Lo sai che io e te siamo spesso in sintonia sul modo di fare,scegliere,pensare,vivere il ciclismo...pero' se vogliamo uscire al più presto da questa situazione,facciamo questa rinuncia...stiamo a casa...lo so è difficile,dillo a me,che a casa ci sto per dormire e basta,e anche poco tra l'altro...però è un appello che non lo fa la tv,non lo fa il governo,così per caso...è un appello che un mio amico che lavora in ospedale al reparto rianimazione mi sta facendo da una settimana almeno...
E' una limitazione della libertà,lo capisco,ma è indispensabile in questo momento,che iniziamo ad imparare ad annoiarci a casa.
Anche perchè lo scalino successivo,se la situazione non migliora,è il metodo Cina,tutti in casa e recintati dall'esercito...e si va a prendere i beni di prima necessità ad un punto di distribuzione.
Per cui in questo periodo,bisogna andare al supermercato più vicino a casa solo quando è indispensabile,e limitare gli spostamenti solo casa/lavoro e ritorno.
Quando potremo ritornare in bici saremo tutti più contenti...ma se vogliamo ritornarci il più presto possibile,il comportamento da tenere è questo.