Guarnitura 50/36

peppe59

Maglia Iridata
6 Luglio 2011
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Moser (acciaio); Bianchi (acciaio)
In generale io consiglio sempre di andare agili, purchè al rapporto leggero corrisponda effettivamente una cadenza più alta. Almeno se si vuole salire in modo "sportivo/agonistico".

Mi spiego meglio. Il rapporto agile non deve essere visto come un qualcosa che ti permette di salire a parità di cadenza con meno velocità per rifiatare. Se è così c'è stato un errore di base nell'approccio della salita.

Il rapporto agile ha indubbi vantaggi se permette una cadenza medio/alta esprimendo gli stessi watt.
ecco, questa è una cosa giusta da ricordare.

Ce ne metterei un paio di altre, rispetto al mantra "più agile possibile":
(1) c'è anche uno sforzo che viene dal far girare le gambe, se si va troppo leggeri questo diventa troppo importante. Quanto è "troppo leggeri"? Dipende dal ciclista, ma tutti sappiamo che in pianura non è cosa girare con 34/28...
(2) bisogna allenare l'agilità; ma anche la forza. Se si va di agilità e basta si diventa dei criceti.
(3) pedalando agili si lavora più che altro col cuore e polmoni, andando duri lo sforzo è trasferito alle gambe. I giovani hanno cuore e polmoni, per i vecchietti (come me) forse vale la pena di rischiare più mal di gambe che non sovraffaticare il cuore...

Poi qui stiamo discutendo se salire col 25 o col 28, non se salire col 17 o col 34, eh....

Infine, l'ultimo giro lungo ho visto parecchi cicloturisti con bagagli addosso.... in quel caso, sacrosanto anche il 42 (dietro)! Ma lì uno sta facendo il turista, così come si farebbe un bel giro in auto al sole a 20 all'ora guardando il panorama. E' uno dei piaceri della vita, per carità.
 

4x16

Maglia Iridata
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Rewel Chorus 11; Vetta Centaur 10; Giant Athena 9; Bianche Vento 602 Veloce 8; Benotto 900sp 300ex 7
ho letto anche i tuoi altri interventi e non riesco a capire se in genere ti da fastidio andare ad alte rpm perché aumenta l'impegno aerobico oppure se ti da soddisfazione solo sentire di spingere con forza.
No...non hai capito....io non sono uno che va agilissimo ma neanche duro, in pianura sono sulle 70/75 rpm; dico solo che un 34/29 è un rapporto molto agile poi se uno vuole il 34 dietro perché tiene alte rpm in salita ok ma se uno vuole montare il 34 per riuscire ad affrontare una salita a bassissime rpm perché con un 29 non c'è la farebbe allora quello che manca non è l'agilità ma proprio l'allenamento!!!!!!
 

ogunde

Apprendista Passista
23 Luglio 2016
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Io avevo la tripla, oggi completamente inutile, il rapporto più leggero era un 25/30.... superato dalle compact. Prima di una, per me memorabile, settimana in trentino, alle soglie dei 60 (ora sono oltre..) mettemmo io un 29 e un mio amico addirittura un 30. Tornati a casa fui preso dalla mania dei rapporti agili, ora ho due coppie di ruote, 32/34 e addirittura 34/34, pure leggermente fuori specifica..Ebbene, salendo sul terminillo, tratto più duro lato leonessa, ero praticamente finito...mi sono accorto che ero sul 30, :azz quindi ho immediatamente messo il 34...risultato? Un emerito "ciufolo", non è cambiato proprio nulla, anzi, variando un pò la pedalata in pieno affaticamento ho rischiato pure i crampi. Conclusione? 30, 32, 34, alla fine ci si adatta, la differenza di frequenza è minima, forse dal 28 al 34 è più evdente, ma col senno di poi avrei lasciato il 32 anche nella seconda coppia di ruote, per non andare fuori specifica.
 
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Bolkonskij

Pignone
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No...non hai capito....io non sono uno che va agilissimo ma neanche duro, in pianura sono sulle 70/75 rpm; dico solo che un 34/29 è un rapporto molto agile poi se uno vuole il 34 dietro perché tiene alte rpm in salita ok ma se uno vuole montare il 34 per riuscire ad affrontare una salita a bassissime rpm perché con un 29 non c'è la farebbe allora quello che manca non è l'agilità ma proprio l'allenamento!!!!!!
Rispondo a te ma è un discorso generale ed esprimo il mio pensiero rispetto a discorsi che sento da molti cicloamatori.
Vedo che molti hanno una predilezione per considerare allenamento curare la componente forza rispetto e vedere lo sviluppo della potenza aeorbica come secondario, per me invece in uno sport di resistenza dovrebbe essere l'opposto, una volta c'era un limite tecnologico per riuscire ad esprimere in salite ripide l'aspetto aerobico adesso mi sembra sia superato. Altra considerazione: io scelgo la bici da corsa perché mi piace andare sulle strade asfaltate se volessi fare giri su strade bianche prenderei la gravel se volessi andare sui sentieri la MTB, una volta scelto il mezzo più efficiente sulla superficie dove voglio andare metto i rapporti in base a come si sviluppa il percorso e alle mie necessità, fossero anche rapporti da gravel, non credo debba importare a nessuno.
Sul fatto dell'essere poco allenati, devo dire che pur avendo praticato molti sport e una decina a livello agonistico, l'ambiente del ciclismo amatoriale è il primo in cui sento la gente che si preoccupa di quanto siano più o meno allenati gli altri e cosa dovrebbero fare o non fare a riguardo, immagino sia per le uscite in gruppo.

Ora faccio una considerazione più tecnica, per l'esistenza dei tempi morti ogni volta che trasformo un movimento oscillatorio in rotatorio la potenza che posso esprimere dipende dalle rotazioni al minuto, più ne faccio più efficiente sono, ma come in un motore la dimensione del carburatore mi impedisce di andare oltre una certa frequenza anche nel mio corpo ho un limite dovuta alla mia capacità aerobica ed il mio massimo consumo di ossigeno. In particolare più veloce giro le gambe e più coinvolgo le mie fibre veloci, consumando molta più energia. Le pedalate al minuto che tengo dipendono da quanta intensità voglio tenere e per quanto tempo, io personalmente se sto facendo un giro lungo andrò a circa 80rpm, quando raggiungo la mia FTP sarò verso le 90rpm, al massimo consumo di ossigeno cercherò di tenere tra 100 e 105rpm, in salita scendo di 5-10rpm perché avendo meno inerzia mi costa di più tenere frequenze di pedalata alte. Una persona meno allenata di me aerobicamente dovrà andare più lento con le gambe, se ha più forza resistente con il cambio può andare alla mia stessa velocità, probabilmente non per tempi molto lunghi perché comunque la deriva cardiaca gli inizierà prima.
 
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Maglia Iridata
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Rewel Chorus 11; Vetta Centaur 10; Giant Athena 9; Bianche Vento 602 Veloce 8; Benotto 900sp 300ex 7
Rispondo a te ma è un discorso generale ed esprimo il mio pensiero rispetto a discorsi che sento da molti cicloamatori.
Vedo che molti hanno una predilezione per considerare allenamento curare la componente forza rispetto e vedere lo sviluppo della potenza aeorbica come secondario, per me invece in uno sport di resistenza dovrebbe essere l'opposto, una volta c'era un limite tecnologico per riuscire ad esprimere in salite ripide l'aspetto aerobico adesso mi sembra sia superato. Altra considerazione: io scelgo la bici da corsa perché mi piace andare sulle strade asfaltate se volessi fare giri su strade bianche prenderei la gravel se volessi andare sui sentieri la MTB, una volta scelto il mezzo più efficiente sulla superficie dove voglio andare metto i rapporti in base a come si sviluppa il percorso e alle mie necessità, fossero anche rapporti da gravel, non credo debba importare a nessuno.
Sul fatto dell'essere poco allenati, devo dire che pur avendo praticato molti sport e una decina a livello agonistico, l'ambiente del ciclismo amatoriale è il primo in cui sento la gente che si preoccupa di quanto siano più o meno allenati gli altri e cosa dovrebbero fare o non fare a riguardo, immagino sia per le uscite in gruppo.

Ora faccio una considerazione più tecnica, per l'esistenza dei tempi morti ogni volta che trasformo un movimento oscillatorio in rotatorio la potenza che posso esprimere dipende dalle rotazioni al minuto, più ne faccio più efficiente sono, ma come in un motore la dimensione del carburatore mi impedisce di andare oltre una certa frequenza anche nel mio corpo ho un limite dovuta alla mia capacità aerobica ed il mio massimo consumo di ossigeno. In particolare più veloce giro le gambe e più coinvolgo le mie fibre veloci, consumando molta più energia. Le pedalate al minuto che tengo dipendono da quanta intensità voglio tenere e per quanto tempo, io personalmente se sto facendo un giro lungo andrò a circa 80rpm, quando raggiungo la mia FTP sarò verso le 90rpm, al massimo consumo di ossigeno cercherò di tenere tra 100 e 105rpm, in salita scendo di 5-10rpm perché avendo meno inerzia mi costa di più tenere frequenze di pedalata alte. Una persona meno allenata di me aerobicamente dovrà andare più lento con le gambe, se ha più forza resistente con il cambio può andare alla mia stessa velocità, probabilmente non per tempi molto lunghi perché comunque la deriva cardiaca gli inizierà prima.
Guarda...dopo 3 righe mi ero già perso....io sono sempre andato in bici per diletto fregandomene altamente di tutto ciò che hai detto (senza offesa però) non ho mai guardato soglie rpm ftp bot e cct....(ho un garmin 820 perché me lo ha regalato mia moglie con tutti i sensori e lo uso solo perché se non lo facessi mi sentirei in torto con lei perché se fosse per me avrei un sigma a 8 funzioni compresa quella dell'orologio....) non ho mai guardato "oddio sto scendendo sotto le 90rpm" quando ho iniziato a fare salite ho montato un 13/29 10v e la prima l'ho fatta col 29, l'anno dopo col 23, il giro dei 4 passi lo feci col 34/23 quindi vuol dire che con un po' di allenamento quello che ho fatto la prima volta col 29 arrancando l'anno dopo l'ho fatto col 23 andando bene; poi tutti prendono a paragone i pro ma loro salgono col 34 (ora che lo hanno) perché loro si che guardano le rpm ma per noi comuni mortali......
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Ognuno ha il suo modo di andare in bici...chi va duro chi va più agile...la cadenza ognuno ha la sua cadenza...per alcuni è preferibile pedalare più agile e per altri un po' più duro...è così per gente giovane che lo fa di mestiere,figuriamoci per noi che pedaliamo nei ritagli di tempo libero...io sono stato uno dei primi a montare una compact e uno dei primi ad abbandonarla...amici miei da quando hanno la compact non tornerebbero più indietro...è troppo soggettiva la cosa...a ognuno la sua corona.
 
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peppe59

Maglia Iridata
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ognuno va come vuole, ci mancherebbe...

io personalmente (ed insisto, personalmente) ho due coppie di ruote, su una tengo un 13-26 e sull'altra 11-28 (di più sarebbe pericoloso per l'integrità del cambio, gabbia corta). Una volta per andare in montagna (Abruzzo) mettevo la ruota col 28, poi mi sono reso conto che anche lì mi trovo meglio con quella col 26, credo per i salti minori sui rapporti da salita. Il che non vuol dire che il 28 non lo metto mai: se vado in zone che non conosco, preferisco avere margine e metto il 28 (ad esempio lunedì ho fatto un giro mai fatto neanche in auto in zona "vulcanica", e per fortuna avevo il 28 - non tanto per le pendenze quanto per il dislivello totale, risultato molto superiore al previsto).

Questo non per dire che tutti devono fare come me, ma solo che c'è chi preferisce avere un rapporto estremo meno generoso ma star meglio nel 90% della pedalata, quando le pendenze non sono assassine. Per fortuna non siamo tutti uguali.
Poi con l'avanzare degli anni passerò al 30, al 32, al 34... magari anche all'elettrico; ma mi sembra si parlasse di giovani.

La storia del punto morto non l'ho capita del tutto: se c'è un settore di cerchio (diciamo 30 gradi, 15 più 15) in cui non spingi, è sempre un tot per cento del tempo (nell'esempio 30/360), indipendentemente che il tempo di rotazione sia poco o tanto; finché non arrivi ad andare così piano che ad ogni pedalata riparti da zero, chiaro.
 

Bolkonskij

Pignone
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Guarda...dopo 3 righe mi ero già perso....io sono sempre andato in bici per diletto fregandomene altamente di tutto ciò che hai detto (senza offesa però) non ho mai guardato soglie rpm ftp bot e cct....(ho un garmin 820 perché me lo ha regalato mia moglie con tutti i sensori e lo uso solo perché se non lo facessi mi sentirei in torto con lei perché se fosse per me avrei un sigma a 8 funzioni compresa quella dell'orologio....) non ho mai guardato "oddio sto scendendo sotto le 90rpm" quando ho iniziato a fare salite ho montato un 13/29 10v e la prima l'ho fatta col 29, l'anno dopo col 23, il giro dei 4 passi lo feci col 34/23 quindi vuol dire che con un po' di allenamento quello che ho fatto la prima volta col 29 arrancando l'anno dopo l'ho fatto col 23 andando bene; poi tutti prendono a paragone i pro ma loro salgono col 34 (ora che lo hanno) perché loro si che guardano le rpm ma per noi comuni mortali......
nessuna offesa, lo riassumo in termini più spicci, se hai il cuore e i polmoni allenati giri le gambe più veloci, se hai le gambe più muscolose usi rapporti più duri, una cosa non esclude l'altra sono entrambe due componenti dell'allenamento, essere allenato secondo me vuol dire migliorare il proprio corpo nel complesso per l'attività che si svolge non solo guardare una componente.
 

Vulcanoromano

Apprendista Scalatore
15 Aprile 2021
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ognuno va come vuole, ci mancherebbe...

io personalmente (ed insisto, personalmente) ho due coppie di ruote, su una tengo un 13-26 e sull'altra 11-28 (di più sarebbe pericoloso per l'integrità del cambio, gabbia corta). Una volta per andare in montagna (Abruzzo) mettevo la ruota col 28, poi mi sono reso conto che anche lì mi trovo meglio con quella col 26, credo per i salti minori sui rapporti da salita. Il che non vuol dire che il 28 non lo metto mai: se vado in zone che non conosco, preferisco avere margine e metto il 28 (ad esempio lunedì ho fatto un giro mai fatto neanche in auto in zona "vulcanica", e per fortuna avevo il 28 - non tanto per le pendenze quanto per il dislivello totale, risultato molto superiore al previsto).

Questo non per dire che tutti devono fare come me, ma solo che c'è chi preferisce avere un rapporto estremo meno generoso ma star meglio nel 90% della pedalata, quando le pendenze non sono assassine. Per fortuna non siamo tutti uguali.
Poi con l'avanzare degli anni passerò al 30, al 32, al 34... magari anche all'elettrico; ma mi sembra si parlasse di giovani.

La storia del punto morto non l'ho capita del tutto: se c'è un settore di cerchio (diciamo 30 gradi, 15 più 15) in cui non spingi, è sempre un tot per cento del tempo (nell'esempio 30/360), indipendentemente che il tempo di rotazione sia poco o tanto; finché non arrivi ad andare così piano che ad ogni pedalata riparti da zero, chiaro.
Che guarnitura usi? La 53/39?
 

Bolkonskij

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La storia del punto morto non l'ho capita del tutto: se c'è un settore di cerchio (diciamo 30 gradi, 15 più 15) in cui non spingi, è sempre un tot per cento del tempo (nell'esempio 30/360), indipendentemente che il tempo di rotazione sia poco o tanto; finché non arrivi ad andare così piano che ad ogni pedalata riparti da zero, chiaro.
Pensare al caso in cui ogni volta riparti da zero è il modo migliore per capire cosa succede, sostanzialmente l’inerzia sta giocando contro di te perché devi accelerare il sistema, questo non è una cosa che si accende e spegne ad una certa frequenza di pedalata, solo che più veloce vado meno è la differenza, tra 90 e 100 pedalate al minuto hai la massima efficienza. Anche in macchina lo vedi quando arrivi a 5000 giri al minuto raggiungi la massima potenza.
 
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ognuno va come vuole, ci mancherebbe...

io personalmente (ed insisto, personalmente) ho due coppie di ruote, su una tengo un 13-26 e sull'altra 11-28 (di più sarebbe pericoloso per l'integpassare alla 11-34rità del cambio, gabbia corta). Una volta per andare in montagna (Abruzzo) mettevo la ruota col 28, poi mi sono reso conto che anche lì mi trovo meglio con quella col 26, credo per i salti minori sui rapporti da salita. Il che non vuol dire che il 28 non lo metto mai: se vado in zone che non conosco, preferisco avere margine e metto il 28 (ad esempio lunedì ho fatto un giro mai fatto neanche in auto in zona "vulcanica", e per fortuna avevo il 28 - non tanto per le pendenze quanto per il dislivello totale, risultato molto superiore al previsto).

Questo non per dire che tutti devono fare come me, ma solo che c'è chi preferisce avere un rapporto estremo meno generoso ma star meglio nel 90% della pedalata, quando le pendenze non sono assassine. Per fortuna non siamo tutti uguali.
Poi con l'avanzare degli anni passerò al 30, al 32, al 34... magari anche all'elettrico; ma mi sembra si parlasse di giovani.

La storia del punto morto non l'ho capita del tutto: se c'è un settore di cerchio (diciamo 30 gradi, 15 più 15) in cui non spingi, è sempre un tot per cento del tempo (nell'esempio 30/360), indipendentemente che il tempo di rotazione sia poco o tanto; finché non arrivi ad andare così piano che ad ogni pedalata riparti da zero, chiaro.
Io non sono un passista, mi piacciono le salite e sono uno scarpone però con le corone 52/36 io invece sto pensando di passare alla 11-34 ma non tanto per l'ultimo rapporto, pure troppo agile, ma perché la scolatura è più graduale rispetto alla 11-30, i salti sono sempre di due denti per volta soprattutto sui rapporti agili quindi più possibilità di trovare il proprio passo. L'11/30 ha infatti 19/21/24/27 mentre l'11/34 ha 19/21/23/25/27, guadagno un rapporto dove mi interessa di più. L'ideale per me sarebbe poi avere il 32 al posto del 34 per evitare l'ultimo salto un po' troppo eccessivo (30/34).
 

NCC1701

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Sul terzo pianeta dal Sole
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Cinesi, e italiane, non sono schizzinoso
L'11/30 ha infatti 19/21/24/27 mentre l'11/34 ha 19/21/23/25/27, guadagno un rapporto dove mi interessa di più
Hai ragione. Però per le 12v sono tornati sui loro passi.
CS-R8100:
11-12-13-14-15-16-17-19-21-24-27-30
11-12-13-14-15-17-19-21-24-27-30-34

CS-R8000:
11-12-13-14-15-17-19-21-24-27-30
11-13-15-17-19-21-23-25-27-30-34
 

marcobonini

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Hai ragione. Però per le 12v sono tornati sui loro passi.
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11-12-13-14-15-16-17-19-21-24-27-30
11-12-13-14-15-17-19-21-24-27-30-34

CS-R8000:
11-12-13-14-15-17-19-21-24-27-30
11-13-15-17-19-21-23-25-27-30-34
Ah cavolo, però è una cosa che, da neofita, non capisco bene. Mi spiego meglio: le scalature dei pignoni in questa maniera, senzasalti sui pignoni piccoli, sembrano orientate ai passisti. Con l'incremento delle cadenze non converrebbe avere salti meno ampi, soprattutto con il 12v?
 

NCC1701

Apprendista Cronoman
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Cinesi, e italiane, non sono schizzinoso
Io ho il salto 24-27-30 su una cassetto 10v, e mi ci trovo bene. E sono uno che viaggia a cadenze elevate. Il salto 25-27 è veramente ravvicinato. Su un'altra bici ho 20-22-25-28-32 e la trovo una scalatura equilibrata.
Dal 20 al 28 sono i pignoni che uso di più.
 

Iocupocumaiocu

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Marte
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Biciclettone a scoppio
Ciao a tutti, sto per comprare la mia prima bdc, ho visto un usato con guarnitura 50/36 e pignoni fino al 28, vorrei sapere se può essere adatta per iniziare considerato che dove abito ci sono alcune salite impegnative che non possono essere evitate. Grazie!
io ho iniziato con 52-36 11-28 e non ho mai avuto problemi.
Se ne avessi togli la 36 e metti una 34, con 30€ risolvi il problema, visto che monta 50 e non 52 o 53.
 

marcobonini

Pignone
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Io ho il salto 24-27-30 su una cassetto 10v, e mi ci trovo bene. E sono uno che viaggia a cadenze elevate. Il salto 25-27 è veramente ravvicinato. Su un'altra bici ho 20-22-25-28-32 e la trovo una scalatura equilibrata.
Dal 20 al 28 sono i pignoni che uso di più.
Appunto, proprio perché sono i pignoni più usati da chi fa salita trovo che il salto di due in due sia più equilibrato, come il 25/27. Invece ti ritrovi con i pignoni piccoli senza salto e quelli grandi con il salto che aumenta man mano, boh.
 

JamesHunt

Apprendista Velocista
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Cuneo
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Concordo con voi. Sulla 8000 servirebbe una versione da salita.

Io tengo il 28 proprio perchè più graduale. Anche se su lunghe salite quando la pendenza supera il 10% un 30 mi farebbbe comodo o anche un 32. Però perderei tutto il gioco rapporti intermedio.

Scusate la domanda ma ai miei tempi gli allievi partivano dal 16, gli Junior da 14.

Io non facendo gare una cassetta 14/30 la prenderei senza problemi.
 

paolone8

Apprendista Passista
13 Giugno 2008
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Lago maggiore
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Casati laser chorus
Il salto non va guardato sulla differenza di numero di denti, ma sullo sviluppo metrico. Un dente di differenza tra due pignoni piccoli può dare un salto maggiore a quello che mi danno 2 denti tra pignoni grandi.
 
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Bolkonskij

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Ah cavolo, però è una cosa che, da neofita, non capisco bene. Mi spiego meglio: le scalature dei pignoni in questa maniera, senzasalti sui pignoni piccoli, sembrano orientate ai passisti. Con l'incremento delle cadenze non converrebbe avere salti meno ampi, soprattutto con il 12v?
Ti rispondo da neofita che però fa salita, in percentuale lo scarto è quasi sempre simile, tra un 6% e un 9% quindi la sensazione è sempre simile nel passaggio tra una marcia e l’altra, in salita comunque trovo meno fastidioso variare cadenza che in pianura per qualche ragione, quindi mi danno più fastidio i salti nei pignoni dal 13 al 17 che dal 23 al 29.
 
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