Maratona dles Dolomites 2023 #mdd36

Cillo

Scalatore
10 Gennaio 2008
7.060
3.791
60
Torino
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Bici
Wilier 110 Pro -
Dove va essere la mia sesta partecipazione in 20 anni ed invece sono andato solo a far da spettatore causa infortunio per una caduta in mtb…
Per quanto ho potuto vedere ed anche in base a quanto riferito dagli amici che hanno partecipato un po’ troppo “portoghesi” sul percorso, ristori un po’ più scarsi rispetto agli anni passati, ma sempre sopra la media comunque… Pasta party, per chi è arrivato dopo le 14,00, troppo affollato, da rivedere…
Nel complesso sempre una bella manifestazione, si respira un bel clima ed i panorami sono sempre fantastici, spero di potermi rifare in qualche modo il prossimo anno…
E’ stato un piacere inoltre fare quattro chiacchiere con i forumendoli @nove59 @danieletesta79 @GAZZA71 @panta41 @Salvo@ing , forse dimentico qualcuno… Come è andata a voi???
 

Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
11.793
8.808
61
Atina (Fr)
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Trek (alcune)
Dunque, archiviata la mia NON Maratona, nel senso che a Corvara mi sono fermato dopo i 4 passi. Poi pentito, ho proseguito ma in cima al secondo Campolongo mi sono fermato di nuovo, definitivamente.
Non riuscivo a respirare, avevo le gambe pesantissime, non andavo proprio avanti, nonostante fossi in "gara" (:))): ), pulsazioni medie 107...
Forse ho sbagliato a mettere un collirio beta-bloccante poco prima di partire, ma avevo troppa paura a stare senza per un tempo lungo come la Maratona, oppure semplicemente è stata una giornataccia e basta.

Aneddoti stavolta pochi, ne riporto un paio:

Il solerte Carabiniere che mi ha impedito di tornare indietro dal Campolongo nonostante avessi l'albergo poco più sotto e non dovessi tornare a Corvara, indicandomi una "strada sterrata, ma ben battuta" che scendeva paralellamentealla statale e che avrebbe fatto al caso mio. La "strada" si è poi rivelata un sentiero per capre ed io e gli altri due sfigati che hannos eguito quella indicazione siamo stati fatti oggetto di rimbrotti ed improperi da parte di MTBisti elettrificati che salivano a manetta dal suddetto sentiero e non si aspettavano di trovare per strada quello che stavano trovando.

Sul Gardena poco prima del passo dove c'è il rettilineo con il ristorante a sx salendo sto annaspando alla ricerca di aria e watt (senza trovare minimamente né l'una né gli altri) quando non posso fare a meno di ascoltare il colloquio tra due che mi sono accanto:

Ciclista1: "Eh ma sai questi sono ceramici";
Ciclista2: "E ti danno dei vantaggi?":
Ciclista1: "Certo!, Molto più fluidi vai più veloce!";
Io: "Ma veramente?"
Ciclista1: "Ma certamente!"
Io: "Ma sicuro, guarda che in biciletta non servono a niente"
Ciclist1: "Io lo sento eccome, se ti sei fermo e non lo senti è un problema tuo".

Ora, a parte i ceramici, alla fine #machemmefrega, è la storia del fermo.
Io sono fermo e ci sta, domenica ero ancora più fermo, anzi da ricovero in rianimazione, ma se il ceramista sul Gardena era con me, che sono partito in ultima fila dell'ultima griglia mi sa che il nostro era un colloquio tra fermi.

Sul regolamento, se c'è deve valere per tutti, alla MDD c'è e mi pare POCO interpretabile.
 

Doctor Speck

Ötztalnauta
18 Settembre 2004
13.833
12.455
Nordest
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2
Dunque, archiviata la mia NON Maratona, nel senso che a Corvara mi sono fermato dopo i 4 passi. Poi pentito, ho proseguito ma in cima al secondo Campolongo mi sono fermato di nuovo, definitivamente.
Non riuscivo a respirare, avevo le gambe pesantissime, non andavo proprio avanti, nonostante fossi in "gara" (:))): ), pulsazioni medie 107...
Forse ho sbagliato a mettere un collirio beta-bloccante poco prima di partire, ma avevo troppa paura a stare senza per un tempo lungo come la Maratona, oppure semplicemente è stata una giornataccia e basta.

Aneddoti stavolta pochi, ne riporto un paio:

Il solerte Carabiniere che mi ha impedito di tornare indietro dal Campolongo nonostante avessi l'albergo poco più sotto e non dovessi tornare a Corvara, indicandomi una "strada sterrata, ma ben battuta" che scendeva paralellamentealla statale e che avrebbe fatto al caso mio. La "strada" si è poi rivelata un sentiero per capre ed io e gli altri due sfigati che hannos eguito quella indicazione siamo stati fatti oggetto di rimbrotti ed improperi da parte di MTBisti elettrificati che salivano a manetta dal suddetto sentiero e non si aspettavano di trovare per strada quello che stavano trovando.

Sul Gardena poco prima del passo dove c'è il rettilineo con il ristorante a sx salendo sto annaspando alla ricerca di aria e watt (senza trovare minimamente né l'una né gli altri) quando non posso fare a meno di ascoltare il colloquio tra due che mi sono accanto:

Ciclista1: "Eh ma sai questi sono ceramici";
Ciclista2: "E ti danno dei vantaggi?":
Ciclista1: "Certo!, Molto più fluidi vai più veloce!";
Io: "Ma veramente?"
Ciclista1: "Ma certamente!"
Io: "Ma sicuro, guarda che in biciletta non servono a niente"
Ciclist1: "Io lo sento eccome, se ti sei fermo e non lo senti è un problema tuo".

Ora, a parte i ceramici, alla fine #machemmefrega, è la storia del fermo.
Io sono fermo e ci sta, domenica ero ancora più fermo, anzi da ricovero in rianimazione, ma se il ceramista sul Gardena era con me, che sono partito in ultima fila dell'ultima griglia mi sa che il nostro era un colloquio tra fermi.

Sul regolamento, se c'è deve valere per tutti, alla MDD c'è e mi pare POCO interpretabile.
La Maratona è sempre una meravigliosa babele ciclistica, e i dialoghi sono una fantastica spremuta di luoghi comuni alla maggior parte dei quali solitamente il mio cervello mi chiede "ma l'ha detto veramente?" :mrgreen:
 

nove59

Velocista
10 Ottobre 2009
4.950
3.553
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Bici
TREK
Nel mio caso, come per Ipercool ( che mi dispiace non aver visto né sabato né domenica sul poco tracciato fatto) una giornata storta che mestamente si è conclusa dopo il sellaronda. Crampi fin dal Campolongo, gambe di burro e battiti che non volevano saperne di salire. Ho impiegato 40' in più del 2021 a fare il percorso corto:-(, sarà l'età. Note positive: il paesaggio che non mi stanco mai di ammirare, le strade ottime e chiuse e le chiacchiere con un paio di persone che fanno capo agli sponsor. Pur nelle retrovie ho incontrato diversi portoghesi, l'unico che non mi ha fatto arrabbiare il ragazzo sul Sella con la bici carica di borsoni che probabilmente si è ritrovato lì per caso. Con una ragazza sul Gardena senza numero ho anche fatto 4 chiacchiere, era lì perchè aveva portato le borracce a una sua parente e rientrava:mrgreen:, alcuni altri li ho visti ma sono stato zitto. Visti 3 motorizzati, uno si notava particolarmente per il motore nel movimento centrale, gli altri due meno perchè avevano il motore nel mozzo. Conclusione: è per me una settimana di vacanza, MDD o meno e quindi è andata bene lo stesso. Il sabato ho rivisto vecchi amici: panta41, danieletesta, salvo@ing ( prestazione monstre :hail:), rottweiller, e ho avuto finalmente il piacere di dare un volto a cillo e gazza71. A tutti un abbraccio forte e un arrivederci. o-o
 

Monacograu

Pedivella
13 Agosto 2020
376
329
52
ROMA
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Cannondale SuperSix evo 3 HM Rapha & Cube nuroad
Il tipo con le borse l'ho visto anche io così come un motorizzato.
Ma, il peggiore, è stato un tizio sul primo passaggio del campolongo che faceva lo "splendido" in videochiamata con il figlio, bloccando tutti in quanto andava a 5 km/h
 
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Reactions: panta41 and nove59

Tapinaz

Maglia Iridata
3 Giugno 2005
13.446
6.918
65
Parco agricolo sud Milano
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C50 e RCA
Dunque, archiviata la mia NON Maratona, nel senso che a Corvara mi sono fermato dopo i 4 passi. Poi pentito, ho proseguito ma in cima al secondo Campolongo mi sono fermato di nuovo, definitivamente.
Non riuscivo a respirare, avevo le gambe pesantissime, non andavo proprio avanti, nonostante fossi in "gara" (:))): ), pulsazioni medie 107...
Forse ho sbagliato a mettere un collirio beta-bloccante poco prima di partire, ma avevo troppa paura a stare senza per un tempo lungo come la Maratona, oppure semplicemente è stata una giornataccia e basta.

Aneddoti stavolta pochi, ne riporto un paio:

Il solerte Carabiniere che mi ha impedito di tornare indietro dal Campolongo nonostante avessi l'albergo poco più sotto e non dovessi tornare a Corvara, indicandomi una "strada sterrata, ma ben battuta" che scendeva paralellamentealla statale e che avrebbe fatto al caso mio. La "strada" si è poi rivelata un sentiero per capre ed io e gli altri due sfigati che hannos eguito quella indicazione siamo stati fatti oggetto di rimbrotti ed improperi da parte di MTBisti elettrificati che salivano a manetta dal suddetto sentiero e non si aspettavano di trovare per strada quello che stavano trovando.

Sul Gardena poco prima del passo dove c'è il rettilineo con il ristorante a sx salendo sto annaspando alla ricerca di aria e watt (senza trovare minimamente né l'una né gli altri) quando non posso fare a meno di ascoltare il colloquio tra due che mi sono accanto:

Ciclista1: "Eh ma sai questi sono ceramici";
Ciclista2: "E ti danno dei vantaggi?":
Ciclista1: "Certo!, Molto più fluidi vai più veloce!";
Io: "Ma veramente?"
Ciclista1: "Ma certamente!"
Io: "Ma sicuro, guarda che in biciletta non servono a niente"
Ciclist1: "Io lo sento eccome, se ti sei fermo e non lo senti è un problema tuo".

Ora, a parte i ceramici, alla fine #machemmefrega, è la storia del fermo.
Io sono fermo e ci sta, domenica ero ancora più fermo, anzi da ricovero in rianimazione, ma se il ceramista sul Gardena era con me, che sono partito in ultima fila dell'ultima griglia mi sa che il nostro era un colloquio tra fermi.

Sul regolamento, se c'è deve valere per tutti, alla MDD c'è e mi pare POCO interpretabile.
Ciclista uno, nel senso primo dei pirla.

Benedetta ignoranza, anch'io faccio parte di quel gruppo, ma almeno non me ne vanto.

A causa delle tue attuali condizioni fisiche hai avuto la possibilità di fare diretta conoscenza con questi personaggi, ma vedrai che non ti capiterà più.
Forza Paolo :cassius:
 

Salvo@ing

Apprendista Cronoman
23 Luglio 2011
3.572
1.728
Messina
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Trek Emonda SL6
Archivio anche io la mia settima partecipazione. Tante note di piacere, la prima certamente la riunione al bar con tanti amici (vecchi e nuovi) del forum, è sempre un gran piacere e peccato non aver potuto pedalare insieme prima e dopo la gara.
Per quanto alla manifestazione sportiva, è sempre una grande emozione, come fosse la prima volta. Quest'anno mi avviamo alla partenza con poche aspettative di migliorare il mio crono di 5.36 dello scorso anno, che avevo ritenuto perfetto per distribuzione sforzo, alimentazione, rischi in discesa, soste, etc.
Mi accingo quindi alla partenza con una novità per me, tutta da imbianchino :espulso. in taglia XL, sembravo una specie di Gabibbo da neve, ma intanto mi ha tenuto caldo nella discesa da Corvara, seppur in una mattinata nemmeno tanto fredda (in griglia si stava benissimo).

Pronti via, partiamo 3 minuti dopo la prima griglia (ero in verde, seconda griglia), vado su con il mio passo, molti mi superano a tromba, comunque viaggiamo veloce per i miei canoni. Ad inizio Campolongo imposto il mio ritmo, incurante di tutto e tutti, ma conoscendo la salita come fosse una di quelle di casa, sono sempre li a capire quale gruppetto beccare per risparmiare qualche W, ovvero aumentare la velocità grazie alla scia. La regola però deve essere: sta tranquillo che è lunga.
In una manifestazione occorre sempre darsi obiettivi, ne avevo 2: fare un sub 50' sul Giau (mio top 51'42", ma pedalando sempre male, non godendomi nemmeno la salita) e sperare di arrivare nei primi 100 (speranza vana, di norma significa correre in meno di 5.30).
Ad ogni modo, completo il Campolongo con il personale di circa 1' (caxx, sono andato troppo forte mi dico, sul Pordoi rallento), scendo cauto, la strada era un pò umida, ma tutto sommato faccio solo 3" in più del mio best (verificato dopo ovviamente), inizio il Pordoi andando molto tranquillo, almeno come sensazione, 31'31", abbatto il perdonale in gara di oltre 1' (uffa, è adesso?), scendo anche da li cauto (pochi secondi più lento del mio best), a seguire Sella e Gardena li faccio anche questi a livello di personale recuperando oltre 2' nelle 2 salite, non accusando nemmeno troppa fatica.
Passo da Corvara in 2h10'34", 5 minuti in meno dello scorso anno, con il timore di accusare crampi al muretto di Burje' (si scrive così), invece nulla, salgo sui pedali, abbastanza facile, ansioso di vedere la mia famiglia ad inizio salita Campolongo per lasciare lo smanicato ed i manicotti e recuperare una borraccia.
1688573528278.png
Il vederli ad attendermi con questa gran sorpresa è stata una cosa fantastica, per me la gara poteva anche finire li, ma mio figlio, agonista nato, mi dice: "papà ti stanno superando, vai a riprenderli. Sosta di 35-40" e riparto, vado su bene, scollino con tempo effettivo di appena 10" più lento del primo passaggio nonostante la sosta, e adesso via verso il Giau, non dimenticando che Andraz e S. Lucia non vanno prese alla leggera. Passano tranquillissime, best su entrambe le lievi ascese, inizia il Giau, i 6 che erano con me partono a tutta, come se non ci fosse un domani, io mi piazzo con il 36-30 e vado su col mio passo a 70rpm, di più non potevo, altrimenti andavo fuori giri. Con il passare dei tornati, km dopo km, li riprendo tutti a velocità doppia, io andavo su con impegno ma lucido, gli altri andavano a zig-zag. Mi vermo alla fontana dei meno 3, mio punto di riferimento, sosta brevissima per riempire l'unica borraccia da 800ml che avevo, una ventina di secondi e si riprende, la vetta arriva subito, tempo 48' basso, quasi 2' meno del mio obiettivo di giornata. Soddisfazione piena.
In tutto ciò non avevo idea della proiezione del crono finale, avevo il riscontro delle salite, ma non delle discese ne del tratto Arabba-Selva dove si piò perdere parecchio tempo se non si fosse in un buon gruppo (e quest'anno il gruppo non era dei migliori purtroppo); volutamente avevo tolto dal Garmin il tempo totale e l'orario.
Si scende dal Giau, a fine discesa, nel tratto in piano/vallonato, inizio ad accusare qualche crampetto ai vasti mediali, ma poco male, di norma mi bloccano i crampi ai sartori, ma ho imparato a non farli venire, gestendo bene la cadenza in discesa. Evito spinte a strappo e butto un pò d'acqua, ed inizia il drammatico Falzarego-Valparola. Siamo in 6, uno dei quali mi sembra "buono", ripreso in discesa dal Giau semplicemente perché non sapeva stare sulle 2 ruote, ma evidentemente in salita andava forte.
Infatti da subito scappa via, io resto dietro con gli altri. Dopo un paio di minuti però mi accorgo che andavamo troppo piano, mi son detto: "che idiota che sono, dovevo stare a ruota del tizio che non sa scendere". Allora mollo in gruppo e mi metto all'inseguimento, a ritmo importante (per me), lo recupero a metà del tratto di spianata, lo supero e gli dico di stare a ruota. Proseguo con generosità fin quando la strada riprende a salire e resto da solo. A quel punto una visione, vedo un folto gruppo, sono le donne, la seconda e terza della generale. Senza strafare le riprendo ad iniz'io Valparola, uso quel tratto per recuperare un pò, salivano davvero piano devo dire. Fatto sta che il mio Falzarego-Valparola lo chiudo in 38'53" (4' in meno del mio best).
Inizia la discesa, che mi piace parecchio ma per certi versi mi spaventa per la velocità e per i sempre presenti crampi a fine discesa se non addirittura nello strappettino di S. Cassiano. Scendo veloce, ma le donne ed il gruppetto mi staccano inesorabilmente, niente da fare ho perso il treno, mi tocca fare La Villa Corvara da solo. Arrivo giù con crampetti ma ordinari, da fatica, faccio il Muro del Gatto molto bene, parto piano ma chiudo molto molto forte (peronale) uscito da li, recupero un attimo e nel serpentino d'ingresso verso la statale faccio un pò di zig-zag a superare i compagni del medio che andavano molto piano.
Arrivato sullo stradone all'orizzonte vedo il gruppo, impossibile prenderli ma ho detto, che me frega, ci provo. Mi metto a tutta, come fosse un crono. In appena 1 km li riprendo e non mi stanno nemmeno in scia, sono all'ultimo km, ho capito che forse sono sotto le 5h30, sarebbe fantastico.
Arrivo sprintando, non vorrei che chiuda un secondo sopra le 5h30 solo perché non ho dato tutto.
Il finale è stato straordinario, per quanto Strava possa contare poco, questa è la classifica di luglio:
1688575209914.png
Stoppo il Garmin ma non vedo nemmeno il tempo. Quando cavolo ho fatto? Prendo il telefono, arriva un SMS: 5h21'53"3. INCREDIBILE!!!
Resto stupefatto, migliorarmi di 15' a 46 anni è qualcosa che mai avrei pensato potesse succedere e mai avrei immaginato che il mio fisico potesse permettermi di correre la Maratona delle Dolomiti sotto le 5h30.
E' stata una commozione assoluta, per l'importanza che questi luoghi hanno nella vita mia e della mia famiglia poiché da quando è nata mia figlia l'Alta Badia e da sempre il nostro rifugio estivo, il luogo di fuga dallo stress quotidiano del lavoro, dello studio, del traffico, dell'inquinamento. E' il nostro momento, che se sugellato dal piacere di pedalare con divertimento, al di la del crono, si trasforma in un super momento.
Che dire, arrivederci al prossimo anno, da 47enne non potrò far altro che partire e cercare di portare il sedere all'arrivo, ovviamente al meglio delle mie possibilità. Se saranno 6h, 5h30 o chissà cosa poco importerà, l'augurio è di rivedere i luoghi, gli amici e la mia famiglia a farmi il tifo, cosa che mi ha provocato una emozione assoluta.

P.S. per gli amanti dell'alimentazione in gara: mi sono alimentato con 180gr di CHO in 2 borracce grandi, 3,5 barrette da 40gr di CHO, 2 gelatine Beta fuel da 46gr CHO e 5 gel Betafuel da 40gr (3 con caffeina), Totale CHO 572gr (a 3/4 del Falzarego ho smesso di mangiare, ero proprio saturo!!!).
 

erpuma86

Pignone
9 Settembre 2019
139
42
37
treviso
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Bici
Nessuna
Cosa ne pensate della curva a sinistra dove ogni anno si fa male qualcuno si discesa dal Sella? quest'anno c'era ambulanza che ne portava via uno e poco avanti a me ne è volato un altro...lo scorso anno incidente grave...quello prima uno o due abbastanza gravi... asfalto nuovo, strada larga... a questo punto un materasso sul rail e uno sbandieratore potrebbero metterlo...
 

Cillo

Scalatore
10 Gennaio 2008
7.060
3.791
60
Torino
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Wilier 110 Pro -
Archivio anche io la mia settima partecipazione. Tante note di piacere, la prima certamente la riunione al bar con tanti amici (vecchi e nuovi) del forum, è sempre un gran piacere e peccato non aver potuto pedalare insieme prima e dopo la gara.
Per quanto alla manifestazione sportiva, è sempre una grande emozione, come fosse la prima volta. Quest'anno mi avviamo alla partenza con poche aspettative di migliorare il mio crono di 5.36 dello scorso anno, che avevo ritenuto perfetto per distribuzione sforzo, alimentazione, rischi in discesa, soste, etc.
Mi accingo quindi alla partenza con una novità per me, tutta da imbianchino :espulso. in taglia XL, sembravo una specie di Gabibbo da neve, ma intanto mi ha tenuto caldo nella discesa da Corvara, seppur in una mattinata nemmeno tanto fredda (in griglia si stava benissimo).

Pronti via, partiamo 3 minuti dopo la prima griglia (ero in verde, seconda griglia), vado su con il mio passo, molti mi superano a tromba, comunque viaggiamo veloce per i miei canoni. Ad inizio Campolongo imposto il mio ritmo, incurante di tutto e tutti, ma conoscendo la salita come fosse una di quelle di casa, sono sempre li a capire quale gruppetto beccare per risparmiare qualche W, ovvero aumentare la velocità grazie alla scia. La regola però deve essere: sta tranquillo che è lunga.
In una manifestazione occorre sempre darsi obiettivi, ne avevo 2: fare un sub 50' sul Giau (mio top 51'42", ma pedalando sempre male, non godendomi nemmeno la salita) e sperare di arrivare nei primi 100 (speranza vana, di norma significa correre in meno di 5.30).
Ad ogni modo, completo il Campolongo con il personale di circa 1' (caxx, sono andato troppo forte mi dico, sul Pordoi rallento), scendo cauto, la strada era un pò umida, ma tutto sommato faccio solo 3" in più del mio best (verificato dopo ovviamente), inizio il Pordoi andando molto tranquillo, almeno come sensazione, 31'31", abbatto il perdonale in gara di oltre 1' (uffa, è adesso?), scendo anche da li cauto (pochi secondi più lento del mio best), a seguire Sella e Gardena li faccio anche questi a livello di personale recuperando oltre 2' nelle 2 salite, non accusando nemmeno troppa fatica.
Passo da Corvara in 2h10'34", 5 minuti in meno dello scorso anno, con il timore di accusare crampi al muretto di Burje' (si scrive così), invece nulla, salgo sui pedali, abbastanza facile, ansioso di vedere la mia famiglia ad inizio salita Campolongo per lasciare lo smanicato ed i manicotti e recuperare una borraccia.
Vedi l'allegato 407499
Il vederli ad attendermi con questa gran sorpresa è stata una cosa fantastica, per me la gara poteva anche finire li, ma mio figlio, agonista nato, mi dice: "papà ti stanno superando, vai a riprenderli. Sosta di 35-40" e riparto, vado su bene, scollino con tempo effettivo di appena 10" più lento del primo passaggio nonostante la sosta, e adesso via verso il Giau, non dimenticando che Andraz e S. Lucia non vanno prese alla leggera. Passano tranquillissime, best su entrambe le lievi ascese, inizia il Giau, i 6 che erano con me partono a tutta, come se non ci fosse un domani, io mi piazzo con il 36-30 e vado su col mio passo a 70rpm, di più non potevo, altrimenti andavo fuori giri. Con il passare dei tornati, km dopo km, li riprendo tutti a velocità doppia, io andavo su con impegno ma lucido, gli altri andavano a zig-zag. Mi vermo alla fontana dei meno 3, mio punto di riferimento, sosta brevissima per riempire l'unica borraccia da 800ml che avevo, una ventina di secondi e si riprende, la vetta arriva subito, tempo 48' basso, quasi 2' meno del mio obiettivo di giornata. Soddisfazione piena.
In tutto ciò non avevo idea della proiezione del crono finale, avevo il riscontro delle salite, ma non delle discese ne del tratto Arabba-Selva dove si piò perdere parecchio tempo se non si fosse in un buon gruppo (e quest'anno il gruppo non era dei migliori purtroppo); volutamente avevo tolto dal Garmin il tempo totale e l'orario.
Si scende dal Giau, a fine discesa, nel tratto in piano/vallonato, inizio ad accusare qualche crampetto ai vasti mediali, ma poco male, di norma mi bloccano i crampi ai sartori, ma ho imparato a non farli venire, gestendo bene la cadenza in discesa. Evito spinte a strappo e butto un pò d'acqua, ed inizia il drammatico Falzarego-Valparola. Siamo in 6, uno dei quali mi sembra "buono", ripreso in discesa dal Giau semplicemente perché non sapeva stare sulle 2 ruote, ma evidentemente in salita andava forte.
Infatti da subito scappa via, io resto dietro con gli altri. Dopo un paio di minuti però mi accorgo che andavamo troppo piano, mi son detto: "che idiota che sono, dovevo stare a ruota del tizio che non sa scendere". Allora mollo in gruppo e mi metto all'inseguimento, a ritmo importante (per me), lo recupero a metà del tratto di spianata, lo supero e gli dico di stare a ruota. Proseguo con generosità fin quando la strada riprende a salire e resto da solo. A quel punto una visione, vedo un folto gruppo, sono le donne, la seconda e terza della generale. Senza strafare le riprendo ad iniz'io Valparola, uso quel tratto per recuperare un pò, salivano davvero piano devo dire. Fatto sta che il mio Falzarego-Valparola lo chiudo in 38'53" (4' in meno del mio best).
Inizia la discesa, che mi piace parecchio ma per certi versi mi spaventa per la velocità e per i sempre presenti crampi a fine discesa se non addirittura nello strappettino di S. Cassiano. Scendo veloce, ma le donne ed il gruppetto mi staccano inesorabilmente, niente da fare ho perso il treno, mi tocca fare La Villa Corvara da solo. Arrivo giù con crampetti ma ordinari, da fatica, faccio il Muro del Gatto molto bene, parto piano ma chiudo molto molto forte (peronale) uscito da li, recupero un attimo e nel serpentino d'ingresso verso la statale faccio un pò di zig-zag a superare i compagni del medio che andavano molto piano.
Arrivato sullo stradone all'orizzonte vedo il gruppo, impossibile prenderli ma ho detto, che me frega, ci provo. Mi metto a tutta, come fosse un crono. In appena 1 km li riprendo e non mi stanno nemmeno in scia, sono all'ultimo km, ho capito che forse sono sotto le 5h30, sarebbe fantastico.
Arrivo sprintando, non vorrei che chiuda un secondo sopra le 5h30 solo perché non ho dato tutto.
Il finale è stato straordinario, per quanto Strava possa contare poco, questa è la classifica di luglio:
Vedi l'allegato 407500
Stoppo il Garmin ma non vedo nemmeno il tempo. Quando cavolo ho fatto? Prendo il telefono, arriva un SMS: 5h21'53"3. INCREDIBILE!!!
Resto stupefatto, migliorarmi di 15' a 46 anni è qualcosa che mai avrei pensato potesse succedere e mai avrei immaginato che il mio fisico potesse permettermi di correre la Maratona delle Dolomiti sotto le 5h30.
E' stata una commozione assoluta, per l'importanza che questi luoghi hanno nella vita mia e della mia famiglia poiché da quando è nata mia figlia l'Alta Badia e da sempre il nostro rifugio estivo, il luogo di fuga dallo stress quotidiano del lavoro, dello studio, del traffico, dell'inquinamento. E' il nostro momento, che se sugellato dal piacere di pedalare con divertimento, al di la del crono, si trasforma in un super momento.
Che dire, arrivederci al prossimo anno, da 47enne non potrò far altro che partire e cercare di portare il sedere all'arrivo, ovviamente al meglio delle mie possibilità. Se saranno 6h, 5h30 o chissà cosa poco importerà, l'augurio è di rivedere i luoghi, gli amici e la mia famiglia a farmi il tifo, cosa che mi ha provocato una emozione assoluta.

P.S. per gli amanti dell'alimentazione in gara: mi sono alimentato con 180gr di CHO in 2 borracce grandi, 3,5 barrette da 40gr di CHO, 2 gelatine Beta fuel da 46gr CHO e 5 gel Betafuel da 40gr (3 con caffeina), Totale CHO 572gr (a 3/4 del Falzarego ho smesso di mangiare, ero proprio saturo!!!).
Grandissimo…
 
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GAZZA71

Passista
13 Marzo 2012
4.066
8.957
LA SPEZIA
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Bici
Colnago v1r
Archivio anche io la mia settima partecipazione. Tante note di piacere, la prima certamente la riunione al bar con tanti amici (vecchi e nuovi) del forum, è sempre un gran piacere e peccato non aver potuto pedalare insieme prima e dopo la gara.
Per quanto alla manifestazione sportiva, è sempre una grande emozione, come fosse la prima volta. Quest'anno mi avviamo alla partenza con poche aspettative di migliorare il mio crono di 5.36 dello scorso anno, che avevo ritenuto perfetto per distribuzione sforzo, alimentazione, rischi in discesa, soste, etc.
Mi accingo quindi alla partenza con una novità per me, tutta da imbianchino :espulso. in taglia XL, sembravo una specie di Gabibbo da neve, ma intanto mi ha tenuto caldo nella discesa da Corvara, seppur in una mattinata nemmeno tanto fredda (in griglia si stava benissimo).

Pronti via, partiamo 3 minuti dopo la prima griglia (ero in verde, seconda griglia), vado su con il mio passo, molti mi superano a tromba, comunque viaggiamo veloce per i miei canoni. Ad inizio Campolongo imposto il mio ritmo, incurante di tutto e tutti, ma conoscendo la salita come fosse una di quelle di casa, sono sempre li a capire quale gruppetto beccare per risparmiare qualche W, ovvero aumentare la velocità grazie alla scia. La regola però deve essere: sta tranquillo che è lunga.
In una manifestazione occorre sempre darsi obiettivi, ne avevo 2: fare un sub 50' sul Giau (mio top 51'42", ma pedalando sempre male, non godendomi nemmeno la salita) e sperare di arrivare nei primi 100 (speranza vana, di norma significa correre in meno di 5.30).
Ad ogni modo, completo il Campolongo con il personale di circa 1' (caxx, sono andato troppo forte mi dico, sul Pordoi rallento), scendo cauto, la strada era un pò umida, ma tutto sommato faccio solo 3" in più del mio best (verificato dopo ovviamente), inizio il Pordoi andando molto tranquillo, almeno come sensazione, 31'31", abbatto il perdonale in gara di oltre 1' (uffa, è adesso?), scendo anche da li cauto (pochi secondi più lento del mio best), a seguire Sella e Gardena li faccio anche questi a livello di personale recuperando oltre 2' nelle 2 salite, non accusando nemmeno troppa fatica.
Passo da Corvara in 2h10'34", 5 minuti in meno dello scorso anno, con il timore di accusare crampi al muretto di Burje' (si scrive così), invece nulla, salgo sui pedali, abbastanza facile, ansioso di vedere la mia famiglia ad inizio salita Campolongo per lasciare lo smanicato ed i manicotti e recuperare una borraccia.
Vedi l'allegato 407499
Il vederli ad attendermi con questa gran sorpresa è stata una cosa fantastica, per me la gara poteva anche finire li, ma mio figlio, agonista nato, mi dice: "papà ti stanno superando, vai a riprenderli. Sosta di 35-40" e riparto, vado su bene, scollino con tempo effettivo di appena 10" più lento del primo passaggio nonostante la sosta, e adesso via verso il Giau, non dimenticando che Andraz e S. Lucia non vanno prese alla leggera. Passano tranquillissime, best su entrambe le lievi ascese, inizia il Giau, i 6 che erano con me partono a tutta, come se non ci fosse un domani, io mi piazzo con il 36-30 e vado su col mio passo a 70rpm, di più non potevo, altrimenti andavo fuori giri. Con il passare dei tornati, km dopo km, li riprendo tutti a velocità doppia, io andavo su con impegno ma lucido, gli altri andavano a zig-zag. Mi vermo alla fontana dei meno 3, mio punto di riferimento, sosta brevissima per riempire l'unica borraccia da 800ml che avevo, una ventina di secondi e si riprende, la vetta arriva subito, tempo 48' basso, quasi 2' meno del mio obiettivo di giornata. Soddisfazione piena.
In tutto ciò non avevo idea della proiezione del crono finale, avevo il riscontro delle salite, ma non delle discese ne del tratto Arabba-Selva dove si piò perdere parecchio tempo se non si fosse in un buon gruppo (e quest'anno il gruppo non era dei migliori purtroppo); volutamente avevo tolto dal Garmin il tempo totale e l'orario.
Si scende dal Giau, a fine discesa, nel tratto in piano/vallonato, inizio ad accusare qualche crampetto ai vasti mediali, ma poco male, di norma mi bloccano i crampi ai sartori, ma ho imparato a non farli venire, gestendo bene la cadenza in discesa. Evito spinte a strappo e butto un pò d'acqua, ed inizia il drammatico Falzarego-Valparola. Siamo in 6, uno dei quali mi sembra "buono", ripreso in discesa dal Giau semplicemente perché non sapeva stare sulle 2 ruote, ma evidentemente in salita andava forte.
Infatti da subito scappa via, io resto dietro con gli altri. Dopo un paio di minuti però mi accorgo che andavamo troppo piano, mi son detto: "che idiota che sono, dovevo stare a ruota del tizio che non sa scendere". Allora mollo in gruppo e mi metto all'inseguimento, a ritmo importante (per me), lo recupero a metà del tratto di spianata, lo supero e gli dico di stare a ruota. Proseguo con generosità fin quando la strada riprende a salire e resto da solo. A quel punto una visione, vedo un folto gruppo, sono le donne, la seconda e terza della generale. Senza strafare le riprendo ad iniz'io Valparola, uso quel tratto per recuperare un pò, salivano davvero piano devo dire. Fatto sta che il mio Falzarego-Valparola lo chiudo in 38'53" (4' in meno del mio best).
Inizia la discesa, che mi piace parecchio ma per certi versi mi spaventa per la velocità e per i sempre presenti crampi a fine discesa se non addirittura nello strappettino di S. Cassiano. Scendo veloce, ma le donne ed il gruppetto mi staccano inesorabilmente, niente da fare ho perso il treno, mi tocca fare La Villa Corvara da solo. Arrivo giù con crampetti ma ordinari, da fatica, faccio il Muro del Gatto molto bene, parto piano ma chiudo molto molto forte (peronale) uscito da li, recupero un attimo e nel serpentino d'ingresso verso la statale faccio un pò di zig-zag a superare i compagni del medio che andavano molto piano.
Arrivato sullo stradone all'orizzonte vedo il gruppo, impossibile prenderli ma ho detto, che me frega, ci provo. Mi metto a tutta, come fosse un crono. In appena 1 km li riprendo e non mi stanno nemmeno in scia, sono all'ultimo km, ho capito che forse sono sotto le 5h30, sarebbe fantastico.
Arrivo sprintando, non vorrei che chiuda un secondo sopra le 5h30 solo perché non ho dato tutto.
Il finale è stato straordinario, per quanto Strava possa contare poco, questa è la classifica di luglio:
Vedi l'allegato 407500
Stoppo il Garmin ma non vedo nemmeno il tempo. Quando cavolo ho fatto? Prendo il telefono, arriva un SMS: 5h21'53"3. INCREDIBILE!!!
Resto stupefatto, migliorarmi di 15' a 46 anni è qualcosa che mai avrei pensato potesse succedere e mai avrei immaginato che il mio fisico potesse permettermi di correre la Maratona delle Dolomiti sotto le 5h30.
E' stata una commozione assoluta, per l'importanza che questi luoghi hanno nella vita mia e della mia famiglia poiché da quando è nata mia figlia l'Alta Badia e da sempre il nostro rifugio estivo, il luogo di fuga dallo stress quotidiano del lavoro, dello studio, del traffico, dell'inquinamento. E' il nostro momento, che se sugellato dal piacere di pedalare con divertimento, al di la del crono, si trasforma in un super momento.
Che dire, arrivederci al prossimo anno, da 47enne non potrò far altro che partire e cercare di portare il sedere all'arrivo, ovviamente al meglio delle mie possibilità. Se saranno 6h, 5h30 o chissà cosa poco importerà, l'augurio è di rivedere i luoghi, gli amici e la mia famiglia a farmi il tifo, cosa che mi ha provocato una emozione assoluta.

P.S. per gli amanti dell'alimentazione in gara: mi sono alimentato con 180gr di CHO in 2 borracce grandi, 3,5 barrette da 40gr di CHO, 2 gelatine Beta fuel da 46gr CHO e 5 gel Betafuel da 40gr (3 con caffeina), Totale CHO 572gr (a 3/4 del Falzarego ho smesso di mangiare, ero proprio saturo!!!).
Complimenti per tutto o-o
 
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toni77

Apprendista Scalatore
30 Aprile 2017
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Colnago V3RS Disc "La Gina" , 3T Exploro Race "La Wanda"
Archivio anche io la mia settima partecipazione. Tante note di piacere, la prima certamente la riunione al bar con tanti amici (vecchi e nuovi) del forum, è sempre un gran piacere e peccato non aver potuto pedalare insieme prima e dopo la gara.
Per quanto alla manifestazione sportiva, è sempre una grande emozione, come fosse la prima volta. Quest'anno mi avviamo alla partenza con poche aspettative di migliorare il mio crono di 5.36 dello scorso anno, che avevo ritenuto perfetto per distribuzione sforzo, alimentazione, rischi in discesa, soste, etc.
Mi accingo quindi alla partenza con una novità per me, tutta da imbianchino :espulso. in taglia XL, sembravo una specie di Gabibbo da neve, ma intanto mi ha tenuto caldo nella discesa da Corvara, seppur in una mattinata nemmeno tanto fredda (in griglia si stava benissimo).

Pronti via, partiamo 3 minuti dopo la prima griglia (ero in verde, seconda griglia), vado su con il mio passo, molti mi superano a tromba, comunque viaggiamo veloce per i miei canoni. Ad inizio Campolongo imposto il mio ritmo, incurante di tutto e tutti, ma conoscendo la salita come fosse una di quelle di casa, sono sempre li a capire quale gruppetto beccare per risparmiare qualche W, ovvero aumentare la velocità grazie alla scia. La regola però deve essere: sta tranquillo che è lunga.
In una manifestazione occorre sempre darsi obiettivi, ne avevo 2: fare un sub 50' sul Giau (mio top 51'42", ma pedalando sempre male, non godendomi nemmeno la salita) e sperare di arrivare nei primi 100 (speranza vana, di norma significa correre in meno di 5.30).
Ad ogni modo, completo il Campolongo con il personale di circa 1' (caxx, sono andato troppo forte mi dico, sul Pordoi rallento), scendo cauto, la strada era un pò umida, ma tutto sommato faccio solo 3" in più del mio best (verificato dopo ovviamente), inizio il Pordoi andando molto tranquillo, almeno come sensazione, 31'31", abbatto il perdonale in gara di oltre 1' (uffa, è adesso?), scendo anche da li cauto (pochi secondi più lento del mio best), a seguire Sella e Gardena li faccio anche questi a livello di personale recuperando oltre 2' nelle 2 salite, non accusando nemmeno troppa fatica.
Passo da Corvara in 2h10'34", 5 minuti in meno dello scorso anno, con il timore di accusare crampi al muretto di Burje' (si scrive così), invece nulla, salgo sui pedali, abbastanza facile, ansioso di vedere la mia famiglia ad inizio salita Campolongo per lasciare lo smanicato ed i manicotti e recuperare una borraccia.
Vedi l'allegato 407499
Il vederli ad attendermi con questa gran sorpresa è stata una cosa fantastica, per me la gara poteva anche finire li, ma mio figlio, agonista nato, mi dice: "papà ti stanno superando, vai a riprenderli. Sosta di 35-40" e riparto, vado su bene, scollino con tempo effettivo di appena 10" più lento del primo passaggio nonostante la sosta, e adesso via verso il Giau, non dimenticando che Andraz e S. Lucia non vanno prese alla leggera. Passano tranquillissime, best su entrambe le lievi ascese, inizia il Giau, i 6 che erano con me partono a tutta, come se non ci fosse un domani, io mi piazzo con il 36-30 e vado su col mio passo a 70rpm, di più non potevo, altrimenti andavo fuori giri. Con il passare dei tornati, km dopo km, li riprendo tutti a velocità doppia, io andavo su con impegno ma lucido, gli altri andavano a zig-zag. Mi vermo alla fontana dei meno 3, mio punto di riferimento, sosta brevissima per riempire l'unica borraccia da 800ml che avevo, una ventina di secondi e si riprende, la vetta arriva subito, tempo 48' basso, quasi 2' meno del mio obiettivo di giornata. Soddisfazione piena.
In tutto ciò non avevo idea della proiezione del crono finale, avevo il riscontro delle salite, ma non delle discese ne del tratto Arabba-Selva dove si piò perdere parecchio tempo se non si fosse in un buon gruppo (e quest'anno il gruppo non era dei migliori purtroppo); volutamente avevo tolto dal Garmin il tempo totale e l'orario.
Si scende dal Giau, a fine discesa, nel tratto in piano/vallonato, inizio ad accusare qualche crampetto ai vasti mediali, ma poco male, di norma mi bloccano i crampi ai sartori, ma ho imparato a non farli venire, gestendo bene la cadenza in discesa. Evito spinte a strappo e butto un pò d'acqua, ed inizia il drammatico Falzarego-Valparola. Siamo in 6, uno dei quali mi sembra "buono", ripreso in discesa dal Giau semplicemente perché non sapeva stare sulle 2 ruote, ma evidentemente in salita andava forte.
Infatti da subito scappa via, io resto dietro con gli altri. Dopo un paio di minuti però mi accorgo che andavamo troppo piano, mi son detto: "che idiota che sono, dovevo stare a ruota del tizio che non sa scendere". Allora mollo in gruppo e mi metto all'inseguimento, a ritmo importante (per me), lo recupero a metà del tratto di spianata, lo supero e gli dico di stare a ruota. Proseguo con generosità fin quando la strada riprende a salire e resto da solo. A quel punto una visione, vedo un folto gruppo, sono le donne, la seconda e terza della generale. Senza strafare le riprendo ad iniz'io Valparola, uso quel tratto per recuperare un pò, salivano davvero piano devo dire. Fatto sta che il mio Falzarego-Valparola lo chiudo in 38'53" (4' in meno del mio best).
Inizia la discesa, che mi piace parecchio ma per certi versi mi spaventa per la velocità e per i sempre presenti crampi a fine discesa se non addirittura nello strappettino di S. Cassiano. Scendo veloce, ma le donne ed il gruppetto mi staccano inesorabilmente, niente da fare ho perso il treno, mi tocca fare La Villa Corvara da solo. Arrivo giù con crampetti ma ordinari, da fatica, faccio il Muro del Gatto molto bene, parto piano ma chiudo molto molto forte (peronale) uscito da li, recupero un attimo e nel serpentino d'ingresso verso la statale faccio un pò di zig-zag a superare i compagni del medio che andavano molto piano.
Arrivato sullo stradone all'orizzonte vedo il gruppo, impossibile prenderli ma ho detto, che me frega, ci provo. Mi metto a tutta, come fosse un crono. In appena 1 km li riprendo e non mi stanno nemmeno in scia, sono all'ultimo km, ho capito che forse sono sotto le 5h30, sarebbe fantastico.
Arrivo sprintando, non vorrei che chiuda un secondo sopra le 5h30 solo perché non ho dato tutto.
Il finale è stato straordinario, per quanto Strava possa contare poco, questa è la classifica di luglio:
Vedi l'allegato 407500
Stoppo il Garmin ma non vedo nemmeno il tempo. Quando cavolo ho fatto? Prendo il telefono, arriva un SMS: 5h21'53"3. INCREDIBILE!!!
Resto stupefatto, migliorarmi di 15' a 46 anni è qualcosa che mai avrei pensato potesse succedere e mai avrei immaginato che il mio fisico potesse permettermi di correre la Maratona delle Dolomiti sotto le 5h30.
E' stata una commozione assoluta, per l'importanza che questi luoghi hanno nella vita mia e della mia famiglia poiché da quando è nata mia figlia l'Alta Badia e da sempre il nostro rifugio estivo, il luogo di fuga dallo stress quotidiano del lavoro, dello studio, del traffico, dell'inquinamento. E' il nostro momento, che se sugellato dal piacere di pedalare con divertimento, al di la del crono, si trasforma in un super momento.
Che dire, arrivederci al prossimo anno, da 47enne non potrò far altro che partire e cercare di portare il sedere all'arrivo, ovviamente al meglio delle mie possibilità. Se saranno 6h, 5h30 o chissà cosa poco importerà, l'augurio è di rivedere i luoghi, gli amici e la mia famiglia a farmi il tifo, cosa che mi ha provocato una emozione assoluta.

P.S. per gli amanti dell'alimentazione in gara: mi sono alimentato con 180gr di CHO in 2 borracce grandi, 3,5 barrette da 40gr di CHO, 2 gelatine Beta fuel da 46gr CHO e 5 gel Betafuel da 40gr (3 con caffeina), Totale CHO 572gr (a 3/4 del Falzarego ho smesso di mangiare, ero proprio saturo!!!).
Complimenti! Report letto tutto d‘un fiato :-)xxxx
 
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Doctor Speck

Ötztalnauta
18 Settembre 2004
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Archivio anche io la mia settima partecipazione. Tante note di piacere, la prima certamente la riunione al bar con tanti amici (vecchi e nuovi) del forum, è sempre un gran piacere e peccato non aver potuto pedalare insieme prima e dopo la gara.
Per quanto alla manifestazione sportiva, è sempre una grande emozione, come fosse la prima volta. Quest'anno mi avviamo alla partenza con poche aspettative di migliorare il mio crono di 5.36 dello scorso anno, che avevo ritenuto perfetto per distribuzione sforzo, alimentazione, rischi in discesa, soste, etc.
Mi accingo quindi alla partenza con una novità per me, tutta da imbianchino :espulso. in taglia XL, sembravo una specie di Gabibbo da neve, ma intanto mi ha tenuto caldo nella discesa da Corvara, seppur in una mattinata nemmeno tanto fredda (in griglia si stava benissimo).

Pronti via, partiamo 3 minuti dopo la prima griglia (ero in verde, seconda griglia), vado su con il mio passo, molti mi superano a tromba, comunque viaggiamo veloce per i miei canoni. Ad inizio Campolongo imposto il mio ritmo, incurante di tutto e tutti, ma conoscendo la salita come fosse una di quelle di casa, sono sempre li a capire quale gruppetto beccare per risparmiare qualche W, ovvero aumentare la velocità grazie alla scia. La regola però deve essere: sta tranquillo che è lunga.
In una manifestazione occorre sempre darsi obiettivi, ne avevo 2: fare un sub 50' sul Giau (mio top 51'42", ma pedalando sempre male, non godendomi nemmeno la salita) e sperare di arrivare nei primi 100 (speranza vana, di norma significa correre in meno di 5.30).
Ad ogni modo, completo il Campolongo con il personale di circa 1' (caxx, sono andato troppo forte mi dico, sul Pordoi rallento), scendo cauto, la strada era un pò umida, ma tutto sommato faccio solo 3" in più del mio best (verificato dopo ovviamente), inizio il Pordoi andando molto tranquillo, almeno come sensazione, 31'31", abbatto il perdonale in gara di oltre 1' (uffa, è adesso?), scendo anche da li cauto (pochi secondi più lento del mio best), a seguire Sella e Gardena li faccio anche questi a livello di personale recuperando oltre 2' nelle 2 salite, non accusando nemmeno troppa fatica.
Passo da Corvara in 2h10'34", 5 minuti in meno dello scorso anno, con il timore di accusare crampi al muretto di Burje' (si scrive così), invece nulla, salgo sui pedali, abbastanza facile, ansioso di vedere la mia famiglia ad inizio salita Campolongo per lasciare lo smanicato ed i manicotti e recuperare una borraccia.
Vedi l'allegato 407499
Il vederli ad attendermi con questa gran sorpresa è stata una cosa fantastica, per me la gara poteva anche finire li, ma mio figlio, agonista nato, mi dice: "papà ti stanno superando, vai a riprenderli. Sosta di 35-40" e riparto, vado su bene, scollino con tempo effettivo di appena 10" più lento del primo passaggio nonostante la sosta, e adesso via verso il Giau, non dimenticando che Andraz e S. Lucia non vanno prese alla leggera. Passano tranquillissime, best su entrambe le lievi ascese, inizia il Giau, i 6 che erano con me partono a tutta, come se non ci fosse un domani, io mi piazzo con il 36-30 e vado su col mio passo a 70rpm, di più non potevo, altrimenti andavo fuori giri. Con il passare dei tornati, km dopo km, li riprendo tutti a velocità doppia, io andavo su con impegno ma lucido, gli altri andavano a zig-zag. Mi vermo alla fontana dei meno 3, mio punto di riferimento, sosta brevissima per riempire l'unica borraccia da 800ml che avevo, una ventina di secondi e si riprende, la vetta arriva subito, tempo 48' basso, quasi 2' meno del mio obiettivo di giornata. Soddisfazione piena.
In tutto ciò non avevo idea della proiezione del crono finale, avevo il riscontro delle salite, ma non delle discese ne del tratto Arabba-Selva dove si piò perdere parecchio tempo se non si fosse in un buon gruppo (e quest'anno il gruppo non era dei migliori purtroppo); volutamente avevo tolto dal Garmin il tempo totale e l'orario.
Si scende dal Giau, a fine discesa, nel tratto in piano/vallonato, inizio ad accusare qualche crampetto ai vasti mediali, ma poco male, di norma mi bloccano i crampi ai sartori, ma ho imparato a non farli venire, gestendo bene la cadenza in discesa. Evito spinte a strappo e butto un pò d'acqua, ed inizia il drammatico Falzarego-Valparola. Siamo in 6, uno dei quali mi sembra "buono", ripreso in discesa dal Giau semplicemente perché non sapeva stare sulle 2 ruote, ma evidentemente in salita andava forte.
Infatti da subito scappa via, io resto dietro con gli altri. Dopo un paio di minuti però mi accorgo che andavamo troppo piano, mi son detto: "che idiota che sono, dovevo stare a ruota del tizio che non sa scendere". Allora mollo in gruppo e mi metto all'inseguimento, a ritmo importante (per me), lo recupero a metà del tratto di spianata, lo supero e gli dico di stare a ruota. Proseguo con generosità fin quando la strada riprende a salire e resto da solo. A quel punto una visione, vedo un folto gruppo, sono le donne, la seconda e terza della generale. Senza strafare le riprendo ad iniz'io Valparola, uso quel tratto per recuperare un pò, salivano davvero piano devo dire. Fatto sta che il mio Falzarego-Valparola lo chiudo in 38'53" (4' in meno del mio best).
Inizia la discesa, che mi piace parecchio ma per certi versi mi spaventa per la velocità e per i sempre presenti crampi a fine discesa se non addirittura nello strappettino di S. Cassiano. Scendo veloce, ma le donne ed il gruppetto mi staccano inesorabilmente, niente da fare ho perso il treno, mi tocca fare La Villa Corvara da solo. Arrivo giù con crampetti ma ordinari, da fatica, faccio il Muro del Gatto molto bene, parto piano ma chiudo molto molto forte (peronale) uscito da li, recupero un attimo e nel serpentino d'ingresso verso la statale faccio un pò di zig-zag a superare i compagni del medio che andavano molto piano.
Arrivato sullo stradone all'orizzonte vedo il gruppo, impossibile prenderli ma ho detto, che me frega, ci provo. Mi metto a tutta, come fosse un crono. In appena 1 km li riprendo e non mi stanno nemmeno in scia, sono all'ultimo km, ho capito che forse sono sotto le 5h30, sarebbe fantastico.
Arrivo sprintando, non vorrei che chiuda un secondo sopra le 5h30 solo perché non ho dato tutto.
Il finale è stato straordinario, per quanto Strava possa contare poco, questa è la classifica di luglio:
Vedi l'allegato 407500
Stoppo il Garmin ma non vedo nemmeno il tempo. Quando cavolo ho fatto? Prendo il telefono, arriva un SMS: 5h21'53"3. INCREDIBILE!!!
Resto stupefatto, migliorarmi di 15' a 46 anni è qualcosa che mai avrei pensato potesse succedere e mai avrei immaginato che il mio fisico potesse permettermi di correre la Maratona delle Dolomiti sotto le 5h30.
E' stata una commozione assoluta, per l'importanza che questi luoghi hanno nella vita mia e della mia famiglia poiché da quando è nata mia figlia l'Alta Badia e da sempre il nostro rifugio estivo, il luogo di fuga dallo stress quotidiano del lavoro, dello studio, del traffico, dell'inquinamento. E' il nostro momento, che se sugellato dal piacere di pedalare con divertimento, al di la del crono, si trasforma in un super momento.
Che dire, arrivederci al prossimo anno, da 47enne non potrò far altro che partire e cercare di portare il sedere all'arrivo, ovviamente al meglio delle mie possibilità. Se saranno 6h, 5h30 o chissà cosa poco importerà, l'augurio è di rivedere i luoghi, gli amici e la mia famiglia a farmi il tifo, cosa che mi ha provocato una emozione assoluta.

P.S. per gli amanti dell'alimentazione in gara: mi sono alimentato con 180gr di CHO in 2 borracce grandi, 3,5 barrette da 40gr di CHO, 2 gelatine Beta fuel da 46gr CHO e 5 gel Betafuel da 40gr (3 con caffeina), Totale CHO 572gr (a 3/4 del Falzarego ho smesso di mangiare, ero proprio saturo!!!).
Bravissimo, la costanza e la determinazione pagano sempre :-o
 
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danieletesta79

Maglia Gialla
1 Settembre 2012
10.964
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Acquapendente
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Scott Addict rc - Bianchi Specialissima
Archivio anche io la mia settima partecipazione. Tante note di piacere, la prima certamente la riunione al bar con tanti amici (vecchi e nuovi) del forum, è sempre un gran piacere e peccato non aver potuto pedalare insieme prima e dopo la gara.
Per quanto alla manifestazione sportiva, è sempre una grande emozione, come fosse la prima volta. Quest'anno mi avviamo alla partenza con poche aspettative di migliorare il mio crono di 5.36 dello scorso anno, che avevo ritenuto perfetto per distribuzione sforzo, alimentazione, rischi in discesa, soste, etc.
Mi accingo quindi alla partenza con una novità per me, tutta da imbianchino :espulso. in taglia XL, sembravo una specie di Gabibbo da neve, ma intanto mi ha tenuto caldo nella discesa da Corvara, seppur in una mattinata nemmeno tanto fredda (in griglia si stava benissimo).

Pronti via, partiamo 3 minuti dopo la prima griglia (ero in verde, seconda griglia), vado su con il mio passo, molti mi superano a tromba, comunque viaggiamo veloce per i miei canoni. Ad inizio Campolongo imposto il mio ritmo, incurante di tutto e tutti, ma conoscendo la salita come fosse una di quelle di casa, sono sempre li a capire quale gruppetto beccare per risparmiare qualche W, ovvero aumentare la velocità grazie alla scia. La regola però deve essere: sta tranquillo che è lunga.
In una manifestazione occorre sempre darsi obiettivi, ne avevo 2: fare un sub 50' sul Giau (mio top 51'42", ma pedalando sempre male, non godendomi nemmeno la salita) e sperare di arrivare nei primi 100 (speranza vana, di norma significa correre in meno di 5.30).
Ad ogni modo, completo il Campolongo con il personale di circa 1' (caxx, sono andato troppo forte mi dico, sul Pordoi rallento), scendo cauto, la strada era un pò umida, ma tutto sommato faccio solo 3" in più del mio best (verificato dopo ovviamente), inizio il Pordoi andando molto tranquillo, almeno come sensazione, 31'31", abbatto il perdonale in gara di oltre 1' (uffa, è adesso?), scendo anche da li cauto (pochi secondi più lento del mio best), a seguire Sella e Gardena li faccio anche questi a livello di personale recuperando oltre 2' nelle 2 salite, non accusando nemmeno troppa fatica.
Passo da Corvara in 2h10'34", 5 minuti in meno dello scorso anno, con il timore di accusare crampi al muretto di Burje' (si scrive così), invece nulla, salgo sui pedali, abbastanza facile, ansioso di vedere la mia famiglia ad inizio salita Campolongo per lasciare lo smanicato ed i manicotti e recuperare una borraccia.
Vedi l'allegato 407499
Il vederli ad attendermi con questa gran sorpresa è stata una cosa fantastica, per me la gara poteva anche finire li, ma mio figlio, agonista nato, mi dice: "papà ti stanno superando, vai a riprenderli. Sosta di 35-40" e riparto, vado su bene, scollino con tempo effettivo di appena 10" più lento del primo passaggio nonostante la sosta, e adesso via verso il Giau, non dimenticando che Andraz e S. Lucia non vanno prese alla leggera. Passano tranquillissime, best su entrambe le lievi ascese, inizia il Giau, i 6 che erano con me partono a tutta, come se non ci fosse un domani, io mi piazzo con il 36-30 e vado su col mio passo a 70rpm, di più non potevo, altrimenti andavo fuori giri. Con il passare dei tornati, km dopo km, li riprendo tutti a velocità doppia, io andavo su con impegno ma lucido, gli altri andavano a zig-zag. Mi vermo alla fontana dei meno 3, mio punto di riferimento, sosta brevissima per riempire l'unica borraccia da 800ml che avevo, una ventina di secondi e si riprende, la vetta arriva subito, tempo 48' basso, quasi 2' meno del mio obiettivo di giornata. Soddisfazione piena.
In tutto ciò non avevo idea della proiezione del crono finale, avevo il riscontro delle salite, ma non delle discese ne del tratto Arabba-Selva dove si piò perdere parecchio tempo se non si fosse in un buon gruppo (e quest'anno il gruppo non era dei migliori purtroppo); volutamente avevo tolto dal Garmin il tempo totale e l'orario.
Si scende dal Giau, a fine discesa, nel tratto in piano/vallonato, inizio ad accusare qualche crampetto ai vasti mediali, ma poco male, di norma mi bloccano i crampi ai sartori, ma ho imparato a non farli venire, gestendo bene la cadenza in discesa. Evito spinte a strappo e butto un pò d'acqua, ed inizia il drammatico Falzarego-Valparola. Siamo in 6, uno dei quali mi sembra "buono", ripreso in discesa dal Giau semplicemente perché non sapeva stare sulle 2 ruote, ma evidentemente in salita andava forte.
Infatti da subito scappa via, io resto dietro con gli altri. Dopo un paio di minuti però mi accorgo che andavamo troppo piano, mi son detto: "che idiota che sono, dovevo stare a ruota del tizio che non sa scendere". Allora mollo in gruppo e mi metto all'inseguimento, a ritmo importante (per me), lo recupero a metà del tratto di spianata, lo supero e gli dico di stare a ruota. Proseguo con generosità fin quando la strada riprende a salire e resto da solo. A quel punto una visione, vedo un folto gruppo, sono le donne, la seconda e terza della generale. Senza strafare le riprendo ad iniz'io Valparola, uso quel tratto per recuperare un pò, salivano davvero piano devo dire. Fatto sta che il mio Falzarego-Valparola lo chiudo in 38'53" (4' in meno del mio best).
Inizia la discesa, che mi piace parecchio ma per certi versi mi spaventa per la velocità e per i sempre presenti crampi a fine discesa se non addirittura nello strappettino di S. Cassiano. Scendo veloce, ma le donne ed il gruppetto mi staccano inesorabilmente, niente da fare ho perso il treno, mi tocca fare La Villa Corvara da solo. Arrivo giù con crampetti ma ordinari, da fatica, faccio il Muro del Gatto molto bene, parto piano ma chiudo molto molto forte (peronale) uscito da li, recupero un attimo e nel serpentino d'ingresso verso la statale faccio un pò di zig-zag a superare i compagni del medio che andavano molto piano.
Arrivato sullo stradone all'orizzonte vedo il gruppo, impossibile prenderli ma ho detto, che me frega, ci provo. Mi metto a tutta, come fosse un crono. In appena 1 km li riprendo e non mi stanno nemmeno in scia, sono all'ultimo km, ho capito che forse sono sotto le 5h30, sarebbe fantastico.
Arrivo sprintando, non vorrei che chiuda un secondo sopra le 5h30 solo perché non ho dato tutto.
Il finale è stato straordinario, per quanto Strava possa contare poco, questa è la classifica di luglio:
Vedi l'allegato 407500
Stoppo il Garmin ma non vedo nemmeno il tempo. Quando cavolo ho fatto? Prendo il telefono, arriva un SMS: 5h21'53"3. INCREDIBILE!!!
Resto stupefatto, migliorarmi di 15' a 46 anni è qualcosa che mai avrei pensato potesse succedere e mai avrei immaginato che il mio fisico potesse permettermi di correre la Maratona delle Dolomiti sotto le 5h30.
E' stata una commozione assoluta, per l'importanza che questi luoghi hanno nella vita mia e della mia famiglia poiché da quando è nata mia figlia l'Alta Badia e da sempre il nostro rifugio estivo, il luogo di fuga dallo stress quotidiano del lavoro, dello studio, del traffico, dell'inquinamento. E' il nostro momento, che se sugellato dal piacere di pedalare con divertimento, al di la del crono, si trasforma in un super momento.
Che dire, arrivederci al prossimo anno, da 47enne non potrò far altro che partire e cercare di portare il sedere all'arrivo, ovviamente al meglio delle mie possibilità. Se saranno 6h, 5h30 o chissà cosa poco importerà, l'augurio è di rivedere i luoghi, gli amici e la mia famiglia a farmi il tifo, cosa che mi ha provocato una emozione assoluta.

P.S. per gli amanti dell'alimentazione in gara: mi sono alimentato con 180gr di CHO in 2 borracce grandi, 3,5 barrette da 40gr di CHO, 2 gelatine Beta fuel da 46gr CHO e 5 gel Betafuel da 40gr (3 con caffeina), Totale CHO 572gr (a 3/4 del Falzarego ho smesso di mangiare, ero proprio saturo!!!).
Grande @Salvo@ing piacere averti rivisto, rinnovo i complimenti per una grande prestazione! A presto (spero)
 
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Tabione

Passista
21 Marzo 2011
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Trek Madone 9 project one
Visto i primi messaggi dopo la gara, di polemica gratuita, mi era passata la voglia di scrivere qualcosa ma, leggendo i vostri resoconti, ho pensato di scrivere qualche riga su quella che reputo la gara più bella in assoluto.

La mia maratona inizia il giovedì...nel senso che giovedì, una volta uscito dall'ufficio, prendo lo scooter e, con la ragazza, partiamo da Torino alla volt di San Siro, il concerto dei coldplay ci attende :sbavon:.usciamo da SanSiro senza voce ma felici, consapevoli di aver assistito al concerto più bello dei, per la verità, pochi a cui abbiamo preso parte. 2:15 ero nel letto, pronto a riposare qualche ora consapevole che, alle 8, la sveglia suonava.

Driiiiiin driiin, sembra di aver dormito 5 minuti ma in realtà 6 ore sono passate velocemente, ultimo gli ultimi preparativi e alle 10 si parte con gli amici, direzione Corvara. il viaggio è molto lungo, vuoi per la pioggia copiosa su Piacenza, vuoi per il traffico, vuoi per i lavori usciti dal brennero...fatto sta che arriviamo quasi alle 18. Posiamo velocemente tutto e prendiamo un pullman direzione lA vILLA (Pensavamo fosse la navetta). Quest'ultimo ci porta quasi al valparola e, una volta fatta inversione torniamo velocemente giù. Prendiamo finalmente la navetta e, bagnati fradici, arriviamo alle 18:59 al ritiro pacchi gara (e quasi non ci volevano far entrare). prendiamo tutto, torniamo in hotel, cena e via a letto.

Sabato solita routine...colazione, sgambata su per il campolongo e la villa e via a pranzo, ovviamente piatto tipico (il piatto dello sciatore :sbavon:). nel pomeriggio si torna al villaggio, si guarda la tappa e si torna in hotel. cena con gli amici parlando di cosa ci aspetterà il giorno dopo e via a nanna. La sveglia è puntata per le 4:40...

è il grande giorno, colazione, ultimi preparativi e alle 5:50 si scende verso la villa. la temperatura mi sembra perfetta, in griglia si stava benissimo (considerato anche il meteo dei giorni precedenti), ultimi chiacchiere e arriva l'ora X...

...parto dalla seconda griglia, il mio obiettivo di giornata era quello di prendere la prima griglia ma, non sapendo intertempi o ritmo da tenere, decido di fare come due anni prima, faro il sellaronda molto tranquillo e poi aprire un pò, se avessi avuto le forze. E così faccio, sellaronda fatto molto tranquillo, chiuso in 2:15. sapevo che dal secondo campolongo dovevo accelerare, parto per il 2° campolongo e sento le gambe un pò stanche, forse più dal fatto che cercavo di "richiamarle", salgo guardando il pm senza esagerare, discesa e pianura fino al s. Lucia. in quest'occasione ho trovato 4 persone ma nessuno che voleva tirare, quindi trasferimento fatto a "rilento" rispetto a due anni prima. vIA DI s.Lucia e inizia il giau, sapevo che qui dovevo salire di buon passo, imposto tutto la salita ad un ritmo costante, più che altro per fare velocità sul Flazarego/Valparola... Alla fine il giau passa bene, fatto a 275w medi, chiuso in 47' netti (1 in più di due anni fa, ma allora poi ero scoppiato sul piano del Falzarego). Discesa e via di faLZAREGO, fino a dopo il pianoro spingo il 52, le gambe giravano molto bene e decido di spingere, arrivo in cima con una buona gamba, guardo il garmin e non capisco se riesco a rientrare nell'obiettivo. Inizia la discesa, fatta tutta spingendo ma sempre con prudenza, arrivo sul muro, fatto "a tutta", in cime respiro (se non ricordo male ero a 5:10) e riparto, consapevole di dover tirare al massimo fino a corvara. Mi immetto sulla statale, raggiungo alcuni gruppi del medio ma capisco che devo tirare dritto, non potevo accodarmi e respirare, e così faccio. - 2, -1, il garmin segna 5:18 non posso non rientrare nell'oiettivo per così poco...continuo a spingere, curva sulla sx, sprint e stop al garmin......5:19,30

Felice per la prestazione, sicuramente il sellaronda è stato fatto troppo in gestione, ma meglio così.

che dire, sono stati 4 giorni fantastici, in posti memorabili e con amici veri. Risate a non finire. Quello che amo in queste trasferte. Come detto inizialmente sono convinto che questa sia, almeno per me, la gara più bella in assoluto...vuoi per i posti, vuoi per l'organizzazione, vuoi per i servizi, vuoi per le strade, vuoi per il percorsi, insomma per mille motivi tornerei in questi posti ogni anno. piuttosto farei un paio di gare in meno da qualche altra parte (che ormai costano 60 euro e ti offrono nulla in confronto alla MDD) pur di essere tra i partenti di Corvara.

Adesso direi che mi sono dilungato fin troppo, spero che anche voi abbiate trascorso dei giorni indelebili e che questa esperienza rimanga impressa nei nostri occhi per tanto tempo

Fabio
 

panta41

Cronoman
18 Marzo 2012
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Parco del Beigua (SV)
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Eccomi qui...Con il problema opposto di @Ipercool...In griglia, fermo, seduto sulla bici, 178 battiti, che sono diventati 190 200 nelle salite del Sellaronda. Anche nelle discese, non c'era verso di farle scendere sotto i 160-162.
Sul Pordoi letteralmente piantato, con una velocità che permetteva l'equilibrio, ma soprattutto senza forza, tanto da dubitare fortemente, di riuscire a tornare a Corvara e chiudere il calvario.
Provato inutilmente, più volte, a fermarmi e ovviamente a bere e mangiare. Non cambiava nulla. Al ristoro del Gardena, mi fermo per salutare una volontaria, che conosco, e prendere addirittura il caffè dello sponsor, dopo 3 anni che vado quasi esclusivamente ad orzo o deca. Finalmente arriva la discesa vs Colfosco e, magicamente, i battiti tornano normali, tanto che, rotta per rotta, provo a proseguire per il medio. Un'altra persona...Fatto le 3 salite, soprattutto Campolongo 2 e Falzarego con frequenza di pedalata mai sotto i 75-80 e una fc al massimo di 135. Viaggiavo pure benissimo, tanto da superare tantissime persone. Il mistero rimane...Anche se la stessa cosa, con identiche modalità, era successa alle Strade Bianche di marzo e la Sanremo del 2022. Stamattina, sono andato a fare il passo delle Erbe, tutto normale, con 67 alla partenza e una massima di 149 sul Mur dl Giat. Evidentemente, invecchiando, l'agitazione mi fa saltare le prime 3 ore di bici...
Farò qualche accertamento al rientro, ma secondo me è solo una questione di testa, visto che in tutte le uscite di allenamento, non succede niente di simile. Per il resto, cosa positiva il ritrovo dei forumendoli e il paesaggio e atmosfera che stupisce sempre. Una negativa, la coda al pasta party!!! Veramente fuori gestione, in tutti i banconi, dalla pasta al beveraggio.
Il colmo è stato raggiunto quando erano terminati i vassoi...Quindi presi i piatti di tortellini, ci siamo trovati a fare la coda per il secondo, alleviando l'attesa, mangiando direttamente dal piatto, rigido green.
Vedremo il proseguo, anche se, già domenica sera, pensavo "Ancora uno mass", rinnegando quando detto, a voce alta, "Mai più...", mentre annaspavo sul Pordoi. Ancora un carissimo saluto a @nove59 @Cillo @danieletesta79 @Salvo@ing e @Rottweiler
P.S. Il nastrino bianco/blu sotto sella, questa volta non è servito a niente...Mi sarebbe servito un minimo di incitamento o incoraggiamento..
P.P.S. Non vorrei che avesse influito, o almeno mi piace pensarlo, (per diminuire le mie colpe e responsabilità), la gentile signora dei pacchi gara. Al momento di ritirare il mio, sabato pomeriggio, ha pensato bene di farmi gli auguri per l'indomani...Al che gli dico, grattandomi gli zebedei, "Ma signora, mica è il mio compleanno domani e neppure mi sposo...Normalmente si usa il classico in bocca la lupo, o qualcosa di similare più scurrile o anche un sempre valido forza e coraggio". Non ho convinto la suddetta signora... :espulso.
 

Salvo@ing

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23 Luglio 2011
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Messina
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Cosa ne pensate della curva a sinistra dove ogni anno si fa male qualcuno si discesa dal Sella? quest'anno c'era ambulanza che ne portava via uno e poco avanti a me ne è volato un altro...lo scorso anno incidente grave...quello prima uno o due abbastanza gravi... asfalto nuovo, strada larga... a questo punto un materasso sul rail e uno sbandieratore potrebbero metterlo...
Concordo, ogni anno succede qualcosa li. Il problema tuttavia non è la curva pericolosa ma i ciclisti che assumo un rischio sproporzionato al valore della propria vita, perché di questo si parla. Concordo comunque in un avviso, un pò come quello che c'era qualche centinaio di metri dietro.
P.S. Una soluzione creativa potrebbe essere di eliminare il guardrail così da evitare l'impatto e mettere nella zona di "atterraggio" qualcosa di morbido, ad esempio 2 container di truciolo o segatura da legno.
 
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CHIAPPA

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17 Giugno 2008
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... cazzo ma una volta nei giorni successivi alla MDD si leggevano un sacco di bei racconti delle varie proprie esperienze in una giornata sui generis in uno dei posti più belli del pianeta, con aneddoti, emozioni, sensazioni, sorrisi ed anche lacrime ...
... ri-cazzo ... adesso solo e sempre polemiche per tutto!
... ri-ri-cazzo ... e che PPPAAAALLLEEEEEE!!!!!

MODALITA' "PENSIERO AD ALTA VOCE" -->OFF

Ooooohhhhh .... finalmente ... erano questi i bei racconti che cercavo e di cui sentivo la mancanza!!!!

Bravi tutti ... complimenti a tutti ... e grazie per portare lì per un attimo anche chi quest'anno non c'era ;-)
 
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