Esatto, È quello che sto cercando di fare, ovvero cercare di mettermi in sella in maniera corretta sulla carta e provare ad osservarmi. Su questo ultimo punto però devo ammettere di fare molta fatica, o senza dubbio bisogno di aiuto, non percepisco le piccole differenze se non mi vengono fatte notare.Questo è il problema per cui secondo me il biomeccanico è qualcosa di abusato e spesso poco utile.
A mettersi in sella in posizione neutra con un minimo di studio siamo capaci tutti. Con una videocamera poi possiamo osservarci e capire se ci sono differenze rispetto ad una pedalata corretta da prendere ad esempio (direi non quella dei professionisti).
Se poi non ci sono problemi bisogna provare a capire da dove derivano, ascoltarsi. Altrimenti non ha senso pasticciare la posizione.
Ci sono sicuramente casi particolari dove ha senso andare da un medico specializzato in biomeccanica, ma sono cose gravi.
Per il resto non ha senso sperare che qualcuno che ti vede pedalare mezz'ora sui rulli abbia la soluzione magica. Ho alcuni conoscenti nel world tour e loro hanno effettivamente un biomeccanico a disposizione (sempre medico, non improvvisato) ma questo li segue praticamente tutto l'anno. E generalmente le modifiche all'assetto sono minime e dovute a nuovi materiali o appunto problemi se non addirittura recuperi dopo infortuni.
La cosa soprendente comunque è che la modifica quasi sempre passa da una richiesta del corridore che giustamente ha una sensibilità assoluta sulla sua posizione. Forse è quello che bisogna "scopiazzare" dai professionisti, imparare a sentirsi
Aggiungo una cosa sulle tacchette. Per mia esperienza, nel cercare di risolvere il dolore al mignolo destro del piede, ho cambiato un pò di scarpe negli anni.
Posto che la posizione della tacchetta ormai è quella per me ed è inutile modificarla, mi sono reso conto di non essere rimasto al passo con i nuovi materiali. Nella mia testa una scarpa con suola meno rigida era anche più comoda.
Ecco, nulla di più sbagliato, la scarpa comoda è quella che si adatta al piede come forma, la sua c'entra poco. Passando da scarpe quasi entry level a medio di gamma alla fine ho capito che passando alle Shimano RC9 che hanno la suola più rigida disponibile i problemi di pressione in un punto particolare sparivano. Non dico che sia ininfluente la posizione della tacchetta ma sicuramente una suola rigidissima distribuisce molto meglio la pressione. Questo su un piede 41. Credo che su scarpe più lunghe sia ancor più sentita la cosa.
Nel mio caso ho scarpe con grado di rigidità massimo del produttore Gaerne, quindi in teoria un pochino di aiuto me lo danno e potrebbero "correggere" un piccolo margine di errore sul posizionamento delle tacchette, visto anche il mio numero di piede.