Non vedo perché siano inattuabili delle sanzioni pecuniarie per il divulgamento di notizie false. Ovvio, non si colpirebbe il 100% delle fake news, ma del resto non si colpisce nemmeno il 100% dei reati in genere (anzi se ne riesce a perseguire una percentuale irrisoria), ma non per questo si lascia perdere. Intanto la possibilità di una sanzione sarebbe un deterrente e tanto più lo sarebbe quanto le sanzioni sarebbero poi irrogate.
Prendiamo uno degli ultimi link solo a titolo esemplificativo: multati centinaia di ciclisti sulla ciclabile in Liguria. Si va, si contano le sanzioni e se invece di centinaia sono 20 ti becchi un bel 5mila di pena pecuniaria. E' una notizia a caso, certo non la più grave, è solo per far capire. Idem (stesso giornale mi pare) la notizia che in Svizzera erano sold out le terapie intensive e avevano cominciato a scegliere chi lasciar morire. Lì ti becchi un bel 20mila. Ecc.ecc. Con sanzioni fisse quando il titolo dice una cosa accalappia click e il corpo dell'articolo ne dice un'altra.
il problema è sempre capire chi decide cosa è vero e cosa è falso, è un discorso molto critico sulla libertà di espressione, ognuno è libero di spararle grosse quanto vuole, poi su questo si costruisce la sua reputazione
il punto è che oggi lo spessore culturale medio della popolazione è una cosa indecente, ormai si crede a qualunque cosa, basta che la dicano in tv, ma sanzionare le balle non è una soluzione democratica, è prerogativa di una dittatura
se aver trovato un vaccino efficace al 95% in un anno non è l'aver fatto il meglio, faccio fatica a trovare possibili alternative migliorative
lista dei provax che hanno risposto "no" alla domanda "lei si farebbe il vaccino a gennaio?"
- Andrea Crisanti, prima vuole vedere i dati
- Roberto Burioni, prima vuole vedere i dati
- Maria Rita Gismondo, possibili problemi genetici a lungo termine
- Paolo Sileri, prima la popolazione a rischio
- Giuseppe Conte, prima la popolazione a rischio
molto belli gli ultimi due, della serie: "andate avanti voi che a me mi vien da ridere"
estremamente più sottile invece Paolo Mieli, che dice che lui lo farebbe, ma se fosse in età da avere figli ci penserebbe due volte
inoltre, la Capua ha spiegato bene che il vaccino interviene sulla malattia, alleviando i sintomi, ma non influisce sulla contagiosità dei positivi, quindi anche quando ci sarà il vaccino, le restrizioni dovrebbero rimanere tali e quali
e tu fai fatica a trovare alternative migliorative? io penserei prima di tutto a curare i malati, che quelli ne hanno bisogno adesso, e poi eventualmente studiamo un vaccino da fare a tutti i volontari
Senza offesa, ma tu sei uno di quelli che anche se si fosse fatto di più e il meglio possibile (e anche di più) troveresti da ridire e criticare.
Ce ne sono tanti come te ...dietro una tastiera.
al solito, si va sul personale quando si finiscono gli argomenti, comunque se vuoi che ci parliamo di persona per me problemi non ce ne sono, discuto quotidianemente di questi argomenti anche altrove
guarda, ti lancio un assist, spiegami cosa hanno fatto le istiuzioni italiane (ma anche mondiali) per contrastare il covid, a parte calpestare diritti, distruggere l'economia e sopprimere qualsiasi tipo di pensiero critico, così se capisco quanto di buono hanno fatto magari cambio idea