Aumentare la potenza FTP, come?

Roberto Massa

t.me/massarob
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nessuno di quelli, e non sono volutamente uguali/lineari perché non lo è nemmeno la cinetica di Vo2 quando si supera lo stato stazionario di intensità. L'obiettivo è avere una sequenza quanto più lunga e sostenibile di mantenimento su una elevata intensità di consumo di O2 modulando il carico periferico/muscolare.
Vabè OT con effetippì quindi vi lascio a quello ;)
 

-Mirco-

Apprendista Scalatore
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Trek Domane 4.3 2013
c'è chi lo ha già trasferito e applicato da un po' di anni ;) Anche arrivando a estendere il carico "Vo2max" ben oltre il doppio. Per farlo si lavora su deplezione e recupero W' (paradigma/modello CP+W').
Un esempio (omessi volutamente tempi/rec. dei lap).
Vedi l'allegato 306507
In questo caso come funzionava il workout? un tot di tempo in vo2max e l'altro tot di tempo alla metà del vo2max?
 

Roberto Massa

t.me/massarob
11 Marzo 2008
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non commento visto che questo allenamento è top secret -inventato da me ma i concetti sono ben noti anche in atletica con il "nostro" vantaggio, per nulla secondario, però di poter quantificare il tutto con CP e W' ;)
Qui si parla di effetippì e come già detto buona prosecuzione.
 

Cese

Novellino
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Cube cross race pro
nessuno di quelli, e non sono volutamente uguali/lineari perché non lo è nemmeno la cinetica di Vo2 quando si supera lo stato stazionario di intensità. L'obiettivo è avere una sequenza quanto più lunga e sostenibile di mantenimento su una elevata intensità di consumo di O2 modulando il carico periferico/muscolare.
Vabè OT con effetippì quindi vi lascio a quello ;)
non commento visto che questo allenamento è top secret -inventato da me ma i concetti sono ben noti anche in atletica con il "nostro" vantaggio, per nulla secondario, però di poter quantificare il tutto con CP e W' ;)
Qui si parla di effetippì e come già detto buona prosecuzione.
Ciao è semplicemente una scaletta a scendere, tradizionale, le cui proporzioni si deducono direttamente dal grafico. In generale il tempo di permanenza al VO2MAX è, nella corsa e per atleti allenati di 9'/12'; pare che alcuni esemplari africani possano avvicinare i 20'. Detto T il tempo di permanenza, fare anche solo tre prove di T/3 è un allenamento che richiede recuperi di grande durata, e che ha poco senso, se non in circostanze particolari.
Tornando alla scaletta la cosa che dicevo io è molto diversa: il consumo di ossigeno durante allenamenti intervallati di brevissima durata con recupero 1/1 può rimanere, e rimane, alto, altissimo, anche quando le pulsazioni sono molto basse (mi riferisco al quoziente respiratorio). In questo senso non serve, e non si vuole ridurre la durata delle prove, e non è nemmeno necessario, perché per definizione l'allenamento è "ad esaurimento", e ogni prova alla velocità (nella corsa), o alla potenza (con la bicicletta) che corrisponde al.VO2MAX.deve essere sostenibile, e nei fatti lo è perché breve.

Qui un riferimento generalista:


Ci sono poi riferimenti interni da leggere.
Non so se con la bicicletta si possa fare
Ciao
 
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Roberto Massa

t.me/massarob
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Se però non ti è chiaro il concetto di W' (e CP, CV per la corsa) le tue deduzioni sono solo incomplete. Proprio lavorando nei domini di intensità (moderata, elevata, massimale) di un quantitativo (capacità di lavoro) non sostenibile a lungo termine (W') si prefigura quella "semplice scaletta" che semplice in realtà non è perché si prefigge di lavorare ed estendere al massimo possibile la permanenza in tutto il dominio > CP.
E' un concetto ben più realistico di pVO2max visto che pVO2max si può raggiungere sia con un carico intervallato sfruttando la cinetica proprio di VO2 che con un valore isopotenza (molto meno realistico, soprattutto su strada) fino a esaurimento in un lasso temporale tipicamente compreso tra 5 e ~8' (classici MMP ad esaurimento).
I principi di fisiologia sono trasversali quindi anche "non so se in bicicletta si può fare" richiede solo un a) approccio con modello solido di ancoraggio tra quanto si vuole monitorare (fisiologia) e quanto è quantificato dal modello b) diverse esigenze e possibilità nei tempi di recupero (semplicemente legate al gesto tecnico confrontando n+1 sport, implicazione fondamentale nella gestione dei recuperi attivi, indifferente per quelli passivi).

PS su Critical Power (CP) e suo equivalente run (Critical Velocity = CV) ci sono centinaia di articoli scientifici, è sufficiente una semplice ricerca (es. in Google Scholar) oppure qui ci sono video interessanti (l'autore è -stato- uno dei più prolifici su questo argomento).
 
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aleliut

Gregario
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Se però non ti è chiaro il concetto di W' (e CP, CV per la corsa) le tue deduzioni sono solo incomplete. Proprio lavorando nei domini di intensità (moderata, elevata, massimale) di un quantitativo (capacità di lavoro) non sostenibile a lungo termine (W') si prefigura quella "semplice scaletta" che semplice in realtà non è perché si prefigge di lavorare ed estendere al massimo possibile la permanenza in tutto il dominio > CP.
E' un concetto ben più realistico di pVO2max visto che pVO2max si può raggiungere sia con un carico intervallato sfruttando la cinetica proprio di VO2 che con un valore isopotenza (molto meno realistico, soprattutto su strada) fino a esaurimento in un lasso temporale tipicamente compreso tra 5 e ~8' (classici MMP ad esaurimento).
I principi di fisiologia sono trasversali quindi anche "non so se in bicicletta si può fare" richiede solo un a) approccio con modello solido di ancoraggio tra quanto si vuole monitorare (fisiologia) e quanto è quantificato dal modello b) diverse esigenze e possibilità nei tempi di recupero (semplicemente legate al gesto tecnico confrontando n+1 sport, implicazione fondamentale nella gestione dei recuperi attivi, indifferente per quelli passivi).

PS su Critical Power (CP) e suo equivalente run (Critical Velocity = CV) ci sono centinaia di articoli scientifici, è sufficiente una semplice ricerca (es. in Google Scholar) oppure qui ci sono video interessanti (l'autore è -stato- uno dei più prolifici su questo argomento).
è un'evoluzione/personalizzazione degli HIDIT? Avevi messo un riferimento ad un articolo tempo fa...
 

gioca63

Apprendista Velocista
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sembra di si,probabilmente non facendo intervalli di durata prestabilita, come negli intervalli di durata decrescente,
ma stoppando l'intervallo e facendolo ripartire in base a scarico e ricarico parziale di w'
 

Pinno Maior

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Tarmac SL6 disc
Probabilmente se ne è già parlato in qualche punto di questo thread, che però non ho trovato.

Avrei questa domanda: ho fatto un test FTP su strada (protocollo Allen/Coggan sui 20 minuti, eseguito mi pare correttamente: riscaldamento + 5 minuti a tutta + recupero + test 20 minuti, a cui sottrarre il 5%) da cui ho ricavato una stima della mia soglia di potenza.

Ho poi fatto con un preparatore il test del lattato (sui rulli indoor), e il MLSS risulta notevolmente inferiore rispetto alla FTP ricavata con il test FTP su strada. Il misuratore di potenza era lo stesso (quindi non ci sono problemi di utilizzo di strumenti tarati diversamente).

Da quel poco che ho visto mi pare di capire che in letteratura scientifica c'è abbastanza dibattito sulla relazione tra FTP e MLSS (anche considerando che il test del lattato va a *misurare* la quantità di acido lattico, mentre il test FTP va a *stimare* la potenza teoricamente sostenibile per circa un'ora), ma ad ogni modo, è possibile che vi possa essere differenza di 30/40 watt (cioè MLSS inferiore di 30/40 watt rispetto a valore FTP così come rilevato con il test di cui sopra)?

Poi, in base al riscontro su strada, il wattaggio corrispondente al MLSS lo riesco a tenere per un'ora senza troppi problemi, la FTP rilevata la tengo abbastanza bene in salite di 20/30 minuti, ma non so se riuscirei a fare un'ora di salita a quella potenza.

Grazie per chi mi ci fa capire di più sulla questione!
 
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bach7

Passista
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Pinifarina
Probabilmente se ne è già parlato in qualche punto di questo thread, che però non ho trovato.

Avrei questa domanda: ho fatto un test FTP su strada (protocollo Allen/Coggan sui 20 minuti, eseguito mi pare correttamente: riscaldamento + 5 minuti a tutta + recupero + test 20 minuti, a cui sottrarre il 5%) da cui ho ricavato una stima della mia soglia di potenza.

Ho poi fatto con un preparatore il test del lattato (sui rulli indoor), e il MLSS risulta notevolmente inferiore rispetto alla FTP ricavata con il test FTP su strada. Il misuratore di potenza era lo stesso (quindi non ci sono problemi di utilizzo di strumenti tarati diversamente).

Da quel poco che ho visto mi pare di capire che in letteratura scientifica c'è abbastanza dibattito sulla relazione tra FTP e MLSS (anche considerando che il test del lattato va a *misurare* la quantità di acido lattico, mentre il test FTP va a *stimare* la potenza teoricamente sostenibile per circa un'ora), ma ad ogni modo, è possibile che vi possa essere differenza di 30/40 watt (cioè MLSS inferiore di 30/40 watt rispetto a valore FTP così come rilevato con il test di cui sopra)?

Poi, in base al riscontro su strada, il wattaggio corrispondente al MLSS lo riesco a tenere per un'ora senza troppi problemi, la FTP rilevata la tengo abbastanza bene in salite di 20/30 minuti, ma non so se riuscirei a fare un'ora di salita a quella potenza.

Grazie per chi mi ci fa capire di più sulla questione!
innanzitutto bisognerebbe valutare le condizioni di svolgimento dei test, per verificare che le condizioni esterne come umidità e temperatura, o anche orario di svolgimento, e/o interne (riposo, stress, alimentazione) siano simili.

poi è bene considerare che per una serie infinita di fattori, pedalare sul rullo è diverso rispetto alla strada.

fatta questa doverosa premessa, è bene precisare che la FTP non è per definizione riferita a 60 min, e che è assai dibattuto quel 5%... che potrebbe essere anche 8 o 12% in alcuni soggetti.

quindi i valori che a te sembrano inconciliabili, forse se valutati con attenzione, e tenendo presente quanto sopra, tanto sballati non sono.
 

Pinno Maior

Pignone
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Tarmac SL6 disc
innanzitutto bisognerebbe valutare le condizioni di svolgimento dei test, per verificare che le condizioni esterne come umidità e temperatura, o anche orario di svolgimento, e/o interne (riposo, stress, alimentazione) siano simili.

poi è bene considerare che per una serie infinita di fattori, pedalare sul rullo è diverso rispetto alla strada.

fatta questa doverosa premessa, è bene precisare che la FTP non è per definizione riferita a 60 min, e che è assai dibattuto quel 5%... che potrebbe essere anche 8 o 12% in alcuni soggetti.

quindi i valori che a te sembrano inconciliabili, forse se valutati con attenzione, e tenendo presente quanto sopra, tanto sballati non sono.

Grazie, ma quindi come sarebbe opportuno impostare la FTP per definire le varie zone di allenamento? Tenendo conto del valore derivato dal test FTP su strada, o da quello del MLSS misurato indoor? (O una via di mezzo...?)
 

bach7

Passista
10 Gennaio 2011
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Pinifarina
Grazie, ma quindi come sarebbe opportuno impostare la FTP per definire le varie zone di allenamento? Tenendo conto del valore derivato dal test FTP su strada, o da quello del MLSS misurato indoor? (O una via di mezzo...?)
io non ho competenze tali da poterti dare una risposta. magari altri sul for un sapranno darti spiegazioni e consigli migliori

personalmente se svolgessi gli allenamenti sul rullo userei I dati dal test sul rullo.

ma se svolgessi allenamenti su strada allora mi prenderei un paio di settimane per "approfondire" la questione, magari usando test FTP diversi dal "classico" 5 + 20 min.
 

leandro_loi

Velocista
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dovunque si possa pedalare
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Probabilmente se ne è già parlato in qualche punto di questo thread, che però non ho trovato.

Avrei questa domanda: ho fatto un test FTP su strada (protocollo Allen/Coggan sui 20 minuti, eseguito mi pare correttamente: riscaldamento + 5 minuti a tutta + recupero + test 20 minuti, a cui sottrarre il 5%) da cui ho ricavato una stima della mia soglia di potenza.

Ho poi fatto con un preparatore il test del lattato (sui rulli indoor), e il MLSS risulta notevolmente inferiore rispetto alla FTP ricavata con il test FTP su strada. Il misuratore di potenza era lo stesso (quindi non ci sono problemi di utilizzo di strumenti tarati diversamente).

Da quel poco che ho visto mi pare di capire che in letteratura scientifica c'è abbastanza dibattito sulla relazione tra FTP e MLSS (anche considerando che il test del lattato va a *misurare* la quantità di acido lattico, mentre il test FTP va a *stimare* la potenza teoricamente sostenibile per circa un'ora), ma ad ogni modo, è possibile che vi possa essere differenza di 30/40 watt (cioè MLSS inferiore di 30/40 watt rispetto a valore FTP così come rilevato con il test di cui sopra)?

Poi, in base al riscontro su strada, il wattaggio corrispondente al MLSS lo riesco a tenere per un'ora senza troppi problemi, la FTP rilevata la tengo abbastanza bene in salite di 20/30 minuti, ma non so se riuscirei a fare un'ora di salita a quella potenza.

Grazie per chi mi ci fa capire di più sulla questione!
anche l'MLSS si basa sulla stima di 4 mmol come soglia del lattato.
 
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bianco70

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Probabilmente se ne è già parlato in qualche punto di questo thread, che però non ho trovato.

Avrei questa domanda: ho fatto un test FTP su strada (protocollo Allen/Coggan sui 20 minuti, eseguito mi pare correttamente: riscaldamento + 5 minuti a tutta + recupero + test 20 minuti, a cui sottrarre il 5%) da cui ho ricavato una stima della mia soglia di potenza.

Ho poi fatto con un preparatore il test del lattato (sui rulli indoor), e il MLSS risulta notevolmente inferiore rispetto alla FTP ricavata con il test FTP su strada. Il misuratore di potenza era lo stesso (quindi non ci sono problemi di utilizzo di strumenti tarati diversamente).

Da quel poco che ho visto mi pare di capire che in letteratura scientifica c'è abbastanza dibattito sulla relazione tra FTP e MLSS (anche considerando che il test del lattato va a *misurare* la quantità di acido lattico, mentre il test FTP va a *stimare* la potenza teoricamente sostenibile per circa un'ora), ma ad ogni modo, è possibile che vi possa essere differenza di 30/40 watt (cioè MLSS inferiore di 30/40 watt rispetto a valore FTP così come rilevato con il test di cui sopra)?

Poi, in base al riscontro su strada, il wattaggio corrispondente al MLSS lo riesco a tenere per un'ora senza troppi problemi, la FTP rilevata la tengo abbastanza bene in salite di 20/30 minuti, ma non so se riuscirei a fare un'ora di salita a quella potenza.

Grazie per chi mi ci fa capire di più sulla questione!
Secondo me la risposta è in quanto evidenziato, se non riesci a mantenere quella potenza per un ora è sovrastimata la FTP.
Abbassando quella e considerando diverse condizioni ambientali, magari una certa predisposizione a lavorare con componente anaerobica ecc hai già 2 valori più vicini e confrontabili.
 

Doctor Speck

Ötztalnauta
18 Settembre 2004
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Secondo me la risposta è in quanto evidenziato, se non riesci a mantenere quella potenza per un ora è sovrastimata la FTP.
Abbassando quella e considerando diverse condizioni ambientali, magari una certa predisposizione a lavorare con componente anaerobica ecc hai già 2 valori più vicini e confrontabili.
Oppure nel suo caso la componente anaerobica è importante, e non bastano i 5' AllOut del protocollo a scaricarla.
Questi sono casi in cui confrontare le metodologie CP+W' e FTP è più che utile, direi fondamentale... una CP salvo errori clamorosi di gestione non la sottostimi, una FTP (che già di per sè è un paramentro evanescente tipo leopardo delle nevi) la puoi cannare completamente.. o meglio: ottenere un valore che non ti è utile.
 
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Joe_T

Ciclo Randagio
11 Ottobre 2016
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Oppure nel suo caso la componente anaerobica è importante, e non bastano i 5' AllOut del protocollo a scaricarla.
Questi sono casi in cui confrontare le metodologie CP+W' e FTP è più che utile, direi fondamentale... una CP salvo errori clamorosi di gestione non la sottostimi, una FTP (che già di per sè è un paramentro evanescente tipo leopardo delle nevi) la puoi cannare completamente.. o meglio: ottenere un valore che non ti è utile.
In buona sostanza cosa cambia tra CP e ftp?
E perchè è più difficile commettere errori di sottostima diversamente dalla Ftp?
 
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jokerout

Maglia Iridata
1 Dicembre 2009
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Tuturano!!!!
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(BDC)Cervèlo S3 '14(MTB)Canyon ultimate cf-9.0
In buona sostanza cosa cambia tra CP e ftp?
E perchè è più difficile commettere errori di sottostima diversamente dalla Ftp?
La ftp gestita come test secco di 1ora sarebbe devastante e con troppe varianti per così lungo tempo.
Una CP su tratti e tempi più brevi sarebbe più facile da gestire ma i calcoli che poi si fanno per stabilire la ftp potrebbero portare a scostamenti più o meno accettabili.
Per questo consiglio un test 20’+ 20’(con la sola discesa di recupero tra le due)poi si fa la media e si toglie un 5/7%.
Il risultato che mi vien fuori è stato sempre più veritiero rispetto alla mia ftp(dati poi verificati nei primissimi giri in gare al cardiopalma).
Altra verifica la faccio sui valori che imposto nelle varie Zone,dove se faccio work out a cedimento mi faccio un idea abbastanza chiara se le zone sono state fatte con criterio,facendo anche un rapporto watt/bpm…proprio per quest’ultimo motivo,non abbandono mai l’analisi della frequenza cardiaca,sopratutto nel picco della stagione.
 
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jokerout

Maglia Iridata
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Cambia tutto, FTP è una stima, CP è un concetto diverso, è un range di valori.
Ri-linko l'articolo del sempre ottimo @Roberto Massa : https://www.massarob.info/2015/10/paradigmi-confronto-ftp-e-cp-w.html
Che poi…non è tanto complicato stabilire le varie CP,il problema è stilare le schede in relazione a carenze o eccedenze ottenute rispetto ai target dei vari portocolli.
Per questo lasciatemi perdere la strada CP se si vuole seguire uno schema fatto a casa,ma lasciare lo sviluppo ad un preparatore competente.