In quanti dovremo ancora morire per avere una legge ?

sembola

Velocista
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verde
Lascia perdere Bert51.. specchietto serve a poco, io l'ho avuto e usato per un paio di stagioni prima di acquistare il varia, adesso è tutt'altra cosa ;-)
anche nel cartellino del prezzo ;-)
personalmente sento molto bene le auto che arrivano, può essere anche un problema di casco, ne ho una da mtb col quale non sento nulla...

Sempre per essere perfettamente in regola col cds, che non impone specchi, si dovrebbe avere un segnalatore acustico.

Non ne vedo in giro sulle bdc, ma se volessi, certo non il campanello vintage o le trombette...
Esiste un piccolo ma potente ageggio a batteria che si integri decentemente con il manubrio?
Lo chiedo a chi eventualmente ne abbia esperienza, perché guardando in Amazon mi sembrano solo delle freg...ehm, capito?
Non sono freg...., costano poco e funzionano. Coi pedoni o altre bici, che un'auto non ti sente in nessun caso
 

POWDERFINGER

Pignone
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Sempre per essere perfettamente in regola col cds, che non impone specchi, si dovrebbe avere un segnalatore acustico.

A dirle tutte, i rivenditori dovrebbero venderti la bici con i catarifrangenti alle ruote e credo anche ai pedali, oltre a fornirtela con un avvisatore acustico. Solo che, spesso e volentieri, li tolgono e li rivendono per conto loro, tanto il cicloamatore nel 99% dei casi non glieli chiede e nemmeno sa che il rivenditore te li dovrebbe fornire con la bici stessa.

Fonte: agente assicurativo.


Per quanto riguarda le leggi salvaciclisti e/o pedoni, in realtà le pene ci sono e sono anche pesanti, visto che sono state inasprite quelle minime. Basterebbe fare una campagna pubblicitaria che porti a conoscenza dei rischi penali per chi investe (anche senza dover per forza uccidere, basta ferire in modo grave un ciclista, come è successo a me), a quel punto, statene certi, gli automobilisti starebbero ben più accorti ;-)
Poi ci sono i ciclisti idioti, e per salvaguardarsi da questi meglio sarebbe installare una dash-cam in auto.
 
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Bert5quant1

Viva il lupo
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1) acciaio 1989 no brand, scassata, 2) entry level alu no brand, 3) Bianchi infinito cv telaio 2016
A dirle tutte, i rivenditori dovrebbero venderti la bici con i catarifrangenti alle ruote e credo anche ai pedali, oltre a fornirtela con un avvisatore acustico. Solo che, spesso e volentieri, li tolgono e li rivendono per conto loro, tanto il cicloamatore nel 99% dei casi non glieli chiede e nemmeno sa che il rivenditore te li dovrebbe fornire con la bici stessa.

Fonte: agente assicuratore.


Per quanto riguarda le leggi salvaciclisti e/o pedoni, in realtà le pene ci sono e sono anche pesanti, visto che sono state inasprite quelle minime. Basterebbe fare una campagna pubblicitaria che porti a conoscenza dei rischi penali per chi investe (anche senza dover per forza uccidere, basta ferire in modo grave un ciclista, come è successo a me), a quel punto, statene certi, gli automobilisti starebbero ben più accorti ;-)
Poi ci sono i ciclisti idioti, e per salvaguardarsi da questi meglio sarebbe installare una dash-cam in auto.
Qui non sono sicuro, ma mi sembra che i dispositivi luminosi compresi catarinfr. siano da riscontrare sulla bdc se sorpresa a girare nei termini notturni mezz'ora dopo tram e prima dell'alba.
L'avvisatore acustico credo debba esserci 24h.
Se sbaglio...
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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Sempre per essere perfettamente in regola col cds, che non impone specchi, si dovrebbe avere un segnalatore acustico.
A me questa del segnalatore acustico suona come presa per i fondelli.. viene specificato che suono dovrebbe avere, quanti decibel per essere udibile.. dove lo posiziono per essere raggiungibile immediatamente e agevolmente su una bdc che ha varie prese per la guida ?!
Mah :roll: :roll:
 
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sembola

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A me questa del segnalatore acustico suona come presa per i fondelli.. viene specificato che suono dovrebbe avere, quanti decibel per essere udibile.. dove lo posiziono per essere raggiungibile immediatamente e agevolmente su una bdc che ha varie prese per la guida ?!
Mah :roll: :roll:
I decibel no ma deve essere udibile ad una certa distanza. Nei confronti dei mezzi a motore è comunque inutile
 
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A me questa del segnalatore acustico suona come presa per i fondelli.. viene specificato che suono dovrebbe avere, quanti decibel per essere udibile.. dove lo posiziono per essere raggiungibile immediatamente e agevolmente su una bdc che ha varie prese per la guida ?!
Mah :roll: :roll:
Sono andato a cercare il cds sezione velocipedi, così sono definite le bici, e campanello, luci avanti-retro, catarifrangenti su ruote e pedali sono obbligatori anche di giorno.
Bici da corsa dispensate solo in gara.
Non è stabilito alcun parametro acustico per il campanello... e questo dice tutto sulle capacità dello stesore di tali norme e di chi gli sta(va) intorno.

Poi è fatto obbligo, laddove esiste una pista ciclabile, circolare su di essa. Un incidente subíto su strada dove c'è anche la pista ciclabile? si rischia la contestazione da parte dell'assicurazione...
Assurdo, scritto secoli fa?
No, convalidato da circolari neanche tanto vecchie, quindi chi scrive il cds può essere un assurdo imbe ma se poi esperti (?), funzionari e ministeri avvallano le scemenze, quelle diventano legge e ti possono multare.

Il giorno che sentirò la prima multa comminata a ciclisti in allenamento per mancanza di campanello e catarifrangenti vari, svendo tutto a qualsiaso prezzo e cancello il ciclismo dalla mia vita.
Professo un quasi fanatico rispetto delle regole, ma se le regole me le impone un somaro non ci sto. E non sarò l'unico.
C'è sempre la montagna, magari la moto.
 
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I decibel no ma deve essere udibile ad una certa distanza. Nei confronti dei mezzi a motore è comunque inutile
Soprattutto per le molte auto con 150watt per cassa rimbombanti già da 200 m, dentro un suonato che manco guarda la strada su cui corre.
L'unico vantaggio è che si sente arrivare...
 

golias

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Bici da corsa dispensate solo in gara.
Non è stabilito alcun parametro acustico per il campanello... e questo dice tutto sulle capacità dello stesore di tali norme e di chi gli sta(va) intorno.

Poi è fatto obbligo, laddove esiste una pista ciclabile, circolare su di essa. Un incidente subíto su strada dove c'è anche la pista ciclabile? si rischia la contestazione da parte dell'assicurazione...
Assurdo, scritto secoli fa?
No, convalidato da circolari neanche tanto vecchie, quindi chi scrive il cds può essere un assurdo imbe ma se poi esperti (?), funzionari e ministeri avvallano le scemenze, quelle diventano legge e ti possono multare.

Il giorno che sentirò la prima multa comminata a ciclisti in allenamento per mancanza di campanello e catarifrangenti vari, svendo tutto a qualsiaso prezzo e cancello il ciclismo dalla mia vita.
Professo un quasi fanatico rispetto delle regole, ma se le regole me le impone un somaro non ci sto. E non sarò l'unico.
C'è sempre la montagna, magari la moto.
:mrgreen:
 

Guest

Novellino
21 Dicembre 2019
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Monza
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BMC
Non scrivo praticamente mai e su questo forum ma ho spesso trovato informazioni utili. Ora lo leggo per nostalgia. Ma qui dico la mia. Dopo 5 anni di bici da corsa e una crescente passione grazie a un idiota che su strada poco trafficata al mattino presto per qualche strana ragione (cellulare?) non mi ha visto, dove era impossibile non vedermi, ho rimediato diversi danni fra cui la quasi totale perdita dell'uso di un braccio, rotazione limitata del collo in maniera permanente, qualche piastra in titanio qua e là (pensare, sognavo una bici in titanio avendo mai avuto i soldi). Mai più in bici da corsa, forse qualche passeggiata in pista ciclabile. Poteva andare peggio, comunque. Ora, sarà la botta in testa e il tanto tempo libero... ma non tutto è materiale. Dicono l'Anima sia fatta di neutrini (basta cercarlo su Google). Se è vero, ciò che proviamo viene trasmesso nell'etere. Questo spiega l'euforia che si prova a pedalare in gruppo, la passione che può trasmettere una persona. Ma anche la rabbia e l'aggressività di una statale trafficata, perché non ditemi che non l'avete mai sentita... provateci. Anche se non la vedete, la sentite la pressione di quella macchina impaziente dietro le spalle. Che deve correre chissà dove... forse in un centro commerciale a comprare una cagata. Però spesso, quando potevo guidare (non riesco nemmeno a girarmi per fare retromarcia, e poiché ho speso finora 22.000 Euro in cure, che nessuno mi ha ancora ripagato, non posso permettermi il cambio automatico, gli ausili e la retrocamera e devo farmi portare in giro da mia moglie), quante volte io stesso mi spazientivo con i gruppi in fila per 3 che occupano tutta la strada, ma non dicevo nulla, sono pur sempre "colleghi" che si divertono! Forse però inconsciamente percepivano nervosismo, non lo so. Il punto é questo. Troppo traffico, troppi ciclisti, strade strette. Sembra un'arena, se vivi al nord soprattutto. Questo crea inevitabilmente aggressività reciproca. E dove c'è spazio ristretto, limitazione, frustrazione, la gente perde la testa, guida male, va in bici male. Tutti con aggressività repressa, riflessi appannati... etc. Questo aunenta gli incidenti. Anche se alcuni sono inevitabili, questo però aggrava le conseguenze. La soluzione non è una legge che in Italia nessuno rispetta. La soluzione è ritrovare l'umanità, la collaborazione, il senso di essere un membro della razza umana. Mi rendo conto che sia difficile in un sistema che sembra progettato per creare ostilità inutili. In altri paesi c'è maggior rispetto, qui rischiamo il collasso sociale (a lungo termine). Se bici e auto non riescono a condividere la strada e il problema viene ignorato, la situazione comincia a degenerare. Girare male un volante cancella una vita. Perché uno come me che, avendo in generale magre soddisfazioni dalla vita, aveva investito tutto sulla bici per sentirsi "vivo" dentro, può perdere tutto in un soffio. La violenza di un sistema per cui una compagnia di assicurazioni può non pagarti dopo un anno, quando hai ragione e sei la vittima, riducendoti a finire i risparmi per curarti (la speranza di recuperare un po' di braccio si riduce più passa il tempo, e la violenza del SSN ti costringe a pagare un'intervento nel timore di dover aspettare troppo, e sei "in lista" senza una data possibile, e pochi fanno queste operazioni in Italia). Ma anche inveire contro un automobilista può cancellare una vita, se non se lo merita. Può essere una persona sensibile, e quella è la goccia che fa traboccare il vaso, Magari farà una scelta errata chw segnerà la sua vita per mancanza di autostima, a furia di aggressioni che la minamo alla base, giorno dopo giorno. In Cina alcune aziende hanno messo reti alle finestre anti-suicidio dei °dipendenti, costretti a lavorare troppo e disperati. Ecco dove può portare la violenza estrema. Qui siamo lontani da questo, ma l'inizio è la società invivibile. E se le strade nel weekend sono una giungla pericolosa, questo partecipa al declino sociale. Ma poco male, fra 4 o 5 anni forse mi risarciranno e potrò farmi la bici im titanio, tutto risolto! Probabilmente non ci potrò mai andare però, e se anche potessi, mi sarà passata la voglia. Perché il sistema permette l'auto-annientanento senza umanità di membri della stessa civiltà. Si comincia dalla strada, ma tutto finisce nel cuore, ed è con il cuore che le persone spesso decidono. Avete comprato la bici più "logica" o l'avete scelta con il cuore? Tutti noi facciamo un lavoro, anche piccolo, e se ogni 10 azioni ne facciamo una con il cuore anche al lavoro, favorendo la vita civile e l'umanità in generale, invece di reprimere gratuitamente il prossimo, sono ceto che potremo sperare di andare per strada un po' meglio, e meno incazzati e violenti per come siamo stati trattati, magari al lavoro. Non voglio incoraggiare la passività. Essere "reattivi" con il prossimo se ci nuoce, è giusta difesa. Ma creare un'arena della follia non si può, degenera. Non so chi ha costruito dietro le quinte una società che si auto-aggredidsce, forse sono poco umani... o fanno profitto da questo ma se mai lo capirò gliene dirò quattro. Spero di avervi trasmesso un paio di Neutrini con le mie emozioni sull'argomento, e di avere forse dato un piccolo spunto per migliorare la vita dei ciclisti: tante piccole azioni umame potrebbero cambiare il modo di vivere le strade, e non solo!
 

N.O.T.B.

Scalatore
24 Febbraio 2019
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Ma anche se facessero una legge, come farebbero a farla rispettare da ogni automobilista?il problema é la gente. Così come per il cellulare alla guida e tante altre cose.
La giusta risposta è stata data all'inizio del post, la legge non serve a nulla.

La legge o meglio, le leggi che volete sono già presenti. Ma nessuno potrà impedire agli automobilisti di non parlare al cellulare, di inviare messaggi, di distrarsi alla guida, di non rispettare i limiti o altre cause che possano impedire di caricare il ciclista sul cofano.

Come il ciclista non rispetta molto spesso il CDS, basta vedere le uscite di gruppo, tanto per dirla una.

E sicuramente, nessuno di voi è esente da almeno uno di quei sopracitati comportamenti alla guida, perché alla base siamo tutti automobilisti.

La legge che volete, si chiama blocco della circolazione e permesso di circolazione solo alle BDC...Direi irrealizzabile.
 

N.O.T.B.

Scalatore
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L'unica cosa su cui credo si possa lavorare sia lo stato delle strade e l'applicare (non scriverle e basta) pene più severe che fungano da deterrente per l'uso dello smartphone alla guida, cosa che ormai ci siamo resi conto tutti essere un problema.

Da 167 euro a 649 euro per l'utilizzo del cellulare non ti sembra già una sensazione adeguata?
Anche il ritiro della patente per chi viene trovato per la seconda volta nell'arco dei due anni.

Ma questo non basta, la tentazione di utilizzare il cellulare o inviare il WhatsApp è più forte di qualsiasi sanzione.

In un paese perfetto non servirebbero gli autovelox, perché lo sappiamo tutti che bisogna rispettare i limiti...Eppure non è così.
 

sembola

Velocista
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Da 167 euro a 649 euro per l'utilizzo del cellulare non ti sembra già una sensazione adeguata?
Anche il ritiro della patente per chi viene trovato per la seconda volta nell'arco dei due anni.

Ma questo non basta, la tentazione di utilizzare il cellulare o inviare il WhatsApp è più forte di qualsiasi sanzione.

In un paese perfetto non servirebbero gli autovelox, perché lo sappiamo tutti che bisogna rispettare i limiti...Eppure non è così.
Non basta perché la probabilità di essere sanzionati è sostanzialmente zero.
 
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Pignone
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Ma anche la rabbia e l'aggressività di una statale trafficata, perché non ditemi che non l'avete mai sentita... provateci. Anche se non la vedete, la sentite la pressione di quella macchina impaziente dietro le spalle. Che deve correre chissà dove... forse in un centro commerciale a comprare una cagata. Però spesso, quando potevo guidare (non riesco nemmeno a girarmi per fare retromarcia, e poiché ho speso finora 22.000 Euro in cure, che nessuno mi ha ancora ripagato, non posso permettermi il cambio automatico, gli ausili e la retrocamera e devo farmi portare in giro da mia moglie), quante volte io stesso mi spazientivo con i gruppi in fila per 3 che occupano tutta la strada, ma non dicevo nulla, sono pur sempre "colleghi" che si divertono! Forse però inconsciamente percepivano nervosismo, non lo so. Il punto é questo. Troppo traffico, troppi ciclisti, strade strette. Sembra un'arena, se vivi al nord soprattutto. Questo crea inevitabilmente aggressività reciproca. E dove c'è spazio ristretto, limitazione, frustrazione, la gente perde la testa, guida male, va in bici male. Tutti con aggressività repressa, riflessi appannati... etc. Questo aunenta gli incidenti. Anche se alcuni sono inevitabili, questo però aggrava le conseguenze. La soluzione non è una legge che in Italia nessuno rispetta. La soluzione è ritrovare l'umanità, la collaborazione, il senso di essere un membro della razza umana. Mi rendo conto che sia difficile in un sistema che sembra progettato per creare ostilità inutili. In altri paesi c'è maggior rispetto, qui rischiamo il collasso sociale (a lungo termine). Se bici e auto non riescono a condividere la strada e il problema viene ignorato, la situazione comincia a degenerare. Girare male un volante cancella una vita. Perché uno come me che, avendo in generale magre soddisfazioni dalla vita, aveva investito tutto sulla bici per sentirsi "vivo" dentro, può perdere tutto in un soffio. La violenza di un sistema per cui una compagnia di assicurazioni può non pagarti dopo un anno, quando hai ragione e sei la vittima, riducendoti a finire i risparmi per curarti (la speranza di recuperare un po' di braccio si riduce più passa il tempo, e la violenza del SSN ti costringe a pagare un'intervento nel timore di dover aspettare troppo, e sei "in lista" senza una data possibile, e pochi fanno queste operazioni in Italia). Ma anche inveire contro un automobilista può cancellare una vita, se non se lo merita. Può essere una persona sensibile, e quella è la goccia che fa traboccare il vaso, Magari farà una scelta errata chw segnerà la sua vita per mancanza di autostima, a furia di aggressioni che la minamo alla base, giorno dopo giorno. In Cina alcune aziende hanno messo reti alle finestre anti-suicidio dei °dipendenti, costretti a lavorare troppo e disperati. Ecco dove può portare la violenza estrema. Qui siamo lontani da questo, ma l'inizio è la società invivibile. E se le strade nel weekend sono una giungla pericolosa, questo partecipa al declino sociale. Ma poco male, fra 4 o 5 anni forse mi risarciranno e potrò farmi la bici im titanio, tutto risolto! Probabilmente non ci potrò mai andare però, e se anche potessi, mi sarà passata la voglia. Perché il sistema permette l'auto-annientanento senza umanità di membri della stessa civiltà. Si comincia dalla strada, ma tutto finisce nel cuore, ed è con il cuore che le persone spesso decidono. Avete comprato la bici più "logica" o l'avete scelta con il cuore? Tutti noi facciamo un lavoro, anche piccolo, e se ogni 10 azioni ne facciamo una con il cuore anche al lavoro, favorendo la vita civile e l'umanità in generale, invece di reprimere gratuitamente il prossimo, sono ceto che potremo sperare di andare per strada un po' meglio, e meno incazzati e violenti per come siamo stati trattati, magari al lavoro. Non voglio incoraggiare la passività. Essere "reattivi" con il prossimo se ci nuoce, è giusta difesa. Ma creare un'arena della follia non si può, degenera. Non so chi ha costruito dietro le quinte una società che si auto-aggredidsce, forse sono poco umani... o fanno profitto da questo ma se mai lo capirò gliene dirò quattro. Spero di avervi trasmesso un paio di Neutrini con le mie emozioni sull'argomento, e di avere forse dato un piccolo spunto per migliorare la vita dei ciclisti: tante piccole azioni umame potrebbero cambiare il modo di vivere le strade, e non solo!

Come mai dopo tutto questo tempo non sei stato risarcito? Cosa dichiarò all'epoca l'investitore all'ente di polizia che fece i rilievi? Probabilmente l'assicurazione attende l'esito del processo per vedere se il giudice rileva una percentuale di colpa, anche piccola, nei tuoi confronti... :ueh:
 

CuoreMatto

Apprendista Cronoman
23 Marzo 2009
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Empolis (Tuscany)
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Io credo che una legge verrà fatta solo ed esclusivamente se chi è al vertice, è noto, è pubblicamente e mediaticamente esposto (parlo dei prof) si decideranno a prendere una decisione drastica nell'imminenza di eventi importanti (grande corsa a tappe, tipo Giro d'Italia).
Ad esempio: minacciando di non partire.
Vogliamo scommettere che la legge la fanno???!!!!
Il fatto è che anche loro sono dei quaquaraquaqua e non hanno le "p@lle" per farlo.
I soliti discorsi, le solite tavole rotonde, gli adesivi, ecc...ecc...
Purtroppo non servono a nulla.
Servono decisioni forti.
Il resto è fuffa...
 
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sembola

Velocista
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Scusa quale sarebbe questa legge miracolosa?

pensare che "basti una legge" è una parte del problema. Basta vedere quanto è come la legge esistente (il codice della strada) sia rispettato per capire che non serve avere un'altra legge ma educare al rispetto dei principi di quella che c'è. Con le buone e con le cattive.
 
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