Ma se Santambrogio non era più un atleta, perchè si è sottoposto ugualmente al controllo antidoping ??
Se si fosse rifiutato, non avrebbe rischiato alcuna sanzione, non essendo lui tesserato come atleta professionista, ma rimanendo nella condizione di semplice cittadino.
A me continuano a non tornare i conti.
Forse Santambrogio non sapeva di potersi rifiutare.
Per me il nocciolo è sapere se lui aveva intenzione di riprendere a correre gia' in quel periodo,o se l'intenzione gli è venuta dopo il controllo (anche questo sarebbe comunque un fatto abbastanza singolare).
Sembra ,ad ogni modo,(se non ho capito male),che nel suo caso non fosse tenuto a richiedere un tue,ne a mettere al corrente della sua cura alcuno organismo,giusto?
Io comunque,al suo posto,proprio perche' gia' punito,mi sarei informato bene con le federazioni,come mi sarei dovuto comportare in caso di ripresa di attivita'.
Se queste mi avessero rassicurato che non serviva alcuna domanda,al momento del controllo lo avrei fatto presente.
Se Santa non l'ha fatto presente è perche' non si sara' mai informato.
Mettiamo che ,invece,non ho nessuna voglia di riprendere a gareggiare,voglio un figlio,prendo la cura ,poi arriva il controllo.
Sono un normale cittadino,gli dico dei farmaci che prendo,faccio il controllo,positivo.
Nessun problema,sono un comune cittadino,e mi sto' curando,è normale che risulto positivo,ma tanto non sono piu' un corridore,nessuna preoccupazione.
Invece no! Mi fanno il controllo,tutto come al paragrafo sopra, poi invece, (so gia' di essere positivo al controllo,e dopo una squalifica,per giunta),mi viene voglia di correre e mi tessero per una squadra pensando che non sorga nessun casino?
Aiutatemi a capire per favore,come è possibile questo?