automobilisti Vs ciclisti (ancora - parte 2)

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Che eufemismo la targa sulla bici, a sto punto anche bollo, assicurazione e revisione. Chissà perché son discorsi fatti sempre da persone che con il mondo della bici non hanno nulla a che fare.
Si tratta di persone profondamente frustrate (e vigliacche) che sfogano la loro insoddisfazione verso persone, che nella quasi totalità dei casi non danno fastidio a nessuno. E pure ignoranti perché molti di essi non conoscono neppure le norme basilari del codice della strada.
 

Sparafucile

Pignone
30 Settembre 2021
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Boh, o qui scrivono tutti ciclisti senza automobile o qualcosa, a occhio, non torna.
Vado in bici e ho un'automobile e ho riscontrato (cosa facilmente rilevabile, non ho la pretesa di scoprire l'acqua calda) che esistono automobilisti stronzi e ciclisti stronzi, automobilisti ignari del codice della strada così come i ciclisti, categorie in genere sovrapponibili, al punto che è commovente pensare che praticamente la totalità dei ciclisti che postano i loro pensieri su questo sito appartengano alla categoria dei ciclisti non stronzi e degli automobilisti virtuosi...

Voi che fate molti più km di me, potreste chiarirmi il motivo per cui il 90° o giù di lì delle bdc e simili che circolano sono accuratamente sprovviste di luci? Perché se, moda recente, uno per pedalare per strada non si veste di nero (preferibilmente su una bici nera) è uno sfigato? Rendersi il più possibile visibili dovrebbe essere la prima cosa da fare, quindi luci e abbigliamento colorato (meglio sarebbe rifrangente) credo sia il minimo, d'altronde il ciclista rappresenta la parte più debole e quindi deve cercare, per quanto è nelle sue possibilità, di tutelarsi al massimo perché quando si esce in bici il primo obiettivo non è scalare lo Stelvio in un'ora e mezza ma rientrare a casa sani e salvi.
 

paolo_84

Apprendista Velocista
25 Agosto 2015
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BMC TeamMachine SLR01
Boh, o qui scrivono tutti ciclisti senza automobile o qualcosa, a occhio, non torna.
Vado in bici e ho un'automobile e ho riscontrato (cosa facilmente rilevabile, non ho la pretesa di scoprire l'acqua calda) che esistono automobilisti stronzi e ciclisti stronzi, automobilisti ignari del codice della strada così come i ciclisti, categorie in genere sovrapponibili, al punto che è commovente pensare che praticamente la totalità dei ciclisti che postano i loro pensieri su questo sito appartengano alla categoria dei ciclisti non stronzi e degli automobilisti virtuosi...

Voi che fate molti più km di me, potreste chiarirmi il motivo per cui il 90° o giù di lì delle bdc e simili che circolano sono accuratamente sprovviste di luci? Perché se, moda recente, uno per pedalare per strada non si veste di nero (preferibilmente su una bici nera) è uno sfigato? Rendersi il più possibile visibili dovrebbe essere la prima cosa da fare, quindi luci e abbigliamento colorato (meglio sarebbe rifrangente) credo sia il minimo, d'altronde il ciclista rappresenta la parte più debole e quindi deve cercare, per quanto è nelle sue possibilità, di tutelarsi al massimo perché quando si esce in bici il primo obiettivo non è scalare lo Stelvio in un'ora e mezza ma rientrare a casa sani e salvi.
Faccio tra i 20 e i 25.000 km anno in macchina e 10/15.000 in bici.

La differenza sta nel fatto che se si sbaglia in bici ci si fa male, se si sbaglia uno in macchina con una bici è sempre il Ciclista a farsi male.

Per il resto ognuno si veste come si vuole, se no aboliamo gli scooter neri, le macchine nere etc etc.
 

fabiopon

Maglia Rosa
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Continuiamo però a confondere le cause e gli effetti: che si facciano sempre male i ciclisti è palese e purtroppo tristemente appurato.
Sulle cause bisogna discuterne e farci un esame di coscienza, ma è qui che bisogna fare qualcosa. Nel breve periodo con controlli e multe a tappeto (o almeno sufficienti a fare "girare la voce") e nel lungo con un cambio di educazione.
E questo vale per gli automobilisti come per i ciclisti.
 

Shinkansen

Xeneize
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Boh, o qui scrivono tutti ciclisti senza automobile o qualcosa, a occhio, non torna.
Vado in bici e ho un'automobile e ho riscontrato (cosa facilmente rilevabile, non ho la pretesa di scoprire l'acqua calda) che esistono automobilisti stronzi e ciclisti stronzi, automobilisti ignari del codice della strada così come i ciclisti, categorie in genere sovrapponibili, al punto che è commovente pensare che praticamente la totalità dei ciclisti che postano i loro pensieri su questo sito appartengano alla categoria dei ciclisti non stronzi e degli automobilisti virtuosi...

Voi che fate molti più km di me, potreste chiarirmi il motivo per cui il 90° o giù di lì delle bdc e simili che circolano sono accuratamente sprovviste di luci? Perché se, moda recente, uno per pedalare per strada non si veste di nero (preferibilmente su una bici nera) è uno sfigato? Rendersi il più possibile visibili dovrebbe essere la prima cosa da fare, quindi luci e abbigliamento colorato (meglio sarebbe rifrangente) credo sia il minimo, d'altronde il ciclista rappresenta la parte più debole e quindi deve cercare, per quanto è nelle sue possibilità, di tutelarsi al massimo perché quando si esce in bici il primo obiettivo non è scalare lo Stelvio in un'ora e mezza ma rientrare a casa sani e salvi.
Non mi pare di aver letto tuoi interventi prima, ma non ha importanza. Come vedi la discussione è già arrivata a 154 pagine e le tue osservazioni sono già state scritte a più riprese da molti di noi. Non abbiamo la pretesa di essere i migliori, ma facciamo notare che le scorrettezze degli automobilisti sono molto pericolose per per chi va in bici (sia che si tratti di ciclisti urbani che sportivi, non voglio vare distinzioni classiste) e in quanto utenti di un forum di ciclisti (sportivi, ma si trovano anche dei commuter qua e là) le facciamo risaltare. E giustamente ci incazziamo quando rischiamo un incidente. Come avrai notato qualcuno di noi ha preso atto delle nostre manchevolezze e, sempre qualcuno di noi, le ha criticate anche aspramente. Cosa che in altri contesti, per altre categorie di utenti della strada, ciò non avviene.
In quanto alle luci, la situazione sta migliorando. Fino a due/tre anni fa le luci le avevano in pochissimi (io, per esempio, le avevo ma mi si fulminavano ogni tre per due e ho smesso di comprarle. Ma da quando ne ho trovate un paio che si ricaricano USB ho ripreso a montarle). È un po' come il casco, prima nessuno lo portava, ora sono rimasti in pochissimi a non usarlo. C'è da dire che le luci sono obbligatorie da portare, perciò il paragone non regge appieno, ma ci siamo capiti.
Per l'abbigliamento nero, sfondi una porta aperta, ma anche lì c'è una discussione dedicata aperta diversi anni fa. Non ci facciamo mancare niente, come puoi constatare.
 

sembola

Velocista
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Boh, o qui scrivono tutti ciclisti senza automobile o qualcosa, a occhio, non torna.
Vado in bici e ho un'automobile e ho riscontrato (cosa facilmente rilevabile, non ho la pretesa di scoprire l'acqua calda) che esistono automobilisti stronzi e ciclisti stronzi, automobilisti ignari del codice della strada così come i ciclisti, categorie in genere sovrapponibili, al punto che è commovente pensare che praticamente la totalità dei ciclisti che postano i loro pensieri su questo sito appartengano alla categoria dei ciclisti non stronzi e degli automobilisti virtuosi...
Il problema, come ho scritto poco sopra, è che lo stronzo in bici al massimo fa perdere tempo, lo stronzo col SUV ammazza.
Senza giustificare i ciclisti che si comportano male occorre riconoscere che gli stronzi non sono tutti uguali.


Voi che fate molti più km di me, potreste chiarirmi il motivo per cui il 90° o giù di lì delle bdc e simili che circolano sono accuratamente sprovviste di luci? Perché se, moda recente, uno per pedalare per strada non si veste di nero (preferibilmente su una bici nera) è uno sfigato? Rendersi il più possibile visibili dovrebbe essere la prima cosa da fare, quindi luci e abbigliamento colorato (meglio sarebbe rifrangente) credo sia il minimo, d'altronde il ciclista rappresenta la parte più debole e quindi deve cercare, per quanto è nelle sue possibilità, di tutelarsi al massimo perché quando si esce in bici il primo obiettivo non è scalare lo Stelvio in un'ora e mezza ma rientrare a casa sani e salvi.
Io uso luci anche di giorno e ho solo abbigliamento molto colorato, per cui la penso come te. Il problema della visisbilità però in larga parte non dipende da questo ma dal fatto che molti guidano in modo inadeguato. Se fai retromarcia senza guardare, se apri lo sportello senza controllare il traffico o se guidi leggendo i messaggi sul cellulare (tanto per citare casi personali) che il ciclista sia vestito di rosso o di nero o abbia le luci o no fa purtroppo molta poca differenza.
 

sembola

Velocista
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Che eufemismo la targa sulla bici, a sto punto anche bollo, assicurazione e revisione. Chissà perché son discorsi fatti sempre da persone che con il mondo della bici non hanno nulla a che fare.
Quasi sempre queste proposte "facilone" vengono fatte da chi non ha nulla a che fare con l'argomento di cui si tratta, nel senso che non ne sa nulla o comunque non ha ben chiari i termini del problema. Qualcuno in buona fede, convinto di poter risolvere un problema, altri (la maggioranza oggigiorno) con obiettivi diversi, cioè compiacere la propria audience elettorale.
 

Shinkansen

Xeneize
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Quasi sempre queste proposte "facilone" vengono fatte da chi non ha nulla a che fare con l'argomento di cui si tratta, nel senso che non ne sa nulla o comunque non ha ben chiari i termini del problema. Qualcuno in buona fede, convinto di poter risolvere un problema, altri (la maggioranza oggigiorno) con obiettivi diversi, cioè compiacere la propria audience elettorale.
Le proposte si potrebbero accettare se nel resto del mondo ci fosse qualche nazione che le applica. Ma al solito si fa la sparata demagogica per tenere a bada la propria lobby di riferimento col tono «Ora li sistemiamo noi, questi.». Nel caso fosse applicata l'Italia sarebbe l'unico paese al mondo che l'adotterebbe. A parte che la maggior parte di noi l'assicurazione ce l'ha già, vuoi perché è iscritto ad una società, vuoi perché la fa per propria cautela, ma li sentiresti i produttori di bici. Il risultato quale sarebbe, che la minoranza che usa la bici come mezzo di trasporto la abbandonerebbe e alla fine quella tassa diventerebbe irrisoria, perciò inutile.
 

longjnes

Maglia Rosa
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Gianni2
Le proposte si potrebbero accettare se nel resto del mondo ci fosse qualche nazione che le applica. Ma al solito si fa la sparata demagogica per tenere a bada la propria lobby di riferimento col tono «Ora li sistemiamo noi, questi.». Nel caso fosse applicata l'Italia sarebbe l'unico paese al mondo che l'adotterebbe. A parte che la maggior parte di noi l'assicurazione ce l'ha già, vuoi perché è iscritto ad una società, vuoi perché la fa per propria cautela, ma li sentiresti i produttori di bici. Il risultato quale sarebbe, che la minoranza che usa la bici come mezzo di trasporto la abbandonerebbe e alla fine quella tassa diventerebbe irrisoria, perciò inutile.
Sentire parlare di assicurazione e targav alle bici si accappona la pelle.
Anche perché il modello italiano pro lobby di banche e assicurazioni è risaputo: 1 assicurazione per ogni mezzo posseduta (È cosi per auto, moto ecc) e non sulla persona. La realtà è che il 90% dei ciclisti una assicurazione la possiede di riffa o di raffa. Quindi sentire parlare di questo e solo una scusa per menare il can per l'aria non risolvendo nessun problema di sicurezza e farsi amici gli assicuratori.
 

sembola

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Le proposte si potrebbero accettare se nel resto del mondo ci fosse qualche nazione che le applica. Ma al solito si fa la sparata demagogica per tenere a bada la propria lobby di riferimento col tono «Ora li sistemiamo noi, questi.». Nel caso fosse applicata l'Italia sarebbe l'unico paese al mondo che l'adotterebbe. A parte che la maggior parte di noi l'assicurazione ce l'ha già, vuoi perché è iscritto ad una società, vuoi perché la fa per propria cautela, ma li sentiresti i produttori di bici. Il risultato quale sarebbe, che la minoranza che usa la bici come mezzo di trasporto la abbandonerebbe e alla fine quella tassa diventerebbe irrisoria, perciò inutile.
Il punto è che l'obiettivo di queste "proposte" non è quasi mai quello di risolvere effettivamente un problema, ma più semplicemente di lisciare al pelo alla propria "audience elettorale": l'uso del termine non è casuale, si cerca di catturare/mantenere l'attenzione proprio come in televisione. La si spara grossa sapendo benissimo di spararla grossa, tanto quello che conta è apparire sui giornali e sui media e di far passare il messaggio che "stanno facendo qualcosa". Cosa e come è marginale, tanto l'italiano ha la memoria di un pesce rosso (cit.).

Poi c'è anche una piccola parte che certe proposte irrealizzabili, inutili o controproducenti le fa in buona fede, in base alla propria visione del mondo o meglio dell' ignoranza dei termini della questione. Parte piccola ma potenzialmente anche più dannosa...

Se questo "vizio" riguardasse solo le sparate sulle bici ed i monopattini ci sarebbe da festeggiare...
 

fabiopon

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Il punto è che l'obiettivo di queste "proposte" non è quasi mai quello di risolvere effettivamente un problema, ma più semplicemente di lisciare al pelo alla propria "audience elettorale": l'uso del termine non è casuale, si cerca di catturare/mantenere l'attenzione proprio come in televisione. La si spara grossa sapendo benissimo di spararla grossa, tanto quello che conta è apparire sui giornali e sui media e di far passare il messaggio che "stanno facendo qualcosa". Cosa e come è marginale, tanto l'italiano ha la memoria di un pesce rosso (cit.).

Poi c'è anche una piccola parte che certe proposte irrealizzabili, inutili o controproducenti le fa in buona fede, in base alla propria visione del mondo o meglio dell' ignoranza dei termini della questione. Parte piccola ma potenzialmente anche più dannosa...

Se questo "vizio" riguardasse solo le sparate sulle bici ed i monopattini ci sarebbe da festeggiare...
È un parlare alla pancia di chi ti ha votato o ti potrebbe votare...
 
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Black Mamba 24

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Sentire parlare di assicurazione e targav alle bici si accappona la pelle.
Anche perché il modello italiano pro lobby di banche e assicurazioni è risaputo: 1 assicurazione per ogni mezzo posseduta (È cosi per auto, moto ecc) e non sulla persona. La realtà è che il 90% dei ciclisti una assicurazione la possiede di riffa o di raffa. Quindi sentire parlare di questo e solo una scusa per menare il can per l'aria non risolvendo nessun problema di sicurezza e farsi amici gli assicuratori.
Bastrebbe cominciare dalle cose semplici e meno costose... ma io penso, non credo che ci voglia chissà che per introdurre della nuova segnaletica sulle strade... tipo attenzione ciclisti sulla carreggiata o attenzione pedoni... cartelli, scritte sull'asfalto magari illuminate di notte... boh a me sembra semplice
 

sembola

Velocista
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a me sembra semplice

Sembrare ed esserlo sono due cose un po' diverse.

Per dirne una sola, se un guidatore "non vede" un ciclista od un pedone, per quale motivo dovrebbe vedere un cartello?Esempio reale di dove vivo, strada di scorrimento per l'ingresso/uscita dalla città, rotonda segnalata con cinque (CINQUE!) cartelli a varie distanze e ogni tanto qualcuno continua a "bucarla". Voce di popolo: "eh, ma quella rotonda è pericolosa, in fondo ad un viale, non si vede..." perchè è noto, se fai 100 dove il limite è 50 la colpa è della strada, mica tua che pigi sul pedale di destra... Eppure i cartelli ci sono, l'asfalto è in condizioni accettabili, c'è piena visibilità. Sembra semplice, ma non lo è.
 

Marmuel

Apprendista Scalatore
5 Novembre 2022
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Orbea Orca, Cinelli Zydeco Lala
Visto il chilometraggio che faccio annualmente in bici, visto che non sono tesserato e non ho un'assicurazione personale mi chiedevo quale fosse quella vs terzi più conveniente...Ho visto che con il tesseramento FIAB dovrebbe essere compresa a una cifra più che accettabile, esperienze? altri suggerimenti?
 

Black Mamba 24

Apprendista Velocista
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mondo
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Cinelli nemo disc acciaio
per quale motivo dovrebbe vedere un cartello?
Incomincia ad illuminarlo a giorno quel cartello. io ti posso fare un esempio positivo invece. dove abito io c'è un vialone dove ci sono 3 supermercati e di fronte c'è una scuola guida e vari negozietti. affianco alle strisce pedonali sono stati installati dei paletti con fotocellule, che quando un pedone è in procinto di attraversare i paletti si illuminano a giorno, e ti posso garantire che se prima li si andava a 80, adesso si va a 50. una cosa da poco, che chissà magari "inconsciamente" ha salvato delle vite, o impedito tragedie
 
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jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Colnago per la strada & Kona per il fango
Visto il chilometraggio che faccio annualmente in bici, visto che non sono tesserato e non ho un'assicurazione personale mi chiedevo quale fosse quella vs terzi più conveniente...Ho visto che con il tesseramento FIAB dovrebbe essere compresa a una cifra più che accettabile, esperienze? altri suggerimenti?
tessera acsi presso associazione che non preveda costi aggiuntivi in maglie ecc
quella di bg esempio
36€ se ben ricordo
 
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