automobilisti Vs ciclisti (ancora - parte 2)

Tony 96

Scalatore
5 Maggio 2016
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Altra mentalità, altre persone.
Mi basta già soltanto fare delle salite alpine (ho la Francia a 2 passi) per costatare che gli esasperati che fanno rasette al 85% sono italiani e vedere la targa da la conferma della provenienza.
Per non parlare della questione gare, ho avuto l'occasione di attaccare il numero nella Francia del sud (competizione con traffico aperto di norma) e non c'è stato 1 automobilista che ha fatto lo spavaldo suonando oppure incazzandosi per la corsia occupata e soprattutto ZERO RASETTE oppure sorpassi pericolosi. Una settimana fa, GF Sanremo-Sanremo (traffico aperto) avevamo la moto apripista a 10 metri che suonava e sbandierava e l'imbecille di turno continuava a guidare come se nulla fosse (ed infatti il cazzotto sulla carrozzeria se l'è preso).

L'ideologia di molte giunte di approcciarsi alla mobilità condivisa paragonandosi e facendo mille piani guardando i paesi più a nord di noi mi fa sempre sorridere.
 
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paolone8

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Io ancora non ho capito questa guerra, non vedo persone che hanno giustificato comportamenti sbagliati... Si è solo fatto presente che son 2 possibili pericoli con pesi diversi...
Se commento un articolo che parla di un ciclista che ferisce un altro ciclista scrivendo gli automobilisti fanno peggio, sminuisco la scorrettezza fatta. Questa è una pratica molto diffusa in italia, dove è sempre colpa degli altri, io sbaglio ma lui è peggio.
 

mlv

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Specialized Venge SWorks - Colnago CT2 HP titanio
Se commento un articolo che parla di un ciclista che ferisce un altro ciclista scrivendo gli automobilisti fanno peggio, sminuisco la scorrettezza fatta. Questa è una pratica molto diffusa in italia, dove è sempre colpa degli altri, io sbaglio ma lui è peggio.
È esattamente così. Se ciascuno pensasse prima a rispettare le regole che è tenuto a rispettare invece di autogiustificarsi visto che altri fanno ben peggio ... sarebbe un grande passo avanti.
È ovvio che un'auto che passa col rosso può fare molti più danni di una bici, ma il punto è che non si passa col rosso, in auto, in bici e anche a piedi. Se no il runner passerà col rosso pensando che il ciclista fa peggio; il ciclista passerà col rosso pensando che l'automobilista fa peggio; e l'automobilista passerà col rosso perché "con tutte le guerre che ci sono nel mondo, il problema sarò mica io che passo col rosso" !!!
 

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La soluzione in fondo è semplice: quando vado a piedi non passo col rosso e se vedo un ciclista che arriva e sto immettendomi sulle strisce pedonali gli faccio segno di passare e non lo faccio fermare; se vado in bici non passo col rosso e mi metto rigorosamente a destra e in fila indiana per non dar fastidio alle auto (tranne quando sono in fase di sorpasso); se vado in auto non passo col rosso e se incontro un ciclista perdo 10 secondi per rallentare e sorpassarlo in sicurezza.

Ci impegniamo tutti a fare così? Se sì ... allora il problema va verso una soluzione.

La realtà è che (potrei sbagliarmi) credo che quello che passa col rosso in auto è anche quello che passa col rosso in bici e a piedi. Salvo poi lamentarsi quando lo fanno gli altri.
E questo a quale categoria appartiene? Agli automobilisti, ai ciclisti o ai pedoni? ;nonzo% In realtà appartiene ad un'altra categoria che non cito per non essere bannato !!! gandalf
 

fabiopon

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È esattamente così. Se ciascuno pensasse prima a rispettare le regole che è tenuto a rispettare invece di autogiustificarsi visto che altri fanno ben peggio ... sarebbe un grande passo avanti.
È ovvio che un'auto che passa col rosso può fare molti più danni di una bici, ma il punto è che non si passa col rosso, in auto, in bici e anche a piedi. Se no il runner passerà col rosso pensando che il ciclista fa peggio; il ciclista passerà col rosso pensando che l'automobilista fa peggio; e l'automobilista passerà col rosso perché "con tutte le guerre che ci sono nel mondo, il problema sarò mica io che passo col rosso" !!!
Vero!
"Io non sono razzista, sono loro che sono meridionali!" (cit.)
 
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sembola

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Come ha puntualizzato qualcuno prima, le statistiche non servono a giustificare nessuno, ma a cercare di identificare i problemi , visto che se non li conosci non puoi certo risolverli.

Concordo con chi dice che le regole vanno rispettate. Io lo faccio, ma con un'importante eccezione: quando il rispetto della regola crea un pericolo. Per esempio, in città io NON rispetto la regola che mi impone di stare quanto più possibile a destra. perchè rischio di prendere lo sportello aperto senza guardare. Se mi dovessero multare pagherò senza fiatare, meglio una multa di un risarcimento...
 

fabiopon

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Come ha puntualizzato qualcuno prima, le statistiche non servono a giustificare nessuno, ma a cercare di identificare i problemi , visto che se non li conosci non puoi certo risolverli.

Concordo con chi dice che le regole vanno rispettate. Io lo faccio, ma con un'importante eccezione: quando il rispetto della regola crea un pericolo. Per esempio, in città io NON rispetto la regola che mi impone di stare quanto più possibile a destra. perchè rischio di prendere lo sportello aperto senza guardare. Se mi dovessero multare pagherò senza fiatare, meglio una multa di un risarcimento...
E' quello che faccio anche io.
Stare troppo a destra ti costringe ad evitare i tombini, con il risultato che fai un pericolosissimo zig zag in mezzo al traffico.
Lo faccio anche nelle strettoie corte per impedire alle auto di sorpassarmi a tutti i costi e farmi il pelo, naturalmente con una manovra fatta per tempo e non di colpo. Insomma, cum grano salis.
 

Andrè86

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Come ha puntualizzato qualcuno prima, le statistiche non servono a giustificare nessuno, ma a cercare di identificare i problemi , visto che se non li conosci non puoi certo risolverli.

Concordo con chi dice che le regole vanno rispettate. Io lo faccio, ma con un'importante eccezione: quando il rispetto della regola crea un pericolo. Per esempio, in città io NON rispetto la regola che mi impone di stare quanto più possibile a destra. perchè rischio di prendere lo sportello aperto senza guardare. Se mi dovessero multare pagherò senza fiatare, meglio una multa di un risarcimento...
D'accordissimo.
Aggiungerei pure che su alcuni tipi di incrocio semaforici(ovviamente non tutti, non nella maggior parte dei casi, mi riferisco a situazioni particolari),con ottima visibilità(in bici il campo visivo è molto più ampio che in auto), quando si è sicuri al 100% che non sta passando nessuno, passare col rosso distaccandosi abbondantemente dalle auto incolonnate al semaforo, è più sicuro che aspettare il verde con gli automobilisti impazienti di correre.
 

123lorka

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È esattamente così. Se ciascuno pensasse prima a rispettare le regole che è tenuto a rispettare invece di autogiustificarsi visto che altri fanno ben peggio ... sarebbe un grande passo avanti.
È ovvio che un'auto che passa col rosso può fare molti più danni di una bici, ma il punto è che non si passa col rosso, in auto, in bici e anche a piedi. Se no il runner passerà col rosso pensando che il ciclista fa peggio; il ciclista passerà col rosso pensando che l'automobilista fa peggio; e l'automobilista passerà col rosso perché "con tutte le guerre che ci sono nel mondo, il problema sarò mica io che passo col rosso" !!!
90 minuti di applausi!! :ola:
 
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RamboGuerrazzi

via col vento
28 Marzo 2007
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La soluzione in fondo è semplice: quando vado a piedi non passo col rosso e se vedo un ciclista che arriva e sto immettendomi sulle strisce pedonali gli faccio segno di passare e non lo faccio fermare; se vado in bici non passo col rosso e mi metto rigorosamente a destra e in fila indiana per non dar fastidio alle auto (tranne quando sono in fase di sorpasso); se vado in auto non passo col rosso e se incontro un ciclista perdo 10 secondi per rallentare e sorpassarlo in sicurezza.

Ci impegniamo tutti a fare così? Se sì ... allora il problema va verso una soluzione.
Io non passo mai col rosso. Eppure ho una spalla lussata da un auto. La tua soluzione mi pare una strunazat da talk show. Sorry