Le regole della ciclabile

Volcomstar

Novellino
15 Luglio 2020
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Per quanto riguarda ciclisti e runners si può leggere qui:
Grazie, ho letto l'articolo ma non credo risponda alla questione runner su pista esclusivamente ciclabile. Da quando pedalo ho capito che di certezze la legge non me le da quindi amen. Quando monto in sella sarò super-vigile.

Ma almeno si può riuscire a capire se posso mandare a quel paese un runner che lentamente e con tutta calma occupa tutta una corsia, fa da "tappo" a decine di bici e costringe a sorpassi azzardati?

Oggi un runner ci ha costretti a 3 minuti di orologio dietro di lui. In senso contrario c'erano troppe bici e monopattini a energia nucleare per tentare il sorpasso. Abbiamo suonato e urlato ma sto tipo aveva la musica a mille. Se non ci fosse il COVID gli avrei messo la mano sulla spalla per riportarlo nel mondo dei vivi ma non si poteva. 3km dopo un altro runner con cuffie mi costringe a passare con mezza faccia dentro una siepe perché si è fermato improvvisamente :-|

Francamente mi sta venendo voglia di andare di spinning a casa oppure di attendere la fine dell'estate.
 

green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
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Grazie, ho letto l'articolo ma non credo risponda alla questione runner su pista esclusivamente ciclabile. Da quando pedalo ho capito che di certezze la legge non me le da quindi amen. Quando monto in sella sarò super-vigile.

Ma almeno si può riuscire a capire se posso mandare a quel paese un runner che lentamente e con tutta calma occupa tutta una corsia, fa da "tappo" a decine di bici e costringe a sorpassi azzardati?

Oggi un runner ci ha costretti a 3 minuti di orologio dietro di lui. In senso contrario c'erano troppe bici e monopattini a energia nucleare per tentare il sorpasso. Abbiamo suonato e urlato ma sto tipo aveva la musica a mille. Se non ci fosse il COVID gli avrei messo la mano sulla spalla per riportarlo nel mondo dei vivi ma non si poteva. 3km dopo un altro runner con cuffie mi costringe a passare con mezza faccia dentro una siepe perché si è fermato improvvisamente :-|

Francamente mi sta venendo voglia di andare di spinning a casa oppure di attendere la fine dell'estate.
La realtà della legge e della sua applicazione ma soprattutto come viene recepita dal singolo è quanto mai disomogenea. Durante l'emergenza COVID questo aspetto è apparso ancora più evidente per la volontà di alcuni si sottovalutare le norme e non applicarle perché a loro avviso inutili.

Basti pensare al codice della strada e come venga disatteso in molte norme dal 50% degli automobilisti (penso ai limiti di velocità).

In un contesto del genere difficile far valere i propri diritti, perché questi si mescolano ai doveri che il singolo dovrebbe mettere in pratica e non fa. Puoi mandare a quel paese un runner se è in una pista CICLABILE, quindi dove non dovrebbe essere. Ma in una ciclopedonale no, fatto salvo che lui rispetti gli spazi, non vada a zig zag etc. , cioè metta in atto un comportamento pericoloso per sé e per gli altri. Che lo renderebbe sanzionabile, ammesso che ci fosse qualcuno in potere di farlo.

Lo scarto tra quello che vorresti e che prevede la legge, e la realtà dei fatti è molto ampio, troppo. In questi casi sono soprattutto il comportamento rispettoso delle norme e degli altri a fare la differenza. Se il singolo se ne frega, o le ignora, tu e chiunque voglia utilizzare la ciclopedonale o ciclabile in modo corretto, ne ricava un danno. Non c'è norma restrittiva o sanzione che possa sostituire il senso civico, a meno che non venga applicata in modo tale con costanza, da far desistere chi non la rispetta.
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Mai detto che poi la gente rispetti le regole.
Finché non si multa... qui non mi sembra il caso.
Con il buon senso, si osserva che qui il traffico cicli era vicino allo zero e il tipo poteva essersi distanziato solo momentaneamente dall'altro pedone, quindi non vedrei estremi da sanzione.
Purtroppo con il covid la pedonale diventa stretta.
Da queste parti stamattina non ho visto posteggi selvaggi né pedoni che camminassero di fisso sulla ciclabile, soprattutto quando passavano le poche bici in giro.
Anch'io ho invaso la ciclabile, ma solo per cinque secondi e dopo aver guardato che non sopraggiungessero bici, pur di non passare vicino ad un altro pedone senza maschera.
Comprendo la guerra espressa in alcuni post belli accesi, dovuta a invasioni varie ad alta frequenza e senza rispetto di regole.
Qui il "telefonaro" mi sembra innocuo, a patto che si ritragga poi alla svelta sulla pista pedoni.
Ma non lo so, io ero arrivato...all'auto, e via da lì.
:==
Quello sta fermo sulla ciclabile. Non sta camminando e non sta distanziandosi da nessuno. Fra l'altro, la persona con la carrozzina, se la prospettiva non mi inganna, è pure distante da lui, è più indietro, non sembrano essere assieme e in ogni caso il distanziamento lo tieni incolonnati, non affiancati. In ultimo lui non vede se qualcuno sopraggiunge perchè mostra le spalle al senso di marcia quindi non sa se sta intralciando o meno.
Con il ragionamento del "buonsenso" non si va da nessuna parte se ci si vuole incanalare in un rispetto delle regole della società.


............
Oggi un runner ci ha costretti a 3 minuti di orologio dietro di lui. In senso contrario c'erano troppe bici e monopattini a energia nucleare per tentare il sorpasso. Abbiamo suonato e urlato ma sto tipo aveva la musica a mille. Se non ci fosse il COVID gli avrei messo la mano sulla spalla per riportarlo nel mondo dei vivi ma non si poteva. .......
3 minuti sono una una vita. Una spruzzata di borraccia lo avrebbe risvegliato dal suo mondo....ma poi bisogna esser anche pronti a dover litigare, pur avendo ragione (do per scontato che la si abbia perchè quello era su una ciclabile e non ciclopedonale).
Personalmente quando abitavo a Roma, le ciclabili pure, le poche che c'erano, le evitavo perchè per tutta una serie di ragioni più pericolose delle strade normali (e a Roma ce ne vuole) a parte quella del Tevere che poteva forse essere meno pericolosa, ma c'era da litigare ogni 20 metri con gente che non doveva starci (avrendo fra l'altro spazio a fianco per più del triplo della ciclabile stessa)- Quella del Tevere fra l'altro era a forte rischio forature perchè dai muraglioni sopra, buontemponi vari si divertono a lanciare giù bottiglie vuote nelle serate di movida e quindi ci sono parecchi vetri e nella stagione invernale è piena di fango portato dalle piene del Tevere o proprio sotto l'acqua.
A Bolzano dove vivo ora (altro mondo in tutto), come diceva @rapportoagile le ciclabili extracittadine consentono quasi sempre di andare anche in gruppone (in fila per 2) anche a 40/45 kmh, salvo la bella stagione che è pericoloso perchè tranne che al mattino presto sono troppo trafficate e sarebbe pericoloso (ma nella bella stagione si va in montagna a pedalare), mentre quelle cittadine, che sono moltissime e quasi ovunque, sono pericolose per il comportamento dei ciclisti stessi. Ci sono pochissimi irrispettosi che ci vanno a piedi, nessuna macchina che ci parcheggia, in compenso è pieno di gente che va senza mani, con le cuffie, con il cellulare, senza luci di sera, che non avverte quando svolta ecc.ecc. In generale sono persone che si spostano con biciclette, non ciclisti per sport, quindi persone inesperte e poco pratiche. Il massimo sono i cretini che in inverno per non prendere freddo alle mani (ma i guanti no?), viaggiano con le mani in tasca anche quando li incroci. Se gli sbanda la bici sono con i denti sparsi sulla ciclabile ancor prima di provare a tirare fuori le mani. Quando li incrocio li riprendo sempre aspramente. Liberi di rompersi i denti, ma non di farlo quando incrociando me, possono venirmi addosso.
 

Bert5quant1

Viva il lupo
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@samuelgol
Quello sta fermo sulla ciclabile. Non sta camminando e non sta distanziandosi da nessuno. Fra l'altro, la persona con la carrozzina, se la prospettiva non mi inganna, è pure distante da lui, è più indietro, non sembrano essere assieme e in ogni caso il distanziamento lo tieni incolonnati, non affiancati. In ultimo lui non vede se qualcuno sop....

Troppa sicurezza, la tua, di sapere come stavano le cose in quel momento.
Il tipo poteva essere sulla parte pedonale, gli suona il telefono, si ferma e inizia a rispondere, poi all'arrivo di altri pedoni fa un passo avanti ed entra in ciclabile, dove per cento metri almeno non circola nessuno. Il pedone col carrozzino sta indietro ma a non più di tre metri da lui e sta provenendo nella sua direzione, per me potrebbe essersi appena scansato.
Voglio solo dirti che analizzando la foto non puoi dedurre la verità.

Poi d'accordissimo che bisogna anche non chiudere gli occhi di fronte ai veri menefreghismi, di chi staziona veramente in ciclabile e non si sposta o ti manda a.... così come dell'eventuale ciclista che pretende di usarla a razzo e senza prudenza, qui il limite è 20, per esempio

Per il secondo intervento, Bolzano vs. Roma, che condivido al 100%, chiedo solo: "da chi dipende?"
Da chi se la popolazione è più rispettosa...
Da chi se c'è controllo, e non solo per le strade?

Una volta in auto, centro Bolzano, non capisco subito dove svoltare, e cercando un cartello indicatore giro maldestramente (ma a 1km/h...) al centro di una piazza; un vigile (lì ben presente, da noi, pure nord, manco l'ombra...) fischia... "mi son perso, credevo di sapere dove andare e invece mi son bloccato. Avrei dovuto accostare, mi sono confuso un'attimo..."
Mi diede l'indicazione, dicendo che la prossima volta che avrò un problema devo segnalare e accostare, non fare un 360 in piazza, e poi saluti e niente multa.
Questo è ciò che intendo per buon senso.
 
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samuelgol

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Troppa sicurezza, la tua, di sapere come stavano le cose in quel momento.
Il tipo poteva essere sulla parte pedonale, gli suona il telefono, si ferma e inizia a rispondere, poi all'arrivo di altri pedoni fa un passo avanti ed entra in ciclabile, dove per cento metri almeno non circola nessuno. Il pedone col carrozzino sta indietro ma a non più di tre metri da lui e sta provenendo nella sua direzione, per me potrebbe essersi appena scansato.
Voglio solo dirti che analizzando la foto non puoi dedurre la verità.
La verità lì è una sola. Quello sta fermo sulla ciclabile a chiacchierare al telefono di spalle al senso di marcia se sopraggiunge una bici non la vede (e magari al sentire un eventuale campanello ti manda pure affanculo, cosa subita mille volte). Non ha ragioni Covid perchè nulla gli vieta di camminare chiacchierando al telefono dove può. Dopodichè, vista la situazione non ho detto che gli si debba per forza fare la multa, come a te non la ha fatta il vigile di Bolzano (ma ti è andata bene, sono pochi quelli comprensivi lì, specie i vigili), però dirgli che non si fa e non giustificarlo mi pare il minimo, come il vigile di Bolzano non ti ha giustificato, ma redarguito a non ripetere una manovra di quel genere.
 
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sembola

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Per il secondo intervento, Bolzano vs. Roma, che condivido al 100%, chiedo solo: "da chi dipende?"
Da chi se la popolazione è più rispettosa...
Da chi se c'è controllo, e non solo per le strade?
Principalmente dal primo parametro, a mio parere. Se la qualunque la fa un utente della strada su 1000 o su 10.000 il controllore può "correggere" l'errore consigliando o punendo a seconda dei casi, mettendo in moto il meccanismo virtuoso in cui chi sbaglia paga e (presumibilmente) si corregge e chi si comporta bene continua a farlo. Ma se nel mentre che consigli/punisci il primo gli altri 999 o 9999 fanno la stessa cosa la deterrenza non prende consistenza e anzi si alimente il vittimismo del "perchè multi me, lo fanno tutti" e il mantra del "fate solo cassa"-

E lo dico io che anche su queste pagine ho più volte invocato maggiori controlli, sia chiaro.
 
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Emmever

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La verità lì è una sola. Quello sta fermo sulla ciclabile a chiacchierare al telefono di spalle al senso di marcia se sopraggiunge una bici non la vede (e magari al sentire un eventuale campanello ti manda pure affanculo, cosa subita mille volte). Non ha ragioni Covid perchè nulla gli vieta di camminare chiacchierando al telefono dove può. Dopodichè, vista la situazione non ho detto che gli si debba per forza fare la multa, come a te non la ha fatta il vigile di Bolzano (ma ti è andata bene, sono pochi quelli comprensivi lì, specie i vigili), però dirgli che non si fa e non giustificarlo mi pare il minimo, come il vigile di Bolzano non ti ha giustificato, ma redarguito a non ripetere una manovra di quel genere.
Magari hai ragione in questo caso, non lo so.
Però ricorda che da una foto certe dinamiche non si vedono e secondo me è meglio non affrettare sentenze.

Esempio: vi è mai capitato che mentre superate un altro ciclista più lento un'auto arriva da dietro e vi suona perché, dal suo punto di vista, state pedalando affiancati?
In realtà non state facendo niente di male, solo superando un veicolo più lento. Ma il conducente dell'auto vede una frazione di secondo ed esprime un giudizio netto per preconcetto
 

samuelgol

Flughafenwächter
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Magari hai ragione in questo caso, non lo so.
Però ricorda che da una foto certe dinamiche non si vedono e secondo me è meglio non affrettare sentenze.

Esempio: vi è mai capitato che mentre superate un altro ciclista più lento un'auto arriva da dietro e vi suona perché, dal suo punto di vista, state pedalando affiancati?
In realtà non state facendo niente di male, solo superando un veicolo più lento. Ma il conducente dell'auto vede una frazione di secondo ed esprime un giudizio netto per preconcetto
Io vedo uno che incurante di stare dove non può stare, amabilmente chiacchiera al telefono. Scena vista mille volte su mille ciclabili o ad opera di mille guidatori.
Può anche darsi che stesse cercando di schivare un meteorite.
A me sembra che si stiano cercando scuse improbabili....basta poi non stupirsi o lamentarsi se quasi nessuno rispetta uno straccio di regola visto che buonsenso e distinguo vari giustificano sempre tutto.
 

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Maglia Iridata
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Rewel Chorus 11; Vetta Centaur 10; Giant Athena 9; Bianche Vento 602 Veloce 8; Benotto 900sp 300ex 7
Ho letto la discussione e sono giunto alla conclusione che la pericolosità delle ciclabili o ciclopedonali è dovuta allo stesso motivo della pericolosità delle strade; gli altri!!!! Spiego:

Ho notato che l'italiano medio si crede "padrone" della strada che usa indipendentemente dal mezzo con cui circola (agli automobilisti rompono i coglioni i ciclisti e i pedoni, ai ciclisti gli automobilisti e i pedoni e ai pedoni i ciclisti e gli automobilisti) basterebbe (e purtroppo in Italia non esiste) avere senso civico e rispetto per tutti gli altri utenti; io ciclista devo essere consapevole che sulle strade a noi riservate devo tenere una velocità e un comportamento adeguato ma anche i pedoni devono farlo....non che io che ho un paio di tacchette e un casco devo essere additato come un matto che corre ai 40 orari in ciclabile e la mamma col bimbo in passeggino e cuffie piantate direttamente nel cervello che zigzaga deve essere giustificata....oppure la signora che fa fare i bisogni al cane con quegli stramaledetti guinzagli allungabili si senta giustificata perché il cane deve defecare!!!!!

Esempio di lunedì, vado al lavoro in bici (bdc bianchi vento 602 con manubrio dritto e parafanghi crud) ammetto che ero un po'di fretta per timbrare ma non correvo ai 30.....in ciclopedonale mi trovo uno letteralmente al centro che mi da le spalle e pistola col telefonino (stramaledetto telefonini ....) gli suono da distanza.... niente....gli risuono da più vicino.....niente....gli urlo "permesso" questo si volta e mi brontola dietro e io "cavoli sei in mezzo alla strada" poi lo mando a quel paese e arrivo a timbrare a pelo...... questo per dimostrare la maleducazione e la presunziine della gente!!!

Detto questo....penso che in caso di incidente tra veicoli non targati e quindi non soggetti a obbligo di assicurazione sia un problema di avvocati, il cds dice che tu devi mantenere una velocità adeguata alle condizioni della strada e al livello di traffico proprio come se fossi una automobile in strada.....per questo che alla domenica pomeriggio evito come la peste la destra Po (l'argine è perennemente interdetto alle auto) mentre fra settimana è un piacere farlo, magari a tutta!!!!
 
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green dolphin

Scalatore
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Ho letto la discussione e sono giunto alla conclusione che la pericolosità delle ciclabili o ciclopedonali è dovuta allo stesso motivo della pericolosità delle strade; gli altri!!!! Spiego:

Ho notato che l'italiano medio si crede "padrone" della strada che usa indipendentemente dal mezzo con cui circola (agli automobilisti rompono i coglioni i ciclisti e i pedoni, ai ciclisti gli automobilisti e i pedoni e ai pedoni i ciclisti e gli automobilisti) basterebbe (e purtroppo in Italia non esiste) avere senso civico e rispetto per tutti gli altri utenti; io ciclista devo essere consapevole che sulle strade a noi riservate devo tenere una velocità e un comportamento adeguato ma anche i pedoni devono farlo....non che io che ho un paio di tacchette e un casco devo essere additato come un matto che corre ai 40 orari in ciclabile e la mamma col bimbo in passeggino e cuffie piantate direttamente nel cervello che zigzaga deve essere giustificata....oppure la signora che fa fare i bisogni al cane con quegli stramaledetti guinzagli allungabili si senta giustificata perché il cane deve defecare!!!!!

Esempio di lunedì, vado al lavoro in bici (bdc bianchi vento 602 con manubrio dritto e parafanghi crud) ammetto che ero un po'di fretta per timbrare ma non correvo ai 30.....in ciclopedonale mi trovo uno letteralmente al centro che mi da le spalle e pistola col telefonino (stramaledetto telefonini ....) gli suono da distanza.... niente....gli risuono da più vicino.....niente....gli urlo "permesso" questo si volta e mi brontola dietro e io "cavoli sei in mezzo alla strada" poi lo mando a quel paese e arrivo a timbrare a pelo...... questo per dimostrare la maleducazione e la presunziine della gente!!!

Detto questo....penso che in caso di incidente tra veicoli non targati e quindi non soggetti a obbligo di assicurazione sia un problema di avvocati, il cds dice che tu devi mantenere una velocità adeguata alle condizioni della strada e al livello di traffico proprio come se fossi una automobile in strada.....per questo che alla domenica pomeriggio evito come la peste la destra Po (l'argine è perennemente interdetto alle auto) mentre fra settimana è un piacere farlo, magari a tutta!!!!
Però è stato sbagliato anche il tuo comportamento: non correvi ai 30 ma su una ciclopedonale il limite è ben inferiore alla velocità che certamente tenevi. Quindi lui era in torto perché era in mezzo alla strada, tu lo eri per la velocità. Questo dimostra che, vista l'inadeguatezza e contiguità del far convivere la gente nelle ciclopedonali, perché ognuno ha le sue ragioni e si comporta come meglio crede, il codice della strada è inadeguato, ovvero non garantisce in maniera adeguata nessuna delle categorie che lo usa.

La mia scelta, se devo andare ad una certa velocità e mettermi in pericolo e rischiare di causare danno agli altri, anche se sono rimbecilliti dal telefono, è di stare su strada. La ciclopedonale è facoltativa, sarei ottuso e spocchioso se credessi di usarla come una ciclabile e volessi strada libera e tenere velocità a me congrue.
Per quello credo che il codice debba svincolare il ciclista dall'uso definitivamente, mettendo delle restrizioni sulla velocità: se uno vuole andare su ciclopedonale, con tutto quello che comporta avere dei pedoni così vicini che passeggiano (un po' come in centro storico nelle ZTL, non è che hai strada libera, devi rallentare e adeguarti alla presenza dei pedoni), deve andarci in bici a certe condizioni (max 10 km/h), sapendo che non è l'utente privilegiato per quel tipo di percorso e che dovrà comunque stare attento e cedere comunque il passo ai pedoni.

Se ci pensi molte ciclopedonali sono solo dei marciapiedi tagliati in due da una striscia bianca, in cui qualcuno ha disegnato una bici su un lato, e sull'altro un pedone. Va da sé che noi, per colpa di queste scelte poco ortodosse a livello urbanistico delle amministrazioni, siamo gli ultimi arrivati su quel percorso che era (e dovrebbe essere) dei pedoni. Non c'è modo di fargli entrare in testa che devono stare il più possibile di lato e che ci sono le bici. In un certo senso, da pedone, non riesco a dargli torto: qualche volta anche io me ne dimentico.

Poi ci sarà sempre chi non è in buona fede e non è che se ne dimentica, ma se ne frega degli altri, come è capitato a te. L'umanità è così, non ci possiamo fare niente.
 

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Però è stato sbagliato anche il tuo comportamento: non correvi ai 30 ma su una ciclopedonale il limite è ben inferiore alla velocità che certamente tenevi. Quindi lui era in torto perché era in mezzo alla strada, tu lo eri per la velocità. Questo dimostra che, vista l'inadeguatezza e contiguità del far convivere la gente nelle ciclopedonali, perché ognuno ha le sue ragioni e si comporta come meglio crede, il codice della strada è inadeguato, ovvero non garantisce in maniera adeguata nessuna delle categorie che lo usa.

La mia scelta, se devo andare ad una certa velocità e mettermi in pericolo e rischiare di causare danno agli altri, anche se sono rimbecilliti dal telefono, è di stare su strada. La ciclopedonale è facoltativa, sarei ottuso e spocchioso se credessi di usarla come una ciclabile e volessi strada libera e tenere velocità a me congrue.
Per quello credo che il codice debba svincolare il ciclista dall'uso definitivamente, mettendo delle restrizioni sulla velocità: se uno vuole andare su ciclopedonale, con tutto quello che comporta avere dei pedoni così vicini che passeggiano (un po' come in centro storico nelle ZTL, non è che hai strada libera, devi rallentare e adeguarti alla presenza dei pedoni), deve andarci in bici a certe condizioni (max 10 km/h), sapendo che non è l'utente privilegiato per quel tipo di percorso e che dovrà comunque stare attento e cedere comunque il passo ai pedoni.

Se ci pensi molte ciclopedonali sono solo dei marciapiedi tagliati in due da una striscia bianca, in cui qualcuno ha disegnato una bici su un lato, e sull'altro un pedone. Va da sé che noi, per colpa di queste scelte poco ortodosse a livello urbanistico delle amministrazioni, siamo gli ultimi arrivati su quel percorso che era (e dovrebbe essere) dei pedoni. Non c'è modo di fargli entrare in testa che devono stare il più possibile di lato e che ci sono le bici. In un certo senso, da pedone, non riesco a dargli torto: qualche volta anche io me ne dimentico.

Poi ci sarà sempre chi non è in buona fede e non è che se ne dimentica, ma se ne frega degli altri, come è capitato a te. L'umanità è così, non ci possiamo fare niente.
Concordo in pieno! Io non facevo i 30 ma neanche i 3 (avrò fatto i 20 forse meno perché è un pezzo coi sanpietrini tutti sconnessi per via delle radici) però va da se che come non devi usare il cellulare un macchina o in bici non devi fare in modo di distrarti neanche a piedi....e comunque non parlo mai in senso assoluto perché tutti facciamo le nostre cappelle in macchina, in bici, a piedi, in moto....

Il problema che essendo mezzi non soggetti a immatricolazione è un casino in caso di danni a cose o persone, come sta sorgendo il problema dei monopattini....
 
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ernia

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...

Se ci pensi molte ciclopedonali sono solo dei marciapiedi tagliati in due da una striscia bianca, in cui qualcuno ha disegnato una bici su un lato, e sull'altro un pedone. ...
Quelle sono ciclabili e sono obbligatorie perchè la bici ha la corsia riservata, nelle ciclopedonali non c'è la distinzione fra zona pedoni e zona bici
 

green dolphin

Scalatore
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Quelle sono ciclabili e sono obbligatorie perchè la bici ha la corsia riservata, nelle ciclopedonali non c'è la distinzione fra zona pedoni e zona bici
Ti confondi. Le ciclopedonali sono, da codice della strada, tutte le piste in cui c'è contiguità con i pedoni e non c'è un divisorio tipo rialzo in cemento etc. che delimita i rispettivi spazi. Se prendiamo un marciapiede e ci tiriamo una riga bianca mettendo per ogni lato il silmbolo corrispondente, ed un cartello con una bici/un pedone, quella è una ciclopedonale. Ed il ciclista non è obbligato ad usarla.
 

ernia

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Ti confondi. Le ciclopedonali sono, da codice della strada, tutte le piste in cui c'è contiguità con i pedoni e non c'è un divisorio tipo rialzo in cemento etc. che delimita i rispettivi spazi. Se prendiamo un marciapiede e ci tiriamo una riga bianca mettendo per ogni lato il silmbolo corrispondente, ed un cartello con una bici/un pedone, quella è una ciclopedonale. Ed il ciclista non è obbligato ad usarla.
Per me ti confondi tu :mrgreen:
Si chiamano piste ciclabili contigue al marciapiede e sono segnalate da un cartello blu con ciclisti da un lato, barra verticale bianca e pedoni dall'altro.
Le ciclopedonali sono segnalate da un cartello tondo blu con pedone e ciclista uno sopra l'altro senza alcuna riga di separazione fra i due.
 

samuelgol

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Per me ti confondi tu :mrgreen:
Si chiamano piste ciclabili contigue al marciapiede e sono segnalate da un cartello blu con ciclisti da un lato, barra verticale bianca e pedoni dall'altro.
Le ciclopedonali sono segnalate da un cartello tondo blu con pedone e ciclista uno sopra l'altro senza alcuna riga di separazione fra i due.
Ora forse ho fatto confusione con i cartelli. Ma se è solo la riga che delimita A TERRA i due spazi, e non un cordolo, si tratta di ciclopedonale. Perché la pista è promiscua.

A quello mi riferivo quando parlavo di marciapiede diviso in due e non di pista ciclabile che corre a fianco del marciapiede. Io parlo proprio del marciapiede con una riga bianca tirata in mezzo. Non ne avete mai visti?
 

ernia

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Ora forse ho fatto confusione con i cartelli. Ma se è solo la riga che delimita A TERRA i due spazi, e non un cordolo, si tratta di ciclopedonale. Perché la pista è promiscua.
No, se c'è la striscia le corsie sono separate e quindi c'è la corsia riservata alle bici e la conseguente obbligatorietà.
Non è richiesto un cordolo.
 
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samuelgol

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Ora forse ho fatto confusione con i cartelli. Ma se è solo la riga che delimita A TERRA i due spazi, e non un cordolo, si tratta di ciclopedonale. Perché la pista è promiscua.

A quello mi riferivo quando parlavo di marciapiede diviso in due e non di pista ciclabile che corre a fianco del marciapiede.
No. Come si legge nel link che ho già messo, la promiscuità si ha solo con cartello pedone sopra bici sotto. Se in terra c'è una riga continua, non c'è promiscuità perchè la linea continua NON si oltrepassa (come avviene per le macchine sulla strada).
 
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