo ad un incrocio e un genitore/amico/passeggero ti dice: «Vai, che di qua non viene nessuno.» Se non ho la visuale libera non mi muovo. Perché se poi il genitore/amico/passeggero mi dice: «Scusa, ho sbagliato, non ho visto che arrivava...» non posso andare a dire «Ma lui mi ha detto che la strada era libera.». La responsabilità, alla fine, è sempre mia.
Mi rincuora sapere che non sono l'unico, anzi mi da proprio fastidio quando mi dicono "puoi andare!" dal lato passeggero, idem quando sono passeggero sto zitto e al limite mi "assottiglio" sul sedile affinchè il conducente abbia tutta la visuale possibile.

a leggere le ricostruzioni comunque è evidente un concorso di colpa tra CO e conducente.
Vedendo le immagini la macchina è proprio lenta nella manovra, in auto la gente fa l'esatto opposto di quello che in teoria insegnano a scuolaguida, corrono oltre i limiti e nelle manovre/svolte/partenze lenti come delle quaresime a creare traffico! solitamente bisognerebbe fare il contrario, rispettare i limiti di velocità e, con la dovuta attenzione ai massimi livelli, togliere l'intralcio.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
boiata non è l'ordinanza in se, ma pensare che da sola l'ordinanza sia legge. non è cosi se qualcuno non la fa rispettare, non è che se il prefetto ordina, questa ordinanza viaggia nell'etere e raggiuge tutti i cittadini del territorio e tutti questi devono attenersi a quello che il prefetto ha ordinato.
questa cosa cosa la devono avere bene a mente tutti quelli che partecipano alle manifestazioni. perche è per colpa di questi luoghi comuni (dell'ordinanza prefettizia e di tanti altri) che poi ci sono i fenomeni che si sentono autorizzati a scambiare la strada per un circuito chiuso. quando i fatti e le sentenze dimostrano che non è cosi. e tra questi ci sono aihme anche dei moderatori di questo forum che dicono cose non stanno ne in cielo ne in terra (e non lo dico io, ma i giudici). potrei riportare decine di interventi su quell'evento della versilia, tra cui qualcuno anche tuo. tutti convinti di avere ragione, quando invece nisba.

il 3 ottobre prossimo a vallelunga , c'è una gara in un circuito: la roma 24h . quella è una gara chiusa. quella.
Aperta parentesi: non è che la qualifica di moderatore ti pone sopra rispetto agli altri utenti. Non è che se sono moderatore automaticamente posso disquisire di legge pur non avendo mai fatto giurisprudenza contro un utente avvocato. I moderatori hanno altre qualità per gestire le discussioni e il forum, ma non quella di acquisire automaticamente competenze. Chiusa parentesi.

Il comitato organizzazione chiede il permesso di organizzare una gara, ma deve sottostare ad una serie di obblighi che di anno in anno diventa sempre più lunga. Il prefetto, sulla base degli iscritti, ma soprattutto sull'orografia del territorio concede un tempo limitato per il campo di gara. Il minimo è mezzora, il massimo è per tutta la durata della manifestazione, vedi Maratona. In Liguria, già avere due ore significa leccarsi anche le dita dei piedi. Noi, a Camogli, gli ultimi anni eravamo riusciti ad avere due ore, per meriti organizzativi.
Una volta ottenuto il permesso il comitato organizzatore deve attivarsi per mettere in sicurezza gli atleti. Parlo per l'esperienza con la gara di Camogli, ma una settimana prima si cominciano a mettere i cartelli che avvisano della gara e si stampano i volantini da mettere sulle macchine o alle porte. Si cerca di avvisare il più possibile sapendo che la domenica mattina c'è quello che si sveglia e decide di uscire nonostante hai tappezzato tutto il percorso. E la risposta è sempre: «Ah, ma io non lo sapevo.» E poi ti giri e vedi cartelli ovunque. L'organizzatore deve preoccuparsi di tutti i buchi possibili e immaginabili, perché lo svanito che esce in macchina guardando le nuvole lo trovi sempre.
Quindi, non è che se la strada è chiusa per la gara l'organizzatore è manlevato dalla responsabilità. Deve dimostrare di aver fatto tutto il possibile perché nessuno entri.
Nel caso della granfondo in Versilia gli organizzatori o si sono dimenticati di un accesso oppure non sono riusciti a dimostrare che quell'accesso era presidiato. E forse non c'erano testimoni.
Nel caso di Carcare la vedo più facile perché in prossimità del traguardo, ma se mancava un presidio sono comunque responsabili. A meno che le testimonianze non li scagionino in pieno.
 

EZIO61

Gregario
16 Ottobre 2018
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Villafranca d'Asti
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Orbea
E' gia' difficile avere la sicurezza nelle gare a circuito NELLE QUALI SI DEVONO CONTROLLARE AL MASSIMO 25 KM DI STRADA (devo peraltro riconoscere che dalle nostre parti una organizzazione in particolare ne fa una bandiera ed e' giustamente premiata dal numero di partenti) figuriamoci una gara in linea di piu' di 100 km dove , tra l'altro non c'e' alla peggio una fuga , una controfuga ed il gruppo il tutto in 5 minuti , ma concorrenti sparsi su decine di km con ore fra il primo e l'ultimo di cui la maggior parte fuori dalla seppur scarsa tutela del "fine corsa". Mica facile , che poi questo episodio sia capitato all'arrivo e' addirittura peggiorativo ma e' indice di una difficolta' di cui i partecipanti devono ( per il proprio bene) sempre tenere conto.
 

GhidoRen

Apprendista Passista
7 Febbraio 2020
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boiata non è l'ordinanza in se, ma pensare che da sola l'ordinanza sia legge...
Entro nel merito di questo punto.
Le ordinanze del Prefetto (o altro ente tipo comune) equivalgono a leggi, in quanto nell'ordinamento italiano possono promulgate limitazioni alla circolazione stradale e non solo (se vuoi chiamale leggi). A confermare quanto appena detto vi è il codice della strada, ma non solo, che prevede che chi non rispetta quando imposto, sia sanzionabile.
Per fatto capire il concetto con un paio di esempi pratici, gli autovelox fissi sulle strade, sono stati posizionati a seguito di ordinanza prefettizia.
Altro esempio: l'area del marcatale del tuo paese/rione dove di svolge il mercato settimanale, è soggetto al divieto di sosta a seguito di ordinanza del comune.
In entrambi i casi i cartelli che indicano obblighi o divieti ci sono, se poi non si vogliono vedere, quello è un altro caso
 
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23 Ottobre 2015
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Varese
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Cube, Specialized
Adesso va bene tutto ma se uno vive a 100 m dal traguardo di una gara, facciamo anche a 500 m, come può non accorgersi di nulla?
Non è che è partito all’inizio della gara, quel megafono avrà parlato per ore, l’avrà pure sentito mentre era in auto.
Non si è accorto di nulla?

Io gli toglierei la patente perché sarebbe comunque un pericolo per la circolazione.

Questo il video:


 

pietrogrip

Maglia Amarillo
13 Aprile 2011
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Granducato di Toscana
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tutte rigorosamente nere
niente di tutto questo, ho visto e seguito i fatti,

ecco hai letto i fatti e i sentito dire, senza avere la benche' minima cognizione della normativa di riferimento ne' (soprattutto) gli elementi probatori che hanno portato a tali rinvii a giudizio.

Quando avrai tali dati siamo qui ad attenderti, in questa attesa ti rinnovo l'invito a prenderti qualche libro, leggerlo e capirlo.
 

longjnes

Maglia Rosa
10 Luglio 2008
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Gianni2
ecco hai letto i fatti e i sentito dire, senza avere la benche' minima cognizione della normativa di riferimento ne' (soprattutto) gli elementi probatori che hanno portato a tali rinvii a giudizio.

Quando avrai tali dati siamo qui ad attenderti, in questa attesa ti rinnovo l'invito a prenderti qualche libro, leggerlo e capirlo.
il sentito dire l'ho sentito dire da te e da quelli come te.
i fatti invece dai giudici e pm. poi oh anche loro sbagliano ogni tanto.
io faccio altro di lavoro. non ho conflitti interiori.
voi parlate di ordinanze, il giudice invece dice che un ordinanza va fatta rispettare per essere tale. se non metti il cartello di divieto la strada è aperta per un ignaro utente nonostante l'ordinanza. quindi chi ci va si ritrova in mezzo corsa. ai voglia a rifarsi sul CO quando la frittata è fatta, sai che soddisfazione.