Ieri ho fatto la prima edizione dello sprint di Empoli; nel nuoto in vasca da 50m ho commesso un'ingenuità, partendo in scia dell'ex pro Pedraza: di solito sono sempre stato più veloce di lui in acqua, almeno senza muta, però nelle ultime sessioni di nuoto non avevo buone sensazioni, mentre lui diceva di essere in gran forma; risultato, dopo 300m l'ho dovuto superare (e staccare), ma ho perso del tempo prezioso. La bici, pianeggiante ma su strade di campagna con curve a gomito e rilanci, me la sono fatta tutta da solo, raggiungendo e staccando (approfittando di un rilancio) 2 atleti che non davano cambi. da solo ho fatto lo stesso tempo dei primi in gruppetto (probabilmente loro si controllavano). Infine la corsa: ho perso 2 posizioni nei primi km da 2 atleti più giovani e freschi, mentre all'ultimo km un altro inconveniente: stavo rimontando su altri 2 atleti ormai al gancio, quando sul percorso ho trovato la mia compagna, mezza incerottata (nulla di grave poi, per fortuna. caduta al giro di boa bike): fermato per sincerarmi, lei mi ha incitato a proseguire la gara, ma a quel punto avevo perso sia l'abbrivio, e sinceramente anche la motivazione, per proseguire la rimonta. in ogni caso ho chiuso la gara 8° assoluto e 1° degli m2. purtroppo stavolta invece del pasta party e delle foto sul podio, il dopo gara ce lo siamo fatti tristemente al pronto soccorso (esito lussazione della spalla sx)
aggiorno questo post: la mia compagna era iscritta all'ironman di cervia. lei ha iniziato a fare triathlon da non molti anni e senza grosse pretese, comunque questo non le ha impedito di portare a termine, nelle passate stagioni 10 full distance. tenuto conto che ha 50 anni, un lavoro a tempo pieno, ha qualche kg di troppo, e si allena senza troppo criterio (nei mesi freddi fa solo nuoto o quasi, in estate solo bici ecc.) i suoi tempi oscillano tra le 13 e le 14 ore comunque conclude le gare col sorriso e la medaglia al collo. ora, fatta questa premessa, con una diagnosi di clavicola lussata a 20 giorni dalla gara (il 1° settembre), i presupposti per una rinuncia c'erano tutti. ma invece non ci siamo voluti arrendere: passati i primi 4-5 giorni di riposo forzato (e di sconforto) , si è rimessa in attività facendo l'unica cosa consentita: pedalare sui rulli. la settimana della gara 2 brevi test di corsa e nuoto: nella corsa un lieve fastidio per via dei sobbalzi, mentre nel nuoto, facendo la bracciata completa col destro ed una specie di remata subacquea col sinistro (la spalla lussata), riesce ad avanzare seppur lentamente. arriviamo al giorno della gara...obiettivo arrivare al traguardo nel tempo limite: nel nuoto perde non più di 5 minuti rispetto ai tempi abituali, in bici riesce a stare sulle prolunghe senza grossi problemi e dopo circa 8 ore di gara (swim+bike) è fuori dalla t2. alternando corsetta e camminata, taglia il traguardo raggiante in 13h53'...inutile dire che, appena sono riaperte le iscrizioni, si è già messa in start list per il 2020