Renditi però conto che il tuo modello non può essere la normalità. Non puoi proporlo a 60.000.000 di italiani. Anche solo per carenza di spazio.
Applicalo tu, è sano e soddisfacente al 100%, sono d'accordo, ma renditi conto che non può configurare un'indicazione di "politica alimentare" o "regime alimentare" che dir si voglia, applicabile quindi a tutti.
I prodotti industriali possono contenere elementi dannosi? Sono d'accordo con te.
La soluzione che proponi tu è non comprarli e se non ci sono alternative industriali buone usare il proprio orto ----> insostenibile ed inapplicabile per tutti.
La soluzione che propongo io, razionale invece, è che dobbiamo spingere sulla regolamentazione nazionale e EUROPEA (sia santificata la UE in questo campo!) per obbligare le industrie prima di tutto a vincoli INFORMATIVI poi anche a vincoli di processo e divieti che rendano i prodotti industriali molto più sani, ed inoltre vengano finanziate e preparate campagne che istruiscano fin da bambini alla comprensione degli alimenti e della nutrizione. E devo dire, felicemente, che rispetto a 20 anni fa i passi avanti in questo campo sono stati davvero ENORMI.
Chi non li vede e pensa di risolvere il problema facendo scelte d'
elite, non si offenda se poi viene visto un po' come radical chic.