La Rai e il Giro (commenti, critiche...)

andry96

Ammiraglia
23 Luglio 2018
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Brescia
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Bici
Mtb, holdsworth competition, Favaloro, cervelo
ieri pomeriggio, per x motivi, sono riuscito a vedermi un pezzo del processo alla tappa :ueh:

non capisco tutta questa voglia di far polemica della De Stefano
intervistato Pier Augusto Stagi, che ha espresso parere favorevole sulla modifica della tappa, lei insisteva con il "si però il meteo…...e sul Pordoi……".
ha provato ad incalzare anche Cassani, che anche lui, però, si è espresso a favore della modifica.
ha provato un altro po' a far polemica sul fatto si poteva, per lei, correre, e poi ha "chiesto appoggio" a Genovesi che leggesse qualcosa, dedicato ai tifosi sul Pordoi
:yoga:
L'ho scritto anche ieri, doveva avere per forza ragione lei e la sua Epica del ciclismo eroico e che dovevano fare la tappa e così ha insistito con tutti sia con chi ha corso( e che incalzato non ha potuto che dargli ragione) sia con gli ospiti in studio che con Cassani
I più in studio erano dell'opinione opposta ma lei sembrava un Pitbull :yoga:
Come se poi lei fosse in bicicletta e non sul palco al coperto...
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Genova
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Bici
Colnago 50 Anniversary
Sta 'Epica del Ciclismo' continuamente propinata rischia sia di snaturare la parte epica del ciclismo (che c'era e c'è) sia di dare una pennellata spessa di vecchio in uno sport che già difficilmente attira i giovani.
Le cose sono epiche quando le racconti alla fine. Oppure quando le guardi da fuori, con distacco. Come le avventure. Non sono affatto eroiche quando ti capitano, non sai dove sbattere la testa, ti devi industriare a tirartene fuori. Non mi riferisco solo al ciclismo, ma anche agli imprevisti che capitano nella nostra esistenza.
Quando è andata a finire bene, quando è passato tutto e siamo rilassati, allora sì che diventa epico e ricordi con piacere quanto è successo e di come ne sei uscito fuori. La grandinata improvvisa, la nevicata in quota durante un'uscita di ricognizione che ti sei preso in primavera e non riuscivi più a frenare da tanto che avevi le mani ghiacciate. Oppure la pioggia torrenziale sul Giau, senza nemmeno un posto dove ripararti ed eri così bagnato che forse neanche lo stomaco era asciutto. Ma quando ci sei dentro, non è che ti stai godendo la tua epicità, non vedi l'ora di uscirne. E al più presto. E cerchi un posto dove ripararti e startene al caldo e al sicuro.
L'epica del ciclismo, come l'epica della vita, è sopravvalutata.

Al netto di tutto ciò, sinceramente non sono riuscito a capire se ieri ci fossero o meno le condizioni per fare la tappa intera oppure no. A parte la Ineos, a quanto ho capito, tutti erano favorevoli a disputare la tappa originaria. Pertanto, non sono in grado di giudicare. Tuttavia, posso dire che, in quanto professionisti, i corridori dovrebbero essere in grado di saper valutare se scendere dal Passo Fedaia in sicurezza. Nessuno li obbliga a scendere a rotta di collo. Voglio dire, anziché a 70 possono scendere a 40 se le condizioni meteo o della strada non lo consentono. Non vorrei che si passasse da un estremo all'altro. Dall'epicità, che il più delle volte era tortura sadica (vedi il Gavia dell'88) alla bambagia, che se cadono due gocce si tagliano delle tappe, come lo scorso anno.
Il ciclismo, come disse quel direttore sportivo è pur sempre uno sport di merda. Non dimentichiamolo.
 
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bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
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Bugliano
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Bici
qualunquemente
Nessuno parla di Stefano Rizzato sulla moto. Sempre preciso, conciso. Interventi senza fronzoli. Per me, sottovalutato.
di Rizzato sono anni che dico sia uno tra i migliori in Rai, da quando faceva le telecronache delle gare femminili.
parla un italiano corretto (cosa tutt'altro che scontata) e almeno tre lingue, preparato tecnicamente, ha una voce gradevole ed i tempi giusti nell'intervenire.
spero che in Rai lo facciano crescere.
 

moaifreni

Novellino
22 Settembre 2014
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advancedpro
Genovesi ormai non ha più argomenti, né storie da raccontare. Secondo me non verrà riconfermato nelle prossime edizioni. Voto 4.
Giada Borgato da 6,5 precisa e con buoni tempi. Certo, non merita applausi da spellarsi le mani, in quanto può migliorare ancora molto con l'esperienza, ma si è dimostrata all'altezza della situazione. Molte volte ha corretto Pancani, che prendeva cantonate clamorose (e che a me non piace, per carità, sono gusti, voto 5).
Bravo Rizzato (7) e anche Cassani (6,5), il quale è stato di supporto a Giada in molte occasioni nella lettura della corsa.
Sostituirei anche la De Stefano perchè ormai i ciclisti hanno capito con chi hanno a che fare e come prenderla (se facessero scegliere a me, la sostituirei con Laura Betto). :mrgreen:
Anche la regia molto molto male (nella crono non si è capito niente! I distacchi in tempo reale, questi sconosciuti.. Per non parlare di scelte di ripresa in momenti salienti della corsa veramente senza il minimo senso.
 
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