più che di vespe é un nido di calabroni, quelli gialli e neriTempo fa ho fatto una foto ad un nido di vespe perché era talmente bello da sembrare una scultura. Vedi l'allegato 238914
più che di vespe é un nido di calabroni, quelli gialli e neriTempo fa ho fatto una foto ad un nido di vespe perché era talmente bello da sembrare una scultura. Vedi l'allegato 238914
Che male che fanno le vespe quando ti pungono!!Tempo fa ho fatto una foto ad un nido di vespe perché era talmente bello da sembrare una scultura. Vedi l'allegato 238914
Rispondo a te come a Softmachine.. sono d'accordo che l'intepretazione data dalla conoscenza e dalla preparazione ci predispone a comprendere più a fondo e lasciare alla mente/intelletto la facoltà di elaborare ed arrivare finanche a voli pindarici.. voli che cambiano nel tempo.. a volte mutano così tanto che dall'inizio "dell'avventura" alla fine, se mai ci fosse una fine, si stravolge quella che era una prima impressione e che magari poi prende il sopravvento.. per me semplici e puri esercizi mentali.. modificabili, instabili, personali.. spesso legati più ad una o all'altra filosofia di vita quindi intepretabili e come tali siffatti.epoche diverse, imparagonabili. La grande abilità dei pittori e scultori fino ai primi dell'800 copiava, con lo scopo, da alcuni raggiunto, della perfezione nel rappresentare. Adoro Leonardo e Michelangelo, gli olandesi ecc... ci mancherebbe, ma non si può negare che da metà ottocento in poi nell'arte sia entrata prepotentemente la psiche, la creazione che non vuole copiare ma offrire visioni che sono non solo visioni ma anche pensieri interpretati ... d'accordo che non tutto possa piacere, ma è tipico dell'innovazione.
L'urlo per me nasconde una vita, non è solo una tempera e pastello su tavola.
L'ho riprodotto in spesse malte colorate, usando cazzuola da muratore, solo per provare (a modo mio) un po' della sua emozione, mi sono non divertito ma commosso.
Non sono artista, se lo fossi proverei con Vincent...
E per rispondere a te ed anche a Massimo, per me non c'è paragone tra ammirare un'opera e farlo anche con la coscienza e conoscenza dell'autore, dei suoi pensieri, dei fatti belli e brutti della sua vita, del suo essere interiore, e anche con almeno un'infarinatura del momento storico e anche culturale in cui viveva.
Passi dall'emozione tua personale ( che dipende dal tuo trascorso) alla coscienza di qualcosa di più, al recepimento delle emozioni (o parte di esse) proposte, possedute, a volte esplose dall'intimo dell'autore.
Con questo non intendo dire che bisogna leggere libri d'arte-storia per seguire pedissequamente le regole del guru che li scrive, ma per incamerare ulteriori conoscenze che aiutano a penetrare l'opera, non solo a guardarla, evolvendo liberamente dentro noi stessi idee e sensibilità, anche grazie a libri e altro.
Daverio insegna...
ed io mi sono sempre chiesto, se poi qualcuno ha mai aperto la lattina...a proposito di arte ....
Vedi l'allegato 238982
se fossi un magnate del petrolio lo avrei fatto... magari poi da aperta strapperebbe una quotazione ancora maggiore!...con quello che costa.....c'è una puntata di passpartout di DAVERIO sulla merda di artista e credimi capisci il perchè
E' molto probabilmente una latina di carne in scatola a cui Manzoni ha cambiato etichetta, cosa che del resto si addice al significato dell'opera.ed io mi sono sempre chiesto, se poi qualcuno ha mai aperto la lattina...
Mi sembra se le fosse fatte fare da un suo amicoE' molto probabilmente una latina di carne in scatola a cui Manzoni ha cambiato etichetta, cosa che del resto si addice al significato dell'opera.
quindi sarebbe, come dire, l'opera in uno stadio pre-digestivo? una... in fieri ???E' molto probabilmente una latina di carne in scatola a cui Manzoni ha cambiato etichetta, cosa che del resto si addice al significato dell'opera.
Certo, è così, ma guai se dopo un po' di tempo l'interpretazione non riuscisse a stravolgere quella che era la prima impressione, guai, saremmo fissi come pali di cemento.Rispondo a te come a Softmachine.. sono d'accordo che l'intepretazione data dalla conoscenza e dalla preparazione ci predispone a comprendere più a fondo e lasciare alla mente/intelletto la facoltà di elaborare ed arrivare finanche a voli pindarici.. voli che cambiano nel tempo.. a volte mutano così tanto che dall'inizio "dell'avventura" alla fine, se mai ci fosse una fine, si stravolge quella che era una prima impressione e che magari poi prende il sopravvento.. per me semplici e puri esercizi mentali.. modificabili, instabili, personali.. spesso legati più ad una o all'altra filosofia di vita quindi intepretabili e come tali siffatti.
È questo il Piero Manzoni che citavo..."m.... d'artista"a proposito di arte ....
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ma metti che l'apertura l'avrebbe fatta, che so, Marina Abramovic in diretta mondiale, spalmando parte del contenuto su una tela, e con il resto del contenuto reimpacchettato nella scatola da Christo ... ne sarebbe uscita una performance con valore almeno decuplicato!È questo il Piero Manzoni che citavo..."m.... d'artista"
Alcuni anni fa giravano a 120-150000 euro cad lattina.
@bradipus
Daverio disse che aprirla ne annullava il valore di mercato... e che in un caso ciò era stato fatto, senza rivelare poi il resto...
Apprezzo il giudizio aperto.e lo so fa inorridire ma....a parte il senso di ciò che l'ha portato a fare quello......lo strabiliante e che a quanti sarebbe venuta un idea del genere, dopo è facile giudicare criticare etc ma pensarci e farlo non è poco.
Fantastico, creativo! È molto probabile... l'esito.ma metti che l'apertura l'avrebbe fatta, che so, Marina Abramovic in diretta mondiale, spalmando parte del contenuto su una tela, e con il resto del contenuto reimpacchettato nella scatola da Christo ... ne sarebbe uscita una performance con valore almeno decuplicato!
C'è del Lavoisier, in tutto ciòquindi sarebbe, come dire, l'opera in uno stadio pre-digestivo? una... in fieri ???
Dicono di no... ma lasciare il dubbio fa parte del gioco.E' molto probabilmente una latina di carne in scatola a cui Manzoni ha cambiato etichetta, cosa che del resto si addice al significato dell'opera.
personalmente, pur non disdegnando l'arte contemporanea (anche se mi reputo ignorante in materia, l'ultima volta che sono andato a Londra ho passato mezza giornata alla Tate Modern), penso che dietro, spesso, ci sia molto business e poca arte.Fantastico, creativo! È molto probabile... l'esito.
Complimenti.