Ciclisti over 50

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Bert5quant1

Viva il lupo
5 Ottobre 2018
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Bici
1) acciaio 1989 no brand, scassata, 2) entry level alu no brand, 3) Bianchi infinito cv telaio 2016
a me basta sia parmigiano reggiano.... nei miei giri per il mondo ce l'ho sempre, in Nepal mi ha cambiato la vita tra averlo e non.....
È adatto ad attività prolungata ad intensità media o meno, es trekking.
Poche volte che in montagna l'ho provato, è sembrato darmi la ricarica, spariti crampi incipienti, mezz'ora dopo l'assunzione.
In bici potrebbe, nelle gf più lunghe, forse, ma non ne ho esperienza.
 

Bert5quant1

Viva il lupo
5 Ottobre 2018
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1) acciaio 1989 no brand, scassata, 2) entry level alu no brand, 3) Bianchi infinito cv telaio 2016
Non lo faccio come una strategia di allenamento, ma perché è il tipo di sforzo che mi piace. Mi piace la velocità. la sensazione bellissima della bici che vola via. Poi c'é tutto il contesto che mi ha portato quasi subito, da che vado in bdc, a una scelta simile.
Innanzitutto le mie caratteristiche fisiche. Io sono molto più adatto per corporatura a uno sforzo relativamente breve ma intenso (effettivamente le mie uscite sono al 50-60% tra soglia e massimo e il restante alla soglia) e anche psicologicamente non sono molto capace a gestirmi, per cui, dal momento in cui esco di casa (in pieno centro città) a quando ritorno, dentro tutta...
Poi c'è il problema percorsi. Ammesso che mi piacessero le salite, tutti i percorsi seri mi porterebbero su strade pericolose o attraverso strade pericolose. Avendo passato qualche mese in sedia a rotelle, è una esperienza che cerco per quanto possibile di evitare. Includo qualche salita, anche tosta, ma non per più di tratti brevi. Diciamo che preferisco sfiancarmi per la velocità che non per l'arrampicata...
Come diceva quel campanile che qualcuno di voi ha citato? "Ognuno a suo modo"?
Sono così anch'io, direi ERO ..., causa uscite diradate, da 4 al mese o meno... per cui appena fuori, cercando di non scoppiare, tiravo poco sotto soglia.
Ma adesso. ... costretto a maggior lentezza da muscoli spariti... mi sto adattando ad andare meno impegnato.
Sono agli inizi di quello che sarà un lungo recupero, calma e gesso.
Salite? Mi piacerebbero, ma da sempre sopra i 90kg... mi ci adatto "a modo mio", appunto.
Come la pizza....
 
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fabiopon

Maglia Rosa
19 Novembre 2009
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Genova
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Bici
Specialized Roubaix SL2 + Olmo Zeffiro VCT + Rockraider 5.1
a me basta sia parmigiano reggiano.... nei miei giri per il mondo ce l'ho sempre, in Nepal mi ha cambiato la vita tra averlo e non.....
Prima del virus (ma c'era già) siamo andati a Parma a vedere la lavorazione del parmigiano.
Grande e accuratissimo lavoro! Complimenti davvero a tutti i casari.
Mi sono concesso un 60 mesi :eek:xxxx
 
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bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
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Bugliano
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qualunquemente
Prima del virus (ma c'era già) siamo andati a Parma a vedere la lavorazione del parmigiano.
Grande e accuratissimo lavoro! Complimenti davvero a tutti i casari.
Mi sono concesso un 60 mesi :eek:xxxx
avete detto parmigiano?
vicino a Modena, lo scorso novembre...
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forma aperta sotto i nostri occhi... mai mangiato un parmigiano così buono!
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Settequerce (Bolzano)
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Scapin Dyapason
C'è chi vive una "seconda giovinezza"....beato lui. Io ho iniziato a vivere una "prima vecchiaia". E ieri ne ho avuto la conferma, ahimè!
Non era previsto che uscissi in bici, ma alcuni impegni sono saltati e in quattro e quattr'otto mi sono cambiato e alle 19:00 sono partito per una sgambata. Mi dirigo verso sud, e sentendomi bene, anzi correggo, credendo di sentirmi bene, decido di affrontare una salitella velenosa di soli 1,5 km, chiamata come passo Much, o Passo del Cojote, anche se il nome ufficiale è Kreiter-Sattel. Comunque è questa: http://www.salite.ch/11590.asp?Mappa=
Anni addietro la facevo con una certa frequenza, ora era un po' di tempo che non ci salivo. Ma la conosco come le mie tasche. Inizia a salire e davanti a me vedo un ciclista a ca, 150 m. Pian piano mi avvicino a lui tanto per vedere che era in MTB, con tanto di zainetto, posizione piuttosto eretta e pedalata con rapportino. Un cicloturista, insomma. Mi avvicino ancora (in fuorigiri) e quando sono ad una decina di metri da lui mi pianto. Riesco a malapena a stargli alla stessa distanza, e mentre lui pedalava tranquillo il suo rapportino, io arrancavo e sbuffavo come una locomotiva a vapore. Arrivati allo scollinamento lui prosegue (credo non si fosse neppure accorto di me), mentre io sono costretto a fermarmi a rifiatare e "buttare giù" il battito. E lì ho pensato ai bei tempi, ormai andati, e che è arrivato il momento di prendere coscienza e accontentarsi di quello che si riesce a fare.
 

bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
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Bugliano
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qualunquemente
Posso solo affermare che Gattinara-Varallo era asciutta, mentre Carcoforo è molto più in su tra le montagne, credo che là abbia piovuto, il cielo era abbastanza nero, non hai perso l'occasione.
La temperatura di Carcoforo, a 1350 m, era sicuramente attorno ai 5 gradi, ieri.
Sta per arrivare il sole... la vivrai bene, uno dei prossimi giorni.

Da Doccio in su c'erano chiazze di asfalto bagnato, acqua di tarda mattinata... ho beccato l'incastro.
andato giusto ieri... ma che caldo pazzesco!
1593001970327.png
 

Bert5quant1

Viva il lupo
5 Ottobre 2018
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Bici
1) acciaio 1989 no brand, scassata, 2) entry level alu no brand, 3) Bianchi infinito cv telaio 2016
andato giusto ieri... ma che caldo pazzesco!
Vedi l'allegato 211953
Beato te...
Il caldo è arrivato in un giorno, appena dopo l'ultima perturbazione fredda.
Impreparati, aspettiamo il ciclo di termoregolazione. Ci vorranno 15 gg.
Ma da adesso in poi si deve bere un sacco...di acqua in più.
A Gattinara il pomeriggio è già over 30 gradi...
 

Redbaron69

Apprendista Scalatore
26 Settembre 2018
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Pinerolo
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Cipollini RB1K
Io parto sempre con il concetto che "la devo portare a casa", per cui ritmo cadenza e velocità non sto a pensarci ma importante è scollinare dopodichè la faccio altre volte fino a che in "scioltezza" do un occhio anche ad i parametrie quando mi passano...tanti....amen prima o poi li ribecco...
 

Andrea Senni

Pedivella
29 Giugno 2018
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LIVORNO
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COLNAGO V3rs
C'è chi vive una "seconda giovinezza"....beato lui. Io ho iniziato a vivere una "prima vecchiaia". E ieri ne ho avuto la conferma, ahimè!
Non era previsto che uscissi in bici, ma alcuni impegni sono saltati e in quattro e quattr'otto mi sono cambiato e alle 19:00 sono partito per una sgambata. Mi dirigo verso sud, e sentendomi bene, anzi correggo, credendo di sentirmi bene, decido di affrontare una salitella velenosa di soli 1,5 km, chiamata come passo Much, o Passo del Cojote, anche se il nome ufficiale è Kreiter-Sattel. Comunque è questa: http://www.salite.ch/11590.asp?Mappa=
Anni addietro la facevo con una certa frequenza, ora era un po' di tempo che non ci salivo. Ma la conosco come le mie tasche. Inizia a salire e davanti a me vedo un ciclista a ca, 150 m. Pian piano mi avvicino a lui tanto per vedere che era in MTB, con tanto di zainetto, posizione piuttosto eretta e pedalata con rapportino. Un cicloturista, insomma. Mi avvicino ancora (in fuorigiri) e quando sono ad una decina di metri da lui mi pianto. Riesco a malapena a stargli alla stessa distanza, e mentre lui pedalava tranquillo il suo rapportino, io arrancavo e sbuffavo come una locomotiva a vapore. Arrivati allo scollinamento lui prosegue (credo non si fosse neppure accorto di me), mentre io sono costretto a fermarmi a rifiatare e "buttare giù" il battito. E lì ho pensato ai bei tempi, ormai andati, e che è arrivato il momento di prendere coscienza e accontentarsi di quello che si riesce a fare.
Monta un 11-32, il 32 non lo userai quasi mai ma in questi frangenti gli mandi i bacini...
 

TOL@93

Pignone
8 Marzo 2010
263
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Evviva per @Umberto44
:festa2:



Ho trovato le faccine belle evviva
:banana7:
questa non c'entra nulla ma è trooooppo scema per non metterla...

Ritorno all'argomento serio: il gelato. Io praticamente vivrei di gelato. Il mio standard qualitativo iniziale per 'incominciare ad avvicinarmi' ad una gelateria sconosciuta è una piccola coppetta di crema.
Da questa si scoprono già mille cose.

Cito dal Cucchiao d'Argento (mica Pizza e Fichi eh...)
...Il gelato alla crema è la base di tutto: la Genesi del gelato cosiddetto "all'italiana". E' via verità e vita per tutti coloro che vogliono avvicinarsi al dolce freddo & mantecato: è semplice e basico, ma non va preso sottogamba. Anzi giuoca scherzi antipatici assai a chi ne sottostima le impervie difficoltà...

Poi da qui si parte verso vette di piacere...
Fate conto che io praticamente non metto mai piede in un bar. Non bevo caffè, non ci faccio colazione, rarissimi aperitivi sì e no tre all'anno, l'ambiente che mi sta un po' sulle palle. Quando giro in bici col mio amico di merende lui spesso si ferma e io resto fuori. Per me potrebbero anche scomparire che non me ne accorgerei neanche.
Ma le gelaterie no. Già da come i gusti sono disposti, la quantità, i colori più o meno forti dice tantissimo sul lavoro che c'è dietro e su quello che ci si può aspettare.
Per dire...io sono oramai trent'anni che passo le mie ferie e altre festività in Sicilia nell'entroterra di Catania, patria della granita (e di una cucina un po' pesantuccia ma da urlo!). Il gusto crema praticamente non esiste e quindi il metro di giudizio diventa giocoforza la granita. Beh voi non potete neanche immaginare la diversità anche solo da comune a comune confinante...
Qualche anno fa, ero in un villaggio turistico vicino Capo d'Orlando, in Sicilia, con moglie e figli.
Dopo 2 giorni di noiosa vita da spiaggia noto che nei dintorni c'è un negozio di bici. Dopo aver convinto il negoziante a noleggiarmene una da corsa, parto al mattino per un salita all'interno di Ucria e i monti Nebrodi.
Arrivato al colle vedo sulla cartina che continuando in discesa sarei arrivato a Randazzo. Ai piedi dell'Etna.
Scatta allora quella che qualcuno chiama la pedalata ignorante. È un termine che descrive bene cosa stavo vivendo.
Dimentico di non avere con me del cibo, che la bici non fosse la mia, e anche che l'abbigliamento non fosse adeguato.
Decido di continuare il mio giro, e dopo Randazzo la valle dell'Alcantara, Taormina e tutta la costa fino a Messina. Poi Milazzo, Tindari e Capo d'Orlando.
Mi sono alimentato tutto il giorno di soli gelati e granite.
Ero partito per un giro di qualche ora, e a fine giornata avevo quasi 300km.
Al ritorno, mentre mi sottoponevo all'inevitabile cazziatone familiare ero silenziosamente felice, per un giorno ero ritornato il ragazzino sognatore e incosciente di una volta.
 

fabiopon

Maglia Rosa
19 Novembre 2009
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Specialized Roubaix SL2 + Olmo Zeffiro VCT + Rockraider 5.1
Qualche anno fa, ero in un villaggio turistico vicino Capo d'Orlando, in Sicilia, con moglie e figli.
Dopo 2 giorni di noiosa vita da spiaggia noto che nei dintorni c'è un negozio di bici. Dopo aver convinto il negoziante a noleggiarmene una da corsa, parto al mattino per un salita all'interno di Ucria e i monti Nebrodi.
Arrivato al colle vedo sulla cartina che continuando in discesa sarei arrivato a Randazzo. Ai piedi dell'Etna.
Scatta allora quella che qualcuno chiama la pedalata ignorante. È un termine che descrive bene cosa stavo vivendo.
Dimentico di non avere con me del cibo, che la bici non fosse la mia, e anche che l'abbigliamento non fosse adeguato.
Decido di continuare il mio giro, e dopo Randazzo la valle dell'Alcantara, Taormina e tutta la costa fino a Messina. Poi Milazzo, Tindari e Capo d'Orlando.
Mi sono alimentato tutto il giorno di soli gelati e granite.
Ero partito per un giro di qualche ora, e a fine giornata avevo quasi 300km.
Al ritorno, mentre mi sottoponevo all'inevitabile cazziatone familiare ero silenziosamente felice, per un giorno ero ritornato il ragazzino sognatore e incosciente di una volta.
Sì sono le "mie" zone. Effettivamente a sole granite ci puoi fare parecchi km. Io ci ho fatto il periplo dell'Etna a fine luglio a cannoli e granite, 110 km per 2000+ :mrgreen:
 

Bert5quant1

Viva il lupo
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Qualche anno fa, ero in un villaggio turistico vicino Capo d'Orlando, in Sicilia, con moglie e figli.
Dopo 2 giorni di noiosa vita da spiaggia noto che nei dintorni c'è un negozio di bici. Dopo aver convinto il negoziante a noleggiarmene una da corsa, parto al mattino per un salita all'interno di Ucria e i monti Nebrodi.
Arrivato al colle vedo sulla cartina che continuando in discesa sarei arrivato a Randazzo. Ai piedi dell'Etna.
Scatta allora quella che qualcuno chiama la pedalata ignorante. È un termine che descrive bene cosa stavo vivendo.
Dimentico di non avere con me del cibo, che la bici non fosse la mia, e anche che l'abbigliamento non fosse adeguato.
Decido di continuare il mio giro, e dopo Randazzo la valle dell'Alcantara, Taormina e tutta la costa fino a Messina. Poi Milazzo, Tindari e Capo d'Orlando.
Mi sono alimentato tutto il giorno di soli gelati e granite.
Ero partito per un giro di qualche ora, e a fine giornata avevo quasi 300km.
Al ritorno, mentre mi sottoponevo all'inevitabile cazziatone familiare ero silenziosamente felice, per un giorno ero ritornato il ragazzino sognatore e incosciente di una volta.
Capita quando non programmi ma improvvisi, e se ti senti meglio del solito aggiungi e allunghi. Quando torni e ce l'hai fatta, diventa un sogno, e al diavolo i cazziatoni.
 
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lechuzo2008

Apprendista Passista
24 Gennaio 2018
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sassuolo
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colnago
stamattina ho fatto il mio giro preferito qui in abruzzo
ovvero, pescara,rigopiano (:cry ) piana di navelli ( campo imperatore ) , poi anzichè salire al rifugio sono andato verso santo stefano di sessanio, e da qui sono tornato indietro , rocca calascio, Bussi , Villareia, pescara
165 km, 2.400 m dsl
la prima foto è quello che mi sono mangiato ( la banana era piccola e i panini erano al latte con cioccolato e hamburger di soia ) + 4 borracce con integratori salini
IMG_20200624_055548.jpg IMG_20200624_104840a.jpg IMG_20200624_105402a.jpg IMG_20200624_110606a.jpg IMG_20200624_113024a.jpg


 

Bert5quant1

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1) acciaio 1989 no brand, scassata, 2) entry level alu no brand, 3) Bianchi infinito cv telaio 2016
Io parto sempre con il concetto che "la devo portare a casa", per cui ritmo cadenza e velocità non sto a pensarci ma importante è scollinare dopodichè la faccio altre volte fino a che in "scioltezza" do un occhio anche ad i parametrie quando mi passano...tanti....amen prima o poi li ribecco...
Esco e pedalo come meglio viene, se la cadenza mi risulta eccessiva non insisto e cambio, al contrario se appena fatico, scalo. Velocità tempi e medie non li curo, solo a casa guardo quanto ci ho messo e ne desumo se la resa è stata buona o poco. Ma chissene...
Se mi prende di allungare un pezzo, mi ripeto che nessuno mi obbliga e caso mai giro il timone di 180 gradi...
L'importante è capire quanta benzina c'è e gestirla per tornare a casa... e chiunque incrocio o mi sorpassi, per me è solo un saluto.
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Settequerce (Bolzano)
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Scapin Dyapason
Se incominciamo a farci dei problemi per tutti quelli che ci passano o non riusciamo a raggiungere, possiamo anche cambiare sport.

Beh, in questo caso non si tratta di voler raggiungere a tutti i costi il ciclista. Mi ero avvicinato a lui senza velleità, e probabilmente se non ci fosse stato sarei andato fuorigiri lo stesso. Si tratta piuttosto di non accettare il fatto che quella salita sulla quale anni fa andavo bene (benino) ora mi ammazza
 
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