la colazione del ciclista.(parte 4)

Mini4wdking

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Io lo prendo intero o parzialmente scremato a seconda dell'estro del momento in cui faccio spesa... ma non ho realmente una vera preferenza... così come non conto mai le calorie di quello che mangio: faccio stime "a spanne" gestendomi anche con lo stimolo della fame che mi rimane, ed ho imparato a capire quanto mangiare tutti i giorni, e recuperando i pasti più abbondanti (occasioni sociali o di svago) con pasti più leggeri successivi/precedenti.
Di grande importanza l'uso settimanale della bilancia pesapersone (non serve più frequente).
 

bagga

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Nota a margine per i golosi di yogurt come me: ho trovato da Aldi (che considero un hard discount di qualità, in quanto ha tantissimi prodotti di qualità, leggendo l'etichetta nutrizionale e gli ingredienti) il secchiello da 1kg di yogurt bianco intero prodotto da latteria sociale Merano con latte 100% italiano (identico allo yogurt latteria sociale Merano che costa 3,39 €/kg), che costa 1,89 €!!!
dalle mie parti questo aldi non penso ci sia e da me, di solito vado in conad, hanno yogurt greco fage, il mykonos ed il loro conad e comprare il vasetto singolo o quello da 1 kg costa praticamente uguale allora preferisco i vasetti...e dei tre quello che mi piace di più è quello conad, che tra l'altro non fa il vasetto da 1 kg...
 

cbr70

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per pura fortuna , io sono uno di quelli che non si carica all'inverosimile a colazione prima di un evento e che preferisce alimentarsi - durante - le -uscite (visto il tema) sin da subito.
e sembrerebbe che cosi' facendo non si stimoli piu' di tanto la produzione di insulina che pare inibisca l'utilizzo dei grassi a favore del glucosio anche a bassi watt.
e' pur vero che per le mie modeste capacita' e non facendo GF ma solo poche MF , la cosa non sarebbe statisticamente significativa
 
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sono cose diverse a mio avviso

il dott della mapei parla di colazioni e ipercolazioni che potrebbero generare possibili stati di iperglicemia che potrebbero inibire il consumo di grassi a favore dei carbo (ovviamente in un ottica di endurance dove ci sia il rischio di finire la benzina vedi effetto MDP)

gli altri studi affrontano il tema dell'assunzione di cho 60 minuti prima di un evento e affrontano il tema del rimbalzo ipoglicemico e sue conseguenze non riscontrate invero, sulla prestazione

la logica che in eccesso di cho l'organismo a riposo ovviamente ,faccia di tutto per abbassare la glicemia , dalla produzione di insulina , alla termoregolazione e l'inibizione di utilizzo della miscela grassi/cho a favore dei cho , mi sembra che possa essere verosimile

e comunque ritengo cosi' a naso che non ci siano ragioni razionali che consiglino uno stato di iperinsulinemia, come ad es. una colazione superabbondante prima di un evento..
 
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leggi meglio quello che ho sottolineato...non solo under 60 min...è generale...inoltre sono due documenti differenti...
il secondo documento è una review...
Mondazzi parla soprattutto di indice glicemico*, in ogni caso con diversi condizionali...
enervit ha sempre puntato su questi aspetti...vedi il loro pre-load

poi, come detto, e come riportato nelle conclusioni...è tutto personale...

IMHO importate che non si ritorni al "aiuto aiuto l'indice glicemico"...

* aspetto molto ridimensionato...
vedi anche carico glicemico
indice insulinemico...(mangi pochi carbo poi, magari, pre workout, mangi uno yogurt greco magro....ottima scelta, se stiamo a guardare il senso di quello che è stato dichiarato...)
 
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sono cose diverse a mio avviso

il dott della mapei parla di colazioni e ipercolazioni che potrebbero generare possibili stati di iperglicemia che potrebbero inibire il consumo di grassi a favore dei carbo (ovviamente in un ottica di endurance dove ci sia il rischio di finire la benzina vedi effetto MDP)

gli altri studi affrontano il tema dell'assunzione di cho 60 minuti prima di un evento e affrontano il tema del rimbalzo ipoglicemico e sue conseguenze non riscontrate invero, sulla prestazione

la logica che in eccesso di cho l'organismo a riposo ovviamente ,faccia di tutto per abbassare la glicemia , dalla produzione di insulina , alla termoregolazione e l'inibizione di utilizzo della miscela grassi/cho a favore dei cho , mi sembra che possa essere verosimile

e comunque ritengo cosi' a naso che non ci siano ragioni razionali che consiglino uno stato di iperinsulinemia, come ad es. una colazione superabbondante prima di un evento..
Che, tenendo conto delle indicazioni di letteratura, personalmente interpreto come un "non fare qualcosa di estremamente differente rispetto al solito, pur tenendo conto di eventuali piccole differenze necessarie in funzione della situazione", più che un "ridurre il più possibile per timore che succeda qualcosa di particolare".
 
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dunque vediamo
-utilizzando parecchi condizionali, cosa a mio avviso seria e doverosa , il dottore sostiene che un pre-load od addirittura una colazione iperglicemica seppur smaltita l'insulina ad inizio evento , favorisca un consumo prevalente di cho .... il che potrebbe essere talvolta un problema in gare lunghe (non certo le mie) .
- invece cosa sostengono i venditori enervit ? che un preload iperglicemico migliori la performance? o l'endurance?
per quale ragione insomma , dovrei a partire dalla mia colazione prima di un evento , alzare la glicemia o stimolare la produzione di insulina?
 

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Che, tenendo conto delle indicazioni di letteratura, personalmente interpreto come un "non fare qualcosa di estremamente differente rispetto al solito, pur tenendo conto di eventuali piccole differenze necessarie in funzione della situazione", più che un "ridurre il più possibile per timore che succeda qualcosa di particolare".
ecco, come sempre capacità di sintesi che, spesso, mi manca ;) o-o
 

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- invece cosa sostengono i venditori enervit ? che un preload iperglicemico migliori la performance? o l'endurance?
no, enervit fa un preload a basso indice glicemico...quello che sostiene Mondazzi (che collabora/collaborava, con equipe enervit)

ma la letteratura indica che, nella realtà, non ci sono, se non piccolissime, variazioni di performance seguendo una o l'altra strada...

il senso è , se ti trovi bene a mangiare 2 cucchiai di miele non è eliminandolo o sostituendolo che modificherai la tua performance...
 

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Che, tenendo conto delle indicazioni di letteratura, personalmente interpreto come un "non fare qualcosa di estremamente differente rispetto al solito, pur tenendo conto di eventuali piccole differenze necessarie in funzione della situazione", più che un "ridurre il più possibile per timore che succeda qualcosa di particolare".
io non ho mai parlato di riduzione e cose del genere ma al contrario di iper-colazioni , assolutamente al di fuori di abitudini ed il relazione al proprio peso.
 

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io non ho mai parlato di riduzione e cose del genere ma al contrario di iper-colazioni , assolutamente al di fuori di abitudini ed il relazione al proprio peso.
Spesso il non esagerare in un verso diventa un esagerare nell'altro. Ma, appurato che non è così, stiamo sostanzialmente scrivendo le stesse cose :)
A cui aggiungere l'osservazione che, probabilmente, la rilevanza data all'indice glicemico in sé e in questo ambito è un po' eccessiva (sia perché la risposta è abbastanza eterogenea, sia perché ha più rilevanza il carico glicemico - e torniamo al punto comune).
 
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