Perdonami , probabilmente sono io a non capire il Tuo punto di vista , lo sforzo massimale non e' ……… mi sto c...……...ando addosso per cui e' uno sforzo massimale. Questo e' il "percepito". Come la temperatura percepita NON e' la temperatura rilevata , anche lo sforzo percepito non e' necessariamente lo sforzo massimale. Massimale e' il rapporto forza / rendimento di questa forza .Ti faccio un esempio concreto relativo al ciclismo che empiricamente Ti fara' chiarezza sulla ripetibilita' o meno di uno sforzo massimale. Poniamo che una volata sia uno sforzo massimale ( ci si avvicina molto , non lo e' del tutto ma e' sicuramente comprensibile) se (come penso) sei , come moltissimi appassionati , attento quando segui le corse in tv , avrai visto che quando un velocista punta alla vittoria di tappa in un giro , raramente va a fare lo sprint intermedio o quanto meno , se lo fa per la classifica a punti lo fa a mezzo gas ( a meno che non sia Sagan che ha messo una pietra sopra alle vittorie ma non alle maglie a punti :))Questo dimostra che 2 volate pseudo massimali neanche chi e' nel gotha di questo atletismo e' in grado di farle al 100%. Diverso e' il discorso della velocita' in pista perché …. 1) vedi i fisici 2) Non hanno nessun tipo di sforzo che precede o segue la volata 3) Fra le volate passa un tempo ragionevole di recupero 4) Hanno i turni distribuiti su vari gg. In ogni caso il "massimale" molto spesso lo fanno in qualificazione ossia nel primo 200 lanciato della manifestazione. Stessa cosa vale per i 100 e 200 dell'atletica leggera. C'e' un motivo perché fanno 2 turni/die nelle manifestazioni che necessitano di "scrematura" fino alla finale. Perché non farne 4 in un giorno ? Perché , poiché l'atletica vive il suo spettacolo anche legato alla prestazione cronometrica ( aspetto del tutto trascurabile nel ciclismo) , il quarto 100 mt fatto in un giorno sarebbe certamente "scadente" da questo punto di vista.