Non dovrebbero, entrambe sono basate sulla percezione, ma il RPE è codificato e risponde ad una scala di risposte fisiologiche che sono comuni a tutti gli individui, anche se intervengono a diversi livelli di sforzo, infatti sono paragonabili alle zone e sono strettamente dipendenti dallo stato di allenamento e dalla durata dello sforzo, nella discussione abbiamo assodato che io schiatto per fare 10K in 60', un altro con la stessa percezione e nello stesso tempo ne fa 21.
La sofferenza implica aspetti soggettivi molto più complessi, non è correlabile in modo stretto allo stato di allenamento e non è codificabile, sulla sua percezione influisce la capacità di sopportare il disagio fisico che lo sforzo provoca, tant'è che è allenabile abbassando la soglia del dolore con metodi di condizionamento mentale.