allora, vediamo di provare a mettere sulla bilancia qualche dato in più: la posizione del bacino sulla sella subisce gli effetti di parecchi dati, fra i quali in ordine sparso:
- posizione delle mani sul manubrio (quale punto di appoggio assieme a sella e pedali)
- cattiva postura in bici, non cattivo posizionamento ma proprio postura (rigidità, appoggi sbagliati, tecnica da rivedere, insomma)
- abitudine a eseguire movimenti in maniera non corretta, spesso creando situazioni di posture antalgiche al dolore: per esempio a livello di posizioni dorso-lombo-pelviche si cercano posizioni che riducano il dolore/fastidio agendo in un modo che ci porta a cercare di ridurre il dolore/fastidio ma creando altri dolori/fastidi
- eccessiva tensione muscolare, dopo il lockdown anche derivante da stress muscolare psicologico
- scadente tono muscolare: le braccia non mi sorreggono in bici e non mi fanno da primo ammortizzatore se oltre che impugnare il manubrio solo in appoggio (caricando tutto il peso su polsi, mani, tunnel carpale e collo) non faccio
- sovrappeso
- aumentare i carichi con gradualità: se faccio tre ore di bici solo la domenica e in settimana la massimo mi sparo due ore in tutto di
rulli... non è la stessa cosa e no sei allenato
I principali adattamenti della colonna alla posizione in sella riguardano prevalentemente il tratto lombare e cervicale.
La necessità di posizionare il tronco più parallelo possibile al terreno mantenendo, nel contempo, una buona visione della strada, determina un completo annullamento della lordosi lombare, fino alla inversione della curva, ed un aumento della lordosi cervicale.
E i problemi spesso di riflesso arrivano proprio sulla sella: saltelli in sella, dondolii, braccia tese per tenere leggermente sollevato o spostato indietro l'appoggio, piedi in tensione, spalle rigide...
L'angolo pelvico è assolutamente personale e non si può scindere la sua analisi dal resto del lavoro di posizionamento in sella.
Rotazione, sbilanciamento, inclinazione.
Guardate qui:
Many well renowned bike fitters advocate rolling the pelvis forward for a more aero/comfortable position, but none of the pro cyclists seem to do this?
www.velocorner.co.uk
Per quanto riguarda Sir Bradley Wiggins il lavoro che ha fatto per la mobilità degli ischiocrurali nella preparazione dei record su pista e non solo ha fornito dati che definire interessanti è poco a chi si occupa - seriamente e non con programmino - di biomeccanica.