Santambrogio: Epo anche per lui

emig72

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28 Marzo 2008
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moderna in carbonio,vintage in acciaio,2 MTB
Appare fuori discussione che l'assunzione non sia stata finalizzata per modificare od alterare alcun risultato sportivo, dal momento che Mauro Santambrogio non poteva gareggiare, stante la squalifica, ne' pensava mai più di farlo.

e se non pensava mai più di farlo perchè poi si è trovato una squadra appena finita la squalifica?O l'hanno implorato di tornare a correre?
 

batstone79

Cronoman
30 Settembre 2011
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Appare fuori discussione che l'assunzione non sia stata finalizzata per modificare od alterare alcun risultato sportivo, dal momento che Mauro Santambrogio non poteva gareggiare, stante la squalifica, ne' pensava mai più di farlo.

e se non pensava mai più di farlo perchè poi si è trovato una squadra appena finita la squalifica?O l'hanno implorato di tornare a correre?

Ovvio che magari voleva tornare a correre, ma l'avvocato deve pur tirare acqua al suo mulino. L'intenzione o meno di tornare a correre non può essere dimostrata a meno che i suoi contatti con la nuova squadra non risalgano a prima della cura e degli esami, ma penso che anche una circostanza del genere non sia una prova inconfutabile della sua malafede.
Io sono dell'idea che il lupo perde il pelo ma non il vizio, però ci può stare che mentre sei squalificato e hai una compagna provi ad avere un figlio e se presenti dei problemi di fertilità ti curi.
Poi guardando un po' la ricostruzione dei fatti Santambrogio ha subito dischiarato che stave prendendo dei farmaci.

Stiamo a vedere.

Resta il fatto che le federazioni non si parlano affatto e la procedura fa acqua.

Ho letto recentemente che i controllori potranno bussare alle porte degli atleti dalle 5 del mattino....penso ci voglia un po' di umanità e rispetto anche se stai cercando di sconfiggere il doping.
 

xtrncpb

via col vento
8 Gennaio 2011
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A me sono ancora oscuri i motivi per cui l'UCI mette in pista un controllo a sorpresa a un atleta che di lì a 10 giorni avrebbe terminato la propria squalifica.
Un controllo a sorpresa non è mai casuale. Sanno dove colpire.
Poi magari avrà ragione Santambrogio e il caso si chiuderà (spero) a suo favore.
Però... se come scrive l'avvocato, Santambrogio non era più iscritto nella lista degli atleti (e sarà anche vero) significa che era un normale cittadino. Ma come mai l'UCI ha proseguito con il test e Santambrogio non si è opposto fin da subito ?? Se non era più un atleta, aveva tutto il diritto di chiudere la porta in faccia ai commissari UCI. O no ??
 

utah

Maglia Amarillo
18 Dicembre 2006
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A me sono ancora oscuri i motivi per cui l'UCI mette in pista un controllo a sorpresa a un atleta che di lì a 10 giorni avrebbe terminato la propria squalifica.
Un controllo a sorpresa non è mai casuale. Sanno dove colpire.
Poi magari avrà ragione Santambrogio e il caso si chiuderà (spero) a suo favore.
Però... se come scrive l'avvocato, Santambrogio non era più iscritto nella lista degli atleti (e sarà anche vero) significa che era un normale cittadino. Ma come mai l'UCI ha proseguito con il test e Santambrogio non si è opposto fin da subito ?? Se non era più un atleta, aveva tutto il diritto di chiudere la porta in faccia ai commissari UCI. O no ??

Il tuo ragionamento puo' risultare anche coerente, ma i fatti dimostrano che quelli di UCI hanno agito in modo poco professionale ( eufemismo..)

1) Si pensa che UCI conoscano i loro regolamenti meglio di chiunque altro, avendoli scritti UCI stessa..!!!
2) Ipotizzando tua tesi, che fossero andati da Santambrogio a colpo sicuro..,
avrebbero dovuto sapere che non era tesserato e che quindi per lui non poteva valere esenzione terapeutica. Quindi allora perchè fargli controllo quando ancora nn si era tesserato..??!!
Sulla sanitò mentale di alcuni corridori nutro spesso forti dubbi.., ma allora il perchè di certi comportamenti da parte di UCI..?
Santambrogio sembra anche che abbia portato delle certificazioni coerenti, nulla in confronto a pomate per vaginiti di cui abbiamo letto nel passato..

Questa storia anche se molto diversa fa il paio con quella di Ulissi che al momento nn sa ancora di che morte deve morire...
Per nn parlare di Masquera..

Non dimenticando che UCI è lo stesso organo che avvisava L'astronauta Amerigano prima dei controlli, lui e visto che a pensar malino ci si imbrocca spesso..


Alla Fine è un'attegiamento piu' coerente quello della FIFA che fa finta di nulla con tutti..
 

xtrncpb

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Il tuo ragionamento puo' risultare anche coerente, ma i fatti dimostrano che quelli di UCI hanno agito in modo poco professionale ( eufemismo..)

1) Si pensa che UCI conoscano i loro regolamenti meglio di chiunque altro, avendoli scritti UCI stessa..!!!
2) Ipotizzando tua tesi, che fossero andati da Santambrogio a colpo sicuro..,
avrebbero dovuto sapere che non era tesserato e che quindi per lui non poteva valere esenzione terapeutica. Quindi allora perchè fargli controllo quando ancora nn si era tesserato..??!!
Sulla sanitò mentale di alcuni corridori nutro spesso forti dubbi.., ma allora il perchè di certi comportamenti da parte di UCI..?
Santambrogio sembra anche che abbia portato delle certificazioni coerenti, nulla in confronto a pomate per vaginiti di cui abbiamo letto nel passato..

Questa storia anche se molto diversa fa il paio con quella di Ulissi che al momento nn sa ancora di che morte deve morire...
Per nn parlare di Masquera..

Non dimenticando che UCI è lo stesso organo che avvisava L'astronauta Amerigano prima dei controlli, lui e visto che a pensar malino ci si imbrocca spesso..


Alla Fine è un'attegiamento piu' coerente quello della FIFA che fa finta di nulla con tutti..
Per Mosquera l'UCI non è direttamente responsabile di quanto accaduto, c'è stato un ritardo vergognoso (8 mesi) da parte della Federazione Ciclistica Spagnola nell'emettere la sentenza di squalifica, peraltro ingiusta. Mosquera ha fatto ricorso e l'Alta Corte Spagnola ha annullato la squalifica. Ci sono voluti "solo" 2 anni. L'UCI avrà anche consegnato i carteggi in ritardo, ma il grosso della colpa mi pare che ricada sulla Federazione Spagnola.

Caso Ulissi: qualcuno gli ha fatto lo sgambetto e nelle urine c'è andata una quantità di salbutamolo doppia rispetto al consentito. Volendo essere ligi al regolamento WADA/UCI, il toscano dovrebbe beccarsi 2 anni di squalifica. Adesso i giudici UCI stanno prendendo (anche perdendo) tempo, con gli avvocati che cercano di negoziare una squalifica equa e salomonica per ambo le parti.

Santambrogio non rientra in alcuno dei due casi sopra delineati. Sicuramente l'UCI non sapeva che Santambrogio fosse stato cancellato dall'elenco atleti FCI/CONI (...forse perchè FCI/CONI non hanno avvisato l'UCI ?? Chi lo sa...).
Ma se Santambrogio non era più un atleta, perchè si è sottoposto ugualmente al controllo antidoping ?? ;nonzo%
Se si fosse rifiutato, non avrebbe rischiato alcuna sanzione, non essendo lui tesserato come atleta professionista, ma rimanendo nella condizione di semplice cittadino.

A me continuano a non tornare i conti. :ueh:
 

alearc66

Apprendista Cronoman
9 Aprile 2013
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Ma se Santambrogio non era più un atleta, perchè si è sottoposto ugualmente al controllo antidoping ?? ;nonzo%
Se si fosse rifiutato, non avrebbe rischiato alcuna sanzione, non essendo lui tesserato come atleta professionista, ma rimanendo nella condizione di semplice cittadino.

A me continuano a non tornare i conti. :ueh:
Forse Santambrogio non sapeva di potersi rifiutare.
Per me il nocciolo è sapere se lui aveva intenzione di riprendere a correre gia' in quel periodo,o se l'intenzione gli è venuta dopo il controllo (anche questo sarebbe comunque un fatto abbastanza singolare).
Sembra ,ad ogni modo,(se non ho capito male),che nel suo caso non fosse tenuto a richiedere un tue,ne a mettere al corrente della sua cura alcuno organismo,giusto?
Io comunque,al suo posto,proprio perche' gia' punito,mi sarei informato bene con le federazioni,come mi sarei dovuto comportare in caso di ripresa di attivita'.
Se queste mi avessero rassicurato che non serviva alcuna domanda,al momento del controllo lo avrei fatto presente.
Se Santa non l'ha fatto presente è perche' non si sara' mai informato.
Mettiamo che ,invece,non ho nessuna voglia di riprendere a gareggiare,voglio un figlio,prendo la cura ,poi arriva il controllo.
Sono un normale cittadino,gli dico dei farmaci che prendo,faccio il controllo,positivo.
Nessun problema,sono un comune cittadino,e mi sto' curando,è normale che risulto positivo,ma tanto non sono piu' un corridore,nessuna preoccupazione.
Invece no! Mi fanno il controllo,tutto come al paragrafo sopra, poi invece, (so gia' di essere positivo al controllo,e dopo una squalifica,per giunta),mi viene voglia di correre e mi tessero per una squadra pensando che non sorga nessun casino?
Aiutatemi a capire per favore,come è possibile questo?
 

xtrncpb

via col vento
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Forse Santambrogio non sapeva di potersi rifiutare.
Per me il nocciolo è sapere se lui aveva intenzione di riprendere a correre gia' in quel periodo,o se l'intenzione gli è venuta dopo il controllo (anche questo sarebbe comunque un fatto abbastanza singolare).
Sembra ,ad ogni modo,(se non ho capito male),che nel suo caso non fosse tenuto a richiedere un tue,ne a mettere al corrente della sua cura alcuno organismo,giusto?
Io comunque,al suo posto,proprio perche' gia' punito,mi sarei informato bene con le federazioni,come mi sarei dovuto comportare in caso di ripresa di attivita'.
Se queste mi avessero rassicurato che non serviva alcuna domanda,al momento del controllo lo avrei fatto presente.
Se Santa non l'ha fatto presente è perche' non si sara' mai informato.
Mettiamo che ,invece,non ho nessuna voglia di riprendere a gareggiare,voglio un figlio,prendo la cura ,poi arriva il controllo.
Sono un normale cittadino,gli dico dei farmaci che prendo,faccio il controllo,positivo.
Nessun problema,sono un comune cittadino,e mi sto' curando,è normale che risulto positivo,ma tanto non sono piu' un corridore,nessuna preoccupazione.
Invece no! Mi fanno il controllo,tutto come al paragrafo sopra, poi invece, (so gia' di essere positivo al controllo,e dopo una squalifica,per giunta),mi viene voglia di correre e mi tessero per una squadra pensando che non sorga nessun casino?
Aiutatemi a capire per favore,come è possibile questo?
Stai sicuro che Santambrogio era ed è informatissimo sulle procedure federali e internazionali.
Il TUE non poteva richiederlo perchè non era un atleta tesserato.
Se avesse voluto riprendere a correre, avrebbe dovuto effettuare una domanda al CONI per poter esser reintegrato nelle liste degli atleti professionisti.
Il punto è che non sappiamo se Santambrogio l'ha fatto prima del controllo. Sicuramente l'ha fatto, altrimenti non avrebbe potuto firmare alcun contratto con l'Amore & Vita.
Si badi ben che io parlo della domanda di reintegrazione, perchè la reintegrazione tra gli atleti avviene solo in un momento successivo, e precisamente con l'inizio della validità del tesseramento (che ha effetto dal 1 gennaio 2015).

Un normale cittadino poteva chiudere la porta in faccia ai commissari UCI e nessuno avrebbe avuto da dire alcun che.
Ma un normale cittadino che avesse fatto domanda di reintegro nelle liste degli atleti professionisti, è obbligato a sottoporsi al controllo antidoping.
Che sia questo il tassello mancante alla vicenda ??
 

Dogmafpx

Maglia Rosa
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Stai sicuro che Santambrogio era ed è informatissimo sulle procedure federali e internazionali.
Il TUE non poteva richiederlo perchè non era un atleta tesserato.
Se avesse voluto riprendere a correre, avrebbe dovuto effettuare una domanda al CONI per poter esser reintegrato nelle liste degli atleti professionisti.
Il punto è che non sappiamo se Santambrogio l'ha fatto prima del controllo. Sicuramente l'ha fatto, altrimenti non avrebbe potuto firmare alcun contratto con l'Amore & Vita.
Si badi ben che io parlo della domanda di reintegrazione, perchè la reintegrazione tra gli atleti avviene solo in un momento successivo, e precisamente con l'inizio della validità del tesseramento (che ha effetto dal 1 gennaio 2015).

Un normale cittadino poteva chiudere la porta in faccia ai commissari UCI e nessuno avrebbe avuto da dire alcun che.
Ma un normale cittadino che avesse fatto domanda di reintegro nelle liste degli atleti professionisti, è obbligato a sottoporsi al controllo antidoping.
Che sia questo il tassello mancante alla vicenda ??

Tutto ruota su questo secondo me,da regolamento un corridore squalificato e' soggetto a controlli antidoping durante la squalifica ma non deve produrre il Tue se non e' iscritto nel registro RTP.Bisogna solo vedere se quando gli e' stato fatto il controllo Santambrogio era iscritto nel registro RTP,una settimana prima del controllo ancora non era stato iscritto.
 

alearc66

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Tutto ruota su questo secondo me,da regolamento un corridore squalificato e' soggetto a controlli antidoping durante la squalifica ma non deve produrre il Tue se non e' iscritto nel registro RTP.Bisogna solo vedere se quando gli e' stato fatto il controllo Santambrogio era iscritto nel registro RTP,una settimana prima del controllo ancora non era stato iscritto.

Se doveva fare domanda,e le cose stanno davvero cosi',allora, in ogni caso,questo complica ulteriormente la posizione di Santambrogio.
Nel caso facessi domanda prima del controllo...perche' non è vero che non ho intenzione di correre,anzi(ho fatto domanda apposta!),
Quindi io,corridore gia' squalificato per doping,sto' consapevolmente assumendo una cura vietata dall'antidoping,in caso di possibile controllo,ciononostante,richiedo di poter correre,diventando consapevole che in quel momento passo da normale cittadino ad atleta potenzialmente positivo all'antidoping(dopo tutto quello che ho gia' combinato?)

Secondo caso
faccio richiesta dopo..
ancora piu' incredibile.
Ho fatto un test,so che probabilmente risultero' positivo,e nonostante tutti i guai (gia' passati)e nei quali so di andarmi a cacciare ,chiedo di poter correre?


Mi viene piu' facile credere a Babbo Natale
 
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xtrncpb

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Tutto ruota su questo secondo me,da regolamento un corridore squalificato e' soggetto a controlli antidoping durante la squalifica ma non deve produrre il Tue se non e' iscritto nel registro RTP.Bisogna solo vedere se quando gli e' stato fatto il controllo Santambrogio era iscritto nel registro RTP,una settimana prima del controllo ancora non era stato iscritto.
E' sufficiente che abbia fatto domanda di iscrizione al registro RTP per essere passibile di controlli antidoping.
Come ho detto, l'iscrizione nel registro avviene solo con la validazione del tesseramento, che per gli atleti FCI parte dal 1 gennaio 2015. Ma già basta la domanda per poter firmare contratti professionistici.
 

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E' sufficiente che abbia fatto domanda di iscrizione al registro RTP per essere passibile di controlli antidoping.
Come ho detto, l'iscrizione nel registro avviene solo con la validazione del tesseramento, che per gli atleti FCI parte dal 1 gennaio 2015. Ma già basta la domanda per poter firmare contratti professionistici.

L'iscrizione al registro e' valido solo per il Tue,il controllo lo possono fare sempre in ogni momento della squalifica.
L'iscrizione al registro Rtp va fatto quando l'atleta decide di tornare a correre per sottoporsi ai controlli fuori competizione.Questo e' l'articolo delle Norme Sportive Antidoping:

4. Test per la reintegrazione in attività.
Quale condizione necessaria per la reintegrazione al termine del
periodo di squalifica, l'Atleta deve, per tutta la durata della
sospensione cautelare o della squalifica, sottoporsi a controlli fuori
competizione e fornire, ove richiesto, dati precisi e aggiornati in
merito alla sua reperibilità.
Se l’Atleta squalificato si ritira dall'attività sportiva viene cancellato
dal Gruppo registrato ai fini dei controlli fuori competizione; se in
seguito intende essere reintegrato, lo stesso non potrà riprendere
l'attività fino a quando non abbia notificato in merito il CONI-NADO
e non si sia sottoposto a controlli fuori competizione per un periodo
di tempo pari al periodo di squalifica rimanente alla data in cui
l'Atleta si è ritirato.

Controlli fuori competizione
7. I corridori sono sottoposti a dei controlli fuori competizione anche quando stanno scontando un periodo di squalifica o di sospensione provvisoria, come durante il periodo che precede il loro ritorno alle gare ai sensi degli art. 84 e 325.
 

xtrncpb

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L'iscrizione al registro e' valido solo per il Tue,il controllo lo possono fare sempre in ogni momento della squalifica.
L'iscrizione al registro Rtp va fatto quando l'atleta decide di tornare a correre per sottoporsi ai controlli fuori competizione.Questo e' l'articolo delle Norme Sportive Antidoping:

4. Test per la reintegrazione in attività.
Quale condizione necessaria per la reintegrazione al termine del
periodo di squalifica, l'Atleta deve, per tutta la durata della
sospensione cautelare o della squalifica, sottoporsi a controlli fuori
competizione e fornire, ove richiesto, dati precisi e aggiornati in
merito alla sua reperibilità.
Se l’Atleta squalificato si ritira dall'attività sportiva viene cancellato
dal Gruppo registrato ai fini dei controlli fuori competizione; se in
seguito intende essere reintegrato, lo stesso non potrà riprendere
l'attività fino a quando non abbia notificato in merito il CONI-NADO
e non si sia sottoposto a controlli fuori competizione per un periodo
di tempo pari al periodo di squalifica rimanente alla data in cui
l'Atleta si è ritirato.

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7. I corridori sono sottoposti a dei controlli fuori competizione anche quando stanno scontando un periodo di squalifica o di sospensione provvisoria, come durante il periodo che precede il loro ritorno alle gare ai sensi degli art. 84 e 325.
Vuoi vedere che Santambrogio ha chiesto la reintegrazione ed è scattato immediatamente il controllo antidoping ??
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
Vuoi vedere che Santambrogio ha chiesto la reintegrazione ed è scattato immediatamente il controllo antidoping ??

mah... la questione mi par di capire che si è spostata dall'atleta ai regolamenti.

cosa avrebbe dovuto fare l'atleta?
è squalificato e quasi sicuramente ha fatto richiesta di reintegrazione per poter tornare a correre.
nello stesso periodo si sta sottoponendo ad una cura (vero o falso che sia) con sostanze vietate.

quindi non può chiedere il tue (e quindi curarsi in tranquillità) pur dovendosi sottoporre ai controlli antidoping...

la mia non vuol essere una difesa di santambrogio, ma se le cose stanno come ho capito (chiedo conferma a chi ne sa di più) evidentemente c'è qualcosa nelle procedure che non va...
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
A me sono ancora oscuri i motivi per cui l'UCI mette in pista un controllo a sorpresa a un atleta che di lì a 10 giorni avrebbe terminato la propria squalifica.
Un controllo a sorpresa non è mai casuale. Sanno dove colpire.
Poi magari avrà ragione Santambrogio e il caso si chiuderà (spero) a suo favore.
Però... se come scrive l'avvocato, Santambrogio non era più iscritto nella lista degli atleti (e sarà anche vero) significa che era un normale cittadino. Ma come mai l'UCI ha proseguito con il test e Santambrogio non si è opposto fin da subito ?? Se non era più un atleta, aveva tutto il diritto di chiudere la porta in faccia ai commissari UCI. O no ??
A quanto pare non poteva rifiutare il controllo, come dice lo stesso avvocato. E non vedo perchè avrebbe dovuto farlo anche qualora avesse potuto. Se sai di essere in regola (ho i certificati e non posso fare tue), se rifiuti un controllo dai adito a dubbi certi, se il controllo lo fai sei in regola, giustifichi la cura e nessuno può punirti. Vedremo se sarà così.
poi può darsi che lui abbia individuato un bug nelle norme come invece che sia tutto vero che lo scopo era terapeutico. Ma al momento non sembrerebbe che le cose si stiano mettendo male per lui.
 

angelo francini

Gregario
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colnago
A quanto pare non poteva rifiutare il controllo, come dice lo stesso avvocato. E non vedo perchè avrebbe dovuto farlo anche qualora avesse potuto. Se sai di essere in regola (ho i certificati e non posso fare tue), se rifiuti un controllo dai adito a dubbi certi, se il controllo lo fai sei in regola, giustifichi la cura e nessuno può punirti. Vedremo se sarà così.
poi può darsi che lui abbia individuato un bug nelle norme come invece che sia tutto vero che lo scopo era terapeutico. Ma al momento non sembrerebbe che le cose si stiano mettendo male per lui.

Premesso che non intendo sostituirmi a quanto ha specificato l'avv. Napoleone, che in materia sicuramente é un punto di riferimento.
Mi voglio spingere oltre ponendo alcune domande, da conoscitore dei regolamenti.
Per quale motivo un signore che non é tesserato, che non aveva ancora annunciato il suo ritorno alle gare (la data del controllo antecede di una decina di giorni l'accordo con l'Amore&Vita) per di più in una categoria federale FCI "non professionistica": infatti sarà tesserato nel 2015 come elite (ndr dilettante) correndo per una continental.
Lui farà parte di una squadra continental e non di una WT o di una Professional .......

Detto questo vi potrebbe essere una lettura molto diversa dei fatti: il doping e l'antidoping, più volte l'ho scritto, sono forse le braccia di uno stesso corpo e, quindi, di una stessa "testa"........
E se ho un contratto, che "magari e forse" mi impegna a garantire, un TOT numero minimo di controlli annui, ad un provider antidoping "esterno ..........." (a circa 4000 euro a controllo) cosa faccio? ........: li faccio fare anche su mia sorella che tessero come donna elite!
business is business.....
E con le nuove norme antidoping ci sguazzerò ancora di più .......
 

samuelgol

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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Premesso che non intendo sostituirmi a quanto ha specificato l'avv. Napoleone, che in materia sicuramente é un punto di riferimento.
Mi voglio spingere oltre ponendo alcune domande, da conoscitore dei regolamenti.
Per quale motivo un signore che non é tesserato, che non aveva ancora annunciato il suo ritorno alle gare (la data del controllo antecede di una decina di giorni l'accordo con l'Amore&Vita) per di più in una categoria federale FCI "non professionistica": infatti sarà tesserato nel 2015 come elite (ndr dilettante) correndo per una continental.
Lui farà parte di una squadra continental e non di una WT o di una Professional .......

Detto questo vi potrebbe essere una lettura molto diversa dei fatti: il doping e l'antidoping, più volte l'ho scritto, sono forse le braccia di uno stesso corpo e, quindi, di una stessa "testa"........
E se ho un contratto, che "magari e forse" mi impegna a garantire, un TOT numero minimo di controlli annui, ad un provider antidoping "esterno ..........." (a circa 4000 euro a controllo) cosa faccio? ........: li faccio fare anche su mia sorella che tessero come donna elite!
business is business.....
E con le nuove norme antidoping ci sguazzerò ancora di più .......
Il tuo ragionamento varrebbe se non avessero gente da controllare per cui dovrebbero prenderne a casaccio. Ma siccome potenziali controllati ne hanno a iosa, il tuo ragionamento non regge.
 

gx2

via col vento
29 Ottobre 2008
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Dove non ci sono troll, frustrati e rosiconi
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Gigiant
Il tuo ragionamento varrebbe se non avessero gente da controllare per cui dovrebbero prenderne a casaccio. Ma siccome potenziali controllati ne hanno a iosa, il tuo ragionamento non regge.

diciamo che se devono presentare un tot di dopati, magari preferiscono pescare tra quelli che creano meno malumori a squadre e sponsor ;nonzo%
boh...può essere ma mi pare moooolto combloootto
 

blues boy

Fausto Coppi re del blues
5 Giugno 2014
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non tutte alla moda
Premesso che non intendo sostituirmi a quanto ha specificato l'avv. Napoleone, che in materia sicuramente é un punto di riferimento.
Mi voglio spingere oltre ponendo alcune domande, da conoscitore dei regolamenti.
Per quale motivo un signore che non é tesserato, che non aveva ancora annunciato il suo ritorno alle gare (la data del controllo antecede di una decina di giorni l'accordo con l'Amore&Vita) per di più in una categoria federale FCI "non professionistica": infatti sarà tesserato nel 2015 come elite (ndr dilettante) correndo per una continental.
Lui farà parte di una squadra continental e non di una WT o di una Professional .......

Detto questo vi potrebbe essere una lettura molto diversa dei fatti: il doping e l'antidoping, più volte l'ho scritto, sono forse le braccia di uno stesso corpo e, quindi, di una stessa "testa"........
E se ho un contratto, che "magari e forse" mi impegna a garantire, un TOT numero minimo di controlli annui, ad un provider antidoping "esterno ..........." (a circa 4000 euro a controllo) cosa faccio? ........: li faccio fare anche su mia sorella che tessero come donna elite!
business is business.....
E con le nuove norme antidoping ci sguazzerò ancora di più .......

Qualche dubbio me lo ha instillato...
 

angelo francini

Gregario
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Il tuo ragionamento varrebbe se non avessero gente da controllare per cui dovrebbero prenderne a casaccio. Ma siccome potenziali controllati ne hanno a iosa, il tuo ragionamento non regge.

Se però leggi bene quanto ha scritto l'avv. Napoleone, vedi che in mezzo alle righe qualche punto di domanda so intravede.
D'altronde per parlare più terreno quando gli "interessi", fra coloro che pagano i controlli e coloro che li effettuano, collimano .......
Nel 2013 l'UCI ha speso 6,5 milioni di Franchi svizzeri per l'antidoping (ha effettuato 2939 prelievi urine e 3199 prelievi sangue in controlli Out Competition): un bel gruzzoletto ...
I controlli in gara IC sono a carico degli organizzatori e delle singole federazioni nazionali.
Capisci che forse é meglio controllare coloro che poi, supinamente, accettano le decisioni UCI (non avendo i mezzi per fare grandi processi), piuttosto che controllare coloro che possono permettersi consulenti (non solo legali) che valgono parcelle a 4 zeri.....
E nei controlli OC che dispone l'UCI non rientrano i Master ......, ma solo i corridori delle squadre registrate all'UCI: WT, Professional e casualmente qualche Continental, MTB, Pista e Donne.
 
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