no.
Agonista non ci si nasce,ovvio...manemmeno ci si diventà cosi...alzandosi una mattina.
Vuoi forse dire che non riuscirò mai a vincere nemmeno un'edizione della Ötztaler Radmarathon???.......
no.
Agonista non ci si nasce,ovvio...manemmeno ci si diventà cosi...alzandosi una mattina.
Però devo constatare che spesso sono proprio i ciclisti più attempati a non fermarsi mai. Io li chiamo "i veci inox"!
Però devo constatare che spesso sono proprio i ciclisti più attempati a non fermarsi mai. Io li chiamo "i veci inox"!
No.Vuoi forse dire che non riuscirò mai a vincere nemmeno un'edizione della Ötztaler Radmarathon???.......
..... buttarsi nella vasca con l'acqua alta fino al collo dopo un'uscita è un premio bellissimo.
Ciao, rapportoagile!
Io sono uno dei "tuoi", mi ritrovo nella tua descrizione completamente: nonostante negli ultimi sette anni non sia mai sceso sotto i 10000 km annuali, la mia pausa invernale media va da metà ottobre a inizio marzo e, come te, non sostituisco al ciclismo nessun tipo di sport in questo periodo di letargo. Peso ne prendo poco, ad oggi sarò circa un chilo più pesante rispetto al mio peso forma, ma solo perché il grasso che aumenta è compensato dalla massa muscolare che se ne va.
Anch'io trovo che il godimento del "differenziale", del passare dalla forma 0 alla forma 100, sia qualcosa di importante, una revérie che ti fa sentire in pace con il mondo, in armonia con la natura, eroe di un mito solare di morte e rinascita.
Bella questa discussione, apprezzo sempre i (lunghi) testi scritti da Rapporto Agile, veramente piacevoli e mai banali.
Questo è il mio primo inverno pedalato, dopo tre settimane di stacco a ottobre causa bronchite. Devo dire che mi sta piacendo molto. Certo, sogno l'arrivo della bella stagione, ma ho scoperto un nuovo "gusto" del ciclismo. Adoro il rito della vestizione, poi partire e sentire che il mio corpo si adatta man mano al freddo. E trova il modo di scaldarsi lo stesso tramite lo sforzo moderato. I colori sono tutti diversi, così come lo sono i profumi, specialmente quando si lasciano le città. Sto vedendo nascere stupende mattinate... in alcuni casi ammetto di essermi davvero emozionato di fronte all'incendio rosso che il sole accende nel cielo in questi giorni. E poi, quando il tempo lo permette, buttarsi nella vasca con l'acqua alta fino al collo dopo un'uscita è un premio bellissimo.
Più che una età per tutto, c'è uno stato d'animo per tutto.
Certo, sono assolutamente d'accordo. Ma non mi sembrava di averne fatto una questione d'età
Rispettabilissimo il pensiero di rapporto agile, premesso questo, vorrei avere in questo momento il suo stesso entusiasmo dal momento che la mia pausa è forzata dalla frattura del femore di cui molti di voi saranno a conoscenza.
Da agonista sentire gambe molli e aerobicità in calo è deprimente, può darsi che quando riprenderò a fine gennaio la bici su strada - ora solo rulli ma li odio - proverò quelle sensazioni che ha descritto rapportoagile e sarò felice, per ora, solo ombre e pessimismo al pensiero di ricominciare una preparazione andata a farsi benedire per una banale caduta.