film più belli visti nel 2020 (in ordine sparso):
- Il petroliere (Paul Thomas Anderson 2007), storia di un minatore americano dei primi del '900 che scopre il petrolio e si trasforma in un ricco uomo d'affari;
- la 'Trilogia del cornetto': L'alba dei morti dementi, Hot Fuzz e La fine del mondo, diretti da Edgar Wright (usciti tra il 2004 ed il 2013), tre film divertenti che prendono bonariamente in giro i generi horror, poliziesco e fantascienza;
- Boyhood di Richard Linklater (2014), girato nell'arco di dodici anni, segue la crescita di un ragazzino americano dall'ingresso nella scuola elementare fino al college. Dura quasi tre ore, pensavo di suddividerlo in due serate ma poi me lo sono visto tutto d'un fiato, imperdibile.
- The Lobster di Yorgos Lanthimos (2015): distopico, allucinato futuro in cui devi per forza avere un compagno o una compagna altrimenti vieni trasformato in un animale (a tua scelta);
- Io, Daniel Blake (Ken Loach 2016), un sessantenne operaio inglese in lotta contro la burocrazia britannica;
- Indocina (Regis Wargnier 1992), una ricca possidente (Catherine Deneuve) nell'Indocina francese al crepuscolo dell'epoca coloniale;
- Tutti i battiti del mio cuore (Jacques Audiard 2005) cinico agente immobiliare riscopre la passione per il pianoforte;
- Dio esiste e vive a Bruxelles (Jaco Van Dormael 2015), divertentissimo, non dico altro, non perdetevelo;
- Il fiume (Renoir 1951), film indiano del grande regista francese;
- L'appartamento spagnolo e Bambole russe di Cedric Klapisch (2002 e 2005), su chi ha vissuto (anche solo da genitore, come me) le vicende della 'generazione Erasmus'. La serie termina con un terzo film, 'Rompicapo a New York' (2014), che devo ancora vedere.
- Rosetta (fratelli Dardenne 1999). i film dei fratelli belgi mostrano ciò che non vediamo (o non vogliamo vedere) della società che ci circonda, popolata anche da ultimi, disagiati, persone che fanno fatica a tirare avanti. in questo film molto bello, Rosetta è una ragazza di sedici anni che vive in una roulotte alla periferia di Liegi con la madre alcoolista, arrabattandosi per sopravvivere con lavoretti vari. da vedere.
- Colpo di spugna (Taverner 1981): omicidi e torbide passioni nell'Africa equatoriale francese;
- Hiroshima mon amour (Resnais 1959), storia d'amore tra un'architetto giapponese ed un'attrice francese sull sfondo del Giappone post bellico;
- La grande illusione (Renoir 1937), fuga da un campo di prigionia da parte di due soldati francesi;
- L'amico di famiglia (Sorrentino 2006): raggiro ai danni di un disgustoso usuraio, interpretato da un grande (e per me fino ad allora sconosciuto) Giacomo Rizzo;
- Il tetto (De Sica 1956): il crepuscolo del neorealismo, ed il fenomeno dei 'baraccati' romani all'alba del miracolo economico;
- Calle 54 (Fernando Trueba 2000) bel film musicale con interviste e brani dei migliori interpreti del jazz centro e sud americano;
- La sottile linea rossa (Malick 1998), la battaglia di Guadalcanal nell'ennesimo capolavoro del regista americano che, almeno fino a To The Wonder compreso, non ha sbagliato un colpo;
- Central do Brasil (Walter Salles 1998), on the road in corriera per il Brasile di un'insegnante in pensione che vuole riportare un ragazzino alla sua famiglia;
- Il tempo dei cavalli ubriachi (Ghobadi 2000) una famiglia del Kurdistan iraniano che cerca di sopravvivere dopo la morte del capofamiglia;
- Racconti dell'età dell'oro (Mungiu ed altri 2009), divertente film ad episodi sulla vita nella Romania di Ceausescu;
- Un affare di famiglia (Kore'eda 2018) bambina maltrattata viene 'adottata' da una famiglia giapponese borderline;
- Departures (Takita 2008), violoncellista giapponese si ritrova disoccupato ed inizia a lavorare come tanatoesteta;
- Parasite (Bong Joon-ho 2019), vincitore del premio Oscar per cui non mi dilungo;
- Il segreto dei suoi occhi (Campanella 2009), film argentino che narra della lunga indagine di un agente federale sull'assassinio di una giovane donna, negli anni della dittatura;
- Addio mia concubina (Chen Kaige 1993), vita di un'attore del teatro tradizionale cinese, che impersona ruoli femminili, dagli anni '30 fino a dopo la rivoluzione culturale;
- Il cliente (Fahradi 2016), violenza carnale e vendetta di un attore nella Teheran contemporanea;
- E la vita continua (Kiarostami 1992); dopo un forte terremoto, il regista ritorna col figlio sui luoghi dove ha girato Dov'è la casa del mio amico (altro bel film, da vedere) per conoscere la sorte del ragazzino che l'ha interpretato;
- Primavera estate autunno inverno e ancora primavera (Kim Ki Duk 2003): un piccolo monastero su una zattera galleggiante su un piccolo lago, ed un bambino che da apprendista monaco diventa assassino e poi monaco.
- Ferro 3 - La casa vuota (Kim Ki Duk 2004) un ragazzo vaga con la sua moto per una cittadina coreana, andando a vivere in appartamenti in cui i proprietari sono assenti, finché incontra una donna picchiata da marito e la porta con sè;
- 4 settimane, 3 mesi, 2 giorni (Mungiu 2007), storia di un aborto durante il crollo della Romania di Ceausescu;
- Taxidermia (Gyorgy Palfi 2006): tre generezioni di una famiglia ungherese, col nonno masturbatore compulsivo durante la seconda guerra mondiale, il padre campione di abbuffata sportiva sotto il regime comunista, il figlio imbalsamatore;
- Un padre una figlia (Mungiu 2016): il rapporto tra padre e figlia nella Romania di oggi;
- Biutiful (Inarritu 2010), un sontuoso Javier Bardem interpreta un malato terminale di cancro alla prostata che deve provvedere con traffici vari alla sua disgregata famiglia;
- Amores perros (Inarritu 2000) storie di una ragazza maltrattata dal fidanzato, di una modella e di un sicario che si intrecciano a Città del Messico;
- Il settimo sigillo (Bergman 1957), vedi sopra.
poi, da amante di vecchi film, ho visto (o rivisto) delle opere di John Huston che mi mancavano, come Sotto il vulcano, La notte dell'iguana, The Dead - Gente di Dublino, Il tesoro della Sierra Madre.
Spero di aver dato qualche buono spunto a chi è interessato alle cinematografie non mainstream...
- Il petroliere (Paul Thomas Anderson 2007), storia di un minatore americano dei primi del '900 che scopre il petrolio e si trasforma in un ricco uomo d'affari;
- la 'Trilogia del cornetto': L'alba dei morti dementi, Hot Fuzz e La fine del mondo, diretti da Edgar Wright (usciti tra il 2004 ed il 2013), tre film divertenti che prendono bonariamente in giro i generi horror, poliziesco e fantascienza;
- Boyhood di Richard Linklater (2014), girato nell'arco di dodici anni, segue la crescita di un ragazzino americano dall'ingresso nella scuola elementare fino al college. Dura quasi tre ore, pensavo di suddividerlo in due serate ma poi me lo sono visto tutto d'un fiato, imperdibile.
- The Lobster di Yorgos Lanthimos (2015): distopico, allucinato futuro in cui devi per forza avere un compagno o una compagna altrimenti vieni trasformato in un animale (a tua scelta);
- Io, Daniel Blake (Ken Loach 2016), un sessantenne operaio inglese in lotta contro la burocrazia britannica;
- Indocina (Regis Wargnier 1992), una ricca possidente (Catherine Deneuve) nell'Indocina francese al crepuscolo dell'epoca coloniale;
- Tutti i battiti del mio cuore (Jacques Audiard 2005) cinico agente immobiliare riscopre la passione per il pianoforte;
- Dio esiste e vive a Bruxelles (Jaco Van Dormael 2015), divertentissimo, non dico altro, non perdetevelo;
- Il fiume (Renoir 1951), film indiano del grande regista francese;
- L'appartamento spagnolo e Bambole russe di Cedric Klapisch (2002 e 2005), su chi ha vissuto (anche solo da genitore, come me) le vicende della 'generazione Erasmus'. La serie termina con un terzo film, 'Rompicapo a New York' (2014), che devo ancora vedere.
- Rosetta (fratelli Dardenne 1999). i film dei fratelli belgi mostrano ciò che non vediamo (o non vogliamo vedere) della società che ci circonda, popolata anche da ultimi, disagiati, persone che fanno fatica a tirare avanti. in questo film molto bello, Rosetta è una ragazza di sedici anni che vive in una roulotte alla periferia di Liegi con la madre alcoolista, arrabattandosi per sopravvivere con lavoretti vari. da vedere.
- Colpo di spugna (Taverner 1981): omicidi e torbide passioni nell'Africa equatoriale francese;
- Hiroshima mon amour (Resnais 1959), storia d'amore tra un'architetto giapponese ed un'attrice francese sull sfondo del Giappone post bellico;
- La grande illusione (Renoir 1937), fuga da un campo di prigionia da parte di due soldati francesi;
- L'amico di famiglia (Sorrentino 2006): raggiro ai danni di un disgustoso usuraio, interpretato da un grande (e per me fino ad allora sconosciuto) Giacomo Rizzo;
- Il tetto (De Sica 1956): il crepuscolo del neorealismo, ed il fenomeno dei 'baraccati' romani all'alba del miracolo economico;
- Calle 54 (Fernando Trueba 2000) bel film musicale con interviste e brani dei migliori interpreti del jazz centro e sud americano;
- La sottile linea rossa (Malick 1998), la battaglia di Guadalcanal nell'ennesimo capolavoro del regista americano che, almeno fino a To The Wonder compreso, non ha sbagliato un colpo;
- Central do Brasil (Walter Salles 1998), on the road in corriera per il Brasile di un'insegnante in pensione che vuole riportare un ragazzino alla sua famiglia;
- Il tempo dei cavalli ubriachi (Ghobadi 2000) una famiglia del Kurdistan iraniano che cerca di sopravvivere dopo la morte del capofamiglia;
- Racconti dell'età dell'oro (Mungiu ed altri 2009), divertente film ad episodi sulla vita nella Romania di Ceausescu;
- Un affare di famiglia (Kore'eda 2018) bambina maltrattata viene 'adottata' da una famiglia giapponese borderline;
- Departures (Takita 2008), violoncellista giapponese si ritrova disoccupato ed inizia a lavorare come tanatoesteta;
- Parasite (Bong Joon-ho 2019), vincitore del premio Oscar per cui non mi dilungo;
- Il segreto dei suoi occhi (Campanella 2009), film argentino che narra della lunga indagine di un agente federale sull'assassinio di una giovane donna, negli anni della dittatura;
- Addio mia concubina (Chen Kaige 1993), vita di un'attore del teatro tradizionale cinese, che impersona ruoli femminili, dagli anni '30 fino a dopo la rivoluzione culturale;
- Il cliente (Fahradi 2016), violenza carnale e vendetta di un attore nella Teheran contemporanea;
- E la vita continua (Kiarostami 1992); dopo un forte terremoto, il regista ritorna col figlio sui luoghi dove ha girato Dov'è la casa del mio amico (altro bel film, da vedere) per conoscere la sorte del ragazzino che l'ha interpretato;
- Primavera estate autunno inverno e ancora primavera (Kim Ki Duk 2003): un piccolo monastero su una zattera galleggiante su un piccolo lago, ed un bambino che da apprendista monaco diventa assassino e poi monaco.
- Ferro 3 - La casa vuota (Kim Ki Duk 2004) un ragazzo vaga con la sua moto per una cittadina coreana, andando a vivere in appartamenti in cui i proprietari sono assenti, finché incontra una donna picchiata da marito e la porta con sè;
- 4 settimane, 3 mesi, 2 giorni (Mungiu 2007), storia di un aborto durante il crollo della Romania di Ceausescu;
- Taxidermia (Gyorgy Palfi 2006): tre generezioni di una famiglia ungherese, col nonno masturbatore compulsivo durante la seconda guerra mondiale, il padre campione di abbuffata sportiva sotto il regime comunista, il figlio imbalsamatore;
- Un padre una figlia (Mungiu 2016): il rapporto tra padre e figlia nella Romania di oggi;
- Biutiful (Inarritu 2010), un sontuoso Javier Bardem interpreta un malato terminale di cancro alla prostata che deve provvedere con traffici vari alla sua disgregata famiglia;
- Amores perros (Inarritu 2000) storie di una ragazza maltrattata dal fidanzato, di una modella e di un sicario che si intrecciano a Città del Messico;
- Il settimo sigillo (Bergman 1957), vedi sopra.
poi, da amante di vecchi film, ho visto (o rivisto) delle opere di John Huston che mi mancavano, come Sotto il vulcano, La notte dell'iguana, The Dead - Gente di Dublino, Il tesoro della Sierra Madre.
Spero di aver dato qualche buono spunto a chi è interessato alle cinematografie non mainstream...