Apro questo post con un ringraziamento pubblico a
@gipsy per averci dato la dritta delle aerobar Profile Design v2+.
Ieri mattina uscita di prova, alle 8,00 c’erano già 30° con un’umidità da foresta pluviale, la temperatura sarebbe salita in poco tempo a 35°, respirazione faticosa e gambe di ricotta, per cui ho fatto solo una 70ina di Km giusto per provare il nuovo giocattolo.
Le v2+ sono pensate proprio bene e si vede che sono studiate per adattarsi ai manubri da bdc mantenendo l’ergonomia, sia le bars che i pads infatti si trovano in una posizione ottimale, permettono una presa confortevole, un appoggio del braccio comodo e che permette di mantenere una posizione bassa e aerodinamica.
Abituato alle minibars ITU, nel momento in cui mi sono messo sui pads ho avuto un attimo di esitazione, l’avantreno è diventato sensibilissimo e alquanto instabile, superato però questo primo momento e quando la velocità è divenuta significativa, diciamo dai 35 in su, l’instabilità si è ridotta fino ad annullarsi quasi oltrepassati i 40, è chiaro che le geometrie di una bdc non sono studiate per questo tipo di guida e per questo l’avantreno avrà sempre una reattività un po’ anomala, ma devo dire che con la pratica si riesce a guidare con ampi margini di sicurezza e superare anche tratti un po’ sconnessi, per il momento solo rettilinei, la gestione delle curve è rimandata più in là.
Dal momento che il peso grava essenzialmente sui pads la ripartizione del carico tra i due lati influisce molto sulla stabilità di guida, quindi una posizione decontratta di spalle e braccia contribuisce ad evitare fastidiose oscillazioni dell’avantreno, all’inizio ciò non è immediato ma dopo poco ci si fa la mano.
Con queste aerobars la posizione è perfetta, almeno nel mio caso che sono un tappo ed ho poco dislivello sella manubrio, i pads sono praticamente appoggiati sulla curva e questo consente un assetto molto raccolto, raggiungere e mantenere velocità sopra i 40 diventa più facile e meno dispendioso che nella classica posizione in presa bassa.
Per ottenere un assetto corretto ho dovuto avanzare la sella di ben tre cm ottenendo un angolo della anche più aperto, posizione che ho potuto verificare favorisce molto l’efficacia della pedalata in assetto aero, non ho avuto invece problemi in salita in presa alta come temevo e nonostante l’avanzamento sella notevole la pedalata è stata regolare e fluida, ma questo è dovuto anche alla eccezionale flessibilità di posizionamento che permette la sella ISM PN 2.1, in verità ho fatto solo una salitella di 3Km al 5% ma mi riprometto di provare su salite più lunghe e impegnative.
Che dire, in conclusione sono contento di questa scelta, funzionale, comoda e anche accettabile esteticamente, nelle prossime uscite vedrò se sarà il caso di dare ancora qualche piccolo ritocco, ma devo dire che già così la prova è stata più che soddisfacente.