bikeporn - acciaio (parte terza)

moxin64

Gregario
15 Marzo 2006
541
315
Visita sito
Bici
Acciaio e carbonchio
Sono da sempre stato sostenitore della semplicità in un oggetto come la bici da corsa, forse per mia cultura molto legata alle tradizioni . Oltre a ciò dopo aver provato diversi telai di quasi tutti i materiali (mi manca il titanio) ho scelto l’acciaio come più congeniale al mio modo di andare in bici. Un telaio Pegoretti è uno dei miei sogni ciclistici ( anche se un po’ affievolito dalla consapevolezza che nn c’è più lui). Detto questo i freni a disco li ho sempre considerati come una complicazione del tutto superflua però ed ecco il però, quest’autunno acquistai una cx con dischi e cazzo vanno che è un piacere, affidabili, potenti , modulabili. Considerando che con dischi da 140 nn sono nemmeno troppo impattanti, direi che il mio prossimo telaio sarà disc. E se Pegoretti o Bixxis, per dirne un paio, lo dovessero proporre ne sarei felice.
Vado ot. Certo Mardot che sei un bel bricco!!!
 
  • Haha
Reactions: Mardot

Del Tongo

via col vento
15 Ottobre 2018
1.118
768
46
Abbiategrasso
Visita sito
Bici
Colnago c64
Sono da sempre stato sostenitore della semplicità in un oggetto come la bici da corsa, forse per mia cultura molto legata alle tradizioni . Oltre a ciò dopo aver provato diversi telai di quasi tutti i materiali (mi manca il titanio) ho scelto l’acciaio come più congeniale al mio modo di andare in bici. Un telaio Pegoretti è uno dei miei sogni ciclistici ( anche se un po’ affievolito dalla consapevolezza che nn c’è più lui). Detto questo i freni a disco li ho sempre considerati come una complicazione del tutto superflua però ed ecco il però, quest’autunno acquistai una cx con dischi e cazzo vanno che è un piacere, affidabili, potenti , modulabili. Considerando che con dischi da 140 nn sono nemmeno troppo impattanti, direi che il mio prossimo telaio sarà disc. E se Pegoretti o Bixxis, per dirne un paio, lo dovessero proporre ne sarei felice.
Vado ot. Certo Mardot che sei un bel bricco!!!
Zullo se vuoi te li mette,Tommasini pure,anche se storce il naso,ma il mercato è mercato.
De Rosa(Doriano) e la Pegoretti non credo vi ricorreranno mai,considera che adottano pure la stessa forcella in carbonio.
 
Ultima modifica:

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
5.566
1.692
Visita sito
Bici
Mia
Sono da sempre stato sostenitore della semplicità in un oggetto come la bici da corsa, forse per mia cultura molto legata alle tradizioni . Oltre a ciò dopo aver provato diversi telai di quasi tutti i materiali (mi manca il titanio) ho scelto l’acciaio come più congeniale al mio modo di andare in bici. Un telaio Pegoretti è uno dei miei sogni ciclistici ( anche se un po’ affievolito dalla consapevolezza che nn c’è più lui). Detto questo i freni a disco li ho sempre considerati come una complicazione del tutto superflua però ed ecco il però, quest’autunno acquistai una cx con dischi e cazzo vanno che è un piacere, affidabili, potenti , modulabili. Considerando che con dischi da 140 nn sono nemmeno troppo impattanti, direi che il mio prossimo telaio sarà disc. E se Pegoretti o Bixxis, per dirne un paio, lo dovessero proporre ne sarei felice.
Vado ot. Certo Mardot che sei un bel bricco!!!
Vedrai che l'alternativa a non vendere più di 3 bici all'anno sarà l'adozione di queste soluzioni, anche per loro.
 

Del Tongo

via col vento
15 Ottobre 2018
1.118
768
46
Abbiategrasso
Visita sito
Bici
Colnago c64
Sono da sempre stato sostenitore della semplicità in un oggetto come la bici da corsa, forse per mia cultura molto legata alle tradizioni . Oltre a ciò dopo aver provato diversi telai di quasi tutti i materiali (mi manca il titanio) ho scelto l’acciaio come più congeniale al mio modo di andare in bici. Un telaio Pegoretti è uno dei miei sogni ciclistici ( anche se un po’ affievolito dalla consapevolezza che nn c’è più lui). Detto questo i freni a disco li ho sempre considerati come una complicazione del tutto superflua però ed ecco il però, quest’autunno acquistai una cx con dischi e cazzo vanno che è un piacere, affidabili, potenti , modulabili. Considerando che con dischi da 140 nn sono nemmeno troppo impattanti, direi che il mio prossimo telaio sarà disc. E se Pegoretti o Bixxis, per dirne un paio, lo dovessero proporre ne sarei felice.
Vado ot. Certo Mardot che sei un bel bricco!!!
Hai citato
Vedremo, però considera che Doriano, sulla gravel li sta mettendo...
Non ce lo sapevo,grazie.
 

mauretto

teenage punk
24 Aprile 2009
4.804
6.131
Friûl
Visita sito
Bici
un onesto ferro
Volere una pegoretti con i dischi è come volere un Morgan con gli adas
Ricordo un'intervista a Dario dove diceva che finché lui fosse stato in vita non sarebbero esistite Pegoretti con i dischi. Visto il rispetto che si è guadagnato negli anni, penso che gli eredi vogliano mantenere fede al suo volere davanti ai clienti. Che piaccia o no, è una scelta coerente
 

Del Tongo

via col vento
15 Ottobre 2018
1.118
768
46
Abbiategrasso
Visita sito
Bici
Colnago c64
Volere una pegoretti con i dischi è come volere un Morgan con gli adas
Ricordo un'intervista a Dario dove diceva che finché lui fosse stato in vita non sarebbero esistite Pegoretti con i dischi. Visto il rispetto che si è guadagnato negli anni, penso che gli eredi vogliano mantenere fede al suo volere davanti ai clienti. Che piaccia o no, è una scelta coerente
Straquoto!
 

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
5.566
1.692
Visita sito
Bici
Mia
Volere una pegoretti con i dischi è come volere un Morgan con gli adas
Ricordo un'intervista a Dario dove diceva che finché lui fosse stato in vita non sarebbero esistite Pegoretti con i dischi. Visto il rispetto che si è guadagnato negli anni, penso che gli eredi vogliano mantenere fede al suo volere davanti ai clienti. Che piaccia o no, è una scelta coerente

Con Dario qui sul Forum ho discusso tante volte e, benché avessimo punti di vista differenti, su certi concetti fondamentali siamo sempre andati d'accordo, ci sarà un motivo. Tra questi di sicuro uno del concetti era l'adeguatezza del mezzo meccanico a correre, non a pascolare per le campagne fischiettando, come ora potresti fare con la Morgan.

Molta gente trascura che Pegoretti per un bel po' di tempo ha fatto biciclette che sono finite sotto al sedere di gente che, una volta messo il numero sulla schiena, provava a mettere il naso davanti a tutti gli altri sulla riga del traguardo. E questo non è un dettaglio da poco, anzi direi che è fondamentale per riuscire ad entrare nella testa del produttore. Una testa che non era così semplice da capire, come il fanatismo religioso potrebbe a torto far intendere.

Chi pensa che Dario fosse solo un fanatico intransigente e intollerante all'innovazione si sbaglia di brutto, ma di brutto brutto. Dario non era affatto un fanatico intransigente, semplicemente credeva ciecamente nelle sue soluzioni e voleva tutte le necessarie certezze prima di adottare delle innovazioni.

Questa indole di fabbricatore di telai da corsa non gli è mai mancata, benché sapientemente abbia nel tempo mantenuto in produzione anche articoli classici. Basti pensare all'adozione di forcelle in carbonio ad altissimo contenuto tecnologico, addirittura costruite su sua specifica; ciò dimostra come sia sempre stato attento anche agli aspetti che rendono una bicicletta idonea a confrontarsi con le altre in una corsa, dove sono richieste prestazioni di un certo livello. Altrimenti avrebbe tranquillamente potuto continuare a mettere forcelle in acciaio sulle bici. E da ogni punto di vista la si voglia guardare, una forca in carbonio su un telaio in acciaio è una soluzione estremamente più "eretica" di dettagli come i freni a disco.

Inoltre i freni a disco sono una novità tecnica che tutt'oggi non è ancora stata adottata dal 100% dei costruttori, ed è quindi ovvio e normale che quando Dario era in vita essa potesse essere ancora vista con scetticismo, soprattutto da chi come Dario credeva fortemente nelle caratteristiche dei suoi mezzi da corsa. Ma questo non significa assolutamente che mai li avrebbe adottati. Così come il passaggio cavi interno. Se leggete cosa dice a proposito della Falz "After having tested nearly every model of carbon fibre fork on the market and finding each lacking in some way, we designed our own." ciò dimostra che era sempre attento al mercato, alle richieste del mercato e anche a ciò che avrebbe potuto migliorare i suoi mezzi.

In questo momento sulle bici nuove la maggiorparte delle trasmissioni sono elettriche/wifi e la maggiorparte dei freni sono idraulici con relative guaine di trasporto fluido, questo anche su bici di fascia media, non solo top di gamma. Se Dario fosse in vita riceverebbe ancora ordinazioni per i suoi nuovi mezzi e di sicuro, ma di sicuro eh, tra queste ordinazioni ce ne sarebbero una buona parte che vorrebbe poter montare gruppi al passo coi tempi sia dal punto di vista della trasmissione che dei freni. A chiunque abbia avuto modo di conoscere Dario sotto l'aspetto costruittivo riesce impossibile pensare che non avrebbe concesso a queste nuove tecnologie di essere montate sui suoi mezzi, magari dopo il necessario periodo di valutazione/integrazione; e questo non solo per una mera questione di vendita, ma soprattutto come dicevo per una questione di adeguatezza dei suoi mezzi ai tempi e al resto della concorrenza. La bici di Dario sono sempre state bici da corsa, prima di tutto.

Detto questo, ognuno è libero di credere qualunque cosa, Dario purtroppo non c'è più e da lassù si starà facendo delle belle risate, ne sono sicuro.
 

alespg

Passista
26 Dicembre 2017
4.293
3.186
pavia
Visita sito
Bici
scapin eos 3
@Mardot è vero che Dario è stato un'innovatore, è stato uno dei primi in assoluto ad utilizzare il TIG sui telai per bici, per i tubi sterzo da 1-1/8 si è adeguato subito, la sua forcella in carbonio è veramente bella e ben fatta, ma di alcune cose non ne voleva sentire proprio...come di bici ultraleggere, sloping, tubi sterzo conici... ed anche dischi..purtroppo non sapremo mai cosa avrebbe fatto in futuro.

P.s. OT con le Morgan non ci vai solo a fare la dita in campagna...@mauretto i nuovi telai sono predisposti per pacchi batteria che prima o poi arriveranno :==
 
  • Mi piace
Reactions: Del Tongo

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
5.566
1.692
Visita sito
Bici
Mia
@Mardot è vero che Dario è stato un'innovatore, è stato uno dei primi in assoluto ad utilizzare il TIG sui telai per bici, per i tubi sterzo da 1-1/8 si è adeguato subito, la sua forcella in carbonio è veramente bella e ben fatta, ma di alcune cose non ne voleva sentire proprio...come di bici ultraleggere, sloping, tubi sterzo conici... ed anche dischi..purtroppo non sapremo mai cosa avrebbe fatto in futuro.

Ciò di cui Dario non voleva sentir parlare erano cose che quando era in vita erano ancora in fase precoce, rispetto agli standard di mercato. Basti dire che i freni a disco si possono usare in gara solo da pochissimo.

Lo sterzo conico è stato introdotto per alloggiare le forcelle tapered. In questo momento a trovare una forca in carbonio di buon livello non tapered fai fatica e alla fine non hai molta scelta sul mercato. Ragion per cui, adesso, o fai telai con forcella obbligata oppure dai la possibilità di installare anche le tapered. A quel punto non tutti gradiscono la serie sterzo esterna sotto.

Per quanto riguarda le bici ultraleggere il discorso non ha senso, Pegoretti sosteneva che un telaio doveva rispettare certi requisiti e in tal senso non posso che concordare. Questo non significa che la bici finita non possa essere leggera, dipende dal montaggio più che dal telaio.

Tutti questi sono discorsi che facciamo oggi, a due anni dalla scomparsa di Dario, figuriamoci quanta acqua sarebbe passata in due anni, e quanta altra ne passerà.

P.s. OT con le Morgan non ci vai solo a fare la dita in campagna...

Certo, iscriviti a un campionato di F1 o WRC allora...
 
  • Mi piace
Reactions: alespg

mauretto

teenage punk
24 Aprile 2009
4.804
6.131
Friûl
Visita sito
Bici
un onesto ferro
Con Dario qui sul Forum ho discusso tante volte e, benché avessimo punti di vista differenti, su certi concetti fondamentali siamo sempre andati d'accordo, ci sarà un motivo. Tra questi di sicuro uno del concetti era l'adeguatezza del mezzo meccanico a correre, non a pascolare per le campagne fischiettando, come ora potresti fare con la Morgan.

Molta gente trascura che Pegoretti per un bel po' di tempo ha fatto biciclette che sono finite sotto al sedere di gente che, una volta messo il numero sulla schiena, provava a mettere il naso davanti a tutti gli altri sulla riga del traguardo. E questo non è un dettaglio da poco, anzi direi che è fondamentale per riuscire ad entrare nella testa del produttore. Una testa che non era così semplice da capire, come il fanatismo religioso potrebbe a torto far intendere.

Chi pensa che Dario fosse solo un fanatico intransigente e intollerante all'innovazione si sbaglia di brutto, ma di brutto brutto. Dario non era affatto un fanatico intransigente, semplicemente credeva ciecamente nelle sue soluzioni e voleva tutte le necessarie certezze prima di adottare delle innovazioni.

Questa indole di fabbricatore di telai da corsa non gli è mai mancata, benché sapientemente abbia nel tempo mantenuto in produzione anche articoli classici. Basti pensare all'adozione di forcelle in carbonio ad altissimo contenuto tecnologico, addirittura costruite su sua specifica; ciò dimostra come sia sempre stato attento anche agli aspetti che rendono una bicicletta idonea a confrontarsi con le altre in una corsa, dove sono richieste prestazioni di un certo livello. Altrimenti avrebbe tranquillamente potuto continuare a mettere forcelle in acciaio sulle bici. E da ogni punto di vista la si voglia guardare, una forca in carbonio su un telaio in acciaio è una soluzione estremamente più "eretica" di dettagli come i freni a disco.

Inoltre i freni a disco sono una novità tecnica che tutt'oggi non è ancora stata adottata dal 100% dei costruttori, ed è quindi ovvio e normale che quando Dario era in vita essa potesse essere ancora vista con scetticismo, soprattutto da chi come Dario credeva fortemente nelle caratteristiche dei suoi mezzi da corsa. Ma questo non significa assolutamente che mai li avrebbe adottati. Così come il passaggio cavi interno. Se leggete cosa dice a proposito della Falz "After having tested nearly every model of carbon fibre fork on the market and finding each lacking in some way, we designed our own." ciò dimostra che era sempre attento al mercato, alle richieste del mercato e anche a ciò che avrebbe potuto migliorare i suoi mezzi.

In questo momento sulle bici nuove la maggiorparte delle trasmissioni sono elettriche/wifi e la maggiorparte dei freni sono idraulici con relative guaine di trasporto fluido, questo anche su bici di fascia media, non solo top di gamma. Se Dario fosse in vita riceverebbe ancora ordinazioni per i suoi nuovi mezzi e di sicuro, ma di sicuro eh, tra queste ordinazioni ce ne sarebbero una buona parte che vorrebbe poter montare gruppi al passo coi tempi sia dal punto di vista della trasmissione che dei freni. A chiunque abbia avuto modo di conoscere Dario sotto l'aspetto costruittivo riesce impossibile pensare che non avrebbe concesso a queste nuove tecnologie di essere montate sui suoi mezzi, magari dopo il necessario periodo di valutazione/integrazione; e questo non solo per una mera questione di vendita, ma soprattutto come dicevo per una questione di adeguatezza dei suoi mezzi ai tempi e al resto della concorrenza. La bici di Dario sono sempre state bici da corsa, prima di tutto.

Detto questo, ognuno è libero di credere qualunque cosa, Dario purtroppo non c'è più e da lassù si starà facendo delle belle risate, ne sono sicuro.

Purtroppo non avremo mai la controprova
 

theswiss

Apprendista Velocista
3 Febbraio 2014
1.219
1.353
Belin-zona
Visita sito
Bici
vecchie mtb di metallo
su sto 3d ogni tre per due ve ne andate o.t. che é una meraviglia :roll:

Mardot, si perché il 70% di chi acquista una bdc si iscrive alla Roubaix o al giro d'italia:mrgreen: comunque se ti avanza una Morgan, o una Pego senza dischi fai sapere eh;pirlùn^:°°(:mrgreen:....;-)
 

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
5.566
1.692
Visita sito
Bici
Mia
Mardot, si perché il 70% di chi acquista una bdc si iscrive alla Roubaix o al giro d'italia

Puoi anche non iscriverti al Giro d'Italia e pedalare solo per diletto, ma se si chiamano bici DA CORSA forse è il caso di pretendere che si possano usare come tali, e ti garantisco che Dario aveva chiarissimo questo concetto.
 

moxin64

Gregario
15 Marzo 2006
541
315
Visita sito
Bici
Acciaio e carbonchio
Puoi anche non iscriverti al Giro d'Italia e pedalare solo per diletto, ma se si chiamano bici DA CORSA forse è il caso di pretendere che si possano usare come tali, e ti garantisco che Dario aveva chiarissimo questo concetto.
La bici da corsa è per correre cioè fatta per andare il più forte possibile su tutti i tipi di percorso. Poi ci sono Gravel, endurance, aero ecc. Su questo, negli ultimi anni si è fatta parecchio confusione, ma il marcato ha bisogno di stimoli.
 
  • Mi piace
Reactions: Mardot