Il valore relativo alla sessione completa non è necessariamente rappresentativo e utilizzabile perchè, come ogni indice submassimale, dovrebbe fare riferimento a uno sforzo submassimale idealmente costante ad una certa intensità. Quindi ha certamente più senso estrarlo da qualche porzione lunga adatta, scelta in modo da poter confrontare situazioni comparabili (potenza, durata) e monitorarne l'evoluzione. Oppure usare sessioni adatte, ovviamente, se disponibili.
Meno disaccoppiamento (o deriva) c'è, più sei in una situazione gestibile, cioè stanno intervenendo in misura minore fattori che con la durata rendono meno efficiente l'attività dal punto di vista dell'uso dell'ossigeno (es. intervento di fibre meno ossidative) o che contribuiscono a ridurre la sostenibilità dello sforzo (es. deidratazione -> riduzione gittata). Chiaramente la risposta cardiaca da cui è estratto il numero contiene l'effetto di tutte le possibili fonti di disaccoppiamento (es. condizioni ambientali, disponibiltà di carboidrati), quindi occorre tenerne conto.
Non direi che ci siano riferimenti "normali", se non in funzione del livello aerobico richiesto dai propri obiettivi: ad esempio un Under 23 per essere competitivo nelle gare internazionali europee deve puntare ad avere una deriva <5% su 4 ore a 4.0 W/kg. "Allarmante" è la mia situazione se dovessi arrivare a quei livelli.
Guarderei più alla evoluzione del numero (oppure come varia la durata che permette di restare sotto un certo disaccoppiamento ad una certa intensità) per capire, insieme ad altri indici, quando ad esempio può essere consigliabile modificare lo stimolo.