I mondiali con più dislivello

bianco222

Scalatore
24 Giugno 2013
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Olmo ZeroTre Disc
Firenze non da passisti ma nemmeno un mondiale per un Quintana.
Ponferrada nei primi 10 finirono Breschel, GVA, Gilbert, Kristoff, Degenkolb, Bouhanni, con Kwiato vincente su Gerrans... sembra un ordine d'arrivo di una Milano Sanremo...
Forse Mendrisio quello più duro di questi ultimi anni... ma parliamo già di 10 anni fa quasi...
Gli ultimi tre insieme a Copenaghen e Geelong... sono da mettersi le mani nei capelli...
A firenze arrivò secondo Purito Rodriguez. Più scalatore di lui...
 

Gamba_tri

via col vento
29 Marzo 2005
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Barco Spirit-Xcr - Cannondale Synapse carbon
Si OK tranne alcune eccezioni, ma comunque nulla di rilevante...

Poi dici che non si possono fare mondiali per scalatori puri, ma scusa negli ultimi 20 anni quanti mondiali per scalatori puri ricordi? ;nonzo%

Io nessuno.
Agrigento 1994, anche se sono più di venti anni, vinse LeBlanc su Chiappucci e Virenque, eppure non è neanche tra i primi dieci per dislivello

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23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
Non so come erano i percorsi 20 e più anni fa, ma adesso le regole sono cambiate.
per esempio Mendrisio e Varese (l'anno prima) sono stati corsi interamente su circuito, quindi il dislivello era spalmato su tutti i km.
Nel caso di Innsbruck, ma anche delle olimpiadi di Rio, invece, c'è una parte di quasi 100 km di trasferimento quasi completamente piatta prima di arrivare al circuito.
Quindi 4800 m su 270 km sono ben diversi da 4800 su 170 km.
 

bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
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qualunquemente
Non so come erano i percorsi 20 e più anni fa, ma adesso le regole sono cambiate.
per esempio Mendrisio e Varese (l'anno prima) sono stati corsi interamente su circuito, quindi il dislivello era spalmato su tutti i km.
Nel caso di Innsbruck, ma anche delle olimpiadi di Rio, invece, c'è una parte di quasi 100 km di trasferimento quasi completamente piatta prima di arrivare al circuito.
Quindi 4800 m su 270 km sono ben diversi da 4800 su 170 km.
non è una questione di regole, ma di scelte degli organizzatori.
ad esempio, il mondiale di Firenze aveva una parte in linea prima del circuito.
 

utah

Maglia Amarillo
18 Dicembre 2006
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Pampas Lacustre.
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SALLANCHES 1980 viene narrato come il mondiale piu' duro in assoluto..

Credo la corsa l'abbiano finita in meno di 20 corridori.. Non so che dislivello avesse.

Benidorm non mi ricordavo avesse tutto quel dislivello.

del circuito di insbruck non ho visto percorso.., dicono pero' si presti a coli di mano.. Si capira con la corsa degli Under 23 come al solito.
 

Bitossi

Apprendista Passista
5 Maggio 2008
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Ciulata
Il dislivello non dice moto sul tipo di percorso. Al Nurburgring fecero 20 giri. A Innsbruck ne faranno 6.
Il Fiandre ad esempio non è una corsa con poco dislivello...
Al Nürburgring ne bastarono 12 (il vecchio circuito misurava, anzi misura ancora, 22,8 km... x 12 = 273,6 km). A prop, la Nordschleife non è un settore del circuito, ma il nome del circuito “classico” del Nürburgring, quello appunto da 22,8 km, mentre la Südschleife era un circuito secondario, mai usato in occasioni importanti (al massimo dalla combinazione dei due nasceva la “Gesamtstrecke”), ma che comunque servì da base per la costruzione dell’odierno circuito omologato per la F1 (lo so che non l’hai scritto tu, ma già che c’ero... :mrgreen:).

Tornando IT: come già detto da qualcuno, il Mondiale è assimilabile ad una CLASSICA, non ad un tappone di un GT.
Per questo raramente se non mai è stato vinto da uno scalatore puro, piuttosto qualche volta (spesso?) da fuoriclasse completi (i nomi ovviamente si sprecano).
Trovatemi Gaul, per fare un nome, nei podi del Campionato. Non c’e neppure Bartali, a ben vedere, anche se c’è da dire che sicuramente il Ginettaccio fu il più penalizzato, tra i fuoriclasse, dalle vicende belliche. Probabilmente, almeno nel dopoguerra ma forse anche in tutti i tempi, quello della categoria “grimpeur” andato più vicino al successo fu proprio Pantani, ed anche questo testimonia della sua grandezza, che solo i miopi possono accreditare al doping.
Quindi, il CM finisce per assomigliare, a seconda del tracciato ed aldilà del dislivello, spesso ad una Sanremo, a volte ad un Fiandre, raramente ad un Lombardia (Sallanches? Innsbruck 2018?). Nel 2012, alla replica dell’Amstel... :mrgreen:

PS: comunque indigeni locali mi dicono che alla fine dei conti la salita di Igls, quella dei 6 giri corti di Innsbruck, non è ‘sto gran che. Forte quindi il rischio che diventi decisivo unicamente il Gramartboden all’ultimo giro. Staremo a vedere... ;nonzo%

PPS: azz, sono andato a controllare, ed effettivamente Gaul una volta finì terzo, cosa che non ricordavo assolutamente! (a Solingen 1954; vinse Bobet, altro fuoriclasse completo, anche se la mancanza di un Giro grida vendetta). Altra similitudine con Pantani... o-o
 
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Bitossi

Apprendista Passista
5 Maggio 2008
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Ciulata
Anche quello in Colombia 95? Se non ricordo male lo conclusero in pochi corridori. Dislivello non saprei

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Mah, forse il più vicino ad un tappone, fatta salva l’inevitabile ciclicità dei circuiti, che rende come detto categoricamente diverso un CM.
È anche intuitivo: gli sforzi per fare 12 volte una salita, seppur dura, ma che non può ovviamente superare i 3 o 4 km, sono diversi da quelli necessari a superare 2-3 salite, di cui magari una superiore ai 15 km. Senza contare che in un Grande Giro la cosa potrebbe essere replicata il giorno dopo.
Logico che tendano ad emergere atleti diversi, che solo in pochi casi coincidono.
(nello specifico di Duitama, che comunque è al 2^ posto come dislivello, giocarono anche alcuni fattori estemporanei: il fatto che gli spagnoli fossero in due, l’asfalto umidiccio della salita principale, su cui le ruote posteriori slittavano, l’altitudine, ecc.)