Per me fare test macchinosi per la FTP è una complicazione inutile, alla fine a "noi" amatori (e probabilmente anche ai pro) serve solo avere una stima più o meno accurata di quel valore, giusto per regolare le zone di potenza e gli intervalli nei wo, e per monitorare possibili miglioramenti.
Che poi ogni giorno è diverso, non è che se oggi ho 234W CP60, domani ne ho uguali, ma varierà sempre.
A mio parere basta saperlo a grandi linee, e non è obbligatorio basare tutto su CP60, basta che uno ha PM ed un tratto di salita/strada da una durata =>40' e basa tutto su quel valore, con relative percentuali calcolate sui vari CP e sulla propria cronologia. Poi se da CP40 a CP60 cala del 2-3-4-5% poco importa ai fini pratici.
Anche ad avere un PM sulla bici, se devo fare una salita da 2 ore non guarderei mica i watt, vado a sensazione, bene o male ci si conosce e ci si capisce, e se la si vuole fare veramente al limite, non è il numerino che ti dice "quello è il mio limite".
Esempio stupido ma pratico, qualche tempo fa ho provato a fare allenamenti in ERG sul rullo basandomi su test CP50 (watt medi scalata alpe di zwift fatta a tutta), e ne è risultato che non mi trovavo proprio, già a fare lavori in sweet spot era troppo ballerina la sensazione di fatica da un giorno all'altro, mentre problema inverso a fare il 5x5' 120% FTP, certe volte lo chiudi, certe volte lo interrompi.
Abbandonato tutto e passato alla vecchia maniera, se devo fare specifici prima faccio riscaldamento, poi piano piano aumento il ritmo fino a trovare la sensazione della sweet spot, serve una decina di minuti per capirlo, solo dopo guardo i watt.
Intervalli più brevi, tipo CP2<=CP5 anche quelli fatti a orecchio, parto troppo forte? rallento dopo e di conseguenza mi regolo alla ripetuta successiva. Tutta la roba sotto CP1 non guardo niente.
Stiamo diventando troppo fissati sul numerino, quello deve essere solo un'indicazione di performance, non un limitatore di sforzo.
IMHO