Come può una bici in carbonio costare più di un’automobile? | GCN Italia Show 235

Maverik89

Apprendista Scalatore
15 Dicembre 2009
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Beh un open mould fa già efficienza perchè "spalma" tutti i costi di progettazione/design su una tiratura maggiore di telai che vengono venduti da più brand che lo rimarchiano e lo colorano in modi differenti.
questo fatto non è di poco conto.

altro fatto è che in generale su un prodotto bici top di gamma c'è una concorrenza ad alzare l'asticella della performance talmente assurda che è inutile per noi amatori, quasi inutile per i professionisti!
Ad oggi quasi tutte le case propongono una nuova "evoluzione" ogni 3 anni, accorciare questo tempo farebbe lievitare i costi esponenzialmente, aumentare questo lasso di tempo farebbe ridurre i costi ma poi chi comprerebbe una bici "vecchia" anche se ci permette le stesse performance?
 
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thornn

Pedivella
16 Novembre 2020
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Ho seguito anche questo video dopo quello dell'anno scorso. Ovviamente le spiegazioni tecniche sono ineccepibili, ma a mio avviso il costo rimane ancora alto e non ci sono ragioni oggettive. Vero che la ricerca costa il materiale di altissima gamma pure e la lavorazione va fatta da mani esperte, anche se alcuni noti brand che tra l'altro si intravedono nel video utilizzano manodopera normalissima. Mi convince anche poco il passaggio in cui si dice che un telaio top di gamma richieda anche 2gg di assemblaggio, mi sembrano troppi. Sul costo della bici completa poi incidono molto ruote e gruppi e sopratutto il top di gamma del gruppo X o Y ha costi altissimi ora. Mah vedremo se i costi scenderanno....
comunque du giorni di lavoro non giustificano un prezzo da 5000 euro. sono 16 ore di un operaio specializzato. per quanto lo paghi...
 
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thornn

Pedivella
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Qualcuno potrebbe dire che la bici con cui corre pogacar va confrontata, come prezzi, alla moto con cui corre Bagnaia oppure con l'auto con cui corre Hamilton

la tristezza è vedere bici modeste costare 3/4.000€....quando nel 2010 con 5.000€ portavi a casa il top di gamma.
non sono d'accordo. la bici di pogacar è una bici di serie per quanto fatta bene ricercata ecc ecc. la moto di bagnaia di serie credo non abbia niente
 

leandro_loi

Velocista
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comunque du giorni di lavoro non giustificano un prezzo da 5000 euro. sono 16 ore di un operaio specializzato. per quanto lo paghi...
Scusa ma c'è solo il lavoro dell'operaio? Ci saranno anche i costi di progettazione del bene, lo stampo, la finitura del prodotto prima di essere messo in commercializzazione, i costi stimati relativi alle garanzie future che devono essere pagati dalla vendita del bene, le sponsorizzazioni, etc etc. Poi ho scritto anche prima che prima di arrivare nelle tue mani, ci sono 4 passaggi (produttore fisico, brand che commercializza il prodotto, distributore per il Paese dove vivi, e rivenditore finale. E ognuno deve guadagnarci qualcosa per vivere). E per ultimo lo Stato che pretende la sua fetta non indifferente (su 5000 euro di imponibile lo Stato ne pretende 1100 solo di IVA).
 

leandro_loi

Velocista
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non sono d'accordo. la bici di pogacar è una bici di serie per quanto fatta bene ricercata ecc ecc. la moto di bagnaia di serie credo non abbia niente
questo perchè l'UCI pretende che la bici che usa un pro in gara sia acquistabile da un comune cittadino. Anche la bici del record dell'ora di Ganna è acquistabile da Pinarello. Quante ne abbiano poi vendute, non si sa.
 

longjnes

Maglia Rosa
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Gianni2
Ho seguito anche questo video dopo quello dell'anno scorso. Ovviamente le spiegazioni tecniche sono ineccepibili, ma a mio avviso il costo rimane ancora alto e non ci sono ragioni oggettive. Vero che la ricerca costa il materiale di altissima gamma pure e la lavorazione va fatta da mani esperte, anche se alcuni noti brand che tra l'altro si intravedono nel video utilizzano manodopera normalissima. Mi convince anche poco il passaggio in cui si dice che un telaio top di gamma richieda anche 2gg di assemblaggio, mi sembrano troppi. Sul costo della bici completa poi incidono molto ruote e gruppi e sopratutto il top di gamma del gruppo X o Y ha costi altissimi ora. Mah vedremo se i costi scenderanno....
secondo me intende 2gg uomo medi tra lavorazioni e verniciatura. ci potrebbe anche stare, ma si parla di costi irrisori assolti in paesi dove un giorno uomo costa quanto una cena in pizzeria.
un passoni o un sarto con manodopera italiana dovrebbero costare 3-5 volte tanto.
da sempre i prodotti industriali su larga scala costano meno anziche costare più.
faccio un esempio di prodotti top senza scendere nella banalità del mass market
ferrari brand del lusso, processi industriali e semindustriali con finitura manuale: costo sui 200-400k
pagani sempre lusso, processi semi artigianali con finitura manuale : costo sui 1-2M
 
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Pedivella
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Scusa ma c'è solo il lavoro dell'operaio? Ci saranno anche i costi di progettazione del bene, lo stampo, la finitura del prodotto prima di essere messo in commercializzazione, i costi stimati relativi alle garanzie future che devono essere pagati dalla vendita del bene, le sponsorizzazioni, etc etc. Poi ho scritto anche prima che prima di arrivare nelle tue mani, ci sono 4 passaggi (produttore fisico, brand che commercializza il prodotto, distributore per il Paese dove vivi, e rivenditore finale. E ognuno deve guadagnarci qualcosa per vivere). E per ultimo lo Stato che pretende la sua fetta non indifferente (su 5000 euro di imponibile lo Stato ne pretende 1100 solo di IVA).
certo. quelli che intendo dire è che la discrimanente non può essere un due giorni di lavoro. il costo del materiale ci sta, i vari passaggi (che ci sono sempre meno - vedi vendite online direttti dei marchi), trasporto sicuro, energia ecc. ma 1/2 giorni di lavoro non è la discriminante che fa eslodere il prezzo. anzi l'unica discriminante a mio avviso (come ho scritto sopra) è che dove ci sono gli appassionati i prezzi salgono a dismisura. in tutti i campi
 
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mika

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Ogni prodotto costa quello che l'acquirente è disposto a pagare, punto.
Invece di produrre 100 telai ad un costo al pubblico coerente, ed accessibile a più persone, ne producono 60 a maggior costo, accessibile a meno persone.
I loro ricavi magari non mutano, ma i loro guadagni sì, eccome. Fino a quando il gioco regge li capisco, da un punto di vista economico ed aziendale. Ma è un gioco che alla lunga potrebbe essere controproducente. Chissà. Io di certo non gli do un euro.
 
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leandro_loi

Velocista
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certo. quelli che intendo dire è che la discrimanente non può essere un due giorni di lavoro. il costo del materiale ci sta, i vari passaggi (che ci sono sempre meno - vedi vendite online direttti dei marchi), trasporto sicuro, energia ecc. ma 1/2 giorni di lavoro non è la discriminante che fa eslodere il prezzo. anzi l'unica discriminante a mio avviso (come ho scritto sopra) è che dove ci sono gli appassionati i prezzi salgono a dismisura. in tutti i campi
Quello che forse manca e che fin qui non è stato detto è che non c'è un cartello, non c'è una macchinazione fra tutti i brand per tenere i prezzi alti. Non ci sono riunioni ultrasegrete fra i vertici di tutti i principali brand che stabiliscono a che prezzo bisogna fissare il top di gamma quest'anno. Se come leggo qui fosse possibile proporre i prodotti a prezzi incredibilmente più bassi di quelli attuali (e nessuno di quello che l'ha scritto è proprietario di un'azienda di biciclette) mantenendo dei guadagni accettabili sufficienti a garantire il corretto rapporto economico dell'azienda, lo farebbero. diventerebbero in fretta l'unico player della stagione o fino a quando anche gli altri trovano il modo di proporre i loro prodotti nello stesso modo agli stessi prezzi.
 
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Luca990

Novellino
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Come spesso accade, la verità sta nel mezzo... quel che è certo è che in termini di marginalità percentuale, un prodotto top può contare su di una correlazione qualità-prezzo meno stringente rispetto ad uno che deve "installarsi" in un segmento più competitivo.
Ad esempio, in termini di BOM (bill of materials, distinta base) la differenza tra una Ducati Panigale V4, una V4S e una V4 Superleggera è di poche centinaia di euro nel primo caso e poche migliaia nel secondo (con costi di produzione simili). Però una V4 base costa 24000euro, una S 30000 ed una Superleggera oltre 70000. L'esclusività dell'ultima ed il suo mercato di riferimento (qualche centinaio di ricchi appassionati collezionisti per i quali il prezzo non è che il più insignificante dei dettagli) fanno sì che la produzione di Superleggera vada terminata ancor prima di essere immessa ufficialmente sul mercato. La stessa cosa avviene con le bici; il prezzo giusto di una top di gamma è il massimo che il mercato di riferimento (piccolo) possa digerire, con buona pace del mercato di massa...
 

thornn

Pedivella
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Quello che forse manca e che fin qui non è stato detto è che non c'è un cartello, non c'è una macchinazione fra tutti i brand per tenere i prezzi alti. Non ci sono riunioni ultrasegrete fra i vertici di tutti i principali brand che stabiliscono a che prezzo bisogna fissare il top di gamma quest'anno. Se come leggo qui fosse possibile proporre i prodotti a prezzi incredibilmente più bassi di quelli attuali (e nessuno di quello che l'ha scritto è proprietario di un'azienda di biciclette) mantenendo dei guadagni accettabili sufficienti a garantire il corretto rapporto economico dell'azienda, lo farebbero. diventerebbero in fretta l'unico player della stagione o fino a quando anche gli altri trovano il modo di proporre i loro prodotti nello stesso modo agli stessi prezzi.
che non ci sia un cartello o altro lo penso anche io ma non ne sono però sicuro al 100%. ad ogni modo le aziende studiano il mercato e difficilmente sbagliano il posizionamento del proprio brand e la fascia di prezzo. poi il margine sarà più o meno uguale a quello di altri settori. ossia dal 100 al 150% sul telaio, 300/400% sui ricambi. ma anche nell'abbigliamento è così
 

Zugnajima#11

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Corratec CCT EVO Ultegra, Wilier Triestina Cento1 SLR Dura Ace
Socialfaggianesimo ora e sempre...

INACCESSIBILE L’ACQUISTO AL SINGOLO CITTADINO COSTRETTO A RIPIEGARE SULLE BICI DI ENTRY LEVEL

intendo segnalare il comportamento dei venditori delle bici di top gamma (con esclusione delle bici di entry level): tutti i rivenditori, non solo in Italia ma in tutti i mercati del mondo, mantengono i prezzi alle stelle, per massimizzare i guadagni provenienti dagli sponsor e dai vari ricchissimi team e di fatto rendendo inaccessibile l’acquisto al singolo cittadino costretto a ripiegare sulle bici di entry level. Se invece il privato volesse acquistare una bici top gamma, senza avere alle spalle un team o uno sponsor, deve sobbarcarsi costi insostenibili e soprattutto eccessivi rispetto al rapporto qualità/prezzo, pur essendo bici di alta qualità.

Tutto questo per me non è giusto e sarebbe, invece, opportuno poter consentire l’acquisto ai privati a prezzi più equi.

3 Aprile 2014
Stefano Faggian
 

paolo_84

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