Sa sa... parliamo di bici e di fatiche.
Appena di ritorno dal giro ai confini della Valle d'Aosta.
Come riscaldamento ho scelto un'80ina di km
partendo da casa di buon'ora, andatura agile e senza spingere e finalmente arrivo a Carema, chiedo info a un signore e mi indirizza bene... la cosa che mi preoccupa è la frase con cui mi saluta:" auguri, sun 10 km ca' molu nen"
Mi inerpico su per i tornanti con molta calma e circospezione, l'asfalto è pressochè perfetto, l'altimetria è veritiera ma non dice che è uno stillicidio di rampe al 13-14-15-16%
intervallati da tratti (pochi) in cui si respira.
Arrivo a un bivio con una sbarra (km9) e so benissimo che mi aspetta un km al 16% medio!
ma ormai vedo il traguardo e vado su di slancio.
Salita dura niente da dire.
Mangio e scendo a Quincinetto, dove attacco subito il Monte Scalaro, ho perso il conto dei tornanti, peggio dello Stelvio!
Salita dura ma regolare, con 3 km fetenti dal 6° al 9° una serie di rampe al 15% rischiano veramente di farti male, meglio calare il ritmo e risparmiarsi.
Arrivati in cima, la strada continua sul costone a sx, ma io ho svoltato a dx per Bioley, una prima rampa al 17% mi da il benvenuto e succesivamente un tratto sterrato in piano che supero con qualche problema... la strada torna asfaltata e torna a salire e che salita, 2 tornati al 20% e un dritto al 16% mi portano alla fine dell'asfalto,quota 1700.
Anche queste due salite le abbiamo "spianate"
Le foto le metto domani, che tanto piove! :rosik: