Ciclismo Femminile

bradipus

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Piccole donne crescono... alla Drentse Acht van Westervel (gara olandese di categoria 1.2) la sprinter Eleonora Camilla Gasparrini, 19 anni, già campionessa europea junior 2020 e campionessa italiana 2019 nella stessa categoria sia a crono che in linea, conquista il suo primo podio da elite, arrivando terza dietro alle olandesi Chantal Blaak e Charlotte Kool.

Domani, sempre in Olanda, la Ronde van Drenthe, ultima gara dell'anno per il World Tour femminile; grande favorita la velocista orange Lorena Wiebes (dodici vittorie per lei quest'anno).
 
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Vista poco fa la presentazione della SD Worx, e purtroppo non ci sono buone notizie sulle condizioni di Amy Pieters: la ragazza (30 anni e tante importanti vittorie in carriera per lei), dopo l'incidente in allenamento occorsole in Spagna due giorni prima di Natale, è ancora in coma. Respira autonomamente, ma non si è ancora risvegliata e si temono importanti danni cerebrali. Speriamo riesca a tornare almeno ad una vita 'normale'...

Dal punto di vista sportivo, la squadra (la più forte del lotto assieme alla Trek) perde Anna Van Der Breggen, passata nello staff dirigenziale, ma guadagna... Chantal Van Der Broek - Blaak. La ex iridata di Bergen (32 anni, quattro vittorie lo scorso anno tra cui le Strade Bianche), che aveva in programma di ritirarsi questa primavera, ha deciso di prolungare il suo contratto fino al 2024.

Tante riconferme (dalla nostra Elena Cecchini, a Moolman e Vollering, entrambe sul podio dello scorso Giro), e tre arrivi importanti: la campionessa belga Lotte Kopecky (26 anni, numero 8 del ranking UCI, otto vittorie nel 2021, già in forze alla Liv), la campionessa svizzera Marlen Reusser (30 anni, sei vittorie lo scorso anno, dalla Alé), fortissima cronowoman, seconda a Tokyo ed ai mondiali, e detentrice dell'europeo, e la campionessa ungherese Blanka Vas (20 anni), tra le più forti crossiste (vice campionessa europea elite) ma non solo, dato che vanta un quarto posto in mtb alle Olimpiadi Tokyo (partendo col numero 32) e, su strada, un secondo posto agli europei U23 di Trento ed un quarto ai mondiali elite di Lovanio. Molte aspettative sono riposte soprattutto sulla giovane magiara.

Esordio stagionale per il team alle due Omloop (26 e 27 febbraio), e poi Strade Bianche (5 marzo).
 
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Prima gara della stagione e prima vittoria italiana alla Vuelta Comunidad Valeciana: vince Marta Bastianelli davanti a Ilaria Sanguineti.
Il campo delle partenti non era certo di altissimo livello, è comunque un buon auspicio per il resto della stagione.

ps: terza sul traguardo era arrivata Barbara Guarischi, che però è stata retrocessa all'ultimo posto del gruppo per un cambio di direzione che ha causato una caduta nella volata, in cui sono state coinvolte Chiara Consonni (vincitrice lo scorso anno) e Silvia Zanardi (campionessa europea U23).
Una caduta a pochi chilometri dall'arrivo ha costretto al ritiro la diciannovenne Eleonora Camilla Gasparrini, che si era messa in luce nel finale della scorsa stagione.
Curiosità: Consonni, Zanardi e Gasparrini sono campionesse europee in carica nell'inseguimento a squadre, assieme a Martina Fidanza.
 
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Inizia bene la stagione per i colori azzurri: dopo la vittoria di Marta Bastianelli qualche giorno fa in Spagna, nella tappa d'esordio della Setmana Valenciana Elisa Balsamo (Trek) mette in fila tutto il plotone dietro la sua maglia iridata, battendo l'australiana Roseman-Gannon (BikeExchange) e l'olandese Koster (Jumbo).
Quinto posto per Elisa Longo Borghini, sesta Soraya Paladin, ottava Silvia Zanardi.
Dodicesimo posto per Niewiadoma davanti a Van Djik, Van Vleuten e Marta Cavalli.
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Seconda tappa della Valenciana, Soraya Paladin (Canyon) perde la volata a due con Ellen Van Dijk (Trek) ma conquista la maglia di leader.
Marta Bastianelli a pochissimi secondi regola il gruppo delle migliori, davanti a Van Vleuten e Silvia Zanardi (brava la campionessa europea U23).
Nella generale, dietro alla ragazza di Treviso si posizionano Van Dijk, Newiadoma, Zanardi e Longo Borghini, tutte racchiuse in pochi secondi.
 

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Evviva!!! oltre a Lizzie ed alla Bastianelli, ci sono altre professioniste di alto livello che hanno bambini?
Mi sa di no, come del resto negli altri sport... penso che dietro il ritiro anticipato di molte forti cicliste (ultima, Anna Van Der Breggen) ci sia proprio il desiderio di maternità, difficilmente conciliabile con un'attività sportiva ad altissimo livello: https://www.cyclingnews.com/features/mother-courage-exploring-motherhood-at-cyclings-elite-level/

Ricordo ad esempio Monia Baccaille (memorabile la volata tirata a favore di Giorgia Bronzini, che valse il mondiale danese del 2011), la quale si ritirò nel 2013 da campionessa italiana in carica, dopo essere diventata mamma ed aver corso la gara olimpica di Londra quando era già in dolce attesa.
Tra le sportive di vertice che sono tornate dopo la maternità, ricordo Martina Valcepina, in gara a Sochi incinta di due gemelle dove vinse il bronzo nella staffetta femminile di short track, e argento in staffetta mista alle Olimpiadi appena concluse (e argento anche con la staffetta femminile ai precedenti Giochi).
 
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Mi sa di no, come del resto negli altri sport... penso che dietro il ritiro anticipato di molte forti cicliste (ultima, Anna Van Der Breggen) ci sia proprio il desiderio di maternità, difficilmente conciliabile con un'attività sportiva ad altissimo livello: https://www.cyclingnews.com/features/mother-courage-exploring-motherhood-at-cyclings-elite-level/

Ricordo ad esempio Monia Baccaille (memorabile la volata tirata a favore di Giorgia Bronzini, che valse il mondiale danese del 2011), la quale si ritirò nel 2013 da campionessa italiana in carica, dopo essere diventata mamma ed aver corso la gara olimpica di Londra quando era già in dolce attesa.
Tra le sportive di vertice che sono tornate dopo la maternità, ricordo Martina Valcepina, in gara a Sochi incinta di due gemelle dove vinse il bronzo nella staffetta femminile di short track, e argento in staffetta mista alle Olimpiadi appena concluse (e argento anche con la staffetta femminile ai precedenti Giochi).
Non ricordo chi, ma ha vinto un oro alle olimpiadi o mondiali di atletica quando era già in dolce attesa.
Per la Deignan comunque é il secondo, quindi é già tornata ad alti livelli dopo la maternità.
 

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AVV straripante, diventa anche sprinter ed alla Omloop batte in volata a due Demi Vollering, sulla carta molto più veloce di lei
A mezzo minuto il gruppo, regolato da Lorena Wiebes su Elisa Balsamo; anche Maria Giulia Confalonieri e Marta Bastianelli nelle dieci.

Quest'anno, con una Annemiek così, che va forte persino in volata, sarà durissima per tutte
 
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AVV straripante, diventa anche sprinter ed alla Omloop in volata a due batte Demi Vollering, sulla carta molto più veloce di lei
A mezzo minuto il gruppo, regolato da Lorena Wiebes su Elisa Balsamo; anche Maria Giulia Confalonieri e Marta Bastianelli nelle dieci.

Quest'anno, con una Annemiek così, che va forte persino in volata, sarà durissima per tutte
Sembrava che la Vollering potesse farcela quando è riuscita ad affiancarla invece si è dovuta sedere mentre la VV è riuscita a mantenere l'azione in una volata molto lunga. Veramente impressionante
 

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Marta Bastianelli (UAE) ancora a segno alla Homloop van het Hageland per il suo terzo centro stagionale; battute in volata di gruppetto la danese Emma Norsgaard (Movistar, già argento tra le junior al mondiale di Bergen dietro la nostra Pirrone), l'olandese Floortje Mackaij (DSM) ed Elena Cecchini (SD Worx).
Quinta la ventenne Shirin Van Anrooij, che dopo un'ottima stagione nel cross (sesta in coppa del mondo tra le elite, e seconda al mondiale tra le U23) sta iniziando bene la sua seconda vera annata da stradista.