E' abbastanza inquietante che rispetto a uno degli aspetti che più incidono sulla vita individuale e sociale, l'aspetto giuridico, l'ignoranza sia diffusa con una ampiezza totale, anche tra professionisti di campi che vi interagiscono e non poco (cioè tutti). Quando ho iniziato l'attività professionale di ingegnere architetto, la percentuale di ripartizione tra la mia disciplina e gli aspetti giuridici era dell'ordine 95/5. Quando ho smesso con la mia attività il rapporto si era invertito nell'ordine di 15/85. Ancora oggi trovo colleghi del tutto incapaci di distinguere una delibera da una determina, una colpa da un dolo (del resto se un ministro avvocato...), un'ordinanza da una sentenza, il TAR dal Consiglio di Stato, un avviso di garanzia da un rinvio a giudizio. Probabilmente, piuttosto che insegnare qualche baggianata inutile, a scuola, i più elementari elementi di diritto formerebbe assai meglio il cittadino...