confindustria è fatta al 90% da piccole e medie imprese. e sono loro che mandano avanti la baracca (in termini di fatturato e tasse). così come sono sempre loro che danno occupazione ai lavoratori italiani.
purtroppo un'impresa con 20 dipendenti a conduzione familiare non ha nè la forza economica nè le competenze per poter delocalizzare. ha le idee, la storia, la tradizione, ma tutto ciò non basta.
magari ha all'interno del proprio organico lavoratori che ha formato in decenni che solo pensare di "trasferire" è pura utopia...
ovviamente quindi a potersi permettere di delocalizzare non sono in tanti.
quindi il patto con la politica non è stato certamente siglato da questi soggetti, ma da (pochi) "pezzi grossi"...
e stiamo tutti ben tranquilli che quando la barca affonderà rimarranno solo i poveracci.
chi ha avuto la fortuna/forza di partire l'avrà già fatto, ma non per guadagnare, ma per sopravvivere
L'Italia era ricca anche di grande industria privata, a partecipazione statale o statale , le prime via via sono andate in quei paesi a basso costo di mano d'opera e con regimi fiscali favorevole , le seconde e terze mano a mano sono state vendute (Alitalia) a gruppi esteri che poi le hanno smembrare chiudendo quello che a loro non interessava; tutto questo a prodotto quello che vediamo oggi , cioè recessione con il più alto tasso di disoccupazione dal dopoguerra ad oggi!!!
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk