Era 10 giorni che mia moglie, mi chiedeva di prendermi un giorno di ferie il 24 maggio, io anche se con un leggero sospetto, mi fido e cosi il martedi mattina alle 8:15 Denis viene a prendermi a casa, si presenta con un mega fuoristrada, che mi costringe a chiedergli aiuto per salirci sopra. Destinazione Belluno luogo di partenza della 16° tappa del giro d’Italia. Adesso non ho più dubbi il secondo marpione è Luca, sono 2 miei colleghi di lavoro, me l’hanno fatta ed il bello è che lo sapevano tutti. Il viaggio sino a destinazione è piuttosto lungo causa un navigatore a dir poco bizzarro e innumerevoli deviazioni, arriviamo a casa di Luca, o meglio di Cristina (nome ormai classico per le compagne dei CAPI), il posto è magnifico, all’interno curatissimo ed all’esterno eccezionale zona verde con annesso gazebo. Rimaniamo a far casino ed a pranzo da loro, si parla un po’ di tutto, ma sono tranquillo hanno purtroppo un loro caro nelle mie condizioni e quindi sono preparati e si sono tutti e tre preoccupati perché tutto sia a misura di carrozzato. Alle 13:30 ci avviamo verso il luogo del ritrovo, abbiamo un posto auto riservato ed i braccialetti che ci permetteranno di accedere al Villaggio del Giro d’Italia. L’impatto non è dei migliori, e come uno che è stato in carcere e si ritrova libero, è una sensazione fantastica ma da groppo in gola per me, si respira aria di ciclismo dappertutto, Ci avviciniamo al recinto dove pesano le biciclette e passano i ciclisti, troviamo subito Paolo Bettini che si ricorda della cena di maggio con Luca P., Luca e Denis si danno un gran da fare per farmi conoscere dai vari personaggi che passano dappertutto, mi fanno entrare nella zona della bilancia, e gli organizzatori attenti ai miei problemi, mi chiedono di rimanere li, cosi tra il casino che facciamo e la gran disponibilità dei corridori scattiamo un sacco di foto, ci sono bici e componenti da fiera della bici. Fa un caldo bestia, Cristina che è in attesa di un bimbo rimane imperterrita sotto li sole cocente. Mi sorprende il numero 33 Frank Mathias, che senza che io gli chiedessi niente, si avvicina e mi domanda se voglio la sua borraccia, GRANDE gesto, sono tutti tranquilli sfilano e scambiano battute come se ci conoscessero, Visconti ci regala una spilla di sicurezza che serviva per tenere attaccato il numero alla maglia, è un clima eccezionale. Luca convince persino un operatore della RAI a fargli provare la telecamera. Decidiamo di non rompere più le scatole a nessuno dopo aver fotografato Garzelli, il primo degli uomini di classifica che sono tesi e concentrati. La cosa che mi colpisce e che l’organizzazione è impeccabile, e nonostante il caldo lavorano con una precisione maniacale. Pinotti dopo il peso della bici sta per andar via ma quando gli chiediamo una foto, torna indietro e dopo lo scatto non posso fare a meno di complimentarmi per gli articoli che scrive su CICLISMO. Fisicamente sono magrissimi, alle 17 parte Contador qualche fischio ma soprattutto tanti applausi. Luca mi fa conoscere la maglia rosa dell’hand bike, è giovane ha fatto un incidente in auto mi dice subito che se inizierò di prepararmi ad un periodo duro dato che le braccia non sono abituate a questi sforzi. Belluno è splendida l’organizzazione partito l’ultimo ciclista sta smontando già tutto, noi torniamo verso casa, ci aspetta un ottima torta al cioccolato prima di salutare chi oggi, si è preso un giorno di ferie, si è rotto le palle per organizzare tutto, trovare un auto comoda, e farmi passare una giornata indimenticabile, questo vuol dire amicizia. Il viaggio di ritorno con Denis è una piacevolissima chiacchierata dove scopro che il comportamento di una persona sul lavoro può essere completamente diverso fuori dallo stesso. Grazie ragazzi a voi ma soprattutto a Cristina che è sfinita. Arrivati a casa vedo Denis stanco e dentro di me rido, lo sono anch’io ma ne è valsa la pena, anche se mi sembra di non vedere la mia famiglia da secoli. Anna mi viene incontro festosa, e diventa matta quando gli consegno un po’ di gadget che ho acquistato per lei… impazzisce per le bici, sarà anche rossa ma ha il nostro DNA. Grazie ragazzi spero un giorno di poter ricambiare…