Disc vs rim brakes, più varie ed eventuali

mikimetal91

Passista
10 Agosto 2010
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Pellegrino proto01
Ma certo, ovvio che tutto si evolve e la maggioranza delle cose alla fine sono utili, basti vedere la sicurezza passiva/attiva delle macchine di oggi ripsetto a quelle che tanto amavo negli anni 80, non ci discuto sopra.
Poi, che con queste cose ci arrivino assieme anche tante altre frivole, superflue, ed a volte un poco stupide, non ci piove sopra...
assolutamente, lo sviluppo tecnico è indiscutibile, è lo scopo a cui viene messo a servizio che spesso è opinabile
 
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SoftMachine

Maglia Iridata
10 Ottobre 2010
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Agente Bike
parlando da un punto di vista estetico, la 360 Modena era decisamente più pulita e compiuta di una F12.
la nuova 296 è elegante, per me hanno fatto centro.
Se parli di caratteristiche dinamiche, montando gomme sportive di oggi su una sportiva di 30 anni fa potresti avere piacevoli soprese, così come montando gomme di 30 anni fa su una supercar attuale da 1'000cv moriresti al primo palo della luce
Tutto vero ma è innegabile che cosi' come vi sono passi avanti che avanti non portano, ve ne sono altri che sono assolutamente migliorativi.
Per questo dicevo che non mi sembra una cosa saggia estremizzare i concetti
 

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Ma certo, ovvio che tutto si evolve e la maggioranza delle cose alla fine sono utili, basti vedere la sicurezza passiva/attiva delle macchine di oggi ripsetto a quelle che tanto amavo negli anni 80, non ci discuto sopra.
Poi, che con queste cose ci arrivino assieme anche tante altre frivole, superflue, ed a volte un poco stupide, non ci piove sopra...
A me tutte le lucine a led ed il keyless fanno impazzire :==
 

mikimetal91

Passista
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Tutto vero ma è innegabile che cosi' come vi sono passi avanti che avanti non portano, ve ne sono altri che sono assolutamente migliorativi.
Per questo dicevo che non mi sembra una cosa saggia estremizzare i concetti
concordo come concordo con Bastianella, il progresso tecnico è evidente, l'utilizzo che ne viene fatto a volte ha senso e a volte no
 

ValeXX

Apprendista Cronoman
15 Luglio 2009
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Poi sono arrivati gli anni '70-'80, la razionalizzazione dei costi, i disegni fatti (male) coi primi CAD, ed abbiamo iniziato ad acquistare scatole rettangolari spacciate per "nuovo". prendi una Golf del 2022 ed è ancora sostanzialmente una scatola rettangolare ma ha i led sequenziali, la voce che ti saluta quando entri, ruote da 19" da 20kg a ruota senza alcun motivo, e allora è il futuro.

Non è tanto diverso dalle bici, il mercato non prende per forza pieghe migliorative.

Tornando alle bici, segnalo due esempi di "fregnacce" spacciate per novità:
1) da 10 fino a 3-4 anni fa andavano di moda i tubi quadrati, cervelo R5 e BH ultralight su tutti. Perdevi un sacco di Watt ma raccontavano che fosse meglio così.

2) non potendosi permettere, per motivi di rigidità/peso, di averetubazioni con profili "a goccia", molto produttori hanno inventato la sòla del "virtual kammtail", secondo la quale l'aria seguirebbe il profilo a goccia "virtuale" nonostante il tubo sia a coda tronca, sostanzialmente a forma di D. Questo è falso, ma viene spacciato per "il nuovo".

quando l'UCI abbasserà il peso minimo, i produttori torneranno ai rim, magari con freni integrati nella forcella stile Pinarello Bolide, e verrà venduto come "il nuovo"
Non lo so, mi pare difficile, primo perché sul rim non c'è più molto da inventare e migliorare per vendere di più, secondo perché il freno a disco in se ha apportato non tanto la frenata migliore, soprattutto sull'asciutto, ma proprio un mezzo migliore, e soprattutto c'è spazio per grandi miglioramenti sia in peso che in praticità che in performance.
Con l'arrivo e l'esplosioni dei dischi su strada si è arrivati a:
- Telaio che supporta fino a 30/32 su bdc race pure, con tutti i vantaggi del caso in certi percorsi
- Aerodinamica migliore (si, in realtà sarebbe peggiore, ma con la maggior integrazione e con i cerchi più larghi si è ampiamente compensato)
- Uso molto più diffuso ed affidabile dei cerchi in carbonio, con nessuna pista frenante e quindi molto meno soggetti ad usura e più robusti
- Uso di tubeless più larghi con tutti i benefici del caso
- Bici più rigida nell'insieme.
- Uso di copertoni e tubeless fino a 35/37 sulle bdc endurance vedi Defy e Domane, con tutti i benefici del caso in certi frangenti e per certi amatori
- Uso di copertoni / tubeless fino a 40/50 il che ha permesso l'esplosione definitiva del mondo Gravel, che anche se molti lo negano, è forse il settore ciclistico che nei prossimi anni sarà più innovativo e basta vedere quante ne spuntano e quanti produttori stanno investendo, oltre al livello attuale già davvero ottimo vedi ad esempio Canyon Grizl, una Gravel in grado di reggere quasi il passo di una MTB rigida ma con una velocità su asfalto e strada bianca inimmaginabile per qualsiasi MTB, se vogliamo essere sinceri.

Contro?
Certo che ci sono:
- Un pochino di manutenzione in più o comunque da imparare per chi non era avvezzo
- Un pò di tempo in più per il cambio ruota (può essere fastidioso solo per i pro)
- Peso maggiore e nel medio basso gamma più che nel top è evidente, ma è altrettanto vero che ormai si è capito da tempo, seghe mentali a parte, che, cronoscalate a parte, l'aerodinamica, a tutti i livelli in un giro lungo anche con molto dislivello incide (seppur non enormemente) più del peso.
- Ed il più importante, prezzo, con la scusa della crisi, dei nuovi progetti, del disco e chennesò io i prezzi sono ormai improponibili, ma non credo presentando nuovi progetti RIM cambierebbe la solfa, io ormai valuto solamente usati oppure sul nuovo qualche progetto di Giant, Cube, Rose, Canyon o sporadiche altre occasioni.

In ogni caso, tutti quelli che conosco che sono passati ai dischi, non sono tornati indietro, a parte uno, tra i primi, ma che poi è tornato ai dischi con le nuove generazioni e felicemente. In più, in tutta onestà, tutti costoro hanno ora bici da minimo mezzo kg in più ma nessuno ha peggiorato i tempi in salita, anzi, spesso migliorati, ovviamente di poco, e ben pochi si allenano di più quindi i km e le ore e i metodi ormai sono quelli.

Detto ciò, se qualcuno trova una mega occasione tirata dietro per un top RIM semi nuovo fa benissimo a prenderlo, non è che improvvisamente fan schifo, ma se non è una mega occasione IMHO non ha senso, e comunque non fatevi spaventare, una disc da 8 kg con ruote e copertoni buone e con un minimo di aerodinamica curata non credo farà andare meglio ma di sicuro non farà andare peggio. Se poi uno fa solo cronoscalate pure e dure, beh, vecchia top RIM da 6 kg punto e stop, l'unico frangente in cui potrebbe per me avere senso, ammesso che poi uno faccia anche classifica perché sennò nemmeno lì.

Ovviamente parere personale, potrei benissimo avere torto. Ci mancherebbe. ;-)
 
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mikimetal91

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Non lo so, mi pare difficile, primo perché sul rim non c'è più molto da inventare e migliorare per vendere di più, secondo perché il freno a disco in se ha apportato non tanto la frenata migliore, soprattutto sull'asciutto, ma proprio un mezzo migliore, e soprattutto c'è spazio per grandi miglioramenti sia in peso che in praticità che in performance.
Con l'arrivo e l'esplosioni dei dischi su strada si è arrivati a:
- Telaio che supportano fino a 30/32 su bdc race pure, con tutti i vantaggi del caso in certi percorsi
- Aerodinamica migliore (si, in realtà sarebbe peggiore, ma con la maggior integrazione e con i cerchi più larghi si è ampiamente compensato)
- Uso molto più diffuso ed affidabile dei cerchi in carbonio, con nessuna pista frenante e quindi molto meno soggetti ad usura e più robusti
- Uso di tubeless più larghi con tutti i benefici del caso
- Bici più rigida nell'insieme.
- Uso di copertoni e tubeless fino a 35/37 sulle bdc endurance vedi defy e domane, con tutti i benefici del caso in certi frangenti e per certi amatori
- Uso di copertoni / tubeless fino a 40/50 il che ha permesso l'esplosione definitiva del mondo Gravel, che anche se molti lo negano e forse il settore ciclistico che nei prossimi anni sarà più innovativo e basta vedere quante ne spuntano e quanti produttori stanno investendo, oltre al livello attuale già davvero ottimo vedi ad esempio Canyon Grizl, una Gravel in grado di reggere quasi il passo di una MTB rigida ma con una velocità su asfalto e strada bianca inimmaginabile per qualsiasi MTB, se vogliamo essere sinceri.

Contro?
Certo che ci sono:
- Un pochino di manutenzione in più o comunque da imparare per chi non era avvezzo
- Un pò di tempo in più per il cambio gomma (può essere fastidioso solo per i pro)
- Peso maggiore e nel medio basso gamma più che nel top è evidente, ma è altrettanto vero che ormai si è capito da tempo, seghe mentali a parte, che, cronoscalate a parte, l'aerodinamica, a tutti i livelli in un giro lungo anche con molto dislivello incide, seppur non enormemente più del peso.
- Ed il più importante, prezzo, con la scusa della crisi, dei nuovi progetti, del disco e chenneso io i prezzi sono ormai improponibili, ma non credo presentando nuovi progetti rim cambierebbe la solfa, io ormai valuto solamente usati oppure sul nuovo qualche progetto di Giant, Cube, Rose, Canyon o sporadiche altre occasioni.

In ogni caso, tutti quelli che conosco che sono passati ai dischi, non sono tornati indietro, a parte uno, tra i primi, ma che poi è tornato ai dischi con le nuove generazioni e felicemente. In più, in tutta onestà, tutti costoro hanno ora bici da minimo mezzo kg in più ma nessuno ha peggiorato i tempi in salita, anzi, spesso migliorati, ovviamente di poco e ben pochi si allenano di più, i km e le ore ormai sono quelle.

Detto ciò, se qualcuno trova una mega occasione tirata dietro per un top rim semi nuovo fa benissimo a prenderlo, non è che improvvisamente fan schifo, ma se non è una mega occasione imho non ha senso, e comunque non fatevi spaventare, una disc da 8 kg con ruote e copertoni buone e con un minimo di aerodinamica curata non credo farà andare meglio ma di sicuro non farà andare peggio. Se poi uno fa solo cronoscalate pure e dure, beh, vecchia top rim da 6 kg punto e stop, l'unico frangente in cui potrebbe per me avere senso, ammesso che poi uno faccia anche classifica perché sennò nemmeno lì.

Ovviamente parere personale, potrei benissimo avere torto. Ci mancherebbe. ;-)
il tuo ragionamento fila, ci sono pro e contro, voglio solo fare le pulci fino in fondo facendo notare che l'assioma "un cerchio largo con gomma da 28 è più aerodinamico di uno stretto con gomma da 23" fa parte di quel gruppo di colossali cazzate di cui fanno parte i tubi quadrati ed il virtual Kammtail
 

ValeXX

Apprendista Cronoman
15 Luglio 2009
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il tuo ragionamento fila, ci sono pro e contro, voglio solo fare le pulci fino in fondo facendo notare che l'assioma "un cerchio largo con gomma da 28 è più aerodinamico di uno stretto con gomma da 23" fa parte di quel gruppo di colossali cazzate di cui fanno parte i tubi quadrati ed il virtual Kammtail
Nì, nel senso che se corri su un asfalto perfetto il ragionamento non fa una piega, ma altrimenti il 28 rende meglio, in passato faceva un brutto (aerodinamicamente) effetto salsicciotto che peggiorava, attualmente però con i cerchio più largo non c'è più questo problema.
Certo, oltre il 28 l'aerodinamica pura conta più del rotolamento, con le tecniche attuali (cerchio/gomma/profilo etc) Ma anche a crono ormai usano tutti ma proprio tutti 25/25 oppure 25/28 oppure 28/28, ma di 23, tra i pro quanti ne vedi correre crono o gara in linea coi 23? E mentre per le altre cavolate conta solo lo sponsor, non credo proprio che il Ganna di turno monti un 28/25 o un 28/28 se poi sa che un 23/23 lo farebbe andare più forte, non diciamo eresie... ;-)
Purtroppo asfalti perfetti non esistono quasi più... nemmeno per i pro.

(per un amatore però, ormai, salvo intenti particolari, sui lunghi anche con salita, un 28 e per qualcuno anche 30 rendono molto meglio. ;-))
 
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Nì, nel senso che se corri su un asfalto perfetto il ragionamento non fa una piega, ma altrimenti il 28 rende meglio, in passato faceva un brutto (aerodinamicamente) effetto salsicciotto che peggiorava, attualmente però con i cerchio più largo non c'è più questo problema.
Certo, oltre il 28 l'aerodinamica pura conta più del rotolamento, con le tecniche attuali (cerchio/gomma/profilo etc) Ma anche a crono ormai usano tutti ma proprio tutti 25/25 oppure 25/28 oppure 28/28, ma di 23, tra i pro quanti ne vedi correre crono o gara in linea coi 23? E mentre per le altre cavolate conta solo lo sponsor, non credo proprio che il Ganna di turno monti un 28/25 o un 28/28 se poi sa che un 23/23 lo farebbe andare più forte, non diciamo eresie... ;-)
Purtroppo asfalti perfetti non esistono quasi più... nemmeno per i pro.

(per un amatore però, ormai, salvo intenti particolari, sui lunghi anche con salita, un 28 e per qualcuno anche 30 rendono molto meglio. ;-))
vero, la questione della resistenza al rotolamento influisce, sicuramente i team sanno farsi i loro conti e se usano 25 anche nelle crono un motivo ce l'hanno ed è esattamente quello che hai detto tu, su pista invece usano 19 o 21.

I produttori però dicono esplicitamente che i cerchi più larghi sono più aerodinamici, e questo non è vero
 
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ValeXX

Apprendista Cronoman
15 Luglio 2009
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vero, la questione della resistenza al rotolamento influisce, sicuramente i team sanno farsi i loro conti e se usano 25 anche nelle crono un motivo ce l'hanno ed è esattamente quello che hai detto tu, su pista invece usano 19 o 21.

I produttori però dicono esplicitamente che i cerchi più larghi sono più aerodinamici, e questo non è vero
I cerchi più larghi sono più aerodinamici se li usi con le larghezze di copertone per cui sono stati pensati, quindi se fai una cronometro liscia su un biliardo ed usi un 23 su un cerchio largo non ha senso, se fai una cronometro su asfalto bruttino con cerchio largo e copertone top hai il massimo della performance a livello di rotolamento ed aerodinamica.
Per l'amatore comune che secondo me con le nuove generazione di ruote e bici dovrebbe montare copertoni o tubeless da 28 o 30, 28 se bada più alla performance e 30 se bada più al comfort, ben vengano i cerchi larghi ed in quel contesto, con quelle gomme SI, sono più aerodinamici.
Va tutto contestualizzato.
 
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Apprendista Cronoman
23 Ottobre 2020
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Bici
Specialiezed
E' sempre stato così, resistenze al progresso tecnologico ce ne sono sempre state, spesso basate su motivazioni strampalate.
Come si è sempre ritenuto che oggetti o apparecchiature con contenuti tecnologici avessero raggiunto livelli di sviluppo tali che non fosse possibile o utile svilupparle ulteriormente.
Basta pensare che all'inizio del 1900 i giornali scrivevano spesso di come le "moderne" automobili avessero raggiunto un tale livello di perfezione che non si vede come esse possano essere ulteriormente migliorate...

Ovviamente, in generale, tali assunzioni si sono poi rilevate errate, con buona pace degli assuntori.
Io non sono d'accordo su questo:mrgreen: Anzi certe forme di pensiero e scrittura andrebbero beatamente soppresse..
Ma fino uno puo' scrivere e pensare quello che vuole...

Ma la domanda spontanea che sorge come un'alba luminosa..
Ma caxxo rileggete quel che scrivete???
Ma che caxxo centra progresso e tecnologia con i freni a disco?????

Resistenza al progresso tecnologico???
Nei secoli è sempre stato pieno di gente che manifestava la sua contrarietà all'invenzione della Ruota.
Si... Nei luoghi chiusi prima della Legge Basaglia....:clown:

Era dia tempi della sceneggiatura di " Non ci resta che piangere" che non leggevo certe allegorie:azz
 

Iocupocumaiocu

Apprendista Velocista
8 Maggio 2022
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Marte
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Bici
Biciclettone a scoppio
La penso come te ma siamo tutti davanti alla scelta se comprare oggi una bici rim oppure no.. io sostengo il rim ma ho preso una disc. Per rivendibilità ecc.
su fronte sicurezza qualcosa aggiunge rim e disc nn sono la stessa cosa..e servono più agli amatori che girano su strade aperte al traffico che ai pro che frenano raramente..
Una persona leggera con cerchi con pista in alluminio tornita e pattini abbastanza morbidi frena in tutta sicurezza con qualunque condizione atmosferica.
Mi è capitato di uscire con persone oltre 80kg e cerchi con pista in carbonio, strade bagnate, una tragedia.
Dopo una serie di tornanti mi toccava andare parecchio a ruota libera perché li perdevo.
Non potevano spingere perché quasi senza freni.
 

Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
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Atina (Fr)
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Io non sono d'accordo su questo:mrgreen: Anzi certe forme di pensiero e scrittura andrebbero beatamente soppresse..
Ma fino uno puo' scrivere e pensare quello che vuole...

Ma la domanda spontanea che sorge come un'alba luminosa..
Ma caxxo rileggete quel che scrivete???
Ma che caxxo centra progresso e tecnologia con i freni a disco?????

Resistenza al progresso tecnologico???
Nei secoli è sempre stato pieno di gente che manifestava la sua contrarietà all'invenzione della Ruota.
Si... Nei luoghi chiusi prima della Legge Basaglia....:clown:

Era dia tempi della sceneggiatura di " Non ci resta che piangere" che non leggevo certe allegorie:azz

Cerco di rispondere civilmente alla tua sgradevolissimo esibizione che meriterebbe ben altra replica.

Inutile dispensare pupazzi a pioggia per mitigare il tono dei contenuti, quelli erano e tali rimangono.

Se invece che partire per la tangente con la vena tappata avessi cercato un minimo di comprendere il contesto nel quale è stato scritto quel mio post, avresti evitato la magra figura alla quale ti sei esposto.

Premetto che per me effettivamente l'introduzione dei nuovi impianti frenanti sulle biciclette da strada ha degli aspetti che devono essere catalogati come elementi di progresso tecnologico, quanto meno nei riguardi del settore al quale sono applicati.

Ma questo non era affatto il contenuto del post contro il quale ti sei incautamente quanto improvvidamente scagliato.
Il post era infatti replica a quanto pubblicato da @Barbo circa l'avversità di Desgrange nei confronti dell'introduzione del cambio di velocità, i freni non c'entrano assolutamente nulla.
A Desgrange ha dato torto la storia, per dare torto a te non è stato necessario scomodarla.

È che da parte degli avversatori dei dischi, come degli elettronici, come di tutto ciò che intacca la classicità (per me vetustà) delle biciclette da strada non si vede l'ora di incappare in un post che invece mostra apprezzamento nei confronti di nuove soluzioni per lanciare strali nei confronti dei reprobi che osano discutere la sacralita del loro feticcio.

Si tratta del classico caso nel quale il desiderio di trovare scritto ciò che farebbe piacere leggere porta a leggere diversamente da quello che è scritto.
 

grimpeur75

Apprendista Cronoman
13 Febbraio 2007
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Aosta
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Bici
Bianchi Specialissima disc
Ma le solite cose….fanno comunque quasi sempre casino qualunque manutenzione tu faccia, sará che io faccio tanta salita e tante discese di conseguenza…pastiglie che se ne vanno in due tre mesi….freni che sporcano oarecchio, dopo ogni uscita bici parecchio nera nei dintorni delle pinze, e pure le scarpe ne risentono un po, sará anche una cavolata ma con i pattini nn succedeva…leve che diventano lunghe col consumarsi delle pastiglie e nn posso fare spurgo ogni mese…(con i pattini bastava girare la vitina x stringerli un po,)….io poi nn ho trovato gran differenza di frenata rispetto ai direct mount che avevo prima, peson son riuscito a rimanere appena sotto i 7 kg,con un profilo di ruote 35, col 50 stavo sopra…comunque me la tengo così, la bici va bene e il mercato vuole questo….