automobilisti Vs ciclisti (ancora - parte 2)

Tony 96

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Che poi devo ancora capire perche' sia visto come un insulto. Cosa c'e' di male nel darla. :mrgreen:

P.S. Si scherza eh, prima che qualche talebano del politicamente corretto si faccia avanti.
A molte donne durante gli amplessi piace sentirsi dire queste cose. Il nostro @Il Trattore ha sbagliato solamente momento per chiamarla cosi a quanto pare :mrgreen:
 

max_max

via col vento
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Fantastica città, bellissima come la gente e il cibo ma porcatroiacomecazzoguidate???
È una questione di "flusso", e come hai apprezzato la città, la gente, il cibo, e tutto il resto, nel momento che capisci come entrare nel flusso, apprezzerai anche il traffico.

È un reciproco curarsi l'uno dell'altro, e se passi con il rosso lo sai che chi ha il verde si cura di te che hai il rosso e non parte sparato. E prima o poi il rosso capita anche a te e ti torna "l'agio" che prima hai concesso. La sublimazione del tutto avviene alle rotonde, dove la precedenza rispetta le antiche usanze ma si concede ogni tanto alla modernità, per cui è un reciproco frenare ed avanzare, una danza di lamiere che all'osservatore non abituato potrà sembrare caos, ma non è nient'altro che quell'attimo fuggente che ti porta oltre l'incrocio, fino ad arrivare al prossimo, dove si ricomincia.

Il flusso si autoregola, tiene conto delle direttrici più trafficate, è comprensivo verso chi, si sa, ha fatto un'ora di coda e acquisisce precedenza sul campo anche se non ce l'ha nel codice della strada. Il tutto lo si capisce appena qualcuno tenta di regolarlo, oppure cerca di rispettare tutte le regole, in quel caso si paralizza.

Purtroppo troppi giovani napoletani non lo capiscono, confondono il flusso con l'angheria, mentre altri sono distratti dagli smartphone e perdono inevitabilmente l'attimo cercando poi di recuperarlo con azioni fuori flusso. Questi andrebbero presi a calci.

Il ciclista sta cercando di capirlo questo flusso, non ha ancora un suo ruolo definito. Spesso in città l'automobilista è deferente, se ti riconosce, è intollerante se ti confonde con l'ennesimo scooter che rompe i coglioni. In questi casi è spesso salvifico ed anche ben accetto un "ué uè" detto a mezzi polmoni, meno frequentemente un "oohhhh" a voce molto alta. Raramente si arriva al "chitemmuort", che però richiede adeguata valutazione delle vie di fuga disponibili, preferibile una discesa davanti con tante macchine incolonnate.

La prossima volta che vieni a Napoli fai un fischio, la prima lezione in giro in bici è gratis, ed il caffè , ovviamente, lo offriamo noi.
 
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fabiopon

Maglia Rosa
19 Novembre 2009
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Specialized Roubaix SL2 + Olmo Zeffiro VCT + Rockraider 5.1
È una questione di "flusso", e come hai apprezzato la città, la gente, il cibo, e tutto il resto, nel momento che capisci come entrare nel flusso, apprezzerai anche il traffico.

È un reciproco curarsi l'uno dell'altro, e se passi con il rosso lo sai che chi ha il verde si cura di te che hai il rosso e non parte sparato. E prima o poi il rosso capita anche a te e ti torna "l'agio" che prima hai concesso. La sublimazione del tutto avviene alle rotonde, dove la precedenza rispetta le antiche usanze ma si concede ogni tanto alla modernità, per cui è un reciproco frenare ed avanzare, una danza di lamiere che all'osservatore non abituato potrà sembrare caos, ma non è nient'altro che quell'attimo fuggente che ti porta oltre l'incrocio, fino ad arrivare al prossimo, dove si ricomincia.

Il flusso si autoregola, tiene conto delle direttrici più trafficate, è comprensivo verso chi, si sa, ha fatto un'ora di coda e acquisisce precedenza sul campo anche se non ce l'ha nel codice della strada. Il tutto lo si capisce appena qualcuno tenta di regolarlo, oppure cerca di rispettare tutte le regole, in quel caso si paralizza.

Purtroppo troppi giovani napoletani non lo capiscono, confondono il flusso con l'angheria, mentre altri sono distratti dagli smartphone e perdono inevitabilmente l'attimo cercando poi di recuperarlo con azioni fuori flusso. Questi andrebbero presi a calci.

Il ciclista sta cercando di capirlo questo flusso, non ha ancora un suo ruolo definito. Spesso in città l'automobilista è deferente, se ti riconosce, è intollerante se ti confonde con l'ennesimo scooter che rompe i coglioni. In questi casi è spesso salvifico ed anche ben accetto un "ué uè" detto a mezzi polmoni, meno frequentemente un "oohhhh" a voce molto alta. Raramente si arriva al "chitemmuort", che però richiede adeguata valutazione delle vie di fuga disponibili, preferibile una discesa davanti con tante macchine incolonnate.

La prossima volta che vieni a Napoli fai un fischio, la prima lezione in giro in bici è gratis, ed il caffè, ovviamente, lo offriamo noi.
Roba buona dalle tue parti eh...:==
 

fabiopon

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ma non è vero, è la città con meno incidenti per auto circolante.... bisogna saperci guidare, questo sì. Che non è come guidare da altre parti.
Forse perchè ha l'assicurazione auto più cara d'Italia... oltre a essere la città con più auto senza assicurazione...
 
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Tony 96

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È una questione di "flusso", e come hai apprezzato la città, la gente, il cibo, e tutto il resto, nel momento che capisci come entrare nel flusso, apprezzerai anche il traffico.

È un reciproco curarsi l'uno dell'altro, e se passi con il rosso lo sai che chi ha il verde si cura di te che hai il rosso e non parte sparato. E prima o poi il rosso capita anche a te e ti torna "l'agio" che prima hai concesso. La sublimazione del tutto avviene alle rotonde, dove la precedenza rispetta le antiche usanze ma si concede ogni tanto alla modernità, per cui è un reciproco frenare ed avanzare, una danza di lamiere che all'osservatore non abituato potrà sembrare caos, ma non è nient'altro che quell'attimo fuggente che ti porta oltre l'incrocio, fino ad arrivare al prossimo, dove si ricomincia.

Il flusso si autoregola, tiene conto delle direttrici più trafficate, è comprensivo verso chi, si sa, ha fatto un'ora di coda e acquisisce precedenza sul campo anche se non ce l'ha nel codice della strada. Il tutto lo si capisce appena qualcuno tenta di regolarlo, oppure cerca di rispettare tutte le regole, in quel caso si paralizza.

Purtroppo troppi giovani napoletani non lo capiscono, confondono il flusso con l'angheria, mentre altri sono distratti dagli smartphone e perdono inevitabilmente l'attimo cercando poi di recuperarlo con azioni fuori flusso. Questi andrebbero presi a calci.

Il ciclista sta cercando di capirlo questo flusso, non ha ancora un suo ruolo definito. Spesso in città l'automobilista è deferente, se ti riconosce, è intollerante se ti confonde con l'ennesimo scooter che rompe i coglioni. In questi casi è spesso salvifico ed anche ben accetto un "ué uè" detto a mezzi polmoni, meno frequentemente un "oohhhh" a voce molto alta. Raramente si arriva al "chitemmuort", che però richiede adeguata valutazione delle vie di fuga disponibili, preferibile una discesa davanti con tante macchine incolonnate.

La prossima volta che vieni a Napoli fai un fischio, la prima lezione in giro in bici è gratis, ed il caffè, ovviamente, lo offriamo noi.


Nemmeno nei paesi bassi son cosi organizzati! :mrgreen:

Qualche anno fa ho pedalato un estate intera a Messina (son nato lì). Una sera stavo percorrendo una strada in mtb ed un certo punto un tir mi suona. Avrò avuto forse forse 15-16 anni, all'inizio ho avuto ansia, accelero per fare il prima possibile. Di nuovo al semaforo successivo mi suona e puntualmente corro di nuovo il più veloce via. Altro semaforo, altra suonata , mi giro e vedo che gesticola dalla cabina, ad una certa realizzo che mi stava facendo il classico segno "dei pedali che girano", indicando poi se stesso, insomma un altro ciclista! Avrà rotto le palle a mezza città con quelle trombe :mrgreen:

Gente meravigliosa al sud, soprattutto come accoglienza e calore, il sistema è un po' ingarbugliato da capire, ma ci si ambieta abbastanza facilmente. Spero di tornarci a pedalare il prima possibile
 

max_max

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Forse perchè ha l'assicurazione auto più cara d'Italia... oltre a essere la città con più auto senza assicurazione...
Vere entrambe le cose, ma il motivo reale è un altro: gli incidenti minori, che fanno statistica e sono in maggioranza, si risolvono con rimborso tra automobilisti (della serie: colpa mia, ti ho urtato, vai dal mio carrozziere e te la riparo a spese mie). Perché se denunci un sinistro da poche centinaia di euro, ne paghi il triplo di rincaro dal prossimo rinnovo fino a che torni alla stessa cifra di premio assicurativo annuo ante-incidente. È come avere una franchigia autogestita
 
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golias

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mia
L'autodifesa è "essere stupidi"? Sempre e comunque?

Porgere l'altra guancia ha mai cambiato le cose?

Siamo proprio sicuri che la mancanza di reazione a prescindere non sia altrettano nociva della reazione, magari nel medio e lungo termine invece che nel breve/medio?
Quando un uomo con il coltello tra i denti incontra un uomo con la pistola.. l'uomo con il coltello è un uomo morto :-)xxxx

Indovina in quel momento chi ha un arma tra le mani ;-)

Uno dei tanti aimeh !!

 

Tony 96

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Quando un uomo con il coltello tra i denti incontra un uomo con la pistola.. l'uomo con il coltello è un uomo morto :-)xxxx

Indovina in quel momento chi ha un arma tra le mani ;-)

Uno dei tanti aimeh !!


Tristezza leggere questi epiloghi, anche se datato al 2016. Chissà se è ancora in carcere oppure è già uscito con attenuanti e buona condotta.


Alla coppa Agostoni oggi:

brivido-alla-coppa-agostoni-pedone-attraversa-davanti-a-trentin-e-lutsenko_c9c2bce8-2ab5-11ec-8361-6afacb6da220_998_397_original.jpeg
 
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bonny92

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Franciacorta, oddio un pò più in giù!
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...Secondo me se proprio ci tocca abbiamo un'arma meravigliosa e sottovalutata: le scarpe...
Vero, tra l'altro per qualche strana ragione si aspettano sempre arrivare prima le mani dei piedi, ma alle mani rischi di farti solo male e poi con le leve non è il massimo.
A proposito di scarpe, io non litigherei proprie per quelle. Si fa fatica a camminare figuriamoci a spintonarsi, in un amen e sei per terra.
:mrgreen:
Non con le grip di keo, con quelle normali io quasi mi ammazzavo anche solo a camminare normalmente, con le grip il piede che fa perno non scivola, se ti spintonano all'indietro che sei sbilanciato e non riesci a girarti in tempo cadi si
E perche' mai questo comportamento? Se ti ha chiesto scusa e lo ha fatto convintamente non vedo il motivo di continuare ad insultarlo.
Io delle volte mi domando se per voi è normale e non ci facciate nemmeno più caso, cosa non ti torna della frase: "mi ha chiesto scusa dopo che ha rischiato di mettermi sotto".
non sto parlando di manovre scorrete che subisco praticamente ad ogni uscita forse questo non è chiaro, sto parlando di manovre come quella di cui ho scritto in precedenza, non c'è una distrazione, una frenata fuori dallo stop di 1m perché mi ha visto tardi, cose gravi ma che possono accadere, lo fanno apposta fottendosene o nemmeno ci arrivano che possono ammazzarti o spezzarti le ossa, ho già una salute che fa schifo di mio senza che ci pensino loro.
Delle scuse non me ne frega una beneamata minchia perché lo hanno fatto intenzionalmente.

Tra gli insulti e le bestemmie gli dico sempre di andare via e glielo ripeto più e più volte e gli basta guardarmi in faccia per capire che mi si è chiusa la vena in quel momento e devono solo andarsene via e stare zitti, bisogna essere totalmente deficienti per fermarsi, scendere con fare minaccioso e voler pure aver ragione quando hanno torto marcio con uno che è in quello stato, significa voler proprio rischiare di prenderle a tutti costi.

Voi riuscirete a controllarvi, io ci riesco fino a un certo punto e poi basta, quando capitano queste cose e se ne vanno io per una mezzora tiro giù tutti i santi e sono un fascio di nervi e devo tirare a tutta in bici per calmarmi un po', sarò pazzo cosa volete che vi dica, quello che so è che non sono io che vado a cercarmi niente e non ho mai alzato le mani (i piedi...) per primo.

Comunque vedo che c'è chi sta peggio, tipo quello sopra che se gli dai della put a sua moglie malgrado questa eventualmente dovesse combinarne una grossissima pensa giusto di scendere e voler pure menare quello che ha appena rischiato la pelle, perché sia mai insultarla in quel momento lui deve difenderne l'onore... insulto=rischio di crepare stesso livello proprio.
Grazie ma non farei cambio con uno così eh.
 
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routa bucata

Cronoman
13 Marzo 2017
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Io delle volte mi domando se per voi è normale e non ci facciate nemmeno più caso, cosa non ti torna della frase: "mi ha chiesto scusa dopo che ha rischiato di mettermi sotto".
Io provo sempre ad immedesimarmi nelle situazioni capitate ad altri prima di dire la mia, facciamo finta che l'investito sia io e te invece il quasi investitore:

Io: insulto tua madre
Tu: mi chiedi scusa
Io: insulto tua moglie
Tu: mi chiedi scusa
Io: insulto te
Tu: mi chiedi scusa
Io: ti minaccio di morte
Tu: mi chiedi scusa
Io: ti dico suca :mrgreen:
Tu: mi mandi a cagare :-)xxxx

Tutto qui.


Tra gli insulti e le bestemmie gli dico sempre di andare via e glielo ripeto più e più volte e gli basta guardarmi in faccia per capire che mi si è chiusa la vena
Su questo ti do ragione, se io ti dico di lasciarmi stare, tu prendi e te ne vai. Pero' nel momento in cui dici che ti si chiude la vena, capisci bene che non stiamo parlando piu' di razionalita' ma di istinto animale. Sempre meglio evitare.
 

Tony 96

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Vero, tra l'altro per qualche strana ragione si aspettano sempre arrivare prima le mani dei piedi, ma alle mani rischi di farti solo male e poi con le leve non è il massimo.

Non con le grip di keo, con quelle normali io quasi mi ammazzavo anche solo a camminare normalmente, con le grip il piede che fa perno non scivola, se ti spintonano all'indietro che sei sbilanciato e non riesci a girarti in tempo cadi si

Io delle volte mi domando se per voi è normale e non ci facciate nemmeno più caso, cosa non ti torna della frase: "mi ha chiesto scusa dopo che ha rischiato di mettermi sotto".
non sto parlando di manovre scorrete che subisco praticamente ad ogni uscita forse questo non è chiaro, sto parlando di manovre come quella di cui ho scritto in precedenza, non c'è una distrazione, una frenata fuori dallo stop di 1m perché mi ha visto tardi, cose gravi ma che possono accadere, lo fanno apposta fottendosene o nemmeno ci arrivano che possono ammazzarti o spezzarti le ossa, ho già una salute che fa schifo di mio senza che ci pensino loro.
Delle scuse non me ne frega una beneamata minchia perché lo hanno fatto intenzionalmente.

Tra gli insulti e le bestemmie gli dico sempre di andare via e glielo ripeto più e più volte e gli basta guardarmi in faccia per capire che mi si è chiusa la vena in quel momento e devono solo andarsene via e stare zitti, bisogna essere totalmente deficienti per fermarsi, scendere con fare minaccioso e voler pure aver ragione quando hanno torto marcio con uno che è in quello stato, significa voler proprio rischiare di prenderle a tutti costi.

Voi riuscirete a controllarvi, io ci riesco fino a un certo punto e poi basta, quando capitano queste cose e se ne vanno io per una mezzora tiro giù tutti i santi e sono un fascio di nervi e devo tirare a tutta in bici per calmarmi un po', sarò pazzo cosa volete che vi dica, quello che so è che non sono io che vado a cercarmi niente e non ho mai alzato le mani (i piedi...) per primo.

Comunque vedo che c'è chi sta peggio, tipo quello sopra che se gli dai della put a sua moglie malgrado questa eventualmente dovesse combinarne una grossissima pensa giusto di scendere e voler pure menare quello che ha appena rischiato la pelle, perché sia mai insultarla in quel momento lui deve difenderne l'onore... insulto=rischio di crepare stesso livello proprio.
Grazie ma non farei cambio con uno così eh.

Questa frase è pura poesia :))):
 

bonny92

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Io provo sempre ad immedesimarmi nelle situazioni capitate ad altri prima di dire la mia, facciamo finta che l'investito sia io e te invece il quasi investitore:

Io: insulto tua madre
Tu: mi chiedi scusa
E con me come scritto in precedenza finirebbe qui, perché prendo e vado via che non c'è nulla da spiegare, scusa e punto e si evita di andare avanti sul nulla, tanto più se vedi che l'altro si infiamma
Su questo ti do ragione, se io ti dico di lasciarmi stare, tu prendi e te ne vai. Pero' nel momento in cui dici che ti si chiude la vena, capisci bene che non stiamo parlando piu' di razionalita' ma di istinto animale. Sempre meglio evitare.
L'ho scritto qui qualche mese fa, uno da me pretendeva che io accettassi le sue scuse, ma che problemi bisogna avere??? è stato lì 3 minuti a menarmela e alla fine con io che gli dicevo solo che ci sento a differenza sua e non me ne fregava una fava delle sue scuse e che doveva solo andare via e lasciarmi in pace, glielo ripetuto non so quante volte e lui prima di accelerare e andarsene cosa mi ha detto?
"f**a se vengo giù ti tiro un pugno su quella faccia di m***"
Il pr sullo strappo più avanti mi ha fatto fare quel cerebroleso.
 

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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5.928
Siena
www.sembola.it
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verde
Quando un uomo con il coltello tra i denti incontra un uomo con la pistola.. l'uomo con il coltello è un uomo morto :-)xxxx

Indovina in quel momento chi ha un arma tra le mani ;-)
Se diamo per scontata questa situazione, allora il ciclista ha tutto il diritto di armarsi a sua volta e/o usare tattiche che diminuiscano il divario degli "armamenti", o in subordine che rendano al "nemico" più difficile/doloroso continuare a prevaricare gli altri.

Oppure ristabiliamo uno stato di diritto in cui chi minaccia la vita altrui viene convinto, con le buone o con le cattive, a smetterla.
 

sembola

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prima di accelerare e andarsene cosa mi ha detto?
"f**a se vengo giù ti tiro un pugno su quella faccia di m***"
Il pr sullo strappo più avanti mi ha fatto fare quel cerebroleso.
Ecco, prendo questo esempio per tornare a ripetere il dubbio che ho sempre espresso.

Poniamo che fosse sceso. E poniamo che il @bonny92 della situazione, benchè ignudo salvo un velo di lycra, avesse avuto in tasca uno spray al peperoncino ed avesse saputo usarlo. L'energumeno si sarebbe trovato incapace di fare la qualunque per diversi minuti e alla totale mercè di @bonny92, che avrebbe potuto togliere le chiavi dal quadro, buttarle lontano e dopo di che andarsene pacificamente oppure anche andarsene dopo averlo corcato di botte.

Perchè il ragionamento sulla prudenza, "che non sai mai con chi hai a che fare" vale sempre a senso unico? Perchè io devo avere paura perchè "magari è un malavitoso" e chi scende dall'auto non può incontrare a sua volta un "malavitoso" o semplicemente uno che gli girano i coglioni?