Scoop Gazzetta dello Sport su Cipollini

Abu Yasin

Passista
30 Novembre 2008
4.731
266
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Bici
LOOK 595 Ultra
Faccio questa piccola considerazione:
1)Il ciclismo non è uno sport che rende ricchi e famosi. Difficilmente ci si ricorda dei vari gregari di second'ordine. In genere è il singolo corridore che spopola. Sono le vittorie che rendono famosi.
2)Atteso che il ciclismo non rende ricchi è facile constatare come prestazioni alla Fuentes o alla Ferrari avevano un costo e, spesso, molto alto. Si parla di cifre di 20/40mila euro annue.
Chi le paga le prestazioni"terapeutiche" a coloro i quali per motivi di budget non possano permettersele? Questo mi induce a pensare che all'interno di quel mondo ci sia un mondo di serie A e un mondo di serie B. La differenza la fa il fottutissimo denaro.
Se esiste tale contrapposizione perchè il ciclista pulito del gruppo (e credo che per un professionista sia oggettivamente possibile distinguere una prestazione naturale da una artefatta) non si ribella?Perchè è un mondo così omertoso? Ciò farebbe riflettere sul fatto che, molto probabilmente, ci sia un coinvolgimento generale e forse totale del mondo pro. Lo stesso americano implicitamente subordinava l'appartenenza alla squadra alla sottoposizione di pratiche dopanti. Vedi un gregario tirare un capitano dopato che sta a ruota tutto il tempo e scatta gli ultimi 10km ma i precedenti 150km se li è fatti lui chiudendo le fughe e tirando a 50 all'ora. Ho idea che spesso manchi il concetto di squadra nelle vostre discussioni. Non esiste un capitano c'è un sistema. Non si vince da soli in questo sport e non ci si può permettersi il lusso di rimanere da soli. Naturalmente per le squadri forti economicamente è più facile "finanziare" il doping e non solo.....i piccoli devono accettare le regole. Lo show offre questo.
Dispiace ma manca una seria presa di posizione da parte di tutto l'ambiente. Ora ci si accanisce contro uno sport perchè non si riesce a sfondare il muro di omertà che lo circonda. C'è la breccia ma occorre buttarla giù.
Scusate lo sfogo

Considerazioni molto interessanti.... o-o
 

Travis Tygart Fan

Apprendista Scalatore
25 Gennaio 2013
2.436
37
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Bici
.
Faccio questa piccola considerazione:
1)Il ciclismo non è uno sport che rende ricchi e famosi. Difficilmente ci si ricorda dei vari gregari di second'ordine. In genere è il singolo corridore che spopola. Sono le vittorie che rendono famosi.
2)Atteso che il ciclismo non rende ricchi è facile constatare come prestazioni alla Fuentes o alla Ferrari avevano un costo e, spesso, molto alto. Si parla di cifre di 20/40mila euro annue.
Chi le paga le prestazioni"terapeutiche" a coloro i quali per motivi di budget non possano permettersele? Questo mi induce a pensare che all'interno di quel mondo ci sia un mondo di serie A e un mondo di serie B. La differenza la fa il fottutissimo denaro.
Se esiste tale contrapposizione perchè il ciclista pulito del gruppo (e credo che per un professionista sia oggettivamente possibile distinguere una prestazione naturale da una artefatta) non si ribella?Perchè è un mondo così omertoso? Ciò farebbe riflettere sul fatto che, molto probabilmente, ci sia un coinvolgimento generale e forse totale del mondo pro. Lo stesso americano implicitamente subordinava l'appartenenza alla squadra alla sottoposizione di pratiche dopanti. Vedi un gregario tirare un capitano dopato che sta a ruota tutto il tempo e scatta gli ultimi 10km ma i precedenti 150km se li è fatti lui chiudendo le fughe e tirando a 50 all'ora. Ho idea che spesso manchi il concetto di squadra nelle vostre discussioni. Non esiste un capitano c'è un sistema. Non si vince da soli in questo sport e non ci si può permettersi il lusso di rimanere da soli. Naturalmente per le squadri forti economicamente è più facile "finanziare" il doping e non solo.....i piccoli devono accettare le regole. Lo show offre questo.
Dispiace ma manca una seria presa di posizione da parte di tutto l'ambiente. Ora ci si accanisce contro uno sport perchè non si riesce a sfondare il muro di omertà che lo circonda. C'è la breccia ma occorre buttarla giù.
Scusate lo sfogo
Relativamente alla prima parte: l'EPO per esempio è facilmente acquistabile su Internet da siti stranieri.
http://sport.panorama.it/olimpiadi-londra-2012/Abbiamo-comprato-Epo-su-internet-in-5-minuti

Certo da soli si rischia di fare la fine di Riccò. Questo non vuol dire che con una stipendio da ciclista, non sia possibile pagare un medico che ti aiuta nella pratica dopante.
 

SoftMachine

Maglia Iridata
10 Ottobre 2010
12.343
6.439
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Bici
Agente Bike
Non ho intenzione di polemizzare (non è una mia priorità:mrgreen:) ma tra una opinione personale ed una certezza assoluta c'e' qualche differenza.....

Non vi e' per chi ha la certezza della propria opinione. Sono convinto di cio' che asserisco. Ma sono cosciente di non essere un pm, ovviamente.
Qui ho espresso opinioni delle quali sono certo, tutto qui.

o-o
 

SoftMachine

Maglia Iridata
10 Ottobre 2010
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Agente Bike
Faccio questa piccola considerazione:
1)Il ciclismo non è uno sport che rende ricchi e famosi. Difficilmente ci si ricorda dei vari gregari di second'ordine. In genere è il singolo corridore che spopola. Sono le vittorie che rendono famosi.
2)Atteso che il ciclismo non rende ricchi è facile constatare come prestazioni alla Fuentes o alla Ferrari avevano un costo e, spesso, molto alto. Si parla di cifre di 20/40mila euro annue.
Chi le paga le prestazioni"terapeutiche" a coloro i quali per motivi di budget non possano permettersele? Questo mi induce a pensare che all'interno di quel mondo ci sia un mondo di serie A e un mondo di serie B. La differenza la fa il fottutissimo denaro.
Se esiste tale contrapposizione perchè il ciclista pulito del gruppo (e credo che per un professionista sia oggettivamente possibile distinguere una prestazione naturale da una artefatta) non si ribella?Perchè è un mondo così omertoso? Ciò farebbe riflettere sul fatto che, molto probabilmente, ci sia un coinvolgimento generale e forse totale del mondo pro. Lo stesso americano implicitamente subordinava l'appartenenza alla squadra alla sottoposizione di pratiche dopanti. Vedi un gregario tirare un capitano dopato che sta a ruota tutto il tempo e scatta gli ultimi 10km ma i precedenti 150km se li è fatti lui chiudendo le fughe e tirando a 50 all'ora. Ho idea che spesso manchi il concetto di squadra nelle vostre discussioni. Non esiste un capitano c'è un sistema. Non si vince da soli in questo sport e non ci si può permettersi il lusso di rimanere da soli. Naturalmente per le squadri forti economicamente è più facile "finanziare" il doping e non solo.....i piccoli devono accettare le regole. Lo show offre questo.
Dispiace ma manca una seria presa di posizione da parte di tutto l'ambiente. Ora ci si accanisce contro uno sport perchè non si riesce a sfondare il muro di omertà che lo circonda. C'è la breccia ma occorre buttarla giù.
Scusate lo sfogo


Analisi notevole.o-o
 

Abu Yasin

Passista
30 Novembre 2008
4.731
266
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Bici
LOOK 595 Ultra
Non vi e' per chi ha la certezza della propria opinione. Sono convinto di cio' che asserisco. Ma sono cosciente di non essere un pm, ovviamente.
Qui ho espresso opinioni delle quali sono certo, tutto qui.

o-o

D'altronde, certe cose si vedono e si capiscono abbastanza facilmente...

I primi esempi che mi vengono in mente:

Le 2 tappe vinte da Sella al Giro con fughe di n mila km a palla + il successivo 3° posto ( cito a memoria ) alla cronoscalata di Plan de Corones.. :wacko:

Se anche non fosse mai risultato positivo al CERA o ad altre sostanze dopanti non credo che vi fossero troppi dubbi in proposito..

Cancellara nel 2008 ( su tutti ll numero alle Olimpiadi di Pechino) e ai Mondiali di Mendrisio 2009 :shock:;

Gilbert due anni fa, stratosferico per 10 mesi ( stratosferico per usare un eufemismo :azz)...

Qualcuno chiede le prove... certo, nelle sedi competenti; nella cognizione personale le idee si formano e spesso diventano solide, a prescindere dall'altrui condivisione...

Poi è vero, per dirla con Boskov, che << rigore è quando arbitro dà >> :mrgreen: e che fino a prova contraria etc... ma poi, in fondo....

" non siam mica qui a montare i tubolari col Vinavil ".... :-x
 

frejus82

Maglia Gialla
24 Novembre 2008
11.089
1.065
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Bici
Specialized sworks sl6
D'altronde, certe cose si vedono e si capiscono abbastanza facilmente...

I primi esempi che mi vengono in mente:

Le 2 tappe vinte da Sella al Giro con fughe di n mila km a palla + il successivo 3° posto ( cito a memoria ) alla cronoscalata di Plan de Corones.. :wacko:

Se anche non fosse mai risultato positivo al CERA o ad altre sostanze dopanti non credo che vi fossero troppi dubbi in proposito..

Cancellara nel 2008 ( su tutti ll numero alle Olimpiadi di Pechino) e ai Mondiali di Mendrisio 2009 :shock:;

Gilbert due anni fa, stratosferico per 10 mesi ( stratosferico per usare un eufemismo :azz)...

Qualcuno chiede le prove... certo, nelle sedi competenti; nella cognizione personale le idee si formano e spesso diventano solide, a prescindere dall'altrui condivisione...

Poi è vero, per dirla con Boskov, che << rigore è quando arbitro dà >> :mrgreen: e che fino a prova contraria etc... ma poi, in fondo....

" non siam mica qui a montare i tubolari col Vinavil ".... :-x

pienamente d'accordo.
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
14.754
3.023
62
Settequerce (Bolzano)
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Bici
Scapin Dyapason
Non vi e' per chi ha la certezza della propria opinione. Sono convinto di cio' che asserisco. Ma sono cosciente di non essere un pm, ovviamente.
Qui ho espresso opinioni delle quali sono certo, tutto qui.

o-o
Pura curiosità: sulla base delle tue convinzioni (cioé che sono tutti dopati), segui ancora le gare professionistiche?
Non so se ti è già capitato, ma se ti dovessi trovare ad assistere alla partenza o all'arrivo di una gara professionistica come vedresti gli atleti che ti stanno davanti e fermi, cioè in carne ed ossa a poca distanza, e non solo vederli sfrecciare per qualche secondo sulla strada? Con ammirazione, con indifferenza o con disprezzo? Chiederesti autografi o sputeresti loro in un occhio?
Così, giusto per sapere
 

gabriele1978

Apprendista Scalatore
17 Maggio 2010
2.146
97
Basilicata dimenticata
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Bianchi Via Nirone 7 Alu Sora 9sp mix Compact
Relativamente alla prima parte: l'EPO per esempio è facilmente acquistabile su Internet da siti stranieri.
[url]http://sport.panorama.it/olimpiadi-londra-2012/Abbiamo-comprato-Epo-su-internet-in-5-minuti[/URL]

Certo da soli si rischia di fare la fine di Riccò. Questo non vuol dire che con una stipendio da ciclista, non sia possibile pagare un medico che ti aiuta nella pratica dopante.

Avrei più di qualche dubbio al riguardo e mi spiego. Su internet è vero, posso acquistare di tutto. Tutte le schifezze possibili ed inimmaginabili, ormai, si trovano facilmente in rete. Ma non bisogna fare gli struzzi....Un conto è acquistare, un altro programmare una stagione. Non basta farsi la fialetta di EPO per andare più forti! Come si evince dalle schede del sig. Fuentes epo gh ig etc etc erano combinati in maniera specifica per ottenere determinati risultati. Il doping a certi livelli ha un costo notevole e non è alla portata di tutti ma, soprattutto, assume un concetto di squadra. Che caxxo te ne fai di un fesso che va a 2000 quando i suoi gregari non gli tengono la ruota? Non a caso si legge di intere squadre (ciclistiche e non solo) dedite ad attività dopanti programmate. Mi rifiuto di credere che il primo sfigatello acquisti una fialetta di epo e sa le inietti senza precise indicazioni. Con il passaporto biologico è diventato ancora più importante la programmazione. Con il fai da te sai quante ne vedremmo? No no la favoletta che basta acquistare su internet resta tale per me e diventerebbe un ulteriore scarico di responsabilità per i "tecnici" o pseudo tali del settore.
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Settequerce (Bolzano)
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Scapin Dyapason
Che caxxo te ne fai di un fesso che va a 2000 quando i suoi gregari non gli tengono la ruota?

Beh, se va veramente a "2000" non gli servono neppure i gregari e può fare tutto da solo:mrgreen::mrgreen:.
...e uno così, che fa spettacolo, per la squadra è un ottimo investimento....finchè non lo beccano; allora lo scaricano con disprezzo dicendo che non ne sapevano niente.
Come successe a Floyd Landis, che si riprese la maglia gialla tutto solo e fu un EROE, e la Phonak lo festeggiò come tale, poi il Patatrac
 
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gabriele1978

Apprendista Scalatore
17 Maggio 2010
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Bianchi Via Nirone 7 Alu Sora 9sp mix Compact
Beh, se va veramente a "2000" non gli servono neppure i gregari e può fare tutto da solo:mrgreen::mrgreen:

lo stare a ruota aiuta sempre a prescindere, quel 30% in meno di sforzo a fine tappa fa la differenza. Anche per me tenere le ruote di uno che va a 35/40 km/h è abbastanza fatico ma si fa, dovessi tirare io tutto il tempo e chiudere su tutte le fughe mi spompo dopo 10km :mrgreen:
 

SoftMachine

Maglia Iridata
10 Ottobre 2010
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Agente Bike
Pura curiosità: sulla base delle tue convinzioni (cioé che sono tutti dopati), segui ancora le gare professionistiche?
Non so se ti è già capitato, ma se ti dovessi trovare ad assistere alla partenza o all'arrivo di una gara professionistica come vedresti gli atleti che ti stanno davanti e fermi, cioè in carne ed ossa a poca distanza, e non solo vederli sfrecciare per qualche secondo sulla strada? Con ammirazione, con indifferenza o con disprezzo? Chiederesti autografi o sputeresti loro in un occhio?
Così, giusto per sapere


Non chiedo autografi a nessuno: rammento con poco entusiasmo quando li chiedevano a me.
Come ho gia' detto, il doping e' endemico ed e' necessario se si vuole competere ai livelli attuali. Ma non basta: occorre aggiungere dedizione, passione, impegno, costanza, carattere, doti genetiche...
Dunque, semplicemente, quando mi capita di guardare qualche gara professionistica vedo una elite di atleti impegnati nella loro professione.
Un impegno severo e costante.

Mi e' capitato di parlare con qualche ciclista professionista (e' da poco che ho scoperto il ciclismo) e ho conversato con persone piene di passione, dedite al sacrificio ma anche, ovviamente, con l'ambizione di riuscire ad eccellere.
Barano? Non la vedo in questo modo. Si adattano ad un sistema pronto a stritolarli e a distruggerli nel caso non volessero farne parte. Oltretutto determinate pratiche cominciano in eta' giovanile, proprio quando l'ambizione e l'ingenuita' e' maggiore: e' allora piu' semplice far credere che sia normale cio' che in realta' non lo e'.

Ecco perche' cio' che meno tollero e' il contorno: giornalisti, medici, sponsor, preparatori, manager, i quali sono coscienti e aiutano la sopravvivenza di questo sistema e si fingono contriti e ignoranti quando si scopre il capro espiatorio del momento.

The show must go on.

Money talks, shitbull walks.

o-o
 

Travis Tygart Fan

Apprendista Scalatore
25 Gennaio 2013
2.436
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Bici
.
Avrei più di qualche dubbio al riguardo e mi spiego. Su internet è vero, posso acquistare di tutto. Tutte le schifezze possibili ed inimmaginabili, ormai, si trovano facilmente in rete. Ma non bisogna fare gli struzzi....Un conto è acquistare, un altro programmare una stagione. Non basta farsi la fialetta di EPO per andare più forti! Come si evince dalle schede del sig. Fuentes epo gh ig etc etc erano combinati in maniera specifica per ottenere determinati risultati. Il doping a certi livelli ha un costo notevole e non è alla portata di tutti ma, soprattutto, assume un concetto di squadra. Che caxxo te ne fai di un fesso che va a 2000 quando i suoi gregari non gli tengono la ruota? Non a caso si legge di intere squadre (ciclistiche e non solo) dedite ad attività dopanti programmate. Mi rifiuto di credere che il primo sfigatello acquisti una fialetta di epo e sa le inietti senza precise indicazioni. Con il passaporto biologico è diventato ancora più importante la programmazione. Con il fai da te sai quante ne vedremmo? No no la favoletta che basta acquistare su internet resta tale per me e diventerebbe un ulteriore scarico di responsabilità per i "tecnici" o pseudo tali del settore.
Forse non hai letto la seconda parte della mia risposta.