Il bello di "ricostruirsi" ogni inizio stagione

[rapportoagile]

Sai che non ho ancora capito se a te piace andare in bici oppure se, in fondo in fondo, è un'attività che trovi assolutamente indigesta? (...e non rispondermi "indigesta" solo perché mangi e ti addormenti sul divano dopo ogni giro )

Mi piace moltissimo andare in bici...quando vedo che "rendo", il che non vuol dire fare il tempo sulla salita, o tenere una media alta, ma faticare piacevolmente, e tornare a casa stanco, ma non distrutto. Ci arriverò piano piano.
Ed è vero che....me piace magnà, il che fa un po' a pugni con il ciclismo.

Ecco...l'uscita di ieri, ieri ad esempio, è stata molto soddisfacente. Ho concluso il giro che avevo in mente "avendo voglia" di affrontare anche l'ultima salita in programma, nonostante fossero già le 18.30, e il buio fosse alle porte (infatti sono arrivato a casa con le lucette).
Però, a differenza di altre uscite, avevo voglia di fare fatica; saranno state le bacche di Goji?....mah

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[rapportoagile]

Devo parzialmente e momentaneamente modificare il titolo di questa discussione.
Ieri, dopo quasi 4 mesi (!) di totale inattività ciclistica (neppure a prendere il latte) ho rispolverato la mia Scapin per la prima uscita ufficiale del 2015.
Come ogni anno la vestizione invernale è stata un mezzo shock: tutto mi sembrava strettissimo, anzi, non "sembrava" era strettissimo, segno evidente che i kg d'inverno sono andati su.
Poi la roba che non trovavo, poi quella che dimenticavo in casa quando ero già fuori pronto-partenza.
Finalmente, alle 16.30 riesco a partire. Direzione Merano e tutta pianura da affrontare con un rapporto agile (per fare onore al mio nick).
Non fa troppo freddo (8°) ma io lo sento tutto, anche per il vento che spira in senso contrario.
Dopo pochi chilometri la mia ormai collaudata sella SMP, pare non essere la "poltrona" cui ero abituato e le due lame si fanno strada fra le chiappe...fastidiosamente
La pedalata agile mi annoia enormemente e mi sembra di essere fermo, anzi lo sono proprio visto che procedo tra 25 e 28 km/h. Ma devo impormi che va bene così. Dopo 20km arrivo a Sinigo, alle porte di Merano dove c'è il giro di boa. Sono stufo e son contento che ora pedalerò verso casa. Il vento, ora a favore, mi fa aumentare la velocità ai 31-32 km/h.
Ho fame, mal di pancia e non vedo l'ora di arrivare a casa.
Ci arrivo dopo un'ora e mezza di pedalata e una 40ina di km, con un dislivello irrisorio.
Non posso dire che sia stata una pedalata esaltante, anche per fattori esterni (vento freddino contro) e interni (mal de panza), e il fatto di "essere contento" che questa "immane" prova sia giunta al termine, ne è la conferma.
Però il ghiaccio è rotto e confido che le prossime uscite siano meno indigeste.

 

[kar38]

Dopo pochi chilometri la mia ormai collaudata sella SMP, pare non essere la "poltrona" cui ero abituato e le due lame si fanno strada fra le chiappe...fastidiosamente

questa descrizione rende benissimo l'idea


cmq ben tornato in sella e cmq sempre ottimo moto di descrivere le sensazioni

 

[elikoalotto]

Io se non esagero non sono contento, ma sono un "quagliotto", lo so e ne pago sempre le conseguenze...
Dopo più di 7 anni (non mesi) di stop e decine di kg presi, l'anno scorso ho iniziato ad andare in bici ed è stato un calvario, una via crucis...
Ero un agonista fino al 2007 ma di uno sport completamente antitetico al ciclismo, il football americano, e ho detto tutto...
L'anno scorso ho fatto 2200 km circa e i primi sono stati una tragedia, e per uno che si allenava 5 giorni alla settimana e la partita alla domenica è stata veramente durissima. Però ho tenuto botta, e la scorsa estate per me è stata la stagione del risveglio e dello stupore.
Il corpo che (faticosamente) si risveglia e dopo 80-90 km e 1400 m di dislivello lo stupore di avercela fatta, di annusare l'aria a 1000 metri di quota, è spettacolare, ancora faccio fatica a crederci...
Quest'anno cerco di tenere la (pseudo) forma un po coi rulli ma non fanno per me...un po camminando (le ginokkia non reggono lo shock di una corsa) e quando posso esco in bici.
La sensazione di cui hai scritto è indescrivibile per chi non pratica sport, e che sto lentamente tornando a riscoprire grazie alla bici. Ho messo i piedi a terra in qualche salita, la fisica non è un'opinione, ma so che anno dopo anno andrà meglio e questo, mi sono detto, è l'anno in cui VOGLIO tornare ad essere un agonista, certo non nel football, e quindi mi sono iscritto in un team di cicloamatori locale e affronterò la mia prima GF il prossimo 1° marzo, si spera...

 

[leonisa]

Anche io vado in letargo in inverno, ho iniziato la scorsa settimana sui rulli sul balcone.
Solidarietà cari colleghi.
Ps. Oggi era una bellissima giornata nella valle dell' Adige.

 

[Angelo.2701]

Io sono di quelli che vorrebbero non fare la sosta invernale perché la "ricostruzione" di anno in anno mi risulta sempre più difficile e mi ci vuole sempre più tempo per raggiungere un livello decente così arrivo al momento migliore della stagione che sono ancora indietro e la forma (parola grossa...) arriva a Settembre quando ormai sarebbe quasi ora di pensare all'anno successivo...
Per alcuni anni tra mille difficoltà (lavoro, buio, freddo e pioggia) ci sono riuscito ed anche quest'anno ci sto provando, ma lo scorso anno dopo un inverno ad impazzire per trovare il tempo, mi sono capitati una serie di problemi che mi hanno fatto fare, una sosta di sei mesi.
Ho ripreso alla fine di Ottobre ma la "ricostruzione" mi risulta particolarmente difficile: dopo tre mesi infatti non mi avvicino nemmeno lontanamente al livello precedente la lunga sosta.
(Strava è un indice impietoso!!! ).

 

[Ickx]

Mi piace pedalare di inverno, pedalate lente e paesaggi nebbiosi.
Quest'anno però' mi son fermato, memore del virus che mi son preso giusto un anno fa e che mi ha costretto ad un ricovero in ospedale. Vorrei riprendere ma rimando di settimana in settimana.

 

[vulcan]

Alla fine, considerati i pochi km che faccio, non si può neanche parlare di ricostruzione.
Il mio è un lento, costante e quasi impercettibile alternarsi di periodi con prestazioni mediocri ad altrettanti periodi con prestazioni molto scarse. È come se si cercasse di intuire in un oscilloscopio una forma d'onda pressoché indistinguibile.
Tuttavia, la cosa bella è che mi diverto lo stesso.

 

[SoftMachine]

Alla fine, considerati i pochi km che faccio, non si può neanche parlare di ricostruzione.
Il mio è un lento, costante e quasi impercettibile alternarsi di periodi con prestazioni mediocri ad altrettanti periodi con prestazioni molto scarse. È come se si cercasse di intuire in un oscilloscopio una forma d'onda pressoché indistinguibile.
Tuttavia, la cosa bella è che mi diverto lo stesso.

 

[vigorelli 1954]

Anche io vado in letargo in inverno, ho iniziato la scorsa settimana sui rulli sul balcone.
Solidarietà cari colleghi.
Ps. Oggi era una bellissima giornata nella valle dell' Adige.

a che piano abiti ?

 

[leonisa]

Ha importanza?

 

[Flavio78]

Non stacco mai, già il mio tempo per andare in bici è pochissimo, se staccassi sarebbe la fine. Quindi dal 1 gennaio al 31 dicembre quando si può si va; freddo, caldo, non importa, solo la pioggia non sopporto e la evito.

 

[Redoute]

Prima mi fermavo un pochino fra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno, da due anni invece se mi fermo lo faccio per una settimana di ferie ad agosto quando senza bici o vado al mare (2013) o ad ossigenarmi nei boschi dell'Amiata (2014) e l'unica attività che faccio sono lunghe passeggiate.
In questo modo non ho certo difficoltà a ripartire con la bici dopo così pochi giorni di sosta e poi per il resto dell'anno cerco di rimanere allenato aumentando man mano le distanze ma rimanendo sempre a basse velocità.

 

[MBerge]

Nei primi 15 giorni di gennaio avevo già fatto 300 km con buone sensazioni... Poi neve e staaac! Distorsione al ginocchio con interessamento (ancora da valutare il grado della lesione) del legamento collaterale mediale! Mi sa che dovrò ricostruirmi più del solito quest'anno

 

[rapportoagile]

Però il ghiaccio è rotto e confido che le prossime uscite siano meno indigeste.

Ecco la seconda uscita e, come speravo, si è rivelata più piacevole della prima, una decina di km in più (quasi 50). Arrivato a casa decisamente stanco, ma soddisfatto.
Riesumo questa foto di 5 anni fa (2010), dato che le condizioni fisiche erano simili. E oggi anche l'abbigliamento era lo stesso. Forse ora i capelli sono più bianchi, e la collezione di bottiglie di vino più ricca.....
http://www.bdc-forum.it/album.php?albumid=69&pictureid=13998

 

[rosste]

Seconda uscita anche per me , Bolzano-Merano-Bolzano con deviazioni per lavori sulla ciclabile. Avrei dovuto vestirmi meglio, lungo il fiume è freschetto. Te col Rum e strudel della Frau.

 

[Fabrizio_1]

Io mi sto ricostruendo dopo 19 anni di fermo.
Ho sempre in testa di fare fondo: riesco a fare allenamenti in settimana. ma tra una cosa e l'altra (tempo sfavorevole, impegni ecc...) non riesco a fare lunghi sabato/domenicali quanto vorrei

 

[Ma-Mo]

Alla fine, considerati i pochi km che faccio, non si può neanche parlare di ricostruzione.
Il mio è un lento, costante e quasi impercettibile alternarsi di periodi con prestazioni mediocri ad altrettanti periodi con prestazioni molto scarse. È come se si cercasse di intuire in un oscilloscopio una forma d'onda pressoché indistinguibile.
Tuttavia, la cosa bella è che mi diverto lo stesso.

Grande verità Vulcan!!!! vedevo il tread dei km previsti nel 2015 e .... non ho risposto ....

Non so come facciano tutti gli altri, ma se voglio evitare licenziamento/ divorzio e farmi riconoscere dai miei figli .. di più non riesco!

 

[leonisa]

Non siamo soli.

 

[alex74]

Io avendo la fortuna di abitare in Liguria riesco ad uscire regolarmente anche in inverno ed alle volte con più soddisfazione che in piena estate. Ovviamente non sono un tipo freddoloso, per me i dolori arrivano con gli anticicloni africani carichi di gradi e di umidità!

Nel periodo natalizio, tra la vigilia e l'epifania, sono sempre uscito a giorni alterni, il che mi ha permesso anche di fare sempre bella figura tra pranzi e cenoni... (a tavola ero sempre uno dei più magri ed anche quello che mangiava di più ).
Oramai sono 7-8 anni che non mi fermo in inverno e riconosco che è tutta un'altra cosa. Da ragazzo, anche quando studiavo, per 4-5 mesi non toccavo la bici ed in primavera erano sempre dolori. Ora con la condizione mantenuta buona per tutto l'anno riesco a fare cose che a 20-25 anni neanche mi sognavo!
Ricordo i giri d'Italia visti in televisione (soprattutto i tapponi di montagna) e mi sembravano cose solo da professionisti, irrealizzabili da un ciclista della domenica come me. Poi, a forza di pedalare, ora sono un po di anni che nei periodi di ferie gironzolo dal piemonte al trentino e le grandi salite me le sono fatte quasi tutte con grandissima soddisfazione.

Ora, visto che il titolo della discussione è "Il bello di ricostruirsi ogni inizio stagione", potrò sembrare un po off-topic, ma va bene così.
Col mio intervento volevo solo dire che è bello anche vedere i miglioramenti possibili da un anno all'altro semplicemente trovando la "forza" di alzarsi dal letto la domenica mattina, in gennaio, con il termometro intorno allo zero ed una tramontana che ti taglia la faccia ed uscire. Certe volte (mentre sono ancora in casa, magari facendo colazione) mi dico "ma chi me lo fa fare?". Poi, dopo le prime 3 o 4 pedalate, tutti quei pensieri svaniscono e resta solo la felicità (magari un po da bambino) di essere "in giro" in bici.

E poi scopro che non sono il solo, dopo un po di strada incontro qualche collega di fatiche e con uno sguardo si capisce che la pensiamo allo stesso modo...

Ciao e buone pedalate a tutti!