Sono un novizio della bdc, non sono titolato a dare consigli attendibili.
Ciò premesso, siccome non stiamo parlando di ingegneria aerospaziale o di far gare, ma di fare qualche decina di km nel fine settimana divertendosi ma senza poi soffrire di dolori dovuti a posture strane, io ho fatto una serie di esperimenti seguendo la questa scaletta:
1) definizione altezza sellino.
Se è troppo basso mi fa male il ginocchio (davanti), se troppo alto dietro. la mia posizione l'ho trovata partendo dall'altezza del cavallo moltiplicata per 0.885, dopodichè, provando, ho visto che dovevo alzare di ulteriori 1,5 cm. In questo modo, con le scarpe e le tacchette che uso, l'altezza mi sembra perfetta. Peraltro, è venuto fuori il medesimo settaggio che uso sulla mtb.
2) arretramento e inclinazione sellino.
Sono andato a sensazione. All'inizio avevo provato ad utilizzare il metodo del centro anatomico della sella di cui avevo tanto letto, ma stavo scomodissimo, soprattutto perchè gli allegri gioielli rimbalzavano spesso e volentieri sulla punta della sella procurandomi sensazioni irripetibili.
Quindi ho visto in che posizione stavo comodo, poi ho visto quanto dovevo arretrare la sella perchè il ginocchio, colla pedivella a 90 gradi, cadesse sul perno del pedale, e poi ho fatto coincidere i due punti. Ho poi inclinato appena il sedile in avanti, e mi sono trovato comodo.
3) posizione torrette dei freni.
Premesso che ho le mani piccole, per arrivare ai freni portando i guanti invernali io potevo solo spostarle in avanti lungo la curva del manubrio. Quindi, ho spostate le torrette (sulle quali le mie mani stanno il 99% del tempo) nell'unico posto che mi permetteva di arrivare ai freni, compensando l'abbassamento della relativa presa verso terra mediante inserimento di spessori sotto lo stem.
4) Posizione busto/braccia
Ho quindi iniziato a lavorare sulla distanza tra sedere e torrette, in modo da trovare una posizione abbastanza distesa del busto che io possa mantenere a lungo senza mal di schiena. Ho quindi fatto alcune prove con stem da 80 e 100 mm, per concludere che quello originale da 100 mm per me andava tutto sommato bene perchè mi fa arrivare bene al cambio e mi consente anche di assumere una presa bassa (che io uso solo in discesa, per arrivare ai freni) suff. distesa. Se in presa bassa hai la schiena distesa, riesci a guardare la strada flettendo la schiena, non solo il collo. Se io lavoro solo di collo, mi fa male la cervicale. Se io lavoro di schiena e di collo, no. Se poi faccio straching preventivo, sto da zio.
5) Ora mi manca solo di ruotare un pelino verso l'alto il manubrio (parliamo di uno zinzino). Pensavo di avere messo l'attacco delle torrette parallelo al terreno, ma invece lo sento appena inclinato in avanti e vorrei correggerlo.
Non so se questo è il metodo di procedere canonico, ma per me all'atto pratico funziona e questo mi basta.
Tutto questo per dire che solo la tua schiena e le tue sensazioni sanno se le tue torrette sono nella giusta posizione o no. Dal mio punto di vista di amatore della domenica, se ti fai i tuoi 40/60 chilometri su e giù per i colli senza sentire dolore nè durante nè dopo l'uscita, la posizione va bene.
(NB: Chiaro che se uno facesse gare, avrebbe esigenze diverse, come quella di esprimere la massima prestazione possibile e probabilmente utilizzerebbe un setting diverso. Ma non è il mio caso).