Verbale interrogatorio Bertagnolli

Abu Yasin

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30 Novembre 2008
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LOOK 595 Ultra
L'ho letto al volo....pazzesco!

Comunque c'è da dire che Ferrari è veramente un guru nel suo mestiere. Ha un approccio metodico alla materia e specifico per ogni atleta. Non dico che sembra quasi preoccuparsi dello stato di salute dei suoi assistiti, visto che comunque li fa dopare, ma ha un'attenzione maniacale.
Fa impressione leggere di atleti che usano sostanze che sono ancora in fase sperimentale...viene quasi il sospetto che le case farmaceutiche ci siano dentro fino al collo.


I soliti malpensanti.... :mrgreen::mrgreen:

Sarebbe come dire che i cartelli colombiani hanno qualche responsabilità nel traffico di droga internazionale...:pork:
 

alessandr

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19 Maggio 2009
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LIVORNO
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COLNAGO extreme C
Oltre che dalle pratiche resto basito anche dalle cifre che questi pseudo-stregoni del doping prendono dai corridori. 10mila euro pattuiti (ma poi non versati)... ma quanto può prendere di stipendio un corridore come Bertagnolli? In pratica ha corso per potersi pagare i contatti col dottore?
Sono sempre più convinto che per fermare tutto questo bisogna bloccare chi tiene in piedi il sistema, Ferrari e chi sta sopra di lui. Gente senza scrupoli da mettere al gabbio buttando via la chiave. I ciclisti sono solo l'ultima ruota del carro

o-o

come sempre detto, il dopato è solo l'ultimo anello (quello debole) della catena

se risalissimo a monte ne vedremmo delle belle

o-o
 
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rinoge

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20 Dicembre 2007
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genova
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Olmo, Olmo ,Olmo ,Pego Luigino, Pego MxxxxxO,Bianchi XL Titanium, Colnago Tecnos,Carrera El Pantani,
a parte che tutto questo verbale pubblicato non potrebbe essere divulgato..........
riguarda molte persone che vi vengono citate probabilmente a loro insaputa a parte l'indagato ovviamente

siamo certi di non incorrere in qualche casino per il semplice fatto di averlo pubblicato(linkato) qui?

a parte questo, che dire, ora vado e caccio via la bici di mio figlio, e gli compro una scacchiera...........
 
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alessandr

Apprendista Cronoman
19 Maggio 2009
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LIVORNO
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COLNAGO extreme C
a parte che tutto questo verbale pubblicato non potrebbe essere divulgato..........
riguarda molte persone che vi vengono citate probabilmente a loro insaputa a parte l'indagato ovviamente

siamo certi di non incorrere in qualche casino per il semplice fatto di averlo pubblicato(linkato) qui?

a parte questo, che dire, ora vado e caccio via la bici di mio figlio, e gli compro una scacchiera...........


:mrgreen:
 

stress

Apprendista Cronoman
13 Novembre 2006
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Verbania
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Maxxy Speed all black - Whistle Modoc 210
a parte che tutto questo verbale pubblicato non potrebbe essere divulgato..........
riguarda molte persone che vi vengono citate probabilmente a loro insaputa a parte l'indagato ovviamente

siamo certi di non incorrere in qualche casino per il semplice fatto di averlo pubblicato(linkato) qui?

a parte questo, che dire, ora vado e caccio via la bici di mio figlio, e gli compro una scacchiera...........
E' un atto pubblico.
E' parte integrante del dossier che la Usada ha pubblicato contro Armostrong and C.
Difatti appena la procura antidoping l'ha letto ha subito convocato Bertagnolli.
La cosa strana è che in una inchiesta che va avanti da anni fino ad ora sono usciti Pozzato e (per errore) Macchi.
Sto verbale è dello scorso anno e alla procura antidoping di roma non sapevano nulla.
Io ho i miei dubbi
 

Beto

Apprendista Scalatore
11 Ottobre 2008
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Cervelo R3 2013
Oltre che dalle pratiche resto basito anche dalle cifre che questi pseudo-stregoni del doping prendono dai corridori. 10mila euro pattuiti (ma poi non versati)... ma quanto può prendere di stipendio un corridore come Bertagnolli? In pratica ha corso per potersi pagare i contatti col dottore?
Sono sempre più convinto che per fermare tutto questo bisogna bloccare chi tiene in piedi il sistema, Ferrari e chi sta sopra di lui. Gente senza scrupoli da mettere al gabbio buttando via la chiave. I ciclisti sono solo l'ultima ruota del carro

un contratto da gregariato mi sembra e ribadisco mi sembra sia sui 50.000 circa (correggetemi)
io per lavorare 9h 5 g con laurea ne raccolgo 27.000
il gioco ci sta se vogliamo vedere il lato pecunia
 

Abu Yasin

Passista
30 Novembre 2008
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LOOK 595 Ultra
a parte che tutto questo verbale pubblicato non potrebbe essere divulgato..........
riguarda molte persone che vi vengono citate probabilmente a loro insaputa a parte l'indagato ovviamente

siamo certi di non incorrere in qualche casino per il semplice fatto di averlo pubblicato(linkato) qui?

a parte questo, che dire, ora vado e caccio via la bici di mio figlio, e gli compro una scacchiera...........

o-o
 

Omino

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9 Settembre 2008
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Fornoli (LU)
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Trek Emonda SLR7
A quanto pare sembra facesse tutto da solo, prelievo, conservazione (aveva comprato un frigo apposito) e trasfusione...........magari stava più attento di qualcun'altro.
 

lukk

Apprendista Velocista
24 Marzo 2009
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Fiorano Modenese
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sì..sì... ce l'ho, rossa e nera
:bleah:mah...si sa' che tipo di mondo è quello del professionismo, in generale in tutti o molti sport, ...................

ma quando leggi queste cose resti amareggiato,disgustato,schifato
che schifo
 

utah

Maglia Amarillo
18 Dicembre 2006
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Pampas Lacustre.
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LIQUIGAS. «Disappunto e precisazioni sul caso Bertagnolli»

Con il presente comunicato stampa il Pro Cycling Team Liquigas-Cannondale intende esprimere la propria contrarietà e ferma volontà di chiarimento in merito alla deposizione dell’ex tesserato Leonardo Bertagnolli (in organico nel 2007 e 2008) rese pubbliche oggi dall’USADA e riportate da “La Gazzetta dello Sport”.

La presenza di Liquigas Sport (ora Brixia Sport) nel ciclismo professionistico è stata contraddistinta sin dal 2005 (prima stagione) da un’intransigente politica di lotta e prevenzione al doping. Oltre all’ottemperanza di tutte le norme imposte dagli organi predisposti, dal 2005 al 2007 Liquigas Sport ha sempre formalmente richiesto ai propri tesserati chi fossero i preparatori che, come da prassi prevalente all’epoca per i corridori di vertice, erano incaricati della redazione di tabelle di allenamenti.

In seguito al caso della frequentazione dell’atleta Di Luca (poi non riconfermato) con il dottor Santuccione e all’informativa esplicitata a fine 2007 del Procuratore Nazionale Antidoping Torri circa i medici inibiti, Liquigas Sport ha lavorato per prevenire alla radice il problema imponendo (prima squadra al mondo) un articolo nei contratti di lavoro tra squadra e atleti che proibisse in maniera categorica la frequentazione di preparatori o medici esterni al team (Paolo Slongo e dottor Roberto Corsetti), pena l’immediato licenziamento per giusta causa. Unica eccezione, dal 2008 ad oggi, è stata concessa a Ivan Basso, seguito da Aldo Sassi e dal Mapei Center.

Dal 2008 Liquigas Sport ha proseguito la propria campagna di lotta e prevenzione al doping scegliendo di non rinnovare il contratto, per la stagione 2009, ai corridori che presentassero indizi di mancato rispetto delle norme interne circa la qualsiasi frequentazione di preparatori esterni, cosa avvenuta in più di un caso. Con particolare riferimento a Bertagnolli, il quale presentava anche anomalie nei valori fisiologici, come indicato dal responsabile sanitario, Liquigas Sport ha scelto nel 2008 anche di limitare al minimo sindacale la sua presenza alle corse. Si sottolinea che la società, in presenza di indizi ma in assenza di prove, non poteva procedere in alcun modo contro l’atleta. E’ altresì importante smentire l’affermazione dello stesso Bertagnolli secondo cui la squadra acconsentì alla frequentazione del dottor Ferrari per la risoluzione dei problemi alla tiroide: nessun atleta, infatti, poteva in alcun modo rivolgersi a medici esterni a quello dello staff sanitario del team. In quel caso Bertagnolli fu autorizzato ad effettuare le consulenze specialistiche necessarie presso l’endocrinologo di Ferrara professor Degli Uberti. In secondo luogo, nel 2006 Bertagnolli non era tesserato per Liquigas Sport.

Dal 2009 ad oggi la società sportiva ha rafforzato la propria intransigente politica interna di prevenzione scegliendo di non ingaggiare più atleti coinvolti in casi di doping diventando esempio per il ciclismo mondiale, come dichiarato anche dal presidente dell’UCI Pat MacQuaid in un’intervista a “L’Equipe” del 9 giugno 2012. Al contempo è stata attuata una campagna di totale trasparenza circa la preparazione e l’assistenza sanitaria agli atleti.

«Liquigas Sport prima e Brixia Sport ora hanno sempre scelto la via della totale trasparenza e intransigenza in tema di doping» afferma il presidente di Brixia Sport dottor Paolo Zani. «Oltre al rispetto di tutte le norme, che è la base della nostra politica, in questi anni abbiamo cercato di fare di più. Ci siamo impegnati per prevenire dall’interno qualsiasi problema, scegliendo in maniera autonoma la politica più stringente. Fino al 2008 era possibile per gli atleti scegliere il proprio preparatore, ma mai la nostra squadra li ha spinti verso aiuti esterni, anzi si è prodigata per il contrario. Crediamo che le parole del Procuratore Torri, che in tempi recenti definì la nostra squadra tra le poche ad allinearsi alla nuova politica di prevenzione, siano la miglior testimonianza del nostro impegno. Vorrei infine ribadire che dalla fine del 2008 ad oggi la squadra non ha mai assunto corridori con il minimo procedimento, anche remoto, per doping. Discorso a parte merita la scelta di ingaggiare Ivan Basso, colui che riteniamo l’eccezione e il miglior esempio grazie al quale i giovani possono imparare che vincere puliti è possibile. Nonostante la nostra politica di intransigenza abbia creato non poche difficoltà nella scelta dei corridori, sarà la stessa che manterremo anche per il fut

gli altarini
 

balance

Apprendista Passista
12 Settembre 2011
855
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biomeccanica
un contratto da gregariato mi sembra e ribadisco mi sembra sia sui 50.000 circa (correggetemi)
io per lavorare 9h 5 g con laurea ne raccolgo 27.000
il gioco ci sta se vogliamo vedere il lato pecunia

dipende. ho sentito di "contratti" anche inferiori, diciamo sui 40mila. e a fine carriera, in team medio-piccoli, vai tranquillamente sotto i 40 mila..
 

ivangms

Apprendista Cronoman
25 Ottobre 2008
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Concordia Sagittaria
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Cervèlo R3 SL & Deda Scuro25 Disc
siamo certi di non incorrere in qualche casino per il semplice fatto di averlo pubblicato(linkato) qui?

a parte questo, che dire, ora vado e caccio via la bici di mio figlio, e gli compro una scacchiera...........
Il link era già presente sul blog di cycling pro; comunque anche a me fa strano leggere il numero di cellulare di Bertagnolli, sapere che avesse una A4, sapere che targa avesse...
 
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Abu Yasin

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LIQUIGAS. «Disappunto e precisazioni sul caso Bertagnolli»

Con il presente comunicato stampa il Pro Cycling Team Liquigas-Cannondale intende esprimere la propria contrarietà e ferma volontà di chiarimento in merito alla deposizione dell’ex tesserato Leonardo Bertagnolli (in organico nel 2007 e 2008) rese pubbliche oggi dall’USADA e riportate da “La Gazzetta dello Sport”.

La presenza di Liquigas Sport (ora Brixia Sport) nel ciclismo professionistico è stata contraddistinta sin dal 2005 (prima stagione) da un’intransigente politica di lotta e prevenzione al doping. Oltre all’ottemperanza di tutte le norme imposte dagli organi predisposti, dal 2005 al 2007 Liquigas Sport ha sempre formalmente richiesto ai propri tesserati chi fossero i preparatori che, come da prassi prevalente all’epoca per i corridori di vertice, erano incaricati della redazione di tabelle di allenamenti.

In seguito al caso della frequentazione dell’atleta Di Luca (poi non riconfermato) con il dottor Santuccione e all’informativa esplicitata a fine 2007 del Procuratore Nazionale Antidoping Torri circa i medici inibiti, Liquigas Sport ha lavorato per prevenire alla radice il problema imponendo (prima squadra al mondo) un articolo nei contratti di lavoro tra squadra e atleti che proibisse in maniera categorica la frequentazione di preparatori o medici esterni al team (Paolo Slongo e dottor Roberto Corsetti), pena l’immediato licenziamento per giusta causa. Unica eccezione, dal 2008 ad oggi, è stata concessa a Ivan Basso, seguito da Aldo Sassi e dal Mapei Center.

Dal 2008 Liquigas Sport ha proseguito la propria campagna di lotta e prevenzione al doping scegliendo di non rinnovare il contratto, per la stagione 2009, ai corridori che presentassero indizi di mancato rispetto delle norme interne circa la qualsiasi frequentazione di preparatori esterni, cosa avvenuta in più di un caso. Con particolare riferimento a Bertagnolli, il quale presentava anche anomalie nei valori fisiologici, come indicato dal responsabile sanitario, Liquigas Sport ha scelto nel 2008 anche di limitare al minimo sindacale la sua presenza alle corse. Si sottolinea che la società, in presenza di indizi ma in assenza di prove, non poteva procedere in alcun modo contro l’atleta. E’ altresì importante smentire l’affermazione dello stesso Bertagnolli secondo cui la squadra acconsentì alla frequentazione del dottor Ferrari per la risoluzione dei problemi alla tiroide: nessun atleta, infatti, poteva in alcun modo rivolgersi a medici esterni a quello dello staff sanitario del team. In quel caso Bertagnolli fu autorizzato ad effettuare le consulenze specialistiche necessarie presso l’endocrinologo di Ferrara professor Degli Uberti. In secondo luogo, nel 2006 Bertagnolli non era tesserato per Liquigas Sport.

Dal 2009 ad oggi la società sportiva ha rafforzato la propria intransigente politica interna di prevenzione scegliendo di non ingaggiare più atleti coinvolti in casi di doping diventando esempio per il ciclismo mondiale, come dichiarato anche dal presidente dell’UCI Pat MacQuaid in un’intervista a “L’Equipe” del 9 giugno 2012. Al contempo è stata attuata una campagna di totale trasparenza circa la preparazione e l’assistenza sanitaria agli atleti.

«Liquigas Sport prima e Brixia Sport ora hanno sempre scelto la via della totale trasparenza e intransigenza in tema di doping» afferma il presidente di Brixia Sport dottor Paolo Zani. «Oltre al rispetto di tutte le norme, che è la base della nostra politica, in questi anni abbiamo cercato di fare di più. Ci siamo impegnati per prevenire dall’interno qualsiasi problema, scegliendo in maniera autonoma la politica più stringente. Fino al 2008 era possibile per gli atleti scegliere il proprio preparatore, ma mai la nostra squadra li ha spinti verso aiuti esterni, anzi si è prodigata per il contrario. Crediamo che le parole del Procuratore Torri, che in tempi recenti definì la nostra squadra tra le poche ad allinearsi alla nuova politica di prevenzione, siano la miglior testimonianza del nostro impegno. Vorrei infine ribadire che dalla fine del 2008 ad oggi la squadra non ha mai assunto corridori con il minimo procedimento, anche remoto, per doping. Discorso a parte merita la scelta di ingaggiare Ivan Basso, colui che riteniamo l’eccezione e il miglior esempio grazie al quale i giovani possono imparare che vincere puliti è possibile. Nonostante la nostra politica di intransigenza abbia creato non poche difficoltà nella scelta dei corridori, sarà la stessa che manterremo anche per il fut

gli altarini


Gli organi predisposti...... :asd::asd::asd: