si ma adesso vedi che ti stai avvicinando al mio pensiero........infatti e' proprio cosi,il vero cambiamento e' stato fatto appunto proprio con il passaporto biologico,dove il caricone aveva poco margine o nulla,infatti si e' passati ai microdosaggi,non piu' 2000 unita' ma 500 unita',per questo si sono fatti avanti la tecnologia esasperata.......oggi un professionista si allena 4 ore e minimo 1 ora a casa la passa a capire i dati e confrontarli.Adesso ti esprimi in modo un po' piu' accettabile dunque ti rispondo. Io credo che l'introduzione del passaporto biologico abbia, in effetti, fatto un po' da limitatore. Come ho scritto, ai tempi di Pantani, si era arrivati ad un punto estremo a livello di improvvisazione. E se senti i racconti dei "pentiti" ti rendi conto di quanto cio' sia vero.
Oggi, grazie ai controlli piu' serrati, agli strumenti piu' evoluti, occorre fare piu' attenzione, occorre piu' preparazione, piu' "scientificità", piu' controllo dei parametri.
Ma cio' non toglie che io sia convinto che gli atleti di elite assumano, ancora oggi ed al pari di ieri, sostanze dopanti. Ed è quello che ho scritto in precedenza.
E questo vale per tutti gli sport professionistici
Oggi non ci sono medicinali strani,le sostanze sono sempre le stesse,certamente ti ripeto se mi chiedi se esiste il doping ti dico ancora di si ( non sono con fette di salame ) ma ti ripeto ambiente e' veramente cambiato,la medicina non e' nei primi pensieri,anche perche' si rischia grosso come atleti ( la carriera finisce) come team manager ( sponsor spariscono ).