valverde "snobba" l'italia

Perseo_navy

Apprendista Scalatore
26 Dicembre 2008
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Bici
Pinarello FP3 e Rose CGF
Salve a tutti
sono il primo a non avere in simpatia Valverde e penso che sia uno scandolo che gli organi del ciclismo ad accezione delle autorita' italiane non si siano ancora espressi a riguardo. Comunque ritengo che lanciarli i pomodori addosso sia un gesto incosulto da evitare e sia meglio mostrargli il nostro disappunto in altro modo, per esempio fisciandolo oppure come nel calcio con dei striscioni.
Buona serata
 

carlo85

Pignone
18 Settembre 2008
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Brianza
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Bmc
[url]http://www.elmundo.es/elmundodeporte/2009/09/23/ciclismo/1253714504.html[/URL]

Il cambio di programma per gli atleti spagnoli è legato al clima creato dalla stampa italiana per la presenza di Valverde e di Ruben Plaza (cari miei qualcuno se lo stava dimenticando...anche lui coinvolto in Operacion Puerto).

[url]http://www.elpais.com/articulo/deportes/Valverde/muda/Suiza/elpepudep/20090924elpepidep_20/Tes[/URL]

La curiosità morbosa delle televisioni italiane è insostenibile per la delegazione spagnola.

Alejandro ma se sei a posto con te stesso perchè non vieni a fare un giro in Italia? si mangia meglio che in Svizzera :)
 

brenciolo

Pignone
5 Ottobre 2008
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Chiorpiland
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DMC, FM 015
POMODORI PER VALVERDE....ve le ricordate le uova marce al povero BALLERO quando non convocò REBELLIN.....se dovete proprio sprecare del cibo mandatemelo a casa che ci penso io a fine stagione mangerei anche mia mamma....
 

Kontra

Apprendista Velocista
24 Dicembre 2007
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Friuli
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pite
IL CONI: L'UCI NON DICE LA VERITA' SUL CASO VALVERDE
MENDRISIO – La credibilità della lotta al doping passa certamente per il progressivo prefezionamento dei metodi di indagine e la pressione sempre più costante su atleti e loro entourage attraverso i test di controllo. L’Uci, la federazione ciclistica internazionale, per bocca del presidente neoeletto McQuaid ha presentato ieri un mini-bilancio dell’ultimo anno citando i 14.000 controlli effettuati e la sempre maggiore validità del cosiddetto “passaporto biologico” attraverso cui monitorizza i parametri emato.fisiologici degli atleti mettendo nel mirino quelli più sospetti. Un concreto passo avanti.
Ma non giova alla causa della credibilità il balletto innescato dal rubizzo irlandese di Dublino sulla vicenda Valverde. Squalificato dal Coni per due anni per il coinvolgimento nella “Operacion Puerto” spagnola (sarebbe lui il Valv-Piti segnalato dai documenti della guardia civil e titolare di sacche di sangue conservate per il doping ematico, nonché di svariate terapie dopanti), ma solo sul territorio italiano. Un provvedimento che data ormai qualche mese e che l’Uci non ha ancora allargato a tutte le alte nazionai ciclistiche, come logico attendersi. Il risultato è che lo spagnolo continua a correre e a vincere. Dopo la Vuelta (dominata con facilità) eccolo ai nastri del mondiale, al quale si presenta come uno dei favoriti per la vittoria. “Non possiamo impedrigli di partecipare, siamo in attesa della sentenza del Tas (il tribunale arbitrale dello sport n.d.r.), che ci sarà ad ottobre. A Stoccarda 2007 abbiamo fatto appello per gfermarlo, ma il Tas ci ha dato torto, adesso attendiamo l’esito del nuovo ricorso”. I ricorsi sono due: quello di Valverde sulla competenza del Coni a giudicarlo in quanto atleta spagnolo e non nela giurisidizione italiana, e quello dell’Uci nei confronti della federazione ciclistica spagnola che non lo ha sanzionato per lka sua frequentazione del famigerato dottor Fuentes. “Se vince gli daremo la maglia”, dice McQuaid. “Non possiamo fare altrimenti”.

In realtà l’Uci potrebbe sanzionare benissimo a prescindere dai ricorsi al Tas, semplicemente valutando la documentazione del complesso dossier dell’Operacion Puerto. Ma non lo fa. Perché? “Non abbiamo avuto dal Coni i documenti. Abbiamo chiesto, ma non abbiamo avuto nulla finora. Dunque domandate al Coni il perché”, così risponde McQuaid ad una precisa domanda di un cronista. E poi chiosa: “Il Coni non è certo il miglior partner per l’Uci nella lotta al doping”. Pronta la risposta del Coni. Il presidente Petrucci replica in un durissimo comunicato: “Per quanto riguarda gli atti del caso Valverde invito il Presidente McQuaid a rivedere la posta dell’UCI del 10 giugno. Lì troverà le motivazioni della sentenza, mentre l’intero fascicolo gli era stato inoltrato il 30 aprile scorso. Inoltre ai primi di agosto ha ricevuto un’ulteriore memoria difensiva così come richiesto dal TAS. Sull’argomento McQuaid non dice cose vere. Per quanto riguarda la difficoltà dell’Uci di lavorare con il Coni, condivido le sue dichiarazioni che non siamo un partner facile perché noi siamo seri, corretti e applichiamo, con rigore, le norme Wada e le leggi italiane.”
Dall’Uci fanno trapelare l’ipotesi che manchi qualcosa di decisivo nella documentazione fornita dal Coni. Ma allora su cosa si è costituita controparte la federazione internazionale se non sul fatto che i documenti inchiodassero Valverde circa la corrispondenza del dna nelle sacche di sangue sequestrate da Fuentes e quello ricavato nel test di Prato Nevoso al Tour 2008? Una polemica inspiegabile alla vigilia di un mondiale di cui l’Uci è titolare e padrona. O forse spiegabile con una possibile “real politique” nei confronti della formazione che è sostenuta dal main sponsor del Tour de France, la Caisse d’Epargne, cioè con uno degli sponsor più importanti del ciclismo mondiale. Soldi e interessi, come si sa, nel ciclismo ormai sono la regola più rispettata. E se si vuole essere maligni si può vedere in questa ottica anche l’atteggiamento severo annunciato da McQuaid nei confronti dell’Astana: “C’è la possibilità che gli venga ritirata la licenza ProTour”. Il che sarebbe l’unico escamotage per consentire a Contador, legato anche per la prossima stagione all’Astana, di raggiungere proprio la Caisse d’Epargne, che lo corteggia da tempo.
 

87860

Novellino
13 Settembre 2009
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Prato
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ma non potevano far sconfinare il circuito di mendrisio in italia per 100 metri? cosi non lo avevamo di mezzo.oppure si poteva fare un accordo con la UE per spostare i confini e portare mendrisio in italia. di sicuro si stava prima rispetto all'uci a prendere provvedimenti!!
non mi cinvince la cosa che l'uci non ha avuto documenti dal coni. ma loro non gli hanno fatto le analisi e confrontato i valori con quelli del sangue nelle sacche di fuentes e dimostrato che è lo stesso? se questa non è documentazione...........
 

taaramae

Cronoman
29 Agosto 2009
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il fatto che a me non va giù valverde perche non ha pagato... e non mi sembra corretto che basso e ulrich ha pagato e uno ci ha rimesso anche la carriera... nel caso del tedesco..... e per questo che odio valverde..... sicuramente dopo l'operation puerto non riesco neanche a veder basso....
VOGLIO UN CICLISMO PULITO
voglio tanti cunego - evans - bruseghin - che corrono con unestà e senza doparsi...perche si vede che non prendon niente.... perche se son in giornata grigia gia sulle prime rampe si staccano... e si vede che son puliti...
 

mescal

Bioesorcista
7 Settembre 2008
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Garage - Officina
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Bici
quelle che non usa Peggio
Beh, è evidente che è in atto un complotto nel mondo del tennis..

Gli svizzeri agli spagnoli: adesso voi ci portate qui la squadra Elite al completo e la fate alloggiare nei nostri alberghetti di periferia, poi noi facciamo in modo che Federer perda l'aereo per i prossimi Open d'Australia, così vince Nadal....
Ancora da definire il ruolo di Cadel Evans e della sua Federazione nell'intera vicenda...



ragazzi, in modo sibillino, ha predetto l'uscita di crock alla colnago, la vittoria di evans al mondiale.... le cose sono due:
  1. o è un cialtrone (ed essendo un mio amico ha i "tituli") con un fondoschiena tremendo
  2. o non è chi vuol far credere di essere ed è uno dei "master of puppet" oscuri del ciclismo internazionale
se fossi in voi dormirei con un occhio aperto e schiena al muro.... :mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen:





intanto aspettiamo gli open d'australia....
 

Gontur

Gregario
12 Luglio 2009
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a me non importa dove atterri dove mangi dove dorma, dico solo che Valverde in corsa è una vergogna per il NOSTRO sport, ed è lecito che io abbia i dubbi su tutti i ciclisti spagnoli visto che la federazione non punisce chi si macchia inequivocabilmente di doping

Quello che fanno loro NON E' il NOSTRO sport. Ho guardato 10 minuti il mondiale a Mendrisio e:
a) vedendo Cancellara
b) ascoltando i commenti entusiasti di Cassani & Co.

mi è venuto il voltastomaco. Uno di 80kg che scatta in quel modo in salita è semplicemente vergognoso.